Per la serie Non solo MTB, ieri in compagnia di Giagy e Giagygirl ed unaltra coppia di amici fuori di testa, ci siamo sparati un bellissimo trekking sui monti del Sulcis. Per la precisione si è voluta tentare la scalata del Monte Lattias (1086 mt) e dei suoi pinnacoli granitici.
Inutile dire che ai primi tentativi di arrampicata il sottoscritto sè cacato addosso vuoi per le salite/discese a cagnolino, vuoi per le (minime) doti dequilibrio che bisogna possedere e che io non ho !!!!
Siamo arrivati a 750 mt c/a dopo aver scalato un centinaio di metri praticamente come luomo ragno. Tutta questa fatica è stata ripagata dallincredibile panorama che avevamo davanti ai nostri occhi: tutta la pianura del basso campidano con stagni , la Kapitale ecc ecc ecc
Poi lì è un susseguirsi di alberi mastodontici, ginepri dalle forme più strane, una serie numerosa di tronchi carbonizzati dai fulmini, pettirossi che credo non vedano troppa gente se si avvicinavano così tanto.
Per farla breve ridiscendiamo sempre come vermi ed allora io e Giagy adottiamo una tecnica cara alla bicicletta che prevede di avvicinarsi allobiettivo aggirandolo e non puntandolo dritto come invece si ostinano a fare gli altri
noi siamo forti !!!
Una volta consumato un frugale pasto in Riu Su Fundu, ci dirigiamo verso Serra de Fuvaras a cercare la selletta di Genna Arena (Arcu Gennixedda sulle IGM) che crea lo spartiacque tra la valle di Genna Strinta e la valle di Fenugus in quel di Siliqua E stato difficile districarsi tra la boscaglia di corbezzolo, come mi aveva già avvertito Mastro Sput, ma con un po di tenacia abbiamo finalmente raggiunto il valico e lì lo spettacolo è stato davvero eccezionale: Davanti a noi tutte le punte delle montagne di Capoterra e unincredibile distesa di verde, dietro di noi Genna Spina, la cima boscosa di Is Caravius, e verde verde verde
.Ho trovato difficoltà a trovare lattacco x scendere alla Posta di Serapiu che vedevo chiaramente in linea daria a 300 mt da me, ma ormai era tardi e ci rimanevano solo 2 ore di luce x far rientro.
Mentre scrivo mi vengono in mente tutti i bellissimi momenti trascorsi in compagnia dellamico Andrea, Giagy e le nostre donne
.e poi i ruscelli e le cascatelle del riu Perdu Melis, lincredibile anfiteatro del Lattias, quei pazzi dei miei amici che si arrampicavano come capre ed io che dalla paura non vedevo lora di scendere !!!
In sostanza ci siamo sparati quasi 12 km con quasi 700 mt di dislivello di qualità !!!
E se volete un consiglio dalla mia poca esperienza, andate a fare i
trek che si impara ad avere una diversa percezione ed una migliore conoscenza dei luoghi che abitualmente calpestiamo con le nostre
ruote
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Sentiero verso Sua Maestà
Caprette
Arcosu dal Lattias
la qualità della foto è scarsa, ma sembrava ai nostri occhi un ricovero di fortuna
chissà x chi e per cosa
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Ginepro contorto
Raffinate tecniche di discesa di Camarilla
Veduta aerea dalla selletta di Genna Arena (Arcu Genniscedda IGM) posta tra Genna Strinta e Monte Lattias
Ancora da Gennixedda
Scorci e Squarci