Punt ...non solo piacenza.......

miciolo

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BOBBIO (PC)



Da qualche giorno circolano sui social notizie in merito a nuovi trail aperti dall'architetto dei sentieri Monfa e dai suoi "ragazzi" di OnlyMud in zona Monte Sant'Agostino, sulla sponda destra della Trebbia. ...non resta che andarli a cercare e a provare!!!

Ila la sera prima costruisce una traccia che comprende, oltre a queste primizie, anche sentieri già conosciuti e collaudati.

Lo start è da Bobbio, dove troviamo Paolino ed iniziamo a risalire sulla tranquilla strada asfaltata in direzione Coli e Sant'Agostino.

La nuova discesa che cerchiamo si chiama ScabiaFun ed è l'ultima creazione dei ragazzi di Bobbio; l'imbocco non è di facile individuazione, forse per preservarla dai numerosi motociclisti presenti nella zona.
Noi, grazie all'occhio allenato di Paolino, troviamo il sentiero di accesso e via ....si parte!!



il sentiero è stato appena lavorato e cerchiamo di non danneggiarlo evitando il blocco delle ruote



si passa anche nei calanchi





il nuovo trail è giocoso e non presenta particolari difficoltà, eccetto qualche passaggio ripido





Terminiamo ScabiaFun e su una tranquilla sterrata riguadagniamo i metri di dislivello persi.

Vuoi che la traccia di Ila non preveda una cima di un monte? La sera prima ha visto sulle carte un sentiero ad anello sul Monte Tre Abati senza però trovare riscontro in merito alla sua percorrenza.
Vuoi non provarlo?
Confermo che il sentiero non esiste più a causa dei numerosi pini caduti in occasione del gelicidio di qualche anno fa.



Ritorniamo sui nostri passi ed imbocchiamo il bel sentiero in piano sotto il Monte Sant'Agostino:



sino ad intercettare la seconda discesa di giornata: PeveriDhiretta





anche questo sentiero è in condizioni strepitose!!

Terminato PeveriDHiretta risaliamo di nuovo sino all'inizio di un'altro sentiero per noi inedito: I Calanchi

I Calanchi è una traccia bellissima, un sottile sentiero che passa in cresta, molto aereo e panoramico:













Anche qui troviamo qualche ripido







Nella parte finale le pendenze diminuiscono





I calanchi, senza ombra di dubbio, è il trail che ho + apprezzato!!

Ci spostiamo ora sull'ultima discesa di giornata, la Costa del Cannone





Visto cha il trail Costa del Cannone è già stato stato ampiamente documentato in passato, mettiamo le macchine fotografiche nello zaino e ci godiamo anche noi la discesa sino a Bobbio.

Gran bella giornata quella di ieri, su sentieri dal fondo perfetto e mai impossibili.

Grazie al Monfa e ai Bubiéis di OnlyMud per il lavoro fatto e x i bei trails che sono sempre garanzia di divertimento!!

Qui di seguito posto il link del loro profilo Facebook x restare sempre aggiornati in merito:

https://www.facebook.com/onlymudbobbio/
 
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Oggi al seguito di biker esperti sono partito da Perino verso Gavi, poi monte Materano, scabbiafun, calanchi e finale al rientro...omrus.
Spettacolo!
Il traverso da Gavi al materano è stupendo, Scabbiafun godurioso e scorrevole, I calanchi hanno un paio di ripidoni che mi hanno intimorito.. ma che panorama...Omrus x me troppo impegnativo.
Ancora "BRAVISSIMI" ai ragazzi di Bobbio...ormai un vero comprensorio "all mountain"...
 

miciolo

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Monte Morìa (PC)



Siamo sempre nel Piacentino, ma stavolta cambiamo Valle. Destinazione Monte Morìa nel Parco Provinciale in Alta Val d'Arda.

Il punto forte di questo giro è costituito dai bei trail in discesa che ti obbligano però a percorrere in salita sempre la stessa strada. Per questo motivo seguiremo una vecchia traccia che non facciamo + da un sacco di tempo proprio x evitare di cricetare.

