Punt ...non solo piacenza.......

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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miciolo

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BOBBIO (PC)
...come è dura l'avventura!!


con Paolino venerdì sera ci accordiamo per un giro in zona Bobbio.

L'itinerario prevede la dura risalita a Telecchio, passaggio al Castello di Faraneto ed ai resti della torre dei Magrini ed un po' di divertimento sul trail Costa del Cannone.

Sabato mattina alle 9:00 con un bel -3 gradi siamo in sella per percorrere il tratto di Statale 45 che ci porta all'imbocco della sterrata che sale a Telecchio. Sono solo 5 km, ma il tratto è in ombra e le mani soffrono parecchio.

Sono quasi 4 anni che non percorriamo la dura salita che porta a Telecchio; la prima parte della sterrata è molto rovinata e sono parecchi i tratti dove si mette il piede a terra.
Più si guadagna quota e più la salita ritorna ciclabile:





ed il grosso è fatto, o perlomeno lo crediamo!!



passiamo indenni in prossimità di diversi texas ranger, tutti con pettorina gialla e fucile muniti, alla ricerca di suinidi; ancora una breve risalita e ......quello che non ti aspetti: un sottile strato di neve e ghiaccio rende ancor più divertente il nostro itinerario:





la salita ci ha fatto dimenticare la temperatura ancora ampiamente sotto lo zero:



Immagine da cartolina con la Chiesa di Barche ed il Monte Alfeo sullo sfondo:



Arriviamo al Castello di Faraneto, trasformato ormai in una allevamento di bovini razza Highlander, almeno credo...



...e dopo il Castello e dopo aver percorso un bel tratto di sentiero, troviamo quello che non ti aspetti:





riusciamo a districarci dai castagni caduti ed a raggiungere il ponte che ci porta sull'altro versante, in salita ma al sole



quello che resta della Torre dei Magrini



scendiamo a Coli, un breve trasferimento e siamo pronti per la Costa del cannone

nel frattempo la temperatura si è alzata ed il terreno che prima era gelato ora nei tratti su terra è fangoso e scivoloso e paghiamo il tempo perso a ravanare tra le piante cadute sotto il Castello di Faraneto:









Durante la discesa un ramo che fuoriesce da un cespuglio impatta sul braccio di Ila, il manubrio si chiude ed il volo è assicurato.
Fortunatamente caduta senza danni ed Ila può riprendere la discesa:





...c'ero anch'io



arrivati alla sterrata decidiamo di abortire l'ultima parte del trail in quanto troppo scivoloso e per non creare danni al sentiero.
Belli infangati stiamo rientrando su asfalto e Ila: "non ho più il GPS sul manubrio!!!"
Supporto e GPS non ci sono più, nel volo fatto, molto probabilmente si son rotte le fascette del supporto ed il Garmin è rimasto 400 mt D+ indietro.
Risaliamo in bici x un breve tratto asfaltato ed a piedi Ila e Paolino ripercorrono i 400 mt D+ a ritroso mentre io "sorveglio" le bici.
L'occhio attento di fungaiol Paolino ritrova Garmin e supporto proprio nel punto dove Ila si era capottata.

Rientriamo alle auto, dopo aver lavato le bici al comodo wash self di Bobbio, pronti per il nostro terzo tempo!!

...che giornata impegnativa!!!!
 
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miciolo

Biker obiettivus
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CORNA TRENTA PASSI (BS)



è venerdì sera, momento del consueto summit con Ila e Paolino alla ricerca di un giro interessante per il sabato.

Scartiamo immediatamente l'idea di girare sul nostro Appennino causa neve sopra i 1300 mt di quota e fangazza sotto i 1300.
Scartiamo la Liguria per gli assurdi divieti relativi alla peste suina.
Decidiamo allora per un'escursione nel Bresciano e
la Corna Trenta Passi fa proprio al caso nostro.
A dir la verità io e Ila ci siamo già stati circa 7 anni fa e siccome ci era piaciuta per le belle vedute che offre sul sottostante Lago d'Iseo, decidiamo di condividerle anche con Paolino.

Non seguiremo la traccia fatta sette anni fa, ma una pubblicata di recente tra gli itinerari del forum da @Giulien a cui vanno i nostri ringraziamenti

https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/22035

Alle 8:30 siamo in sella a Colpiano dopo poco più di un ora di strada da Piacenza.

