Punt ...non solo piacenza.......

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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beep beep

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LAGO DELLE LAME - AIONA

Altro giro semi esplorativo in solitaria. :-)
Start dal lago delle Lame alle ore 7,00 per godere di una temperatura di 15 gradi ed aver tutta la giornata davanti per provare un giro che solo mentalmente ho costruito e provato.:mrgreen:
Salgo per la solita strada forestale al fresco, in mezzo alla foresta, supero la Pietra della Rebizzana e il passo della Gonella, fino a raggiungere Cappelletta e passo delle Lame ove tengo la sinistra, supero la stanga e all'altezza di lavori di taglio bosco incontro un cartello MTB e scendo a destra verso i laghi di Giacopiane.
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Un grazie a chi ha segnalato i percorsi:celopiùg: L'inizio è su calaia aperta per il taglio della legna ma poi entra nelle faggete. A differenza della volta scorsa, decido di percorrere tutto il trail perdendo quota fino ai laghi di Giacopiane.
Bello bello, flow e bel diretto. :-?:
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Percorrendolo per la prima volta, sono sceso tranquillo guardando di non perdere la traccia e ... ovviamente con un occhio ai panorami :-)
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La discesa è bella bella ma, impostando il giro come il mio, c'è il pegno da pagare: risalire per la sterrata in costante salita.
Stavolta col fresco del mattino, la salita non la sento.. o meglio la sento meno ....:mrgreen:
Eh allora su ... accompagnato dalla frescura e dalla luce mattutina, in certi tratti anche dal profumo di liquerizia che scaturisce dalla vegetazione e con lo sguardo che spazia anche sulla vallata sottostante, supero Pietra Borghese, la Cappelletta ai Caduti della Balconia (c'è una fonte dove mi rifornisco) e mi dirigo al Passo della Spingarda.
Qui Direzione a sinistra... Cime dell'Aiona!! Prima parte, pedalando con pendenza a tratti tosta.. poi arrivato sui pascoli iniziali si spalla sotto una leggera pioggerellina ma è di breve durata.
Raggiungo la sella delle cime Aiona sud e nord... anche se non è la prima volta che ci passo ...è sempre un posto paradisiaco.
Cima Sud con la sua Madonnina e vista sui laghi di Giacopiane
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e l'unica anima vivente in loco...
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Inizio a scendere ... Ciam de Pumme, Passo PredeLame e con rilanci in salita prendo AVML, passando monte delle Lame e degli Abeti e poi giù prevalentemente flow in faggeta fino a uscire sotto al passo della Gonella..
Da qui riprendo la forestale, ripasso il passo delle Lame, ritengo la sinistra e passato l'incrocio della strada proveniente dalle Giacopiane, prendo sentiero wild trovato la scorsa volta che sale al Passo Prede Lame. Si sale per circa 200 dh+ a spinta /spalla ma in 30 minuti e sbrigo la pratica.. mi funge praticamente da ascensore :-) (se fossi risalito per la sterrata già percorsa prima i dh+ sarebbero stati molto di più e anche il tempo di percorrenza).
Dopo il Prede Lame, imbocco a destra il classico sentiero contrassegnato dai cartelli mtb anche questo flow.. nelle faggete..
per dirigermi verso il Cirighetto. Supero il lato franoso dell'Aiona (mi rifornisco d'acqua freschissima dal canale) e prendo a sinistra sentiero verso Villanoce ... per me inedito.
All'imbocco in discesa si presenta bello tecnico ma poi anche tratti col sottobosco di faggio con qualche rilancio in salita fino ad incrociare a sinistra un sentiero con indicazione lago delle lame.
Ovviamente, prendo questo, a tratti è ripido e wild (ci sono rami a terra) ma è fattibile. Termina su calaia che percorro in discesa finchè scendo un fruscio d'acqua..
Incuriosito... percorro a spinta il breve sentiero in direzione del canale che poi è il torrente Rezzoaglio ed incontro la cascata della Ravizza :yeah!:

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Ritorno sulla calaia, supero un ponticello sul torrente
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e spingo in salita (qui il sentiero è in salita e a scalini di pietra/sasso) e sono al Lago delle Lame.
Potrei chiudere qua il giro... ma oggi no!!
Risalgo ancora per la forestale passando nuovamente davanti alla Pietra della Ravizzana fino a raggiungere il laghetto delle Asperelle e poi delle Agoraie.. per dirigermi e chiudere con la solita discesa su AVML che scende dall'Aiona al Lago delle Lame. Il fondo, rispetto all'ultima volta, mi è parso un filo più rovinato, con qualche sasso smosso di troppo e qualche canalino frutto dell'impetuosità di qualche temporale estivo... comunque nulla di che.
Stavolta il giro lo chiudo davvero.. e festeggio alle Lame ... a modo mio!!!:prost:
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Ho portato a casa un bel giro completo ..... spaziale :-), km 48 e sfondando il muro dei 2000 in bici normale (dh+ 2030).
 