Lo start è dal fondo valle in prox della Diga di Mignano da dove iniziamo a risalire passando x i Rabbini e x Tollara.
...ho capito perchè questa salita non l'avevamo + fatta!! Durissima!!!!





La comparsa dei primi faggi ci conferma che ormai la prima salita è terminata



Prima discesa sul trail Diavolo, discesa per il primo tratto in cresta, poi molto ripida e scavata ed infine flow nel bosco











Il fondo è molto secco ed in alcuni punti la tenuta delle gomme è alquanto precaria, ma arriviamo in fondo senza danni.

Ora risalita stavolta "convenzionale" su comoda asfaltata a traffico zero e siamo di nuovo al Parco Provinciale:



La seconda discesa si snoda sui trail Bramble e Poggiata, molto + flow del trail precedente

















Breve trasferimento e siamo pronti x l'ultima discesa della giornata: Cappuccetto Rosso









Terminiamo il giro come al solito!!

Grazie Paolino x il terzo tempo!!
 

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ciao è possibile avere il gpx
 

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ciao bella traccia , potresti postare il gpx ?grazie
 

miciolo

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MONTE CAUCASO (GE)



dopo una settimana di ricerche Ila è pronta con una nuova traccia che ci porta in Liguria sul Monte Caucaso e sui suoi tecnici sentieri che scendono verso Sud in direzione del Mar Ligure.

Di notevole aiuto le tracce presenti negli itinerari del Forum ed i Report caricati negli anni passati (digitare Caucaso ed utilizzare il tasto cerca).
Ci rifacciamo in parte anche all' "Anello del Caucaso", itinerario proposto dai Comuni del territorio.

La traccia che più assomiglia a quella fatta da noi è quella spiegata da @gigi58 in questo post

https://community.mtb-mag.com/t/non-solo-piacenza.311900/page-177#post-8921458

L'ideale, per questo itinerario, sarebbe partire da uno dei paesi liguri a valle tipo Gattorna o Ferrada ma ciò comporterebbe una badilata di km in auto che proprio non abbiamo voglia di fare.

Così di buon ora percorriamo la nostra tortuosa Val d'Aveto e dopo un ora e tre quarti di strada siamo al Passo della Scoglina a 926 mt, crocevia tra la Val Trebbia, la Val d'Aveto e la Val Fontanabuona.

Appena scesi dalle auto un vento freddo da Nord est, tra l'altro previsto, ci accoglie e ci obbliga a sbrigarci ad andare in sella per scaldarci sulle prime salite.

Il giro così strutturato ci riserva subito l'ascesa alla cima del Monte Caucaso, prima su asfalto sino a Barbagelata e poi su largo sentiero





Raggiungiamo la cima del Monte Caucaso a 1245 mt





Altro sito molto utile per conoscere la percorrenza dei sentieri è Trailforks che consultiamo sempre in occasione delle nostre trasferte.
Anche in questo caso, al momento di costruire la traccia, sul sito viene indicato che il sentiero che dal Caucaso scende all'Acquapendente è chiuso per frana. Il tutto confermato dai numerosi cartelli trovati in loco.

Puntiamo allora in direzione Rocca Cavallina su bel sentiero di cresta



il sentiero è bellissimo, tutto su roccia





si passa su ripide discese tra muri a secco



non mancano i tratti flow, il sentiero è proprio piacevole







Man mano che ci abbassiamo il sentiero diventa sempre più tecnico



Raggiunta la Cappelletta di San Rocco termina la prima discesa; raggiungiamo la sterrata che dolcemente, dopo circa 200 mt di dislivello, ci porta all'inizio della seconda discesa in prossimità di uno spiazzo con Panchine.

