Nose press vol.2

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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eliografo

Biker superioris
9/11/06
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Ponente ligure
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Bike
Intense Primer s
Bravo Jack, bell'articolo! Personalmente padroneggio abbastanza bene il nose press e devo dire che mi ritrovo quasi completamente in quello che dici.

Non mi trovo d'accordo solo sulla posizione dei piedi, ed in particolare:



Io sono invece dell'idea che sia meglio tenere il piede esterno in avanti e l'interno indietro, per una serie di motivi:
- quello che innesca la rotazione è senza dubbio il corpo con il posizionamento delle spalle e lo spostamento del bacino, ma quello che trasmette la rotazione alla bici sono i piedi, tramite i pedali. Quello che comanda la rotazione è di solito il piede interno, che spinge verso l'esterno. Quello esterno di solito segue, perchè tirare è difficile, specialmente se usi i flat è facile perdere grip. Con il pedale interno più arretrato hai maggior leva e quindi una maggior precisione nel dosare la spinta.
- il fatto di avere il piede interno arretrato, aiuta a caricare meglio l'anteriore aumentando la durata della fase di stallo. Quello che faccio di solito è spingere all'indietro sul pedale, con la punta leggermente abbassata, per aumentare il grip necessario a non perdere aderenza quando spingo lateralmente. Con il pedale interno arretrato e la punta abbassata questo movimento comporta un naturale aumento di carico in avanti che aumenta la durata dello stallo.
- quando si riatterra, con il piede esterno in avanti è possibile dare subito il colpo di pedale che permette di riprendere velocità dopo la manovra.

Solitamente, a quelli che mi chiedono di spiegare il nose press, consiglio sempre di posizionare il piede interno arretrato e devo dire che ho sempre notato grossi miglioramenti.

Non a caso anch'io continuo ad utilizzare questa tecnica, con buoni risultati, soprattutto per quanto riguarda l'ampiezza della rotazione e la precisione nel riatterrare (certe colte devi atterrare con precisione in un punto, su di una roccia o in mezzo a delle radici ad esempio).

Noo e adesso cosa faccio? Sperando di non essere OT questa cosa del piede dominante mi intriga parecchio anche nei tornantini lenti fattibili senza nose press (perché non sono ancora capace).

Per Jack: infatti nelle "S" o vario la posizione dei piedi con una pedalata al contrario o non modifico nulla.

Trovo invece che alternare ogni tanto il piede avanzato faccia riposare la muscolatura della coscia (nei tratti magari più semplici).
 
Ecco la sequenza animata:
np-1.gif
 
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vinx

Biker cesareus
2/10/05
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Feudo dell'Aquila
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On-one 45650b; NS Eccentric Cromo
Trovo invece che alternare ogni tanto il piede avanzato faccia riposare la muscolatura della coscia (nei tratti magari più semplici).

Se ti si affatica la coscia, significa che hai un assetto troppo arretrato, non carichi bene le braccia e quindi tutto il peso si scarica sulle gambe (in particolare su quella avanzata). Lo dico perche' avevo anche io questo difetto, poi con le lezioni di Jack ho imparato ad avere un assetto piu' centrale e le gambe si stancano di meno.
 

Superdino

Biker cesareus
5/11/02
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Forte Dei Marmi
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e già da un pochetto che mi diletto con il nose press
ed ogni occasione e buona per alzare il posteriore e sbandierarlo a destra e manca
io personalmente uso sempre il piede sx avanti sia nei tornantini a dx che a sx

adesso mi piacerebbe imparare ad effettuare il tornantino o cmq una qualsiasi curva stretta continuando a far scorrere l'anteriore perdendo meno velocità possibile
 

frequent flyer

Biker serius
25/8/10
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Vecchia&Sange
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Mi sfugge un dettaglio: Se il nose press serve per chiudere i tornantini, come faccio ad impostare la curva PRIMA di frenare? Su tracciati da tornantino io freno SEMPRE (poco più - poco meno). E' abbastanza pinzare di più o bisogna proprio mollarli i freni prima della curva?
 

cossar931

Biker forumensus
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FVG
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TREK
La questione del piede è diventata il fulcro della discussione e io sono perfettamente daccordo con le motivazioni di Danybiker.

I riferimenti che ha fatto Jack sulle figure di "frestyle" (non so qual'è il termine giusto....), mi fà però pensare che ci siano due filoni di pensieri: uno più freeride (quello di Jack) e uno più da pedalatore (quello di Danybiker e degli altri).
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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Genova
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Non so se Jack sia d'accordo, ma a chi ha difficoltà a sollevare la ruota posteriore senza frenare posso suggerire di aiutarsi con una rotazione dei polsi.

No, non sono d'accordo. Ruotare i polsi non fa bene alle nostre braccia (anche a livello muscolo scheletrico) e in ogni caso non aiuta ad alzare la bici.