tado79

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LAGO DELLE LAME - AIONA

Altro giro semi esplorativo in solitaria. :-)
Start dal lago delle Lame alle ore 7,00 per godere di una temperatura di 15 gradi ed aver tutta la giornata davanti per provare un giro che solo mentalmente ho costruito e provato.:mrgreen:
Salgo per la solita strada forestale al fresco, in mezzo alla foresta, supero la Pietra della Rebizzana e il passo della Gonella, fino a raggiungere Cappelletta e passo delle Lame ove tengo la sinistra, supero la stanga e all'altezza di lavori di taglio bosco incontro un cartello MTB e scendo a destra verso i laghi di Giacopiane.
Vedi l'allegato 469099
Un grazie a chi ha segnalato i percorsi:celopiùg: L'inizio è su calaia aperta per il taglio della legna ma poi entra nelle faggete. A differenza della volta scorsa, decido di percorrere tutto il trail perdendo quota fino ai laghi di Giacopiane.
Bello bello, flow e bel diretto. :-?:
Vedi l'allegato 469100

Percorrendolo per la prima volta, sono sceso tranquillo guardando di non perdere la traccia e ... ovviamente con un occhio ai panorami :-)
Vedi l'allegato 469101
La discesa è bella bella ma, impostando il giro come il mio, c'è il pegno da pagare: risalire per la sterrata in costante salita.
Stavolta col fresco del mattino, la salita non la sento.. o meglio la sento meno ....:mrgreen:
Eh allora su ... accompagnato dalla frescura e dalla luce mattutina, in certi tratti anche dal profumo di liquerizia che scaturisce dalla vegetazione e con lo sguardo che spazia anche sulla vallata sottostante, supero Pietra Borghese, la Cappelletta ai Caduti della Balconia (c'è una fonte dove mi rifornisco) e mi dirigo al Passo della Spingarda.
Qui Direzione a sinistra... Cime dell'Aiona!! Prima parte, pedalando con pendenza a tratti tosta.. poi arrivato sui pascoli iniziali si spalla sotto una leggera pioggerellina ma è di breve durata.
Raggiungo la sella delle cime Aiona sud e nord... anche se non è la prima volta che ci passo ...è sempre un posto paradisiaco.
Cima Sud con la sua Madonnina e vista sui laghi di Giacopiane
Vedi l'allegato 469124

e l'unica anima vivente in loco...
Vedi l'allegato 469125
Inizio a scendere ... Ciam de Pumme, Passo PredeLame e con rilanci in salita prendo AVML, passando monte delle Lame e degli Abeti e poi giù prevalentemente flow in faggeta fino a uscire sotto al passo della Gonella..
Da qui riprendo la forestale, ripasso il passo delle Lame, ritengo la sinistra e passato l'incrocio della strada proveniente dalle Giacopiane, prendo sentiero wild trovato la scorsa volta che sale al Passo Prede Lame. Si sale per circa 200 dh+ a spinta /spalla ma in 30 minuti e sbrigo la pratica.. mi funge praticamente da ascensore :-) (se fossi risalito per la sterrata già percorsa prima i dh+ sarebbero stati molto di più e anche il tempo di percorrenza).
Dopo il Prede Lame, imbocco a destra il classico sentiero contrassegnato dai cartelli mtb anche questo flow.. nelle faggete..
per dirigermi verso il Cirighetto. Supero il lato franoso dell'Aiona (mi rifornisco d'acqua freschissima dal canale) e prendo a sinistra sentiero verso Villanoce ... per me inedito.
All'imbocco in discesa si presenta bello tecnico ma poi anche tratti col sottobosco di faggio con qualche rilancio in salita fino ad incrociare a sinistra un sentiero con indicazione lago delle lame.
Ovviamente, prendo questo, a tratti è ripido e wild (ci sono rami a terra) ma è fattibile. Termina su calaia che percorro in discesa finchè scendo un fruscio d'acqua..
Incuriosito... percorro a spinta il breve sentiero in direzione del canale che poi è il torrente Rezzoaglio ed incontro la cascata della Ravizza :yeah!:

