Punt ...non solo piacenza.......

miciolo

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ALPE VEGLIA - LAGO BIANCO (VB)

Il giro di oggi è un misto di mtb e trekking oppure bike & hike che fa + figo.
Utilizziamo le nostre mtb per guadagnare quota fin dove si pedala per poi lasciarle nel bosco e continuare a piedi sino alla nostra meta odierna: il Lago Bianco a 2.157 mt slm.
La partenza è da San Domenico dove, dopo un paio di km, inizia la dura salita all'Alpe Veglia,
molti tratti sono per noi troppo duri, andiamo a piedi; le poche jeep incontrate salgono con le ridotte:



Entrati nel pianoro dell'Alpe Veglia la salita si attenua e diventa + pedalabile:



Ci accompagna il Monte Leone che con i suoi 3.553 mt è la cima + alta delle Alpi Lepontine:





Pedaliamo sino al Pian du Scricc (1933 mt slm):







Al Pian du Scricc siamo tentati di salire al Lago Bianco con le nostre mtb ma sappiamo che in zona non c'è un sentiero ciclabile per la discesa.
Fulminati li siamo, ma non fino a questo punto: non saliamo bici in spalla x poi scendere bici in spalla, molto meglio proseguire a piedi:





pur essendo in luglio si trovano ancora parecchi nevai:



Ecco là in fondo il Lago Bianco:



decidiamo che, visto che la nostra via di ritorno è la stessa dell'andata, di far fuori i nostri viveri e di non scendere al Lago:



A ritroso ripercorriamo il sentiero e recuperiamo le nostre mtb.

Tutti ma proprio tutti scendono dal Pian du Scricc ritornando per la bella sterrata fatta all'andata.
Noi?
Noi no!!, Ila adocchia sulla carta un sentiero GTA che scende sull'altro versante.
Entrambi d'accordo lo prendiamo.
La parte iniziale e quella finale sono bellissime:











...e la parte centrale??
abbiamo capito perchè in mtb non lo percorre nessuno!!!

Arriviamo provati al Rifugio Città di Arona:



dopo la classica birretta completiamo il giro dell'Alpe Veglia:





Qualche considerazione:

ho capito perchè in queste zone i bovini sono pressochè assenti mentre i caprini spopolano,
troppo dure le salite per le manze!!

se al Rifugio vi propongono la birra artigianale e voi avete solo un panino nella pancia, non prendetela.
Durante la discesa sono stato preso da una leggera sonnolenza....

..e domani si sconfina nella "vicina" Val Formazza.
 

miciolo

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VAL FORMAZZA: LAGHI E PASSO S.GIACOMO (VB)

Oggi, pur sapendo che sarà una mission impossible, tentiamo la traversata pubblicizzata in lungo e in largo sulla rete che si snoda tra laghi e passi alpini partendo dalla Val Formazza e sconfinando nella Svizzera Val Bedretto.

L'itinerario che seguiremo sarà in linea di massima questo:
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/1014

Lo start è da Riale, in Val Formazza, dove su tranquilla sterrata prendiamo quota al cospetto di aspre montagne:





La giornata è splendida, non c'è una nuvola.
Le nostre preoccupazioni però non riguardano il meteo ma la presenza di nevai che potrebbero compromettere l'escursione.

Lasciamo la sterrata principale per vedere il Lago Castel:





sempre su comoda sterrata passiamo presso laghetti minori:



Costeggiando il Lago Toggia su una sterrata pressochè in piano arriviamo al Passo San Giacomo che segna il confine tra Italia e Svizzera:

passiamo di fianco alla casermetta di confine ormai in disuso:



e ci addentriamo in territorio elvetico:







passiamo diversi nevai:





si passa dal terreno asciutto a luoghi dove la neve accumulata è ancora una bella misura:



i sentieri che stiamo percorrendo non li abbiamo mai fatti, però sappiamo dalle recensioni che si attraversa il versante nord della Val Bedretto con tratti esposti. Con i nevai presenti non ce la sentiamo di proseguire e, seppur a malincuore, ritorniamo per la via percorsa all'andata sapendo di tralasciare la parte + bella del giro.
E qui subentra lo spirito di conservazione

Abbiamo tutto il tempo per goderci il Lago Toggia:







Ila si fotografa tutte le specie di fiori:



per la discesa optiamo per il tecnico sentiero che taglia la sterrata percorsa in salita:







con alcuni tratti a piedi, in quanto non siamo particolarmente amanti degli scalini, arriviamo a Riale.