Risaliamo sino a Zone su asfalto, da dove parte la sterrata che con alcuni tratti cementati ci fa guadagnare rapidamente quota.

Più saliamo e più la salita si fa dura; iniziamo prima a spingere nel bosco e poi a spallare vista Lago:





nel frattempo cerchiamo anche di memorizzare le traiettorie migliori da farsi in discesa visto che il tratto che stiamo spallando lo rifaremo anche in discesa



....e siamo in cima



c'è decisamente troppo affollamento e non è salutare restarci; mettiamo i paramenti di discesa e giù sul bel sentiero fatto anche all'andata





Scendiamo tra gli sguardi incuriositi e gli incoraggiamenti dei tanti escursionisti incrociati sul sentiero, fermandoci e dando loro la precedenza in diversi casi.





Il trail è stupendo, tecnico con rocce ben piantate, con una vista spaziale sul sottostante Lago



Sopra di noi anche il Monte Guglielmo ancora ben innevato:



...ma a guardare troppo i panorami si rischia :mrgreen:



Inzia ora il sentiero 205 trovato molto stretto e con molti tratti non ciclabili



Arrivati a Croce di Zone breve tratto con bici a spinta con qualche pianta da superare sino a raggiungere la casa in località Pincugolo



Da qui parte il Trail Pincugol





Il trail inizialmente è molto scorrevole



per diventare più ripido ed insidioso per la gran quantità di foglie che nasconde sassi ed ostacoli vari.

Il trail termina a Zone dove ad un'area pic-nic spolveriamo i nostri panini



Mentre risaliamo i 450 mt di dislivello dell'ultima salita in direzione del Monte Guglielmo, il rumore di un elicottero ci accompagna. Ci superano anche due campagnole dei Vigili del Fuoco.
Molto probabilmente qualche escursionista si è infortunato o si è trovato in difficoltà sulla parete della Corna delle Capre dove ci sono una via ferrata e diverse vie di arrampicata

Ingrandendo la foto, si notano i soccorritori appesi all'elicottero e gli escursionisti in parete:



Oggi non trovo nulla sulle cronache locali quindi tutto è bene ciò che finisce bene :medita:

Ora ci prepariamo per il Ragnoli Trail, sentiero completo che alterna parecchi tratti flow a tratti su roccia belli impegnativi



Nel rientro un ultimo sguardo alle Piramidi di Zone con i suoi massi in bilico:



e per caratteristici sentieri ritorniamo alle auto



Il giro non è da sottovalutare; i più di 1500 mt di dislivello non sono pochi su un totale di 28 km

PS.: fango zero, le bici manco si sono sporcate :yeah!:
 

miciolo

Biker obiettivus
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GORRETO (GE)



Se sei alla ricerca di terreni rocciosi perchè vuoi evitare la fangazza e nello stesso tempo vuoi anche divertirti, dove vai?? L'Alta Val Trebbia è il posto giusto. Il comprensorio tra i comuni di Ottone nel piacentino e di Gorreto e Rovegno nel Genovese offrono tutto questo.

Dopo aver percorso in auto gran parte della Statale 45 arriviamo a Gorreto, primo paese ligure ai confini con la provincia di Piacenza.
Alle 8:30 un bel -3° ci dà il benvenuto e inizialmente ci fa rimpiangere il tepore delle coperte ma la giornata è bellissima. Siamo in un altro mondo, il cielo è sereno, ...tutta un'altra cosa rispetto al nebbione padano di qualche ora prima.

Passando per Rovegno e Pietranera guadagniamo quota su un percorso reso ancora più magico da una spolverata di neve:

foto in stile Bartali-Coppi, non si sa se è Paolino che spinge Ila oppure Ila che tira Paolino :mrgreen:



Arriviamo in prossimità del cancello basso da dove parte la prima discesa;



il fondo è spettacolare, tutto su roccia, con un grip impressionante:







anche nei tratti innevati, grazie ad una neve che sembra talco, non si perde mai l'aderenza:



tra una foto e l'altra perdiamo quota:









La discesa termina a Casanova dove iniziamo a risalire in direzione Crescione sempre su strada bianca;



Salendo sopra i 1200 mt la neve aumenta ma non è mai un problema:





e siamo all'inizio della seconda discesa di giornata: La ciappa.

con il Monte Alfeo a sorvegliare;



anche questo trail è bellissimo, si alternano tratti innevati a tratti asciutti







e ora giù nel canalone in direzione dell'abitato di Foppiano:





nel canale fa decisamente freschino e ci appare questo spettacolo:



Breve trasferimento e siamo pronti per la terza e ultima discesa: Il Crocione.
Discesa completamente diversa dalle precedenti, con lunghi tratti nel bosco dove il sentiero è molto ripido e coperto da foglie. Decisamente più rognosetta!!