Vedi l'allegato 469141


Vedi l'allegato 469142

Ritorno sulla calaia, supero un ponticello sul torrente
Vedi l'allegato 469144
e spingo in salita (qui il sentiero è in salita e a scalini di pietra/sasso) e sono al Lago delle Lame.
Potrei chiudere qua il giro... ma oggi no!!
Risalgo ancora per la forestale passando nuovamente davanti alla Pietra della Ravizzana fino a raggiungere il laghetto delle Asperelle e poi delle Agoraie.. per dirigermi e chiudere con la solita discesa su AVML che scende dall'Aiona al Lago delle Lame. Il fondo, rispetto all'ultima volta, mi è parso un filo più rovinato, con qualche sasso smosso di troppo e qualche canalino frutto dell'impetuosità di qualche temporale estivo... comunque nulla di che.
Stavolta il giro lo chiudo davvero.. e festeggio alle Lame ... a modo mio!!!:prost:
Vedi l'allegato 469145
Ho portato a casa un bel giro completo ..... spaziale :-), km 48 e sfondando il muro dei 2000 in bici normale (dh+ 2030).
@beep beep sei un mito
 
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COLLE DEL PIZ E SENTIERO BALCONE
VAL STURA DEMONTE (CN)




dopo questo giro mi sarebbe piaciuto scambiare due chiacchiere con l'autore del cartello... :sculacci:

E' l'ultimo giorno della nostra vacanza in Val Stura; ormai l'abbiamo girata in lungo ed in largo e gli itinerari "classici" fatti praticamente tutti.

Non resta che tirare fuori dal cilindro un'escursione che sulla carta dovrebbe essere molto panoramica ma con un risvolto della medaglia abbastanza pesante in termini di portage e spintage.

Scendiamo a Pietraporzio ed iniziamo subito a guadagnare dislivello sulla mortifera asfaltata sino ai Piani della Regina dove imbocchiamo a sinistra la dura sterrata che risale il Vallone del Ciaval:



La salita è veramente pesante ed i tratti a spinta x noi sono molti, sino alla Grangia Prati del Ciaval (2131 mt)



Qui termina la sterrata ed inizia un poco marcato sentierino: OK si porta!!

Ila che sinora è sempre stata riluttante all'idea della bici in groppa preferendo il suo metodo di portage a cartella, cambia idea.
...per tutte le cose ci vuole sempre un pò di pratica ;-):



Portage duro, x intenditori :soffriba::









dopo 600 mt di dislivello di bici in spalla finalmente raggiungiamo le creste e entriamo nel paranormale del ciclodisagio;
ci guardiamo in faccia, indietro non possiamo tornare, avanziamo a fatica tribolando non poco.
In alcuni tratti è stato molto importante essere in due ed aver avuto la possibilità di passarci le bici nei tratti + ostici







qui va bene anche la bici portata a mo' di cartella:







Finalmente raggiungiamo la civiltà, una palina segnaletica ci avvisa che il nostro calvario è "quasi terminato".

Iniziamo a percorrere il lungo "Sentiero Balcone" che si affaccia sul Vallone dell'Ischiator ma anche qui ci sono ancora tanti tratti a spinta intervallati da tratti in sella:



perdiamo leggermente quota sino alla Colletta Bernarda (2393 mt) su un sentiero dove se voli di sotto non ti fai solo male :prega:





Ora il sentiero è ben evidente e ci dirigiamo verso l'idilliaco Ricovero del Monte Vaccia:









Il sentiero, inizialmente molto tecnico, con alcuni tratti che preferiamo fare con bici al fianco diventa sempre + ciclabile e divertente in direzione Sambuco







Arriviamo vivi a casa nel tardo pomeriggio consapevoli di aver percorso un itinerario al limite delle nostre capacità non certo x il kilometraggio ed il dislivello ma x i lunghi tratti di portage "disagiato".

Itinerario con una discesa superlativa a tratti molto impegnativa, sulla salita non dico nulla, ...credo che le foto siano eloquenti!!
 

miciolo

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TRA VAL TREBBIA E VAL D'AVETO (PC)

Terminate le nostre scorrerie piemontesi, Ila si rifugia in Trentino a prendere un po' d'acqua :azz-se-m: ed io invece me ne resto a Piacenza :cry:
X questo week end appena trascorso sento Paolino che mi propone un giro x me inedito sullo spartiacque Trebbia/Aveto; niente a che vedere con i sentieri nati apposta x le bike in zona Bobbio, qui si ritorna alle origini; non abbiamo notizie in merito alla loro percorribilità, di certo sappiamo che non sono itinerari frequentati dai biker.
La traccia che seguiremo nasce dalle continue esplorazioni in zona del duo @alby.pc e Paolino di qualche anno fa.

