Punt ...non solo piacenza.......

miciolo

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VALAGOLA (TN)



finalmente riusciamo a ritagliarci qualche giorno per poter tornare a far correre le nostre ruote sui sentieri della Val Rendena (TN).
A dire il vero a Piacenza siamo assaliti da mille dubbi in merito alla loro percorribilità; ci preoccupa la situazione neve, ma la voglia di cambiare aria è tanta ed in un attimo siamo in auto con destinazione Carisolo.

Il giro che abbiamo intenzione di percorrere è la classica salita al Lago di Valagola (mt 1595), poi a spinta raggiungere il Passo Bregn de l'ors (mt 1836) e poi scendere su uno dei tanti sentieri che riportano a valle.

Stamattina puntuali alle 8:30 ci troviamo con Carlo e così tra una chiacchiera e l'altra sbrighiamo la scorrevole salita che da Carisolo, passando per S.Antonio di Mavignola, ci porta al Lago di Valagola.



Il Lago è ancora completamente ghiacciato e purtroppo si intravedono estesi nevai che ricoprono anche il nostro sentiero.

Alcuni tratti sono scoperti



ma il sentiero per la maggior parte si presenta così



In piano si va, ma in salita è il delirio. In alcuni punti si affonda sino al ginocchio; decidiamo di non proseguire e di attuare il piano B.

Ritorniamo sui nostri passi



e decidiamo di affrontare il sentiero che porta alla Busa di Fo, incuranti del nuovo cartello che io manco ho visto



Il clima è ideale, in salita si viaggia in maniche corte sulla neve




Carlo, su questo tratto, fatica non poco con il suo trattore



ed arriviamo finalmente a percorrere i trail Circinnà e Cavradoss



















Ripassiamo a S.Antonio, ma stavolta percorriamo il divertente sentiero che s'interseca più volte con la vecchia strada



...vuoi andare a casa?

Per un gelato il tempo si trova sempre!!!

 
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VAL DI SOLE (TN)



grazie all'invito di Cesare e Stefania ci trasferiamo a Pellizzano in Val di Sole per percorrere un itinerario a quote relativamente basse al fine di evitare tratti innevati.

Subito una bella salita sino alla Malga del Doss dove all'ombra resiste ancora un bello strato di neve



Perdiamo successivamente quota su uno scorrevole sentiero che ci scalda ben bene i dischi dei freni



ed arriviamo in Val Piana







breve anello al Sass Pissador



ed ennesima risalita alla Malga Alta





ora inizia una discesa tra gradoni e radici molto divertente













Raggiungiamo il Lago dei Caprioli



scatta anche il pediluvio:



e giù verso Pellizzano





....si ritorna bambini



e all'arrivo ci aspetta la torta al cioccolato preparata da Stefania



manco le briciole son rimaste!!

Stefania, mi sa che hai sbagliato mestiere!!
 

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CIMA SERA (TN)



Tutte le volte che transitiamo nelle Valli Giudicarie in Trentino il nostro sguardo va sempre su una cima che sovrasta l'abitato di Tione.

E direi che i tempi sono maturi per andarci in cima. Ila inizia a cercare informazioni, possibili tracce e dislivelli da affrontare ma in rete si trova poco o niente per quanto riguarda la mtb. Sappiamo che la nostra meta ha un nome: Cima Sèra e con i suoi 1908 mt dovrebbe regalare ottimi scorci sull'Adamello, sulla Presanella e sulle Dolomiti di Brenta lato sud.

Decidiamo di partire da Zuclo, frazione di Borgo Lares, a 595 mt. in tarda mattinata



su palloso asfalto raggiungiamo il Passo Durone a 1033 mt dove inizia lo sterrato

da segnalare la Cappelletta di S.Alberto



e come succede spesso, quando si va in posti sconosciuti, iniziamo a spingere le bici su una ripida mulattiera che ci condurrà a Malga Stabio a mt 1453.

Comunque la direzione è quella giusta!!



Siamo fortunati, siamo capitati proprio nel periodo della fioritura dei crocus





Dopo aver ammirato la piana della Malga ritorniamo a spingere e raggiungiamo uno spiazzo che domina la Val Marcia.
Per i locals luogo di ritrovo delle streghe



stranezze della natura, sullo stesso stelo due anemoni primaverili dalle tinte diverse



Ora la bici sale in spalla





e siamo in cima





Dopo aver pranzato nel ristorante con veranda sull'Adamello e sulla Presanella, siamo pronti per la discesa

la discesa ricalca la via d'andata; purtroppo non ci sono alternative















nella faggeta il sentiero diventa super scorrevole



posto idilliaco









Ila ha costruito il rientro su sentiero non tabellato e per evitare possibili guai, vista anche l'ora decidiamo di scendere su una tranquilla sterrata. Troppo alto il rischio di trovarsi il sentiero bloccato da alberi caduti.