Prima di rientrare alla macchina ultimo sforzo per il periplo del Lago Moresco:



Il giro completo della traccia di @Happykiller deve essere di una bellezza inaudita e, rinunciando a proseguire, speriamo solo di aver fatto la scelta giusta.
 
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ALTA VAL NURE

Nuovo giro fatto ieri in alta val Nure su traccia da me pensata nei giorni scorsi, in compagnia degli amici Ricky e Max.
Partenza dal Passo dello Zovallo e percorrendo sentiero in mezzo alle faggete ottimamente sistemato (fare attenzione ai canali di
scolo che tagliano il sentiero perchè alcuni sono un pò profondi) raggiungiamo

Lago Nero:


Risaliamo e facendo un tratto a spinta, raggiungiamo il monte Bue per poi scendere su pista da sci e dirigersi (breve tratto a spinta) verso la cima del Monte Maggiorasca.
Siamo ad un'altitudine di mt.1770 / 1800 e purtroppo le nuvole basse ci hanno impedito di vedere i panorami che si aprono dalle cime sia del Bue che dal Maggiorasca però non ci hanno impedito di avvistare, a debita distanza, in prossimità della cima del Maggiorasca, un animale che nessuno di noi aveva mai visto nel proprio habitat: un lupo!!!
Prima si è fermato incuriosito poi si è allontanato per poi rifermarsi più distante e alla fine dileguarsi definitivamente. Ho provato anche a fotografarlo ma non essendo un provetto fotografo e un po' per la sorpresa dell'avvistamento, un po' per le nuvole basse che coprivano la visuale non sono riuscito a centrarlo.

Vetta del Maggiorasca


Scendiamo per un sentiero inizialmente a tratti esposto e poi nel bosco dirigendosi verso la panoramica Rocca del Prete ma essendo anch'essa immersa nelle nuvole non siamo andati sulla sua sommità e abbiamo proseguito fino a prato Cipolla per far tappa al rifugio che,... si è presentato chiuso
Ci siamo diretti verso monte/passo Roncalla dove parte un altro sentiero che in discesa arriva a fontana gelata. Scendiamo ancora e ci dirigiamo verso il rifugio Gaep "Stoto". Qui incrociamo la strada asfaltata che in breve ci porta al passo del Crociglia dove deviamo a sinistra su sentiero che ci porta ai piedi della Ciapa Liscia

Ciapa Liscia


Facciamo scorta di acqua freschissima. L'acqua scende direttamente dalla parete



Ora direzione (con tratti a spinta) Valle Tribolata con il suo scenario lunare



e poi al Groppo Rosso



Da qui passiamo davanti al Rifugio Astass per poi tornare al prato Cipolla ed imboccare la discesa della Magada, pista del Bike Park di Santo Stefano d'Aveto. Risaliamo al Passo della Lepre, percorrendo sempre sentieri nei boschi, al fresco, fino a raggiungere la strada asfaltata.
Per asfalto, raggiungiamo il Passo del Tomarlo e dopo qualche km. prendiamo una sterrata che in salita (tratti brevi ma ripidi) ci porta al prato grande, ai piedi del Bue. Attraversiamo tutto il prato per prendere un sentiero che sale sulle creste del monte Nero ma visto come si presenta inizialmente (non percorribile in bici) decidiamo di provarne un altro che è segnato più in quota. Anche questo si presenta subito impegnativo e spingiamo fino alla prima cresta del monte Nero ma poi desistiamo e torniamo sui nostri passi.