Arrivati in fondo ci tocca un breve traferimento su un vecchio sentiero dove bisogna fare qualche deviazione nel bosco causa piante cadute e frane:



Arriviamo alle auto con il sorrisone dei giorni migliori dopo un trittico di discese superlative.

....e anche stavolta le bici non si sono sporcate!!:yeah!:
 

tado79

Biker ciceronis
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sant'angelo lodigiano
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STUMPJUMPER / SCALE / SPARK / STOIC
GORRETO (GE)



Se sei alla ricerca di terreni rocciosi perchè vuoi evitare la fangazza e nello stesso tempo vuoi anche divertirti, dove vai?? L'Alta Val Trebbia è il posto giusto. Il comprensorio tra i comuni di Ottone nel piacentino e di Gorreto e Rovegno nel Genovese offrono tutto questo.

Dopo aver percorso in auto gran parte della Statale 45 arriviamo a Gorreto, primo paese ligure ai confini con la provincia di Piacenza.
Alle 8:30 un bel -3° ci dà il benvenuto e inizialmente ci fa rimpiangere il tepore delle coperte ma la giornata è bellissima. Siamo in un altro mondo, il cielo è sereno, ...tutta un'altra cosa rispetto al nebbione padano di qualche ora prima.

Passando per Rovegno e Pietranera guadagniamo quota su un percorso reso ancora più magico da una spolverata di neve:

foto in stile Bartali-Coppi, non si sa se è Paolino che spinge Ila oppure Ila che tira Paolino :mrgreen:



Arriviamo in prossimità del cancello basso da dove parte la prima discesa;



il fondo è spettacolare, tutto su roccia, con un grip impressionante:







anche nei tratti innevati, grazie ad una neve che sembra talco, non si perde mai l'aderenza:



tra una foto e l'altra perdiamo quota:









La discesa termina a Casanova dove iniziamo a risalire in direzione Crescione sempre su strada bianca;



Salendo sopra i 1200 mt la neve aumenta ma non è mai un problema:





e siamo all'inizio della seconda discesa di giornata: La ciappa.

con il Monte Alfeo a sorvegliare;



anche questo trail è bellissimo, si alternano tratti innevati a tratti asciutti







e ora giù nel canalone in direzione dell'abitato di Foppiano:





nel canale fa decisamente freschino e ci appare questo spettacolo:



Breve trasferimento e siamo pronti per la terza e ultima discesa: Il Crocione.
Discesa completamente diversa dalle precedenti, con lunghi tratti nel bosco dove il sentiero è molto ripido e coperto da foglie. Decisamente più rognosetta!!





Arrivati in fondo ci tocca un breve traferimento su un vecchio sentiero dove bisogna fare qualche deviazione nel bosco causa piante cadute e frane:



Arriviamo alle auto con il sorrisone dei giorni migliori dopo un trittico di discese superlative.

....e anche stavolta le bici non si sono sporcate!!:yeah!:
Bellissime foto..e bel giro... Tanta sana Invidia, soprattutto x quelli come me ancora agli arresti domiciliari...oggi sono 25gg haimè...
A presto...
 

windfed

Biker extra
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Dice il saggio: " meglio il mare da lontano che la nebbia da vicino".
Per sfuggire alla fangazza emiliana sono ritornato a Sestri Levante.
Repetita iuvant...
IMG_20220123_162102_104.jpg
Quanto mi piacciono i trail Loto e S.Anna.. il primo me lo sono fatto 2 volte. Tecnico ma non impossibile, radici, pietre e terreno da favola.
E quanti biker padani a svernare....compresi molti genovesi transfughi dalla famosa ordinanza "peste suina"..

@tado79 ... tieni botta!!
 

miciolo

Biker obiettivus
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MONTE PIZZOCOLO (BS)



Stavolta ci spostiamo sul Lago di Garda, sponda bresciana per un'escursione sul Monte Pizzocolo seguendo questa traccia di Giulien https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/17751 caricata tra gli itinerari del Forum.