Scendendo per la sterrata l'attenzione è sempre rivolta a valle alla ricerca di un possibile sentiero e tack!!, ecco il sentiero che, seppur non tabellato e non indicato dal GPS, punta decisamente a valle



mai scelta fu più sbagliata, dopo aver perso quota il sentiero termina nel nulla e ...si ritorna indietro



Con il senno di poi, non avendo trovato una discesa degna di nota, sarebbe stato meglio partire direttamente dal Passo Durone ed invertire i tratti che noi abbiamo percorso in salita ed in discesa.

Comunque la fioritura dei crocus alla Malga Stabio la ricorderemo per un bel po'!!!
 
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PIANO B

Oggi giornata all'insegna della variabilità meteo.

Visti i siti meteo, che non prevedono precipitazioni fino al tardo pomeriggio di oggi, decidiamo di spostarci in Val Trebbia per un giro in zona Bobbio.

Lungo la Statale 45 qualche dubbio ci viene. Sino a Rivergaro/Cisiano qualche sprazzo azzurro in cielo riusciamo a vederlo ma in direzione Bobbio il cielo non è dei + promettenti!! Nubi scure ed una leggera pioggia inizia a scendere ma proseguiamo.

A Bobbio spioviggina, ma scarichiamo le bici e partiamo. ...tanto secondo le previsioni non dovrebbe piovere



Dopo qualche km la pioggerella si trasforma in pioggia. Cosa facciamo?

Rapido scambio di occhiate e dietrofront. Scatta il Piano B.

Decidiamo di ritornare nella Bassa Val Trebbia zona Pillerone, dove c'erano gli squarci di cielo azzurro; infatti non piove ed in alcuni tratti esce anche il sole.


Partiamo sulla solita sterrata dei Boelli; è asciutta. ...ma come saranno le discese? Quanto avrà piovuto ieri?
Il fondo prevalente delle discese è la terra battuta; con fondo bagnato non ci si diverte, i sentieri diventano super scivolosi ed i tratti ripidi diventano pericolosi. C'è da dire inoltre che i sentieri asciugano in poco tempo, grazie alla favorevole esposizione.

Arriviamo alla salita ammazzacristiani



e su fino in cima, sino all'imbocco della Pillerexpress

Pillerexpress trovata con un fondo perfetto e sempre garanzia di divertimento











Arrivati in fondo decidiamo di risalire sulla sterrata che, passando per Sborzani, ci riporta all'inizio della salita ammazzacristiani. ....e dobbiamo farla x forza x andare ad imboccare la PillerOne.



anche qui il fondo è perfetto









arriviamo in fondo senza prendere una goccia d'acqua.
A dire il vero resterebbe la Gianhansel, ma potrebbe essere + umida visto la non esposizione favorevole.
Ed allora??
Direi che x oggi può bastare. I "panini succulenti" (cit.Ila) e le birre ci aspettano a River!!!
 
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BOBBIO LATO B

Dopo circa due anni decidiamo di ripercorrere un trail che pare essere caduto nel dimenticatoio, ma che in passato ci ha regalato belle emozioni.

Il trail in questione è il Super RC (Ramà Carlone) e si trova lato sx della Trebbia nella Valle del Carlone sulle alture di Bobbio. Il trail non è semplice; è caratterizzato da alcuni passaggi ripidi su roccia fattibili anche con il bagnato, prestando solo un po' di attenzione.

L'incognita però è sullo stato del sentiero; sappiamo che non è + stato mantenuto dai trailbuilders di Bobbio e che diversi enduristi a benzina/miscela ci hanno messo il naso.
... non resta che andare a vedere!!

Con calma ci togliamo i 1000 mt di dislivello passando per gli abitati di Dezza e Fornacioni.
Successivamente facciamo fatica a spingere le bici sul sentiero in quanto reso scivoloso dal fondo bagnato e dai motociclisti passati appena prima.

Su le protezioni e via si parte! Il primo tratto non ci ha mai entusiasmato, sentiero in terra con un mare di foglie dove l'equilibrio è precario.

