Nozioni di PRIMO SOCCORSO...

Pazuzu18

Biker urlandum
IL GLANDIATORE ha scritto:
ragazzi ma in caso di recisione di una arteria ( ad esempio quella della mano) come si agisce?

  • Pressione diretta in corrispondenza della ferita con una mano (guanti in lattice) o con un bendaggio compressivo.
  • Sollevamento dell'arto con conseguente riduzione della pressione sanguigna e rallentamento dell'emorragia.
  • Applicazione di un laccio emostatico specifico (5/7cm), va applicato a monte della ferita e allentato per 2/3 minuti ogni 10 minuti fino ad un massimo di mezz'ora circa.
 

Gas-online

Biker novus
14/5/06
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verbania
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ciao...ma sul morso di vipera....io abito praticamente in montagna e di vipere bisce e biscette ne ho viste, e una volta quasi la calpestavo e in effetti anch'io sono terrorizzato dal loro morso.
Quindi siccome in montagna ci sono andato per parecchi anni con i miei genitori che sono stra appassionati di trekking mi permetto di dare qualche consiglio, CORREGGETEMI se dico qualcosa di sbagliato!

Essendo animali a sangue freddo tutti i tipi di serpente verranno quasi sempre trovati in posti in piena esposizione, tipo pietre e prati molto soleggiati...con questo non vuol dire che non li si puo incontrare all'ombra.
I serpenti sono come le api, loro stanno li a prendersi il sole, dell'uomo non gliene frega niente, si arrabbiano e ci mordono solo se li disturbiamo (non andate a fargli i grattini sotto il mento) perciò se loro avvertono la nostra presenza si ritirano nei loro appartamenti.
I miei mi hanno insegnato a battere i piedi a terra violentemente nel caso di un affronto con un serpente, lui percepisce le vibrazione e se ne va piu veloce della luce, al massimo prima di scappare ti guarda soffia un po e fa il figo, ma alla fine scappa...ovviamente quando soffia tu muori di paura perche pensi che ti attacchi, ma basta stare a ragguardevole distanza :-D
capita però che a volte non ti rendi conto e ci finisci sopra...e li sono, come dice lino banfi, volatili per diabetici: Azzi amari!
innanzi tutto capire cosa ti ha morso, cmq a prescindere chiamare subito il 118 e raggiuingere piu in fretta che si puo l'ospedale piu vicino.

se ti morde una vipera allora il discorso è un altro...mio padre si è informato all'asl, dal medico di famiglia e in farmacia e alla fine ha optato per il kit DRACULA:-D ovvero non il siero ma la pompetta aspira veleno!
perchè??
perche gli è stato detto che per il siero anti vipera innanzi tutto bisogna saper fare le punture e non tutti se la sentono, hanno la lucidità o la forza di farsela o farla a qualcun altro, e soprattutto è sconsigliato porterselo dietro perche deve essere conservato ad una temperatura costante, temperatura che naturalmente nello zaino d'estate viene superata di molto.
perciò pompetta...è un po cruento come metodo, il foglietto illustrativo spiega passo passo cosa fare, io lo spiego a grandi linee.
in pratica si deve immediatamente mettere il laccio emostatico a monte della ferita dopodichè si deve tagliare con un coltello, possibilmente sterile, una piccola ferita a circa 5 o 10 cm a monte del morso (non deve arrivare all'osso la ferita ma deve cmq fuoriuscire del sangue) e a questo punto si deve aspirare con la pompetta....
quindi subito medicare la parte.
consiglio: prima di fare tutto questo chiamare il 118, loro sono molto bravi innanzitutto a traquillizzare il primo soccorritore e a dare le prime indicazioni di soccorso.

ovviamente io non sono un esperto ne di primo soccorso ne di vipere e quant'altro, riporto quelle che sono le mie nozioni e le mie esperienze personali!
 

killex

Biker superis
21/6/05
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SI è Siena
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Gas-online ha scritto:
ciao...ma sul morso di vipera....io abito praticamente in montagna e di vipere bisce e biscette ne ho viste, e una volta quasi la calpestavo e in effetti anch'io sono terrorizzato dal loro morso.
Quindi siccome in montagna ci sono andato per parecchi anni con i miei genitori che sono stra appassionati di trekking mi permetto di dare qualche consiglio, CORREGGETEMI se dico qualcosa di sbagliato!