Anche
questa discesa è tutta su roccia e presenta tratti gradonati molto tecnici e complicati









per brevissimi tratti riusciamo anche a tirare il fiato





sono cotto, non sento più le braccia e le gambe fanno male

......Ila è implacabile come cecchina



Raggiungiamo l'abitato di Cornia e, dopo la meritata sosta panino, continuiamo la discesa su un sentiero tra gli ulivi



Ora siamo ad una quota di 120 mt e dobbiamo ritornare alle auto ai 926 mt del Passo della Scoglina.
Iniziamo a guadagnare quota, prima su asfalto e poi su sterrata. La salita è interminabile, il vento del mattino non si sente più. Ci sono 22 gradi che prosciugano le nostre ultime energie e le nostre riserve di acqua.
Raggiungiamo comunque le Panchine, da dove siamo partiti per l'ultima discesa.
La strada diventa meno faticosa e vedo i miei compagni di viaggio guardare con un certo interesse il vicino Monte Ramaceto



la sterrata si trasforma in sentiero che prima procede in piano e poi ci fa perdere qualche mt di dislivello



finalmente il sentiero termina sulla strada asfaltata, utimi 2 km lunghissimiiiiii e siamo alle auto.

Itinerario nel complesso molto panoramico con le classiche discese "liguri" che mettono a dura prova bici e biker.

Consiglio inoltre
di non intraprendere questi itinerari in stagione inoltrata in quanto, oltre alle temperature elevate, occorre fare i conti con rovi e vegetazione che tendono a chiudere i sentieri.
 

miciolo

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MONTE ASEREI E GROPPI DI LAVEZZERA (PC)

Venerdì sera Ila e Paolino si accordano per un giro inedito nella media Val Nure alla ricerca di nuovi trail in zona Monte Aserei.

Lo start è da Centenaro dove raggiungiamo l'abitato di Nicelli percorrendo la sterrata che solitamente troviamo con fango e pozzanghere anche ad Agosto. Grazie a questo lungo periodo di siccità anche le pozze create dal passaggio dei mezzi motorizzati sono asciutte.

Il giro si snoda proncipalmente su sterrate, ci sono alcuni strappi duri ma nulla di che da un punto di vista tecnico.



Arriviamo al Fontanone, maniche e braghe corte!!



e su verso il Monte Aserei a 1432 mt











siamo solo noi, la giornata è perfetta.







Una volta raggiunta la cresta ci addentriamo nel bosco alternando tratti pedalati a tratti tribolati a causa di alberi caduti



Perdiamo leggermente quota sul versante Val Trebbia in stile freeride tra malefici arbusti di prunoli che lasciano il loro ricordo sulle nostre gambe



Puntiamo ora ai Groppi di Lavezzera - mt 1286 su un infattibile CAI 001



I Groppi sono assolutamente non ciclabili.
Vuoi non andarci in cima??
Capre in action



Scendiamo verso Ciregna su un sentiero appena accennato



Dopo un'altra breve ravanata in mezzo ai prunoli, finalmente riusciamo a raggiungere la civiltà



Da Ciregna bel traverso che ci porta al Passo dell'Albareto





ultima rampa sul Monte Albareto



ed ora una veloce picchiata, con qualche mangia e bevi, sino alle auto







Nel complesso un giro che alterna alcuni tratti in salita belli tosti a discese mai impegnative.

Non è facile costruire un giro in queste zone cercando di evitare i canonici itinerari.
...infatti in alcuni punti abbiamo ravanato non poco!!!
da non farsi in stagione avanzata x mosche, tafani e zecche e soprattutto per i rovi e i malefici prunoli che tendono a chiudere alcuni tratti di sentiero. ....e passarci in mezzo non è bello!!!
 

miciolo

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PIETRA PERDUCA E PIETRAIL (PC)



Oggi ritorniamo dopo un paio d'anni sui trail sponda sx della Trebbia al cospetto della Pietra Parcellara e della Pietra Perduca.

La scelta è praticamente obbligata, con il meteo incerto di questi ultimi giorni preferiamo restare vicino a casa su sentieri dal fondo drenante.

La Pietra Parcellara con i suoi 836 mt e la sottostante Pietra Perduca con i suoi 659 mt sono due montagne di ofiolite di serpentino nero che si stagliano bruscamente tra le verdi colline circostanti.