...ma poi inizia la roccia





















questo ripido con il bagnato può creare qualche apprensione in +, non x Ila



Bisogna comunque ricordare che siamo in una zona dove è un evento incontrare qualcuno, quindi FBL























Il Super RC è ancora fattibilissimo anche se alcuni tratti sono cambiati. Alcuni li abbiamo trovati molto + facili, altri invece molto canalati da acqua e moto.
E' il trail giusto per chi vuole la tranquillità; vi assicuro che sino alle cascate del Carlone non vedrete anima viva!!

Il giro finisce come al solito. .....grazie Paolino!!
 

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MONTE RAGOLA (PC/PR)



Per questo week end, viste le previsioni meteo variabili, decidiamo per un'escursione nel nostro Appennino sul Monte Ragola (mt 1712 slm).

Il Monte Ragola si trova sullo spartiacque tra la valle del Nure (PC) e la la valle del Ceno (PR) ed è uno dei monti meno ciclabili che abbiamo in provincia.

Fissiamo come luogo di partenza il Passo delle Pianazze (mt 975 slm) che separa la Provincia di Parma con il Comune di Bardi, dalla Provincia di Piacenza con il Comune di Farini.
Motivo?? Così facendo il giro non ha un metro di bitume e poi ci sono i salumi nostrani della trattoria posta proprio al Passo.

Subito guadagniamo quota su una sterrata che fortunatamente troviamo quasi tutta asciutta



I faggi iniziano a mettere le prime foglie:



Un passaggio lo facciamo anche alla Grotta del Partigiano:



Ed arriviamo a Prato Bure dove davanti a noi compare la nostra meta odierna



Se prima avevamo pedalato e spinto per diversi tratti, ora la bici sale sulle nostre spalle.





Siamo in cima!! La giusta ricompensa!!



Nel frattempo il meteo sta cambiando, recuperiamo le forze alleggerendo gli zaini dei nostri panini e decidiamo come discesa di non affrontare l'ostico versante lato P.sso Zovallo, ma di ritornare seguendo il sentiero fatto all'andata. ....decisamente + ciclabile!!









La discesa è molto divertente





bisogna comunque sempre prestare la massima attenzione.



dopo aver ravanato per una decina di minuti tra massi e reticolati di filo spinato raggiungiamo finalmente i prati







nel frattempo una leggera pioggerella inizia a cadere ma per fortuna dura poco.

Per il rientro decidiamo di salire anche sul Monte Camulara o Lazzarina per i local (mt 1563 slm)



Seguiamo ora un sentiero poco battuto dove, in alcuni tratti, surfiamo tra le foglie secche









Visto il meteo in peggioramento, decidiamo di rientrare per la via utilizzata all'andata rimandando in futuro il tratto che abbiamo deciso di tagliare









Per fortuna il meteo tiene ma ormai abbiamo una sola cosa in mente!!
....la Trattoria del Passo delle Pianazze
e tra una fetta di salame e un bicchiere di birra si pianifica già il giro del prossimo week end!!!
 
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GORRETO - MONTARLONE (GE)



Dopo giorni di pioggia e con previsioni meteo molto variabili uno dei luoghi dove si può girare senza trovare fango è senz'altro l'Alta Val Trebbia, grazie al fondo dei sentieri iperdrenante.

Partiamo da Piacenza con destinazione Gorreto, primo comune ligure in Val Trebbia dopo il confine con l'Emilia ed una sottile pioggerella ci accompagna per tutto il viaggio. Anche a Gorreto piove, ma scarichiamo ugualmente le bici fidandoci dei siti meteo che prevedono miglioramenti durante il corso della giornata.

Iniziamo a risalire passando per Rovegno, per l'inquietante ex Colonia Montana, per Pietranera ed a seguire la solita sterrata che facciamo sempre.



Nel frattempo smette definitivamente di piovere ed un po' pedalando ed un po' spingendo ci avviciniamo alla nostra meta. Il Montarlone (1501 mt slm)







Siamo nelle nuvole basse, foto di rito e via



Il primissimo tratto di discesa ripercorre la via dell'andata



poi deviamo su sentiero in faggeta



Arriviamo in prossimità del Cancello Alto, da dove parte la bella discesa che ben conosciamo:



il sentiero è perfettamente percorribile, incredibilmente non c'è fango













Atteriamo a Casanova, dove alla Fontana del paese ci intrattengono i Local



Consumiamo i nostri panini e siamo pronti per la breve ma intensa risalita per affrontare Le Ciappe, altro trail bello tosto tutto su roccia.

