Io condivido quasi tutto...
Riepilogo mia esperienza :
arrivo nel 2008 da settore cross country (gran bel movimento ma io prediligo i pezzi in discesa dove sono competitivo e in cross country non ve ne sono molti)
vado a seguire alcune gare QUART e AGNONA : uno spettacolo !!!! mi innamoro subito!!!
mi preoccupo quindi dell'attrezzatura, bici +
protezioni, anche quelle non obbligatorie (non si sa mai), trovo una bici da un amico una big hit 2004 "collaudata" (in fin dei conti voglio provare non voglio espormi oltre misura nell'"investimento"!!!
ma non ci sono gare nella mia zona, devo spostarmi in lombardia : 1° gara a Sorisole bellissima (risultato sufficiente con
ruote non da fango e bici non "settata") mi diverto un sacco
2° gara San Pellegrino corta ma bella : riesco dopo molti "pensieri" a effettuare salto finale prima della qualifica, non tutti gli altri salti li faccio devo dire...
3° gara Caldirola (Pragelato saltata causa impegni familiari) , per me il downhill diventa un'appuntamento da non mancare
e via cosi Pila, Bardonecchia, Bikerswave, (ambedue freeride molto interessanti), Scopello e Val Vigezzo
Io sono piemontese e quest'anno gli appuntamenti (vicini) non sono mancati, sono arrivato di solito il venerdi sera per provare il percorso nel sabato (poche prove in realta')
Mi rendo conto, che piu' si prova il percorso soprattutto la settimana prima, e piu' scende il tempo realizzato (relativamente alle condizioni metereologiche) nella gara
Continuo ad allenarmi nelle montagne vicino a dove abito, ma comincio a modificare il mezzo in funzione delle "risposte" avute nell'ambito agonistico.
Rimango un amatore che spera di continuare a confrontarsi con gli altri in questo sport, di cui non vedo controindicazioni (un po' di prudenza nei passaggi ostici e se proprio uno non se la sente opta per la variante)
Noi piemontesi / Lombardi siamo stati fortunati quest'anno, ma lo stesso non si puo' dire delle altre regioni!!!
Bisogna promuovere piu' gare regionali senza imporre troppi vincoli a livello regionale mentre per quelli nazionali secondo me e' giusto dare un limite che rimane quello del tempo (il ranking secondo me non conta, ma dovrebbe essere la qualifica a contare) ada esempio chi supera il 40% del tempo del 1° qualificato in qualifica non dovrebbe poter partecipare, e' ingiusto , ma doveroso (se poi e' il 35% o il 30% bisogna definirlo)
in fin dei conti bisognerebbe attingere dagli sport N°1 come la
formula 1 con 1 sezione di qualifica divisa in 3 "tronconi" (1° scrematura, 2° scrematura, 3° scrematura) e applicare lo stesso sistema per la gara in modo da creare un tempo di stacco di almeno 5 minuti tra i 3 gruppi
riultato : tutti partecipano a tutti i livelli, gli amatori "scarsi" possono vedere i migliori, l'economia e lo spettaolo ci guadagna
unico problema : i tempi di realizzazione, in quanto i cronometristi hanno i loro tabu' e il tempo per risalita a volte e' insufficiente in relazione al numero di partecipanti
Bisognerebbe anticipare la partenza degli amatori "scarsi" alle 9:00 del mattino in base al ranking in qualifica , e lo stesso fare anche in gara in base alla qualifica raggiunta
Va da se che le prove del percorso devono essere fatte in precedenza (giorni/settimane), piu' a livello responsabile dei singoli che come obbligo di regolamento
Ma qui ci si scontra con quelli che arrivano la domenica mattina che non hanno idea di come sia il percorso, secondo me in gare a livello nazionale cio' non deve accadere!!!!
W le regionali di preparazione !!!! Bisogna promuovere questo sport a livello anche turistico !!!!
per quanto riguarda le varianti , il buonsenso penso che rimanga negli organizzatori e nelle persone che non hanno interessi mediatici nelle "stragi" ma solo nello spettacolo tecnico degli atleti, sicuramente i corridori "rookie" devono approcciare in modo diverso il tracciato (avete visto mai nessuno attraversare la tangenziale a piedi senza curarsi dei mezzi che sopraggiungono?, ma soprattutto avete mai visto qualcuno attraversale le tangenziali a piedi?)
ciao a tutti !! (scusate la lunghezza del mio intervento)