Il fatto è che noi non stiamo tirando su il posteriore di forza, ma stiamo spostando i pesi in modo che il posteriore si alzi.:celopiùg:
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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Genova
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Una volta mi han detto che per innescare la rotazione del posteriore si può inclinare (leggermente) l'avantreno verso l'esterno della curva, in modo che il posteriore sia facilitato a "uscire" verso l'esterno.
E' un'idea malsana?

meglio non farlo.. se guardi nella gif animata la mia ruota post tende alla fine leggermente verso l'esterno.. questo perchè io sto solo spostando il culo da una parte, ma non sto curvando (ero su sentiero dritto)... Se sei in curva non ti serve avere la ruota anteriore che punta verso l'esterno, ma ti serve averla che punta verso la curva!:celopiùg:
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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Genova
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[MENTION=115689]dannyb[/MENTION]iker88
I punti che mi hai scritto sono tutti corretti da un punto di vista fisico (leve maggiori, difficoltà nel tirare i pedali con i flat ecc)... Mi sembra che però qui si parta da alcuni concetti diversi.

Che sia più facile innescare una rotazione con il pedale esterno davanti è indubbio. Questo non significa che sia altrettanto semplice mantenere l'equilibrio e rimanere stabili durante la rotazione se il piede anteriore non è il nostro prediletto.
Penso che quindi invertire il piede sia una sorta di palliativo per aiutarsi a innescare la rotazione.
Aiuta quindi in quel senso ma disturba durante l'esecuzione (a mio avviso).
Per questo motivo, visto che spesso nose press viene fatto su tratti esposti ecc, prediligo la stabilità e la sicurezza piuttosto che il riuscire a compiere qualche grado in più. Inoltre con l'allenamento diventa abbastanza facile girare fin quasi a 180° anche in direzione opposta a quella naturale.

Per quanto riguarda la disquisizione sul fatto che tirando i pedali flat possano scivolare... alt... se questo avviene stai facendo qulche movimento sbagliato... e ti dirò di più, stai cercando di tirarti su la bici con le gambe (per questo mi dici che "butti giù la punta del piede", movimento giusto per non perdere la bici su salti grossi ecc). Il movimento di spinta con le gambe serve proprio a far sì che il posteriore salga in autonomia, senza che noi si debba tirare con i pedali.

é come nel bunny hop. Se fai bene la manovra non devi "tirare su" con i pedali, ma devi rannicchiare le gambe mentre spingi avanti con le braccia lasciando che il posteriore della bici salga.

quello che voglio dire è che questo tipo di manovre, se fatte correttamente potrebbero essere fatte tranquillamente anche con pedali privi di pin. Stessa cosa valga per i salti ecc (e te lo assicuro visto che ho girato al tamaro, in una giornata umida con una bici da slope style, scarpe da skate normali e pedali in plastica da bmx, con pin in plastica, che non tengono un caçço! senza mai perdere un piede.)
 

BlacK2 Baron

Biker tremendus
12/3/04
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Valle Maira
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Bike
Trek Rail
Questo discorso del piede principale sconvolgerà l'intero forum, tra cui il sottoscritto; ma tutti si metteranno a provare e ognuno trarrà le sue deduzioni.

In ogni caso verrà fuori una cosa: stai scrivendo un tuo metodo, universalmente valido ma con personalità, non l'ennesimo copia-incolla o la traduzione del manuale di Lopes!!

Quindi complimenti!
 

goxer

Biker superis
21/5/08
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Svizzera
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Sto imparando il Nose press da autoditatta e guardando Youtube.
Posso confermare quello che dice Jack riguardo alla posizione dei piedi e che quindi conviene tenerli mella medesima posizione per entrambe le direzioni.

In principio riuscivo a far girare di più la bici in senso orario perché il piede destro é indietro e ha la leva più lunga.

Ragionando su questo fatto ho provato ad invertire la posizione dei piedi per girare in senso antiorario.

In questa posizione però ho meno equlibrio e quindi pagavo pegno al rilascio del freno.

Questa é la mia esperienza. Ritengo tuttavia valide le motivazioni di Danybiker88
Se una persona riesce a fare il surplace con i pedali in entrambe le posizioni può pensare anche di fare il Nosepress in entrambe le posizioni.

In fondo é una cosa soggettiva.

P.S. Grazie all' allenamento del Nosepress il Surplace ne ha beneficiato tanto.

P.P.S. Non avrei mai potuto cominciare direttamente con i pedali con il clic. La neccesità di mettere il piede a terra in ogni momento era troppo grande. Poi imparando non ho più avuto bisogno di mettere il piede a terra ed ho tentato con i pedali a sgancio.... con ottimi risultati soprattutto per le ginocchia (zero sbucciarure)
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
www.picasawebweb.com
[MENTION=115689]danybiker88
I punti che mi hai scritto sono tutti corretti da un punto di vista fisico (leve maggiori, difficoltà nel tirare i pedali con i flat ecc)... Mi sembra che però qui si parta da alcuni concetti diversi.