Essendo animali a sangue freddo tutti i tipi di serpente verranno quasi sempre trovati in posti in piena esposizione, tipo pietre e prati molto soleggiati...con questo non vuol dire che non li si puo incontrare all'ombra.
I serpenti sono come le api, loro stanno li a prendersi il sole, dell'uomo non gliene frega niente, si arrabbiano e ci mordono solo se li disturbiamo (non andate a fargli i grattini sotto il mento) perciò se loro avvertono la nostra presenza si ritirano nei loro appartamenti.
I miei mi hanno insegnato a battere i piedi a terra violentemente nel caso di un affronto con un serpente, lui percepisce le vibrazione e se ne va piu veloce della luce, al massimo prima di scappare ti guarda soffia un po e fa il figo, ma alla fine scappa...ovviamente quando soffia tu muori di paura perche pensi che ti attacchi, ma basta stare a ragguardevole distanza :-D
capita però che a volte non ti rendi conto e ci finisci sopra...e li sono, come dice lino banfi, volatili per diabetici: Azzi amari!
innanzi tutto capire cosa ti ha morso, cmq a prescindere chiamare subito il 118 e raggiuingere piu in fretta che si puo l'ospedale piu vicino.

se ti morde una vipera allora il discorso è un altro...mio padre si è informato all'asl, dal medico di famiglia e in farmacia e alla fine ha optato per il kit DRACULA:-D ovvero non il siero ma la pompetta aspira veleno!
perchè??
perche gli è stato detto che per il siero anti vipera innanzi tutto bisogna saper fare le punture e non tutti se la sentono, hanno la lucidità o la forza di farsela o farla a qualcun altro, e soprattutto è sconsigliato porterselo dietro perche deve essere conservato ad una temperatura costante, temperatura che naturalmente nello zaino d'estate viene superata di molto.
perciò pompetta...è un po cruento come metodo, il foglietto illustrativo spiega passo passo cosa fare, io lo spiego a grandi linee.
in pratica si deve immediatamente mettere il laccio emostatico a monte della ferita dopodichè si deve tagliare con un coltello, possibilmente sterile, una piccola ferita a circa 5 o 10 cm a monte del morso (non deve arrivare all'osso la ferita ma deve cmq fuoriuscire del sangue) e a questo punto si deve aspirare con la pompetta....
quindi subito medicare la parte.
consiglio: prima di fare tutto questo chiamare il 118, loro sono molto bravi innanzitutto a traquillizzare il primo soccorritore e a dare le prime indicazioni di soccorso.

ovviamente io non sono un esperto ne di primo soccorso ne di vipere e quant'altro, riporto quelle che sono le mie nozioni e le mie esperienze personali!

Visto il mio terrore x le vipere avevo in mente anche io di comprarmi una pompetta, (anche se essendomi docomentato, il veleno penetra e scorre x via linfatica, quindi l'aspirazione è quasi inutile... cmq meglio di niente!!) ovviamente leggerò le istruzioni allegate, ma non ho capito... dove è ch easpiri? sul morso o sul taglio che fai a monte??
Quello di chiamare il 118 è scontato, ma il problema è che le zone non propriamante urbane che pratichiamo sono spesso scoperte dal segnale GSM.

Nel frattempo "du preghierine un si sa mai!!" :))
 