Lo start è da Ponte Organasco in Val Trebbia a poco + di un ora da Piacenza e qui c'è subito la prima sorpresa: non siamo in due ma in tre; alla partenza troviamo anche Camillo che la sera prima si era accordato con Paolino.

Subito saliamo prima su asfalto con traffico nullo e poi su sterrata sul Monte delle Tane (1198 mt) da dove parte la prima discesa

con il Monte Alfeo sullo sfondo:







la prima discesa è su un sentiero utilizzato dalle moto, a tratti è molto stretto e bisogna stare attenti a non toccare con i pedali:





L'ultimo tratto sino a Cariseto è su mulattiera:



A Cariseto breve visita alle rovine del Castello (sono proprio rovine.....) con conseguente discesa:



Ora si scende inizialmente in Val d'Aveto x poi iniziare un bel traverso praticamente in piano sino all'abitato di Casale:









Pausa pappatoria e votiva :prega:



Su asfalto raggiungiamo Cerignale e ci portiamo ancora sul crinale in presenza di curiosi quadrupedi:



Passiamo x zone umide di cui non ne ero manco a conoscenza:



ed in prossimità del Rifugio del Monte delle Tane (chiuso!)



ora inizia la bella discesa sino a Ponte Organasco passando x Oneto:







Arriviamo alle auto provati dai 40 km e dai 1600 mt circa di dislivello fatti ma con le forze residue x la birretta di fine giro.

Due parole x Camillo, classe 1952 che con la sua Spark ha pedalato e spinto, ha affrontato discese wild che non sono nel suo DNA. Il tutto senza mai lamentarsi e senza mai mollare!!
Complimenti :}}}:

Grazie a Paolino ed indirettamente ad Alby (i nostri due esploratori!!!) :}}}:
 

miciolo

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Buonasera, quando volete io ci sono per un giro enduristico! Super RC o se no qualcosa nel parco provinciale?
Ciao, ultimamente abbiamo un po' abbandonato i giri "enduristici" preferendo i giri in quota AM.
...ormai siamo troppo vecchi x certe cose ed iniziamo ad apprezzare le discese su moquette di aghi di pino.:il-saggi:
Se ne riparla a settembre :celopiùg:
 
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Ciao, ultimamente abbiamo un po' abbandonato i giri "enduristici" preferendo i giri in quota AM.
...ormai siamo troppo vecchi x certe cose ed iniziamo ad apprezzare le discese su moquette di aghi di pino.:il-saggi:
Se ne riparla a settembre :celopiùg:
Ecco un consiglio, che gomme montate X fare giri così lunghi? Io con le DHF 2.5 e la High roller 2.35 sto morendo
 

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Buonasera, quando volete io ci sono per un giro enduristico! Super RC o se no qualcosa nel parco provinciale?
Ciao, ultimamente abbiamo un po' abbandonato i giri "enduristici" preferendo i giri in quota AM.
...ormai siamo troppo vecchi x certe cose ed iniziamo ad apprezzare le discese su moquette di aghi di pino.:il-saggi:
Se ne riparla a settembre :celopiùg:
Ecco un consiglio, che gomme montate X fare giri così lunghi? Io con le DHF 2.5 e la High roller 2.35 sto morendo
Davanti anche noi dhf 2.50 3c maxterra dietro rekon 2.60.
sia io che Ila montiamo poi gli inserti o salsicciotti che ti danno la possibilità di utilizzare pressioni molto basse.
 
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Ciao, ultimamente abbiamo un po' abbandonato i giri "enduristici" preferendo i giri in quota AM.
...ormai siamo troppo vecchi x certe cose ed iniziamo ad apprezzare le discese su moquette di aghi di pino.:il-saggi:
Se ne riparla a settembre :celopiùg:

Davanti anche noi dhf 2.50 3c maxterra dietro rekon 2.60.
sia io che Ila montiamo poi gli inserti o salsicciotti che ti danno la possibilità di utilizzare pressioni molto basse.
....ma per i vostri percorsi sono quasi piu importanti.... le scarpe....per il portage!!!!
 
