Ci risiamo....
Lunedì parto di nuovo per ritornare dove ero un paio di settimane fà prima della tragedia. Nel frattempo sono partite alcune macchine e quindi, oltre a terminare il lavoro lasciato a metà, dovrò installare anche delle macchine nuove. Il tutto mi terrà lontano da casa per almeno un mese. Un mese della mia vita, un mese lontano dai miei figli e da mia moglie, un mese di "nostalgia". <Cambia lavoro> starà pensando qualcuno di voi, come se non ci avessi già pensato! A parte il fatto che non siamo in uno dei periodi migliori per cercare-trovare un lavoro, quei pochi colloqui che ho sostenuto mi hanno fatto capire, ora più che mai, che per percepire uno stipendio che ti permetta di vivere in modo "dignitoso", devi sputare sangue: o sei disponibile a vivere per lavorare (in uno dei colloqui mi hanno chiesto 250 giorni all'anno di disponibilità a trasferte), oppure ti "accontenti di sopravvivere" con stipendi minimi. No, non sono ne un "esoso", ne un arrivista... Alla vita chiedo solo di poter vivere in modo decoroso e, se possibile, lasciare qualcosa anche per i miei figli; dato che avranno una vita sicuramente molto meno tranquilla della mia. Fino a vent'anni fà se si facevano sacrifici ottenevi dei risultati: potevi impegnarti a comprare casa, o mettere al mondo una prole numerosa (io ho due fratelli), perchè avevi la sicurezza del domani e un lavoro che ti permettesse di guardare al futuro con serenità... Adesso? Adesso (nel mio caso almeno), si vive giorno per giorno: oggi si lavora (andando in tasferta), domani a casa in cassa. <tu almeno lavori> penserete. Certo, se confrontato a situazioni tipo "cassaintegrazione a 0 ore" o peggio ancora a mobilità o contratti a termine senza rinnovo, mi reputo una persona fortunata!!!
MA PERCHE' DEVO SENTIRMI FORTUNATO? Un lavoro stabile e sicuro deve essere il minimo garantito per tutti: il lavoro è uno dei diritti fondamentali dell'uomo (lo dice anche la Costituzione italiana), il lavoro E' DIGNITA'. Se poi qualcuno è disposto a fare sacrifici per ottenere qualcosa di più, meglio per lui. Invece adesso ci troviamo nalla situazione di fare sacrifici per poter sopravvivere!!!E fin quì c'è amarezza. Poi mi monta la rabbia quando senti al tg di persone che per anni frodano il fisco, truffano lo stato, corrompono e colludono e.... rischiano praticamente niente: pochi anni di galera quando e se riescono a condannarli (tra l'altro poi condonati di tanto in tanto), oppure misere multe da pagare (vi ricordate il caso del tanto amato Valentino Rossi?)
MA IN CHE CAXXO DI MONDO VIVIAMO?