Pazuzu18

Biker urlandum
Gli effetti del morso di vipera sono sovrastimati da parte degli escursionisti rispetto alle possibili conseguenze di un intervento di soccorso mal eseguito. A differenza di ciò che si consigliava solo alcuni anni fa, l’incisione con una lama della ferita per succhiare (e sputare via…) il sangue con veleno appare del tutto controindicata. Date le piccole dimensioni del dente della vipera, le possibilità che il veleno sia stato introdotto direttamente nel circolo ematico sono infatti assai scarse. L’intervento faciliterebbe al contrario una più rapida diffusione delle sostanze tossiche nell’organismo. Oggi si consiglia semplicemente di fasciare leggermente e immobilizzare la regione come per una frattura, in modo da rallentare il circolo e limitare anche l’azione di “spremitura attiva” costituita dalla contrazione dei muscoli. Il siero antivipera che una volta si consigliava di avere nello zaino deve rimanere di competenza esclusivamente medica, utilizzato solo in ambiente ospedaliero per l’elevato rischio di SHOCK ANAFILATTICO che ne fa un pericolo forse maggiore del morso stesso del serpente. Da recenti dimostrano che negli ultimi anni su 400 morsicati solo il 5% dei casi si è utilizzato il siero. L’unico caso di morte si è verificato in una donna anziana, deceduta per un infarto, conseguenza probabile della paura derivata dall’incidente. Poiché gli effetti del veleno raggiungono il massimo solo dopo tre- quattro giorni, si dovrebbe sempre avere il tempo sufficiente per una terapia tempestiva. I fattori che condizionano la gravità elle conseguenze del morso sono: la concentrazione del veleno (che è minore in autunno e a poca distanza da un morso precedente), la maggiore o minore vascolarizzazione della regione colpita, l’eventuale presenza di batteri sui denti della vipera e come si è detto, l’esercizio fisico o sol sforzo muscolare dopo il morso che facilita la diffusione del veleno.

SE UNA VIPERA MORDE


SINTOMATOLOGIA:​

  • due segni di puntura profondi, distanziati di 6-8 mm;
  • dolore locale intenso;
  • edema duro o dolente (dopo 15 minuti);
  • fenomeni ecchimotici locali (dopo 3-4 ore);
  • possibili sintomi generali: agitazione, sete, dolori muscolari e articolari,
  • vomito, diarrea, shock (entro 24 ore). molteplici punture superficiali;
  • impronta a ferro di cavallo di tutta la chiostra dentaria del rettile;
  • dolenzia locale a rapida risoluzione;
  • assenza di altri segni locali e generali; possibile infezione locale.



CHE COSA NON FARE:​


  • non incidere (c'è il rischio di provocare lesioni tendinee e vascolari);

  • non usare il laccio emostatico (se è troppo stretto ed è tenuto a lungo, può provocare lesioni da cattiva perfusione sanguigna);

  • non disinfettare con alcool né praticare impacchi di ghiaccio;

  • non iniettare siero localmente sottocute (può causare gravi problemi allergici o anafilassi);

  • non assumere alcolici (hanno effetto depressivo sul sistema nervoso centrale e vasodilatatore periferico, facilitando quindi l’assorbimento del veleno);

  • non agitarsi; l’attività muscolare nella zona colpita favorisce l’entrata in circolo del veleno;

  • non portare l’antisiero al seguito (si altera facilmente a temperature superiori ai 4 gradi; inoltre non è possibile trattare l’eventuale shock anafilattico senza disporre di farmaci specifici).


CHE COSA FARE:​


  • immobilizzare l’arto colpito come se si trattasse di una frattura, eventualmente con un modesto bendaggio compressivo, purché non impedisca la circolazione arteriosa (il polso deve essere percettibile);
  • tranquillizzare l’infortunato: l’agitazione con movimenti della muscolatura accelera l’entrata in circolo del veleno;
  • Togliere bracciali ed anelli prima che il diffondersi del gonfiore ne impedisca la fuoriuscita;
  • chiamare il 118 e seguire le indicazioni; eventualmente trasportare in ospedale nel minor tempo possibile; qui verranno adottate le misure più adatte, compresa la profilassi antitetanica;
  • raccogliere i dati per un’adeguata anamnesi: identificazione del serpente, o quantomeno lunghezza, grandezza, colorazione, disegno e comportamento;
  • è buona norma che un soggetto morso da un serpente sia tenuto in osservazione in ospedale per almeno 24 ore; peraltro l’assenza di sintomi a 6 ore dal morso fa considerare improbabile un morso di vipera.


PREVENZIONE:​


  • calzare scarpe adatte per passeggiate in montagna (scarponcini alti);
  • indossare calzettoni al ginocchio;
  • procurarsi un lungo bastone per battere il cammino;
  • non sedersi su pietre o sassi;
  • non infilare le mani in cavità di alberi, in buchi o in altri recessi.
 