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Ciao, ultimamente abbiamo un po' abbandonato i giri "enduristici" preferendo i giri in quota AM.
...ormai siamo troppo vecchi x certe cose ed iniziamo ad apprezzare le discese su moquette di aghi di pino.:il-saggi:
Se ne riparla a settembre :celopiùg:

Davanti anche noi dhf 2.50 3c maxterra dietro rekon 2.60.
sia io che Ila montiamo poi gli inserti o salsicciotti che ti danno la possibilità di utilizzare pressioni molto basse.
Non so come fate, io ho tolto gli inserti tannus tubeless, xké fare le salite arrivo a 200bpm,
Date un occhio alla mia discesa sulla Bramble
Alla fine sto pensando di rimontare i Tannus xké al rientro ho visto che ho perso lattice dal bordo cerchio davanti ed ero a 1.5bar

 
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PEDALANDO TRA TRE REGIONI



Era da un po' di tempo che puntavo un itinerario pensato e proposto dall'amico Daniele Mazzeo, vuoi x l'avvicinamento in auto non proprio agevole, vuoi x il dislivello che a fine giro si avvicina ai 1900 D+ avevo sempre rinunciato.

al link trovate la traccia ed una esauriente spiegazione da parte dell'autore.
Traccia che abbiamo seguito modificando solamente il finale:

https://it.wikiloc.com/percorsi-mou...ne-m-legna-m-carmo-m-lesima-pc-pv-al-53059081

Lo start è dai Piani del Lesima (PV), a circa un ora e venti da Piacenza passando x la bella strada di Ceci, talmente stretta che ti devi augurare di non trovare auto in senso contrario; fatta di sabato si trovano local e villeggianti che scendono al mercato di Bobbio:!:
Non fate inoltre caso a Google Maps che indica la località Piani di Lesima qualche km prima in mezzo al nulla.

Come da titolo pedaleremo sugli spartiacque tra Emilia, Lombardia e Piemonte e tra le province di Piacenza, Pavia e Alessandria in un continuo su e giù dove toccheremo la sommità di otto monti.

Alla partenza oltre a Paolino ci sono anche Andrea e Natan, e con loro puntiamo al primo monte della giornata, il Monte Chiappo (1699 mt).
Si pedala praticamente tutto tranne qualche centinaio di mt in prox della cima e sotto la seggiovia degli impianti di Pian del Poggio





Purtroppo il meteo non è il massimo, c'è parecchio vento che obbliga a coprirci e la visuale sui monti circostanti è compromessa dalle nuvole basse







Anche qui, come in Val stura, ci sono le maxi panchine:



nelle nuvole raggiungiamo prima il Monte Cavalmurone (mt 1670) e poi il successivo Monte Legnà (mt 1699)





Durante il trasferimento verso il Monte Carmo (1642mt) il meteo migliora e qualche raggio di sole filtra tra le nubi:



l'ultimo tratto è a spinta o a spalla:





In cima al Monte Carmo spazzoliamo i nostri viveri tra vocianti escursionisti e ci prepariamo x la breve discesa:



parecchi animali al pascolo ma fortunatamente senza mosche e tafani in giro:



Percorriamo a ritroso un parte del tragitto e ci ritroviamo alla sbarra che vieta il passaggio ai mezzi motorizzati sulla strada che porta alla vetta del Monte Lesima (1724 mt)
La strada, che x fortuna è asfaltata, sale con pendenze importanti x poi spianare prima del tratto finale.



Il radar utilizzato in aeronautica che contraddistingue la cima del Monte Lesima:



Ora non seguiamo la traccia di Daniele che scende diretto ma ritorniamo a ritroso qualche centinaio di mt x imboccare il bel sentiero di cresta che con diversi su e giù ci porta in sequenza sul Monte Tartago 1688 mt), sul Monte Terme (1489 mt) e sul Monte La Colla (1438 mt):

















Con il sentiero intercettiamo la sterrata che abbiamo percorso anche all'andata ed in attimo siamo alle auto.

Nel complesso un gran bel giro da farsi possibilmente con meteo stabile che si snoda tra i 1200 e i 1700 mt

Grazie a Daniele x la traccia ed ai miei compagni di viaggio x avere condiviso questa esperienza.

Alla prossima!! :}}}:
 
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Riesci a dirmi se hai una traccia o come si fa ad arrivarci e faccio la traccia io, xké nn la trovo online, quanto c'è di salita ?
ti allego un paio di tracce dove potrai sfogare la tua voglia di ENDURO
Riesci a dirmi se hai una traccia o come si fa ad arrivarci e faccio la traccia io, xké nn la trovo online, quanto c'è di salita ?
Dislivello: in entrambi i casi si 700-800+

qualche consiglio:
ARTURO difficoltà ROSSA
CHIESAVECCHIA difficoltà NERA (occhio ai ripidoni)
inizio COSTA CANNONE difficoltà NERA

La mattina presto sali in ombra x COSTA DEL CANNONE
il pomeriggio tardi sali in ombra x ARTURO

parcheggia sulla SS 45 alla CODA DELL'AEREO... si trova a dx appena passato il paese di Bobbio.
 

Allegati

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