Con Paolino arriviamo al capiente parcheggio di Barbarano dove, una volta scaricate le bici, vediamo un'altro biker intento a prepararsi.
Paolino:" ma io l'ho già visto. "
Guardo meglio anch'io e riconosco Giulien. E' proprio lui e sta aspettando altri biker bresciani e bergamaschi x fare proprio il giro che abbiamo intenzione di fare anche noi.

Vuoi non imbucarti?

E così tra "gnari" e "pota" iniziamo la dura risalita al Monte Pizzocolo che con i suoi 1581 mt offre ottime vedute sul sottostante Lago di Garda.

Siamo in 14 ed il passo tenuto dal gruppo mette a dura prova la resistenza di noi poveri vecchietti. La salita del Pirello è veramente dura, non molla un attimo e ci sono diverse rampe cementate durissime:





Una volta raggiunto Passo Spino ci sono ancora 400 mt di dislivello ma ormai il + è fatto



Finalmente usciamo dal bosco e si apre il panorama:





si fanno foto in ogni momento; ...basta non fermarsi!!



Gli ultimi 100 mt di dislivello sono veramente tecnici ma c'è chi riesce a salirli in sella:



con il Monte Guglielmo alle spalle:



e siamo in cima





dopo aver alleggerito gli zaini del nostro pranzo io, Ila e Paolino decidiamo di fermarci un attimo in + mentre i nostri compagni di giornata iniziano la discesa:





La prima parte di discesa è bella gnucca e bisogna ripercorrere a ritroso il sassoso sentiero fatto all'andata:





Deviamo su un'evidente traccia a sx nei pratoni:









In alcuni punti il sentiero ha una discreta pendenza e l'erba "scivolina" non aiuta:

Ila mentre plana sul sottostante Toscolano:



Il sentiero perde rapidamente quota:





Il divertimento finisce su una veloce sterrata bruciafreni già percorsa anche nelle nostre passate escursioni in zona, E' un peccato perdere dislivello guadagnato così faticosamente in questo modo, ma credo che non ci siamo alternative.

Ultima discesa sul sentiero Pedrosso dove gli amanti delle pietre smosse troveranno pane x i loro denti.



Arriviamo belli cotti alle auto dopo circa 33 km e poco meno di 1800 mt di D+.

Grazie a @Giulien a @RONKO a Stefano e a tutti i biker incontrati oggi per la compagnia e per averci aspettato! :il-saggi:
 

RONKO

Biker novus
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Albino
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MONTE PIZZOCOLO (BS)



Stavolta ci spostiamo sul Lago di Garda, sponda bresciana per un'escursione sul Monte Pizzocolo seguendo questa traccia di Giulien https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/17751 caricata tra gli itinerari del Forum.

Con Paolino arriviamo al capiente parcheggio di Barbarano dove, una volta scaricate le bici, vediamo un'altro biker intento a prepararsi.
Paolino:" ma io l'ho già visto. "
Guardo meglio anch'io e riconosco Giulien. E' proprio lui e sta aspettando altri biker bresciani e bergamaschi x fare proprio il giro che abbiamo intenzione di fare anche noi.

Vuoi non imbucarti?

E così tra "gnari" e "pota" iniziamo la dura risalita al Monte Pizzocolo che con i suoi 1581 mt offre ottime vedute sul sottostante Lago di Garda.

Siamo in 14 ed il passo tenuto dal gruppo mette a dura prova la resistenza di noi poveri vecchietti. La salita del Pirello è veramente dura, non molla un attimo e ci sono diverse rampe cementate durissime:





Una volta raggiunto Passo Spino ci sono ancora 400 mt di dislivello ma ormai il + è fatto



Finalmente usciamo dal bosco e si apre il panorama:





si fanno foto in ogni momento; ...basta non fermarsi!!



Gli ultimi 100 mt di dislivello sono veramente tecnici ma c'è chi riesce a salirli in sella:



con il Monte Guglielmo alle spalle:



e siamo in cima





dopo aver alleggerito gli zaini del nostro pranzo io, Ila e Paolino decidiamo di fermarci un attimo in + mentre i nostri compagni di giornata iniziano la discesa:





La prima parte di discesa è bella gnucca e bisogna ripercorrere a ritroso il sassoso sentiero fatto all'andata:





Deviamo su un'evidente traccia a sx nei pratoni:









In alcuni punti il sentiero ha una discreta pendenza e l'erba "scivolina" non aiuta:

Ila mentre plana sul sottostante Toscolano:



Il sentiero perde rapidamente quota:





Il divertimento finisce su una veloce sterrata bruciafreni già percorsa anche nelle nostre passate escursioni in zona, E' un peccato perdere dislivello guadagnato così faticosamente in questo modo, ma credo che non ci siamo alternative.