E così alle 8:30 partiamo dal comodo parcheggio di Perino affrontando le dure rampe di Donceto

Nonostante le piogge dei giorni scorsi il fondo del terreno è perfetto e puntiamo verso la Pietra Perduca, con il suo Oratorio di S.Anna



L'ultimo tratto per arrivare in cima non è ciclabile, ma è veramente poca cosa



Con la vicina Pietra Parcellara sullo sfondo:



Sulla sommità della Pietra Perduca ottime vedute sulla sottostante Val Trebbia



Riprendiamo a salire in direzione Pietra Parcellara





Passiamo davanti all'Oratorio dedicato alla Madonna di Caravaggio e su bel sentiero ci spostiamo verso la vicina Pietra Marcia o Marsa











Ed ora inizia il divertimento sulla bella traccia denominata Pietrail tirata a lucido:

inizialmente è molto impegnativa tra sfasciumi di roccia







per poi diventare + giocosa e divertente:











Arriviamo in fondo belli soddisfatti tra prati che, grazie alle ultime piogge, stanno mettendo la livrea primaverile



Come sempre birra e cotillon a Perino sono d'obbligo, ...grazie Paolino

Un ringraziamento va anche ai ragazzi che mantengono il Pietrail, trovato al TOP!!!
 
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miciolo

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MONTE RAMACETO (GE)



E' dal giro sul vicino Monte Caucaso del mese scorso che dentro di noi si è insinuato il tarlo del Monte Ramaceto.

E così, dopo aver consultato tutte le tracce ed i report trovati in rete su giri in mtb (pochi) e trekking e aver tenuto d'occhio tutti i siti di previsioni meteo, decidiamo che il giorno giusto è domenica 10 aprile in quanto il sabato è previsto vento forte sui crinali.

Qualche traccia si trova anche negli itinerari qui sul Forum postate da @lazzadielle e da @gigi58 da cui abbiamo preso spunto. Utilizzate il taso cerca con l'indicazione "Ramaceto".

Finalmente alla mattina della domenica, dopo esserci sciroppati quasi due ore di auto nella scorrevole Val d'Aveto, raggiungiamo l'abitato di Ventarola (mt 846) che sarà lo start della nostra escursione.

La giornata è stupenda, un pò fredda ma il vento impetuoso del giorno prima pare essersi calmato. Via, si parte.

Un po' pedalando, un po' spingendo raggiungiamo la Bocca di Feia (mt 1131)



in un attimo siamo alla Cappelletta del Monte Ramaceto (mt 1320)





Il meteo è perfetto, aguzzando la vista (non è il mio caso) si intravedono in lontanza Elba e Corsica da un lato, Monviso e Alpi dall'altro.

Dopo la classica foto, ci prepariamo per la discesa sulla cresta sud, ben consapevoli che, lazzadielle a parte, nessuno ha mai postato qualcosa in rete fatto in mtb





Paolino parte in tromba



...ma la discesa non è delle + semplici



la scarsa ciclabilità di alcuni punti è compensata dalla cresta panoramica vista mare















Atteriamo, è proprio il caso di dirlo, al Pian dei Baci (mt 922). Togliamo le protezioni e percorriamo in salita il panoramico sentiero dei sette passi con qualche tratto di bici a spinta in direzione Passo Ventarola Sud









Una volta raggiunto il Passo Ventarola Sud (mt 1050) su un tratto scorrevole del sentiero AV raggiungiamo anche il vicino Passo Ventarola Nord (mt 1004)









Raggiungiamo i resti dei Casoni d'Arena (mt 1017)



Ora si potrebbe chiudere il giro scendendo alle auto ma noi decidiamo di risalire nuovamente al Passo Ventarola Sud lungo il sentiero contrassegnato da due anelli gialli che segue il corso del torrente Ventarola



Dopo un tot di guadi abbiamo ancora un centinaio di mt di dislivello di bici in spalla, che ci cucinano a puntino



Arriviamo alle auto seguendo la strada lastricata che costeggia il torrente Liciorno



In definitiva una bella escursione di trekking in mtb dove abbiamo spinto parecchio le nostre bici su un itinerario molto panoramico ma ahimè anche molto faticoso.

Comunque era per noi la prima volta; la malefica mente di Paolino ha già studiato il giro perfetto del Monte Ramaceto.

....che faremo il prossimo anno!!!
 

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