Creste del Monte Nero


Cresta del monte Nero verso il Maggiorasca e il Bue


Non ci resta che tornare al passo dello Zovallo, scendendo per sentieri fatti prima in salita che ci avevano portato al Bue e al Lago Nero e poi rifare, ovviamente al contrario il sentiero sistemato fatto all'inizio.
Il giro è di km.39,00 circa e dh+ 1650 circa richiede buona preparazione perchè le salite che si fanno anche a piedi sono a volte ripide ed è un susseguirsi di prendere e perdere quota... però per me ne vale la pena.

Ringrazio i miei due compagni d'avventura per la splendida giornata trascorsa insieme.
 

miciolo

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ALPE DEVERO ALPE FORNO E UNA MIRIADE DI LAGHI (VB)

L'escursione nell'Alpe Devero è una di quelle che ti resta dentro per la bellezza dei luoghi e dei sentieri percorsi.

Noi partiamo da Devero dove i parcheggi sono a pagamento.
Alle 8:30 di un lunedì d'inizio luglio i parcheggi all'aperto (costo giornaliero € 6,00) sono tutti esauriti o perlomeno i cartelli indicano così; troviamo posto nel parcheggio coperto dove il giornaliero ne costa € 8,00. Il costo non è indicato da nessuna parte, ma ti accorgi del sovrapprezzo di 2 euro solo alla vidimazione del biglietto in uscita.
L'alternativa è partire da Goglio dove bisogna percorrere una galleria scarsamente illuminata e qualche km di salita su asfalto ma il parcheggio è gratis.

In rete si trovano diverse tracce equivalenti; noi decidiamo di seguire quella di Black Devil:
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/14772
apportando delle piccole varianti.

La piana dell'Alpe Devero ricorda molto il Trentino, non un sasso fuori posto, torrentelli e laghetti ovunque, sentieri e sterrate che condividiamo con qualche escursionista.

Su comoda sterrata arriviamo a Crampiolo sempre sorvegliati dal Pizzo Diei, montagna oggetto della nostra escursione di trekking del giorno prima.



Una rapida visita al Lago delle Streghe:



Dura salita sopra il Lago Devero:



Attraversiamo diverse praterie dove gli abitanti sono molto curiosi:



Le salite sono dure, a tratti si spinge, ma i posti sono da favola:







Arriviamo a quota 2222 dell'Alpe Forno:

...proprio un brutto posto





Dall'Alpe Forno il giro, già bello di per sè, diventa stupendo.
Percorriamo/spingiamo per la presenza di alcuni nevai una sterrata che lambisce laghetti naturali uno + bello dell'altro:









La traccia punta a guadare l'impetuoso torrente; la portata d'acqua è notevole e scatta il primo pediluvio della stagione:



il sentiero alterna tratti scorrevoli a tratti con qualche gradone con vedute da urlo sul sottostante Lago Devero e sul Pizzo Crampiolo:





...altro pediluvio:



si alternano brevi tratti a spinta a lunghi tratti in praterie fiorite:



laghi, sempre laghi:



e sentieri da leccarsi i baffi:



Nel complesso, sino a d'ora, l'escursione + bella e + varia fatta nelle Alti Valli Ossolane.

Grazie a @Black Devil x la traccia ed il video, molto esaustivo, da cui abbiamo preso spunto x questo itinerario.
 

miciolo

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A SPASSO TRA I GHIACCIAI SVIZZERI

Premetto che, riuscire con due parole e con qualche immagine a trasmettere quello che abbiamo provato ieri, è quasi impossibile.

Abbiamo percorso l'itinerario classico nell'Aletsch Arena, Svizzera Vallese al cospetto del ghiacciaio + lungo d'Europa (oltre 23 km con uno spessore in alcuni punti di 900 mt.).

