Bravo Jack,
bell'articolo! Personalmente padroneggio abbastanza bene il nose press e devo dire che mi ritrovo quasi completamente in quello che dici.
Non mi trovo d'accordo solo sulla posizione dei piedi, ed in particolare:
Io sono invece dell'idea che sia meglio tenere il piede esterno in avanti e l'interno indietro, per una serie di motivi:
- quello che innesca la rotazione è senza dubbio il corpo con il posizionamento delle spalle e lo spostamento del bacino, ma quello che trasmette la rotazione alla bici sono i piedi, tramite i pedali. Quello che comanda la rotazione è di solito il piede interno, che spinge verso l'esterno. Quello esterno di solito segue, perchè tirare è difficile, specialmente se usi i flat è facile perdere grip. Con il pedale interno più arretrato hai maggior leva e quindi una maggior precisione nel dosare la spinta.
- il fatto di avere il piede interno arretrato, aiuta a caricare meglio l'anteriore aumentando la durata della fase di stallo. Quello che faccio di solito è spingere all'indietro sul pedale, con la punta leggermente abbassata, per aumentare il grip necessario a non perdere aderenza quando spingo lateralmente. Con il pedale interno arretrato e la punta abbassata questo movimento comporta un naturale aumento di carico in avanti che aumenta la durata dello stallo.
- quando si riatterra, con il piede esterno in avanti è possibile dare subito il colpo di pedale che permette di riprendere velocità dopo la manovra.
Solitamente, a quelli che mi chiedono di spiegare il nose press, consiglio sempre di posizionare il piede interno arretrato e devo dire che ho sempre notato grossi miglioramenti.
Non a caso anch'io continuo ad utilizzare questa tecnica, con buoni risultati, soprattutto per quanto riguarda l'ampiezza della rotazione e la precisione nel riatterrare (certe colte devi atterrare con precisione in un punto, su di una roccia o in mezzo a delle radici ad esempio).