Ultima discesa sul sentiero Pedrosso dove gli amanti delle pietre smosse troveranno pane x i loro denti.



Arriviamo belli cotti alle auto dopo circa 33 km e poco meno di 1800 mt di D+.

Grazie a @Giulien a @RONKO a Stefano e a tutti i biker incontrati oggi per la compagnia e per averci aspettato! :il-saggi:
Grazie a voi carissimi
 

miciolo

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MONTE OSERO (PC)

Dopo un mese di gennaio fatto di trasferte fuori regione che ci hanno permesso di sfuggire al fango, con Paolino decidiamo un "casalingo" giro sul Monte Osero.

Il Monte Osero con i suoi 1301 mt è il primo monte "serio" che si incontra sullo spartiacque Val Nure/Val Perino ed offre ottime vedute su tutti i monti del nostro Appennino.

Alle 9 siamo in sella a Bettola dove iniziamo la tranquilla risalita sino al paese di Montosero.



Da qui prendiamo la sterrata che passa per le case abbandonate di Chiappa.
La sterrata è in pessime condizioni, il disgelo ed il passaggio dei mezzi motorizzati ci ha complicato non poco le cose; ma nonostante il fango ne siamo usciti (senza chiamare i soccorsi!! :mrgreen: )

Arriviamo alla Cappelletta dove mancano gli ultimi 300 mt di dislivello:



La piramide del Monte Alfeo sullo sfondo:





Ora il fango incontrato a Chiappa è un lontano ricordo e riusciamo a salire sino in cima







Dopo esserci crogiolati al sole come lucertole appena uscite dal letargo, siamo pronti per la discesa di cui non conosciamo l'attuale stato.

Il primo tratto è sui pratoni percorsi all'andata:





Poi percorriamo il tecnico sentiero CAI che scende all'abitato di Montosero da dove, con un breve trasferimento, ci portiamo all'inizio della discesa Noli





Il fondo è ottimale, c'è solo un po' di fogliame che non ci impensierisce; alcuni tratti non sono molto visibili, soprattutto gli imbocchi dei sentieri, ma in compenso la discesa è come sempre molto divertente:













Il giro termina, come tutte le volte che siamo a Bettola, al Tequila Bar tra birre e panini "succulenti (cit. di Ila).

Grazie a Paolino x il terzo tempo!! :celopiùg:
 

miciolo

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15/6/08
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piacenza
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Ciao , avete una traccia da condividere per favore ?:-)
Ciao, in allegato trovi la traccia del giro che abbiamo fatto ieri.

Un paio di consigli se non hai mai percorso questi sentieri:
  1. il tratto dopo l'abitato fantasma di Chiappa è spesso fangoso e ieri non era da meno.
  2. le discese non sono pettinate come quelle del Pillerone; sono molto + selvatiche ed alcuni imbocchi, se non si conoscono, non sono di facile individuazione.
Buon giro!!
 

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Melloptz

Biker novus
21/5/18
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Piacenza
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Haibike AllMtn 7 2021
Ciao, in allegato trovi la traccia del giro che abbiamo fatto ieri.

Un paio di consigli se non hai mai percorso questi sentieri:
  1. il tratto dopo l'abitato fantasma di Chiappa è spesso fangoso e ieri non era da meno.
  2. le discese non sono pettinate come quelle del Pillerone; sono molto + selvatiche ed alcuni imbocchi, se non si conoscono, non sono di facile individuazione.
Buon giro!!
Ok grazie mille ! Comunque dovreste proprio condividere tutte le tracce dei giri epici che fate , le foto sono spettacolari e dareste una mano anche a chi , come me , non è proprio esperto delle zone in cui girate !
 