Lasciamo l'auto a Fiesch (fine del giro) e guadagniamo dislivello raggiungendo la località FieschAlp (inizio del giro) con la funivia.
Ciò ci permette di arrivare su bei freschi e di avere tutto il tempo necessario x le foto.

Subito dopo aver percorso la fredda galleria poco illuminata ed esser scesi per qualche centinaio di mt lineari, ci troviamo di fronte uno spettacolo che ti lascia senza parole. Da pelle d'oca!! ( e non x il freddo!!).





Al cospetto di questa massa di ghiaccio si perde il senso delle dimensioni.
Nella prossima foto cercate gli escursionisti in cordata sul ghiacciaio che sta osservando Ila:



Nel ghiacciaio ci sono crepacci e fenditure da paura che riusciamo a catturare grazie al teleobiettivo delle nostre compattine:



Il sentiero, autentica balconata sul ghiacciaio, alterna qualche tratto non ciclabile,



a tratti dove si può pedalare:







C'è anche una gran varietà di fiori:



...poco contenti:



Lasciamo il ghiacciaio, indossiamo le protezioni e ci buttiamo sul trail in discesa:







Il primo anello è fatto, siamo ancora all'arrivo della funivia.
Ripercorriamo la sterrata e la galleria dove all'uscita, stavolta, teniamo la destra:

Il delizioso laghetto Vordersee:



imponenti nevai in bilico:



e di fianco a noi si apre un'altra meraviglia, il Fiescher Gletscher:





Il sentiero passa su muretti a secco, a tratti è gradonato con tornantini dove non bisogna mai abbassare la guardia:





Ad un bivio troviamo un cartello di divieto di accesso a bici, moto e ciclomotori ma perchè?
Noi lo percorriamo ugualmente. Il sentiero è bellissimo su un fondo perfetto; sembra studiato apposta x le bici con curve e controcurve dove non troviamo escursionisti.



Arriviamo all'auto su una tecnica via crucis, percorrendo circa 34 km senza un metro di asfalto e con un D- di oltre 2000 mt tutto su sentiero.

Credo che un giro del genere almeno una volta nella vita vada fatto.
 

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FURGGU PASS - VIA STOCKALPER - GOLE DI BONDO (CH)

Ultima escursione delle nostre vacanze in Val Divedro in Piemonte.

E' difficile trovare un itinerario che possa competere con quanto visto in queste due settimane; dall'Alpe Veglia all'Alpe Devero , dalla Val Formazza al Ghiacciaio dell'Aletsch, etc... ma andiamo lo stesso.

Partiamo da Gondo in terra elvetica dove, su strada asfaltata con pochissimo traffico, in poco + di due ore sbrighiamo la pratica "salita" di circa 1000 mt D+ raggiungendo il Furggu Pass.

Da rimarcare ancora la precisione ed il senso civico dei locali:

siamo saliti su una strada che nelle giornate con traffico intenso conterà il passaggio di 10 automobili/pulmini delle poste;
la prima cosa che noti è l'asfalto, senz'altro migliore delle nostre vie di comunicazione con traffico ben + intenso.

Mi torna in mente poi come sul nostro Appennino accatastano la legna......

...non certo con questa precisione...





Lo scopo del giro è di percorrere una parte della Via Stockalper visitando Fort Gondo e le Gole di Gondo.

La Via Stockalper collega Briga nel Canton Vallese a Domodossola attraverso la Valle del Sempione ed è stata realizzata dal Barone Kaspar Jodok Stockalper nel XVII° secolo, riammodernando l'antica Via del Sale con ponti e rifugi per consentire l'interscambio di merci anche nel periodo invernale.

Dopo questi cenni storici, che non fregheranno a nessuno, vediamo la discesa.

