Il "nostro" Catinaccio:
prima parte: la salita
Tracce sul Catinaccio nella sezione itinerari se ne trovano diverse; di certo non troverete la nostra perché ci tengo alla pelle e non vorrei essere oggetto di maledizioni da parte di qualche biker.
Siamo in Val di Tires ed al fine di ridurre un poco il dislivello decidiamo di partire dal Passo Nigra ad un orario assurdo che ci possa permettere di non incrociare la marea di escursionisti che frequenta solitamente questi sentieri.
Risaliamo, alternando pochi tratti pedalati a lunghi tratti a spinta, sulla dura sterrata che porta al Rifugio Fronza alle Coronelle.
Dal sentiero ci sono ottime vedute sul Latemar illuminato dai primi raggi del sole:
cambiamo versante ed anche noi siamo al sole:
breve sosta al Christomannos:
e siamo già in vista del Rifugio Roda del Vael:
Qui dobbiamo decidere se scendere di qualche centinaio di mt di dislivello ai Rifugi Negritella e poi Gardeccia (come fan tutti) ed intraprendere la risalita sulla "comoda" sterrata x i Rifugi Preuss e Vajolet oppure restare in quota x una traversata di mtb-trekking.
Logicamente scegliamo la seconda ipotesi ed all'inizio va tutto bene:
iniziamo il traverso denominato "sentiero delle pecore" sotto le Pale Rabiouse x aggirare il Passo delle Zigolade:
alternando tratti duri:
a tratti strapiombanti:
a tratti di portage:
a tratti spettacolari:
la ciclabilità del sentiero è molto bassa, dobbiamo attraversare tratti franati difficili anche a piedi.
Qui Ila impietosamente mi fotografa dopo essere inciampato in un tratto di portage e non essere riuscito, x la stanchezza, a mettere giù le mani:
Stravolti dalla fatica e non curanti degli sguardi degli escursionisti che nel frattempo sono aumentati, arriviamo ai Rifugi Preuss e Vajolet.
Qui non ci fermiamo, abbiamo ancora un leggerissimo dislivello di 350/400 mt x raggiungere il Passo Principe.
Qualche tratto lo si pedala:
ma sono pendenze troppo importanti x le nostre stanche gambe:
finalmente arrivati:
......segue