BOBBIO (PC)
...come è dura l'avventura!!
con Paolino venerdì sera ci accordiamo per un giro in zona Bobbio.
L'itinerario prevede la dura risalita a Telecchio, passaggio al Castello di Faraneto ed ai resti della torre dei Magrini ed un po' di divertimento sul trail Costa del Cannone.
Sabato mattina alle 9:00 con un bel -3 gradi siamo in sella per percorrere il tratto di Statale 45 che ci porta all'imbocco della sterrata che sale a Telecchio. Sono solo 5 km, ma il tratto è in ombra e le mani soffrono parecchio.
Sono quasi 4 anni che non percorriamo la dura salita che porta a Telecchio; la prima parte della sterrata è molto rovinata e sono parecchi i tratti dove si mette il piede a terra.
Più si guadagna quota e più la salita ritorna ciclabile:
ed il grosso è fatto, o perlomeno lo crediamo!!
passiamo indenni in prossimità di diversi texas ranger, tutti con pettorina gialla e fucile muniti, alla ricerca di suinidi; ancora una breve risalita e ......quello che non ti aspetti: un sottile strato di neve e ghiaccio rende ancor più divertente il nostro itinerario:
la salita ci ha fatto dimenticare la temperatura ancora ampiamente sotto lo zero:
Immagine da cartolina con la Chiesa di Barche ed il Monte Alfeo sullo sfondo:
Arriviamo al Castello di Faraneto, trasformato ormai in una allevamento di bovini razza Highlander, almeno credo...
...e dopo il Castello e dopo aver percorso un bel tratto di sentiero, troviamo quello che non ti aspetti:
riusciamo a districarci dai castagni caduti ed a raggiungere il ponte che ci porta sull'altro versante, in salita ma al sole
quello che resta della Torre dei Magrini
scendiamo a Coli, un breve trasferimento e siamo pronti per la Costa del cannone
nel frattempo la temperatura si è alzata ed il terreno che prima era gelato ora nei tratti su terra è fangoso e scivoloso e paghiamo il tempo perso a ravanare tra le piante cadute sotto il Castello di Faraneto:
Durante la discesa un ramo che fuoriesce da un cespuglio impatta sul braccio di Ila, il manubrio si chiude ed il volo è assicurato.
Fortunatamente caduta senza danni ed Ila può riprendere la discesa:
...c'ero anch'io
arrivati alla sterrata decidiamo di abortire l'ultima parte del trail in quanto troppo scivoloso e per non creare danni al sentiero.
Belli infangati stiamo rientrando su asfalto e Ila: "non ho più il GPS sul manubrio!!!"
Supporto e GPS non ci sono più, nel volo fatto, molto probabilmente si son rotte le fascette del supporto ed il Garmin è rimasto 400 mt D+ indietro.
Risaliamo in bici x un breve tratto asfaltato ed a piedi Ila e Paolino ripercorrono i 400 mt D+ a ritroso mentre io "sorveglio" le bici.
L'occhio attento di fungaiol Paolino ritrova Garmin e supporto proprio nel punto dove Ila si era capottata.
Rientriamo alle auto, dopo aver lavato le bici al comodo wash self di Bobbio, pronti per il nostro terzo tempo!!
...che giornata impegnativa!!!!
...come è dura l'avventura!!
con Paolino venerdì sera ci accordiamo per un giro in zona Bobbio.
L'itinerario prevede la dura risalita a Telecchio, passaggio al Castello di Faraneto ed ai resti della torre dei Magrini ed un po' di divertimento sul trail Costa del Cannone.
Sabato mattina alle 9:00 con un bel -3 gradi siamo in sella per percorrere il tratto di Statale 45 che ci porta all'imbocco della sterrata che sale a Telecchio. Sono solo 5 km, ma il tratto è in ombra e le mani soffrono parecchio.
Sono quasi 4 anni che non percorriamo la dura salita che porta a Telecchio; la prima parte della sterrata è molto rovinata e sono parecchi i tratti dove si mette il piede a terra.
Più si guadagna quota e più la salita ritorna ciclabile:
ed il grosso è fatto, o perlomeno lo crediamo!!
passiamo indenni in prossimità di diversi texas ranger, tutti con pettorina gialla e fucile muniti, alla ricerca di suinidi; ancora una breve risalita e ......quello che non ti aspetti: un sottile strato di neve e ghiaccio rende ancor più divertente il nostro itinerario:
la salita ci ha fatto dimenticare la temperatura ancora ampiamente sotto lo zero:
Immagine da cartolina con la Chiesa di Barche ed il Monte Alfeo sullo sfondo:
Arriviamo al Castello di Faraneto, trasformato ormai in una allevamento di bovini razza Highlander, almeno credo...
...e dopo il Castello e dopo aver percorso un bel tratto di sentiero, troviamo quello che non ti aspetti:
riusciamo a districarci dai castagni caduti ed a raggiungere il ponte che ci porta sull'altro versante, in salita ma al sole
quello che resta della Torre dei Magrini
scendiamo a Coli, un breve trasferimento e siamo pronti per la Costa del cannone
nel frattempo la temperatura si è alzata ed il terreno che prima era gelato ora nei tratti su terra è fangoso e scivoloso e paghiamo il tempo perso a ravanare tra le piante cadute sotto il Castello di Faraneto:
Durante la discesa un ramo che fuoriesce da un cespuglio impatta sul braccio di Ila, il manubrio si chiude ed il volo è assicurato.
Fortunatamente caduta senza danni ed Ila può riprendere la discesa:
...c'ero anch'io
arrivati alla sterrata decidiamo di abortire l'ultima parte del trail in quanto troppo scivoloso e per non creare danni al sentiero.
Belli infangati stiamo rientrando su asfalto e Ila: "non ho più il GPS sul manubrio!!!"
Supporto e GPS non ci sono più, nel volo fatto, molto probabilmente si son rotte le fascette del supporto ed il Garmin è rimasto 400 mt D+ indietro.
Risaliamo in bici x un breve tratto asfaltato ed a piedi Ila e Paolino ripercorrono i 400 mt D+ a ritroso mentre io "sorveglio" le bici.
L'occhio attento di fungaiol Paolino ritrova Garmin e supporto proprio nel punto dove Ila si era capottata.
Rientriamo alle auto, dopo aver lavato le bici al comodo wash self di Bobbio, pronti per il nostro terzo tempo!!
...che giornata impegnativa!!!!
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