Inizialmente su bel single track nel bosco:





il sentiero passa anche su tratti aperti, comunque mai banali:





Ila trova anche un paio di amici che fanno di tutto x non lasciarla proseguire, trattenendola x la ruota:



Riprendiamo la marcia:







La Via Stockalper passa su passerelle e ponti sulle Gole del torrente Diveria:







Tappa obbligata il transito nelle gallerie di Fort Gondo, fortificazione da cui si poteva controllare la Valle sottostante ed utilizzata in tutte e due le Guerre Mondiali:



Usciti dal Forte c'è il tratto + tecnico che passa in una zona "pericolosa" come da cartello (leggete bene la parte in italiano!!):



Ligi alle indicazioni del cartello filiamo via:









E arriviamo in prossimità della cascata dove avevamo lasciato l'auto:



Non ci sono i panorami e le vedute degli itinerari fatti nei giorni scorsi ma le discese sono belle divertenti!!

E domani si rientra!!!!!
 

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LAGO DELLE LAME / PENNA / TREVINE

Ieri nuovo giro fatto in compagnia degli amici Ricky ed Enrico fra i confini dell'Emilia Romagna e della Liguria su sentieri che ho già fatto neanche un mese fa ma che, sia per la compagnia che la bellezza dei luoghi, vale sempre la pena rifare... sempre.
Partenza dal Lago delle Lame con salita su sterrata e sentieri direzione cappelletta delle Lame e......
vista sul versante Ligure dove in fondo ... il mar Ligure



raggiunto passo della Spingarda ci dirigiamo verso la sella tra il monte Cantamoro e monte Nero



poi si spinge fino ad iniziare la discesa verso passo dell'Incisa.
Ci dirigiamo verso il passo del Chiodo per andare alla "Nave" del Penna.
Superata la conca della "Nave", ci aspetta la parte più ostica con portage e spallage fino ai piedi della forcella del Pennino.






e... vediamo la vetta del Penna lato Emilia



Ed ora direzione monte Trevine passando per un canale breve, stretto e ripido







arrivati sopra ... da un lato ancora il Penna





dall'altro, strapiombi e pareti rocciose verticali con segni di ferrate



Mettiamo le protezioni e scendiamo per il sentiero 871 al rifugio Faggio dei Tre Comuni dove scendiamo ancora per incrociare il solito sentiero nel bosco, che, al fresco e all'ombra, ci riporta prima sulla strada asfaltata e poi, dopo 2/3 km, al passo del Chiodo.
Qui bissiamo la risalita alla "Nave", spingiamo le bici per poco e scendiamo su bel sentiero versante Rifugio "Le Casermette".
Saliamo fino alla Segheria del Penna e svoltiamo direzione Passo del Cirighetto dove raggiungiamo canale con acqua freschissima che scende dall'Aiona che decidiamo di bere. Veramente .... meglio di qualsiasi altra fonte




Rimesse le protezioni e giù .... discesa verso il Lago delle Lame dove occorre prestare sempre attenzione essendo bella impegnativa.
Arrivati alla macchina non ci resta che farci un bel terzo tempo
Il giro così è di km. 50 km e circa dh+ 1600,00.
Grazie ai compagni di avventura per la splendida giornata!!!
 

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Che posti...che foto!!
Sono in convalescenza ...niente bici x un po...vacanze in bici saltate...ma ho già scelto la meta del prossimo anno...Val Divedro!!
Mi dispiace x le ferie e le vacanze forzate e spero che tu possa riprendere a pedalare al + presto.


Top anche la "divisa" rossa con guantini in tinta...

Grazie, anche perchè sai bene come vedo i colori.....
 
Reactions: SID65

miciolo

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QUALCUNO HA TROVATO UN GARMIN???

Posto queste due righe nella speranza di aiutare Rita a ritrovare il suo Garmin perso ieri nella zona di S.Michele di Morfasso.
Appena si è accorta di averlo perso è ritornata a cercarlo ma senza trovarlo.
Se qualcuno lo avesse trovato o conoscesse chi lo ha ritrovato lo metto in contatto con Rita.
Edit:
Con una botta di c... stasera il Garmin è stato ritrovato dalla proprietaria
 
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Reactions: peppoc85 and xtx2

peppoc85

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Mi ricorda qualcuno ahahahahaha

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