Gas-online

Biker novus
14/5/06
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verbania
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ouch.....ma allora ne ho scritte di caXXate....beh...meglio così, adesso so cosa devo precismente fare^_^
comunque questo dimostra come sebbene uno si informi da personale qualificato questi a volta non la sanno poi tanto lunga!
la pompetta, mio padre l'ha presa, è stata consigliata sia dal medico che dal farmacista, e l'aspirazione deve avvenire nel taglio autoprocuratosi, cosi dice il foglio illustrativo, quando l'ho letto però mi son detto:ma se uno gia a difficoltà a farsi una puntura da solo per il siero, con che forza si apre un taglio e aspira il sangue??in effetti le tue parole Pazuzu mi fanno definitivamente capire che è meglio non azzardarsi a fare il medico ma a ognuno il suo, quindi noi blasfemi di bisturi e punti ci limiteremo a far nodi...quelli vengono sempre bene^_^
 
proprio per fare un po' di pubblicità :-)
per l'escoriazioni più comuni, ma anche quelle un po' profonde si può utilizzare il KATOXYN (si trova in farmacia), è una bomboletta che disinfetta e blocca velocemente il sangue disinfettando, utile in quanto fa lo stesso lavoro delle piastrine ed è antibatterico.
basta pubblicità.....:-)

cmq molto utile e nn ingombrante


ciao
 

Richy

Biker serius
31/12/05
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Finale Ligure
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Un'altra cosa che io sapevo riguardo a cosa si deve fare dopo un morso di vipera era di applicare del ghiaccio (quello in pacchi usa e getta che si attivano con un colpo sopra...) per favorire la vasocostrizione dei vasi e far si che la diffusione del veleno diminuisca...
Quanto è efficace?

Io più volte ho cercato il kit con il succhiaveleno, ma tutte le farmacie che ho consultato mi hanno detto che è introvabile...
Come posso fare per averlo?

Un'ultima cosa...
Io ho degli amici allergici alle punture d'ape...
Come si ci deve comportare in casi di punture su soggetti particolarmente allergici?
In modo analogo al morso di Vipera?
il succhiaveleno può essere utilizzato anche per quello, ma ci sono altre cose che vanno o non vanno fatte in particolare per questo caso specifico?

...

Avrei mille domande sul soccorso d'emergenza...
Questo topic è geniale e utilissimo per l'attività che facciamo...
Grazie e complimenti a tutti quelli che ci dedicano tempo...

Richy
 
per le emergenze esistono un sacco di libri,
molto utili, che spiegano in modo molto chiaro le operazioni da eseguire in caso di emergenza, da i veri e propri incidenti a ad affrontare una rapina o momenti di caos come attentati o incendi.

tipo qst:
emergenza.jpg



ciao
 

NeroSix

Biker novus
19/5/06
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Umbria
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Raga, ho fatto un giro su questo 3D (NoN ho letto tutto però) ma mi rendo conto che l'argomento vi interessa e vi è utile nelle uscite.
Sono un Soccorritore e da diversi anni opero con la Pubblica Assistenza (ero in servizio alla DH di Città di Castello e sono intervenuto personalmente nella caduta della domenica mattina durante le prove diagnosticando l'incrinamento delle vertebre del collo, il naso rotto e la ferita lacero-contusa del mento e delle labbra, al malcapitato che si è schiantato al "muro" il salto lungo il percorso, chi c'era sà)
Intervengo solo per dirvi che il "primo soccorso" fai da te senza un minimo di preparazione è pericoloso, e può risultare dannoso all'infortunato. In ogni città del nostro paese esistono servizi di Croce Rossa, Pubblica Assistenza, ecc.. che formano volontari ed ogni anno effettuano corsi teorico pratici, sono gratuiti ed aperti a tutti. Visto la reale necessità di conoscere i rudimenti (anche solo per sapere cosa NoN fare) in caso di incidente, sarebbe buona cosa informarsi presso le sedi locali e frequentare le lezioni. Voi investirete un minimo del vostro tempo ma avrete come ritorno l'esperienza necessaria a fronteggiare l'emergenza qualora si rendesse necessario... ed in bici: "può capitare"
 