Che sia più facile innescare una rotazione con il pedale esterno davanti è indubbio. Questo non significa che sia altrettanto semplice mantenere l'equilibrio e rimanere stabili durante la rotazione se il piede anteriore non è il nostro prediletto.
Penso che quindi invertire il piede sia una sorta di palliativo per aiutarsi a innescare la rotazione.
Aiuta quindi in quel senso ma disturba durante l'esecuzione (a mio avviso).
Per questo motivo, visto che spesso nose press viene fatto su tratti esposti ecc, prediligo la stabilità e la sicurezza piuttosto che il riuscire a compiere qualche grado in più. Inoltre con l'allenamento diventa abbastanza facile girare fin quasi a 180° anche in direzione opposta a quella naturale.

Per quanto riguarda la disquisizione sul fatto che tirando i pedali flat possano scivolare... alt... se questo avviene stai facendo qulche movimento sbagliato... e ti dirò di più, stai cercando di tirarti su la bici con le gambe (per questo mi dici che "butti giù la punta del piede", movimento giusto per non perdere la bici su salti grossi ecc). Il movimento di spinta con le gambe serve proprio a far sì che il posteriore salga in autonomia, senza che noi si debba tirare con i pedali.

é come nel bunny hop. Se fai bene la manovra non devi "tirare su" con i pedali, ma devi rannicchiare le gambe mentre spingi avanti con le braccia lasciando che il posteriore della bici salga.

quello che voglio dire è che questo tipo di manovre, se fatte correttamente potrebbero essere fatte tranquillamente anche con pedali privi di pin. Stessa cosa valga per i salti ecc (e te lo assicuro visto che ho girato al tamaro, in una giornata umida con una bici da slope style, scarpe da skate normali e pedali in plastica da bmx, con pin in plastica, che non tengono un caçço! senza mai perdere un piede.)

Non ti posso dar torto, anche perchè è lo stesso Rian Leech in "Mastering the art of trial" a sostenere che bisogna tenere sempre il piede dominante in avanti, però quella dell'inversione è una tecnica che ho constatato funzionare piuttosto bene (sia su di me che su altri)...

Il fatto che avere davanti il piede non dominante possa dare fastidio durante l'esecuzione secondo me è invece soggettivo: per me ad esempio avere un piede o l'altro davanti non fa alcuna differenza. Probabilmente, pur avendo il mio piede dominante, sono un po' ambidestro.

Che il mio possa essere un approccio sbagliato, può essere. Magari è limitante per manovre più evolute, però per quello che serve sui sentieri funziona!
Senza contare di avere il piede esterno subito pronto per dare il colpo di pedale e ripartire dopo la curva è un innegabile vantaggio, in termini di tempo di percorrenza della curva.

Sul discorso del grip, l'espediente di abbassare la punta serve solo per avere più grip laterale. Non a caso ho notato che abbasso la punta quando sono già in alto, poco prima di innescare la rotazione. Pienamente d'accordo sul fatto che non si deve mai tirare su la bici con i pedali. E' uno degli errori più comuni, specialmente tra quelli che usano gli agganci. Se tiri è vero che sollevi il posteriore, ma questo salirà e poi ricadrà a sacco di patate. Non riesci insomma a mantenere quella fase di stallo che ti consente ampie rotazioni ed il risultato è un nose press stitico, proprio come se cerchi di sollevare il posteriore usando solo il freno e non lo spostamento del peso.
 

yosku

Biker forumensus
24/8/10
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io invece anche nella guida normale tendo spesso a invertire il piede avanti, e non so se sia un bene..

per quel poco che uso il nosepress, solo dove serve, atterro sempre col piede esterno in basso, mi aiuta a tenere l'equilibrio e mi sento in sicurezza anche dove non si può sbagliare (cado all'interno anche se giro troppo, è l'istinto di conservazione :hahaha:)
per contro alzo poco la ruota e a volte credo di fare un mix trialistico tra inchiodare davanti, surplace e bunnyhop, soprattutto quando è stretto lento ripido esposto e chi più ne ha più ne metta,chi non ne sa non si getta, chi ne sa saetta :nunsacci:
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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Domanda per voi che invertite il piede...

ipotizziamo di trovare un single track tortuoso e pietroso... diciamo una serpentina con curve in serie dx e sx e terreno disastrato che non permette la pedalata (pena pedali che si incastrano nelle pietre ecc)

come fate in questo caso a cambiare piede ad ogni curva?

caso due.. serpentina molto stretta dove rimbalzare da una parte all'altra.... come fate lì a cambiare piede??

per altro a breve farò una puntata anche su questo tipo di ostacolo...
Jack
 

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