diesel62

Biker superis
29/4/10
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pontenure (pc)
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specialized enduro comp
Ok grazie mille ! Comunque dovreste proprio condividere tutte le tracce dei giri epici che fate , le foto sono spettacolari e dareste una mano anche a chi , come me , non è proprio esperto delle zone in cui girate !
Ciao Melloptz,
fa piacere sapere che qualcuno apprezzi le foto dei nostri giri, ma spesso ci rifacciamo a itinerari creati da altri bikers che mettono a disposizione le loro ricerche su questo forum e su altre piattaforme, pertanto non ci sembra corretto pubblicare le loro tracce, se non ricordare chi è l’ideatore. Alla sezione “itinerari” di questo forum si possono trovare tantissime tracce molto ben descritte che aiutano anche i poco esperti ad esplorare nuovi territori. I nostri bei giri partono anche da lì.
 

miciolo

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MAGICA VAL TREBBIA (PC)



ecco il fotoreport del giro di ieri nel cuore della nostra Val Trebbia.

E' un giro che in passato abbiamo fatto spesso ma, x una ragione o x l'altra, ormai è già qualche anno che non lo percorriamo.

Lo start è da Marsaglia, a 40 minuti di auto da Piacenza dove alle 8:30 troviamo Paolino in versione Sanremo; ...e quando è così sappiamo che dobbiamo sorbirci le sue performance canore :rock-it:

Raggiungiamo gli abitati di Ozzola e di Castelcanafurone alternando
asfalto a sterrate e a sentieri con i quali guadagniamo quota,

La nostra prima meta è il Santuario del Monte Gratra, rilievo strapiombante sulla sottostante Val d'Aveto.











Continiamo a salire, la nostra prossima meta è il Monte Aserei (1432 mt) sullo spartiacque tra Val Trebbia e Val Nure.

La salita è graduale e il fondo asciutto ci aiuta non poco:









La temperatura in quota è prossima allo zero e raffiche di vento freddo ci consigliano di abbassarci:



In un punto assolato e riparato dal vento alleggeriamo gli zaini dei nostri panini, sgonfiamo le gomme, mettiamo le protezioni e siamo pronti x la discesa.


Raggiungiamo i ripidi e panoramici calanchi







il fondo è perfetto e le gomme hanno un grip fenomenale



sulla destra ci sono pareti strapiombanti che non vedo ...ma che percepisco!! :maremmac: adrenalina a mille!!!



anche Ila si è fatta tutti i calanchi!! :yeah!:



Arriviamo scendendo agli abitati di Barche e di Rosso. Da quest'ultimo parte un selvaggio sentiero che attraversando diversi canali ci riporta a Metteglia.

Su questo sentiero ci sono diversi tratti a piedi e, con sorpresa, notiamo che i passaggi sui canali sono facilitati da recenti passerelle



anche la cascatella nella roccia è sempre al suo posto



Dopo aver spinto le bici su un tratto di sentiero dalla pendenza impossibile, raggiungiamo l'abitato di Metteglia e siamo pronti x l'ultimo divertimento di giornata: la "STAMPA". Discesa lunga, sono circa 700mt D-, dove c'è di tutto: flow, tecnico, fogliage, ripidini, ripidoni, rocce, curve e controcurve









A fine giro saranno circa 36 km x un dislivello D+ 1800 mt che ci hanno impegnato x tutta la giornata.

...ma come dice un nostro amico biker ormai x noi irraggiungibile: KE SPETTAKOLO!!!!
 

windfed

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Trek Rail 9.9 & BMC RoadMachine02
Aserei e calanchi ... sempre stupendi!!!
:}}}:
io oggi ho "pillerato", cioè mi sono fatto le 3 discese arci-note del Pillerone, con partenza dal bosco di Croara.
tutto superasciutto....in attesa della pioggia di domani....che a noi è poco simpatica ma che sarà benedetta, visto che manca da troppo tempo.
segnalo che la seconda parte del Gianansel (anche se aperta) è da evitare...fogliosissima , probabilmente a causa del vento degli ultimi giorni.
gli altri trail....una goduria come sempre.
 

miciolo

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LAGHI MORENICI (PC)

nel giro di ieri ripercorriamo l'itinerario n. 10 della raccolta che Ila aveva pubblicato ormai 10 anni fa.

L'tinerario che si snoda nell'Alta Val Nure è sempre percorribile anche dopo periodi di pioggia in quanto il fondo è uno dei + drenanti della provincia. .....o quasi!!