Gas-online

Biker novus
14/5/06
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verbania
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Ciao...rispondo a Richy, anch'io sono un soggetto allergico, i tuoi amici sapendo di essere allergici devono andare dal dottore e farsi prescrivere i farmaci di primo soccorso in caso di shock anafilattico e portarseli sempre e dico sempre dietro, specialmente se si va in posti dove i soccorsi sono lentissimi ad arrivare, quando ti viene uno shock anafilattico rischi di rimanerci in pochi minuti e lo dico per esperienza, la cosa migliore è essere sempre pronto con del cortisone, ed è responsabilità esclusiva del soggetto premurarsi di avere con se:
- una siringa disinfettata e integra (se la tieni in un astuccio x esempio rischia di rompersi)
- il cortisone che ti prescrive il medico (se non sei un medico ti prescrive il corisone per chiappe e non per endovena che è pericolosissimo se sei babbazzo come quasi tutti)
- le pomatine al cortisone (polaramin su tutti)
eventualmente, e il problema me lo sono posto anch'io, esistono delle pastiglie contro lo shock ma il dottore me le ha sconsigliate perche in caso di forte shock ci mettono troppo tempo ad essere assimilate e rischi di rimanerci lo stesso, considerando poi che durante uno shock ti si gonfia l'epiglottide in maniera esagerata e risulta difficilino ingoiare qualcosa.

Tutto questo per dire, se uno non sa di essere allergico se succede qlc è sfiga, ma se uno ne è a conoscenza DEVE tutelarsi, spendere 4 soldi e portarsi SEMPRE dietro il cortisone, xke ti salva la vita.

Almeno in questo sono ferratissimo visto che mi è capitato, e non sapevo di essere allergico, fortunatamente non ero in montagna e mi hanno portato in ospedale in 2 secondi (mio papa è meglio di schumacher!!!)
 

killex

Biker superis
21/6/05
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SI è Siena
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NeroSix ha scritto:
Raga, ho fatto un giro su questo 3D (NoN ho letto tutto però) ma mi rendo conto che l'argomento vi interessa e vi è utile nelle uscite.
Sono un Soccorritore e da diversi anni opero con la Pubblica Assistenza (ero in servizio alla DH di Città di Castello e sono intervenuto personalmente nella caduta della domenica mattina durante le prove diagnosticando l'incrinamento delle vertebre del collo, il naso rotto e la ferita lacero-contusa del mento e delle labbra, al malcapitato che si è schiantato al "muro" il salto lungo il percorso, chi c'era sà)
Intervengo solo per dirvi che il "primo soccorso" fai da te senza un minimo di preparazione è pericoloso, e può risultare dannoso all'infortunato. In ogni città del nostro paese esistono servizi di Croce Rossa, Pubblica Assistenza, ecc.. che formano volontari ed ogni anno effettuano corsi teorico pratici, sono gratuiti ed aperti a tutti. Visto la reale necessità di conoscere i rudimenti (anche solo per sapere cosa NoN fare) in caso di incidente, sarebbe buona cosa informarsi presso le sedi locali e frequentare le lezioni. Voi investirete un minimo del vostro tempo ma avrete come ritorno l'esperienza necessaria a fronteggiare l'emergenza qualora si rendesse necessario... ed in bici: "può capitare"

Hai perfettamente ragione............ comunque si vede che non l'hai letto 'sto topic, perchè quello di non improvvisarsi dei medici fai da te era stato premesso e + o - confermato da tutti...
 