L'ultimo tratto della risalita:



Poi si inizia a scendere:







Giù nel Canalone di Foppiano:









Arrivati in fondo ci spostiamo per l'ultima discesa della giornata: il Crocione

discesa dove occorre prestare attenzione in un paio di passaggi



Rientriamo alle auto su un semi abbandonato sentiero che raggiunge l'abitato di Garbarino dove ci sono un paio di frane che obbligano ad un giro largo.

Grazie ad Andrea, che abbiamo rivisto dopo un mare di tempo, ed a paolino per la compagnia!!
 
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CRINALI (AL-GE-PC-PV)



Bella e dura escursione al confine di quattro Province e di 4 Regioni sui crinali del nostro Appennino.

L'itinerario è impegnativo in quanto toccheremo la cima del Monte Chiappo (mt 1700), del Monte Legnà (mt 1669), del Monte Carmo (mt 1642) e del Monte Lesima (mt 1724) in un susseguirsi di up and down per la maggior parte su crinali.
Tutte le cime sono raggiungibili con tratti a spinta.
Il grado di difficoltà tecnico non è di quelli + elevati, ma occorre prestare attenzione ai numerosi recinti di filo spinato in prossimità del sentiero che, in caso di caduta, diventano molto pericolosi.
Il sentiero inoltre presenta i classici solchi degli animali al pascolo, acuito dal passaggio dei mezzi motorizzati a 2 ruote.

Lo start è dai Piani del Lesima (1250 mt), tranquilla frazione ai piedi del Monte Lesima, famoso per la sua "palla bianca" visibile da tutte le direzioni.

La risalita al Monte Chiappo è ordinaria amministrazione passando sulla pista da sci a spinta



Ora inizia la lunga cavalcata di cresta





Le staccionate di filo spinato che citavo prima





In lontananza il "pallone" del Monte Lesima che raggiungeremo a fine giro.





il sentiero alterna tratti in sella a tratti a spinta, ma mai estremi



Raggiungiamo anche il Monte Legnà





Continuiamo a spostarci verso Sud finchè ci appare la sagoma del Monte Carmo



ignoriamo il primo sentiero che punta dritto alla cima del Monte Carmo preferendo una panoramica mulattiera che ci porta sull'altro versante



...la musica non cambia, anche per questa cima o si spinge, o si porta



siamo in cima e siamo solo noi; la vista spazia sulle Valli ed i monti circostanti. Non vediamo il Mar Ligure per una leggera foschia





Una volta recuperate le forze, siamo pronti per la ripida discesa sul sentiero che precedentemente avevamo ignorato come via di risalita



Ripercorriamo a ritroso parte del sentiero fatto all'andata, passando in belle faggete



Non ci resta che l'ultima fatica, la dura salita alla cima del Monte Lesima.
Abbiamo già fatto quasi 1600 mt di dislivello e gli ultimi 200 mt presentano rampe asfaltate demenziali





Fatiche finite!!!



Decidiamo di scendere diretti ai Piani del Lesima sul sentiero che parte proprio dal "pallone"

Ci sono alcuni brevi tratti ripidi dove occorre prestare attenzione ai fastidiosi "binari" lasciati dalle moto









Purtroppo raggiungiamo l'asfalto troppo presto, ma direi che per oggi può bastare!!
 
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.....QUANDO MANCA LA VOGLIA!!!

ebbene sì, almeno una volta all'anno sia io che Ila andiamo in overtraining psicologico da mtb.
Le nostre escursioni sono sempre state la valvola di sfogo x smaltire dosi eccessive di stress accumulato durante la settimana ma ieri, nonostante fossimo a "girare" in uno dei posti + belli del nostro Appennino, questo non è successo.
Solitamente, in questa fase di scazzo, uno traina l'altro; ma se ad essere "scarichi" si è in due.....la vedo dura!!!

Partiamo dal Passo dello Zovallo, al confine tra le province di Parma e di Piacenza, senza una traccia da seguire. Qui ormai non abbiamo bisogno del GPS; decidiamo sul momento il trail da percorrere.

Arriviamo a Lago Nero



salita con tratti a spinta e a spalla sino al Monte Bue



giù per la pista da sci





Una puntatina al vicino Monte Maggiorasca non vuoi farla?



Verso la Rocca del prete





il sentiero tra due ali di faggi schierati come soldatini



sempre bello il Groppo Rosso







ritorniamo al Passo dello Zovallo x il bel sentiero di Fontana Gelata



...manco la birra di fine giro ci siamo fatti!!!
 

Classifica generale Winter Cup 2024

Classifica giornaliera dislivello positivo