Per il 2011 la casa di Koblenz presenta ad Eurobike una nuova bici da enduro che si posiziona fra la Nerve e la Torque: la Strive. Il design si distingue molto da quello classico di Canyon, come spiega Lutz Scheffer, l'ingegnere che l'ha progettata, in questo post (in tedesco). La gobba anteriore, dice Lutz, è stata fatta per poter mettere una borraccia da 0,75l sul tubo obliquo, rendendo quindi questa bici idonea anche a lunghi giri pedalati di più giorni, dove lo zaino pesa giá di suo e quindi non è da appesantire con una sacca idrica.
Escursione post: 160mm
Angolo sterzo: 66,5°
Triangolo anteriore in alluminio o carbonio a seconda del modello
Peso del modello di punta: 12,5 kg
Forcella: Fox 36 Talas
Sistema: monocross
In queste foto qui sotto la Strive che ho usato durante il nostro viaggio in Perù, montata Marzocchi dato che era la bici di Rob J.
Prime sensazioni di guida
Come detto sopra, ho usato questa bici sui sentieri peruviani alla fine di maggio 2010, montata con sospensioni Marzocchi. Proprio per questo tipo di montaggio non so dirvi quanto queste sensazioni siano poi riconducibili alle Strive montate Fox o Rock Shox, dato che ho avuto l'impressione che sia la Marzocchi 55 che l'ammo Roco ad aria avessero una soglia molto alta prima che cominciassero a lavorare, rendendo quindi la bici nervosa sulle piccole asperità e in velocità.
Di per sè la posizione sulla bici è un buon compromesso fra salita e discesa, molto centrale. La sella è completamente abbassabile e il movimento centrale mi è parso abbastanza alto da non prendere dentro durante le salite sconnesse.
Nel modello che avevo in mano io il manubrio (senza rize, quindi piatto), se girato completamente, toccava con i freni sul tubo orizzontale. Rob mi ha detto che la Strive viene venduta solo con manubrio con rize e con due spacer sotto, non oso immaginare cosa dicano i clienti che però cambiano manubrio o tolgano gli spacer, se la bici si riga così dopo una caduta o un trasporto su shuttle. Va anche detto che forse questo problema viene risolto nelle bici di serie, ve lo sapremo dire quando ci arriverà il modello da testare.
La bici in discesa - dove è stata prevalentemente usata in Perù - è veramente divertente e permette di andare a manetta anche sui punti più scassati. È reattiva, veloce nei rilanci, dove la sospensione non si insacca impietosamente, e se montata con delle belle gomme diventa un mezzo molto polivalente, centrando il suo campo d'utilizzo, l'enduro.
Una settimana di uso non sono un test vero e proprio, ma solo sensazioni. Quindi vi rimandiamo ai prossimi mesi per un approfondimento sulla resa della Strive con un test del nostro prode Muldox.
Qualche ulteriore anticipazione da Eurobike 2010: http://www.canyon.com/_it/eurobike2010/mtb2011/strive.html
Rob J in Perù