superpippa

Biker tremendus
26/10/05
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1
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Merate
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la prima cosa da fare è ACCERTARSI che sia proprio il caso di rimuovere il casco, e cioè solo in caso di arresto respiratorio (cercate i battiti alla giugulare, di fianco al pomo d'adamo, ascoltate se respira e avvicinate le vostre labbra al naso, vi accorgete del soffio) o incoscienza con vomito (potrebbe soffocare, quindi dovreste aver bisogno di pulire il cavo orale, e ricordate che dovete girarlo mantenendo la colonna vertebrale in asse!), altrimenti LASCIATELO COME SI TROVA, al massimo slacciate il cinturino ma non fate nulla, monitorate le sue condizioni vitali e basta, non muovetelo, non giratelo, non dategli nulla da bere/mangiare, copritelo con quello che avete e chiamate il 118.
non improvvisatevi portantini, potreste far danni peggiori, ascoltate ciò che vi dicono dalla centrale e cercate di essere lucidi e tranquilli,avrete un bel daffare...
per l'estrazione si dovrebbe comunque essere in due, in modo tale che una volta levato il casco uno tenga SEMPRE e COMUNQUE ferma la testa in posizione neutra, ciò in asse con la spina dorsale, e l'altro possa effettuare le manovre di rianimazione.
1-ci si deve suddividere i compiti: uno sarà "immobilizzato" a reggere la testa, farà solo quello, l'altro sarà il rianimatore (respirazione artificiale e compressioni toraciche).
2-la persona che sarà poi il rianimatore si posiziona lateralmente all'altezza delle spalle dell'infortunato e cercherà di infilare una mano posteriormente sotto il casco per "afferrare" la nuca, mentre l'altra cercherà un appiglio inizialmente sul mento, poi man mano che il casco viene sfilato cercherà una posizione + salda salendo verso gli zigomi(tutta la mascella è mobile, si ha bisogno di avere appigli su parti rigide), questo per evitare movimenti alla testa durante le operazioni. usate tutta la mano con palmi e dita ad avvolgere le zone e non a "pinza", sembra una stupida raccomandazione ma ho visto di peggio.
3-una volta che il primo soccorritore avrà trovato una posizione efficace, potrà dare il via all'altro per estrarre il casco. questo secondo soccorritore si posiziona dietro la testa dell'infortunato. slacciate il cinturino, appoggiate il palmo delle mani ai lati del casco come a schiacciargli le orecchie, iniziate a sfilare il casco facendolo oscillare quasi come a "fargli dire di sì" e nel contempo trazionandolo per estrarlo.
4-una volta estratto sdraiatevi a terra dietro la testa (il primo non ha ancora mollato la presa), puntellate i gomiti a terra (starete così per un bel po' a sorreggere il testone, infilate qualcosa sotto i gomiti e cercate di esser comodi) ed afferrate la testa sempre con i palmi delle mani con le dita che arrivano a "ragnare" zigomi e tempie, ora dovrete tenere il testone il più immobile possibile nella posizione neutra di cui sopra
5-il primo soccorritore è quindi ora libero di iniziare le manovre di rianimazione.

NOTA1: il + delle volte lo trovate nelle posizioni + assurde e magari steso sulla pancia, rileggete quanto detto prima su come raddrizzarlo, in questo caso sarà il soccorritore che io ho chiamato rianimatore ad afferrare il casco "per le orecchie" e gli altri che ruoteranno il paziente. il rianimatore deve simulare il movimento di rotazione, e si accorgerà che la posizione di partenza che dovrà assumere per reggere il casco sarà tutta "storta",altrimenti una volta effettuata la rotazione si troverà poi con le braccia attorcigliate con una testa tra le mani!! per evitarlo partite dalla posizione di arrivo, simulate di avere la testa tra le mani e fate il movimento di rotazione fino ad arrivare sul casco.
NOTA2: la posizione neutra della testa è leggermente sollevata (qualche cm) rispetto il piano di appoggio, tenetelo presente, se i soccorsi che vi invieranno saranno lunghi ad arrivare potete pensare di riempire il vuoto con dei vestiti e tenere solo dritta la testa anzichè sorreggerla, vi assicuro che pesa e dopo un po' i gomiti (appoggiati a terra) e le braccia non ce la fanno +

credo di avervi dato un'idea del da farsi, scusate se posso esser stato logorroico
saludi a tòch
tiziano

:}}}:
 

ZONZAR

Biker serius
27/6/05
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torinese
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Paura delle vipere???
Negli ultimi anni in Italia ci sono stati quasi 2mila morsi da vipera e soltanto un morto, nonostante sia stati morsi parecchi anziani (contadini) e anche bambini. E dei ragazzoni come voi hanno paura? Ma dai........
Chi veramente deve temere sono gli allergici ai morsi di vespe, ragni e altro ma è tutta un'altra cosa. Se nelle farmacie, che vendono di tutto e sopratutto l'inutile, non hanno più i famigerati sieri antivipera ne i kit per la suzione un motivo ci sarà, o no?

Complimenti, anche se con ritardo, per le info sul primo soccorso.
 