Partiamo da Ferriere dove, in poco meno di un'ora, ci togliamo la parte + noiosa del giro su asfalto con zero traffico sino a Pertuso.
Proseguiamo oltre risalendo la sterrata che porta ai 1400 mt di Prato Grande, alternando tratti puliti a tratti ancora ben innevati:



il meteo è ok, nei tratti al sole si può andare sulla neve in maniche corte







Scendendo verso Lago Bino cambiamo versante e l'iinevamento è proprio quello giusto. La sassaia che solitamente percorriamo ora è completamente ricoperta dalla neve e si scende senza problemi



Lago Bino a 1308 mt lo troviamo ancora completamente gelato





Troviamo altri due biker che sono arrivati a Lago Bino percorrendo la dura salita che noi affronteremo in discesa



Perdiamo quota sino ad intercettare il divertente sentiero che scende a Lago Moo







Sul prato di Lago Moo a 1100 mt





Solitamente scendiamo sino a San Gregorio sulla sterrata che passa a Fontana Rosa; .....ma oggi no!!
Paolino al sera prima ci chiama e ci propone una variante alla solita discesa "perchè non giriamo intorno al roccioso Monte San Martino?, sono solo 158 mt di dislivello, ...mal che vada si spinge!!"

Detto fatto!!



arrivati sulla cresta il sentiero diventa ciclabile



pur avendo girata la Val Nure in lungo ed in largo ci ritroviamo in zone x noi del tutto nuove



il fondo non è x niente fangoso, anzi è tutta roccia







Arriviamo a San Gregorio e ci ricolleghiamo alla traccia della guida di Ila.

Rimettiamo le protezioni e siamo pronti x l'ultima discesa.

....peccato che in 300 mt lineari, complice il disgelo ma soprattutto a causa dei pesanti trattori dei boscaioli che hanno ridotto il sentiero in un mare di fango, siamo riusciti ad impantanarci ben bene..

...ma non è certo questo piccolo dettaglio a rovinarci la giornata!!! :yeah!:

Buona settimana!!
 
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FORTE CIMA ORA E MONTE BREDA (BS)



Ritorniamo per la quarta volta sul crinale del Monte Breda, per ripercorrere un'itinerario oggetto di un Epic Trail
di @steve-U
qui il suo video:


L'itinerario non presenta numeri proibitivi, a fine giro i Garmin segneranno circa 29 km x un D+ di 1400 mt.
Da segnalare invece diversi tratti esposti che possono creare qualche problema ai biker che soffrono l'esposizione.
Per il resto, se si imbrocca la giornata con il meteo favorevole, sarete ricompensati da vedute mozzafiato sul sottostante Lago d'Idro.

Seguiremo la plurisperimentata traccia di @compagigi

https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/6631

Lo start è dal paese di Anfo, dove troviamo Natan e Leo, alla sua prima volta con noi.

Tra una chiacchiera e l'altra la salita sino al Passo Baremone a 1450 mt è ordinaria amministrazione



Qualche tornante prima del Passo incontriamo la neve



La neve non è alta, ma ci obbliga a spingere le bici sul bel tratto in piano dopo il Passo e su tutta la salita sino a raggiungere il Forte di Cima Ora a 1539 mt







Dopo una breve sosta al forte, ritorniamo sui nostri passi

si intravede anche la parte finale del Lago di Garda



ed iniziamo il piatto forte del giro, lo stretto ed esposto sentiero che taglia il costone del Monte Breda

facendo a piedi i tratti + pericolosi:



ora gran parte del sentiero è sgombro dalla neve e ci godiamo il trail









c'è anche qualche breve tratto a spalla



il sentiero resta sempre molto stretto e non sono permessi errori



La neve, nei tratti a Nord, ci ostacola non poco, rendendo hard alcuni passaggi che, fatti con l'asciutto, sono ordinaria amministrazione:



per fortuna che il versante lato Lago d'Idro è quasi completamente sgombro dalla neve:





Dopo un brevissimo tratto molto ripido che abbiamo sempre fatto a piedi, il sentiero diventa flow e godibilissimo













arriviamo tutti e quattro vivi ad Anfo, dove la birra di fine giro vista Lago non ce la toglie nessuno!!!



Ringrazio inoltre @RONKO che, avendo fatto in settimana lo stesso giro con il suo tratur, ha lasciato nella neve una traccia che ci ha facilitato nei tratti innevati!! :celopiùg:
 

Classifica mensile dislivello positivo