Ecco le foto del giro di ieri.
Partenza a mattino avanzato, dopo aver sbrigato un paio di cosette a scuola (e dopo che la temperatura è salita un po', alle 8 c'erano si e no 4°C).
Prendo a sinistra al bivio, verso Dignàs.
Stamattina la valle è splendida.
Si comincia a salire, prima lentamente poi la pendenza si porta sul 10-15% stabile.
Bivio per forcella Dignàs o passo Palombino.
Malga Dignàs.
Si sale, la strada è ripida e in alcuni tratti decisamente ostica.
Forcella Dignàs, 2094 m di quota.
Qui si vedono i ruderi delle casermette di confine, dove fino a non molti anni fa si montava la guardia.
Queste zone furono teatro di forti tensioni all'epoca del terrorismo altoatesino.
Versante italiano.
Versante austriaco.
Garitta di guardia. Vi lascio immaginare come si vivesse quassù.
Si scende in Austria.
Il rifugio Porze Hutte e la lunga discesa verso Obertilliach.
Uno sguardo a Cima Vallona, attraversata dall'elettrodotto Soverzene - Lienz.
Qui, il 25 giugno del 1967, una serie di attentati degli "indipendentisti sudtirolesi" uccise quattro militari italiani mandati a investigare su un attentato a uno dei tralicci.
Mi mangio la discesa tutta d'un fiato e tiro dritto fino a Maria Luggau, dove mi fermo per una breve visita al santuario, meta di pellegrinaggio dal Comelico - Sappada.
Poi ricomincio a salire per la valle di Frohn, con qualche fermata indotta dai valligiani curiosi.
La salita è piuttosto anonima,niente a che vedere con quella dal nostro lato.
A Ingridhutte, 1750 m, termina la strada e comincia il sentiero a spinta...
Mi lascio alle spalle il rifugio Hochweisssteinhaus e continuo a salire, bici in spalla...
Momento di pausa.
Arrivo al crinale di confine: verso l'Austria...
... verso l'Italia.
Quella giù in fondo è la valle di Fleons, alta Carnia.
Sembra piano... invece per passo Sesis è ancora lunga.
Il m. Fleons svetta solitario.
Finalmente, passo Sesis, 2306 m di quota!
Ora guardo la discesa... ancora poco a spinta.
Giù verso il rifugio Calvi, le sorgenti del Piave, la val Visdende.
1100 m di dislivello in discesa!
L'ultimo tratto è su una mulattiera militare, a parte un breve pezzo da fare bici in spalla perché rovinato dal torrente, il resto è così.
P.S.: oggi non sono tanto per la quale, ciononostante un giretto in bici lo ho fatto lo stesso.