GPA

Biker dantescus
24/1/06
4.540
32
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Vado Ligure
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@Pazuzu18: anche se in ritardissimo rispetto alla pubblicazione,adesso che sono finalmente riuscito a leggere il topic,voglio comunque unirmi ai complimenti degli altri. Io faccio il chirurgo ma lavoro anche in Pronto Soccorso di un piccolo ospedale dove,come tu sai,prima dell'avvento del 118 arrivava di tutto,ma anche ora,visto che l'automedica copre una zona vasta,non scherziamo. Avendo quindi una discreta esperienza(ahimè son laureato da 25 anni) ho potuto valutare il tuo lavoro ed impegno. L'unica cosa che mi sento di ribadire ulteriormente è questa:anche in situazione drammatica, se uno non si sente di operare o non ha le idee chiare,non faccia nulla piuttosto che fare errori clamorosi! Ciao e ancora complimenti.
 

Pazuzu18

Biker urlandum
@Pazuzu18: anche se in ritardissimo rispetto alla pubblicazione,adesso che sono finalmente riuscito a leggere il topic,voglio comunque unirmi ai complimenti degli altri. Io faccio il chirurgo ma lavoro anche in Pronto Soccorso di un piccolo ospedale dove,come tu sai,prima dell'avvento del 118 arrivava di tutto,ma anche ora,visto che l'automedica copre una zona vasta,non scherziamo. Avendo quindi una discreta esperienza(ahimè son laureato da 25 anni) ho potuto valutare il tuo lavoro ed impegno. L'unica cosa che mi sento di ribadire ulteriormente è questa:anche in situazione drammatica, se uno non si sente di operare o non ha le idee chiare,non faccia nulla piuttosto che fare errori clamorosi! Ciao e ancora complimenti.


Grazie GPA dei complimenti,fanno sempre piacere,tanto più da chi ha una certa competenza e ci lavora in questo campo...

Ribadisco pure io quanto scritto nel tuo msg, ma l'intero gruppo penso l'abbia percepito, di non eseguire delle manovre se nn si è più che sicuri di quello che si fa visto che potremmo anche peggiorare la situazione...
Nn improvvisare mai nulla,mai fare qualcosa se nn si è sicurissimi solo perchè "una volta ho visto fare...."
Si chiama il 118,si spiega cos'è successo, eventualmente sarà l'operatore a dirti cosa fare se lui riterrà il caso si debba intervenire subito...altrimenti fermi tutti e si aspetta il 118...

Cmq se hai qualcosa da aggiungere o completare fallo liberamente,
informazioni in più fanno comodo a tutti :prost:
 

mariobros

Biker serius
13/6/06
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verona
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Ringrazio Pazuzu18 per l'impegno e la chiarezza degli argomenti esposti. Anch'io sono nel mondo del soccorso extra ospedaliero da più di 12 anni come operatore,e come tale ho fatto un percorso formativo che continua tuttora. L'unica cosa che mi viene da dire, visto che ci sono persone molto più competenti che possono dare consigli in materia come appunto Pazuzu18, è che un conto è fare un corso (che sia teorico o pratico) e un conto è trovarsi in un evento reale, dove si creano condizioni emotive e di stress molto forti (soprattutto se l'infortunato è uno di noi, uno che si conosce). Anche in questa materia è fondamentale l'esperienza e "l'allenamento", condizioni che portano (oltre la formazione) a mettere in atto tutte quelle manovre e quei comportamenti per effettuare un operazione di soccorso con successo. E' già difficile fare ciò per noi soccorritori, immaginiamo per chi si trova per la prima volta in una situazione tale. Quindi, a mio avviso,poche nozioni, semplici e facili, da applicare e da ricordare. E' vero che tutto aiuta, mami sembra un po irreale portarsi appresso "gli appunti" per poi utilizzarli al momento. Ripeto, l'intenzione è lodevole, ma credo che nella pratica trovi poca applicazione.
Chiederei a Pazuzu18 e chi altro a la competenza per farlo, di creare un "mini" manuale con un riassunto ancora più breve e sintetico di quello che inserito all'inizio del forum (peraltro ottimo), magari con solo le nozioni di quelli che possono essere i traumi o le patologie che più spesso possomo accadere ai bikers. A mio parere parliamo solo di interventi e di manovre non differibili, per il resto contatterei il 118 e mi farei mandare i soccorsi adeguati.
Sono molto contento che una materia come questa abba mosso tale interesse e auguro che si possa diffondere ancora di più.
Buon lavoro a tutti!
 

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