Ok.... nuovo giro e questa volta ho avuto il tempo di provare la Nomad in più frangenti.
Tanto per cominciare, ho provato a modificare il setup delle sospensioni riducendo il SAG: 70 psi all'anteriore e 190 al posteriore, che dovrebbero corrispondere ad un SAG del 20% circa. Valore che, come spiegherò meglio dopo, si è rivelato piuttosto modesto, rendendo la bici un po' troppo rigida sui fondi dissestati.
Mi sono quindi buttato in una salita su sterrato abbastanza tosta, che con la 29 (Stumpjumper FSR) riuscivo ad affrontare nel rapporto più corto (22-36) senza troppi problemi.
Con la Nomad ho tenuto le sospensioni aperte ed inserito il rapporto più corto (30-42): ho avuto un minimo di difficoltà, ma se consideriamo che chi sta scrivendo non pedala più in salita da diversi mesi, forse possiamo dire che il risultato dovrebbe essere più o meno simile.
La vera differenza, piuttosto, può essere nella maggior esigenza di piegarsi in avanti con la Nomad, a causa dell'anteriore che tende un pochino ad alzarsi, anche se con la front 26" che utilizzo ogni tanto ho ancora maggior difficoltà nel tener giù l'anteriore.
Nessun problema particolare, invece, per l'angolo sterzo, al quale ci si abitua molto rapidamente e finisce per non dare alcun disagio, se non nei passaggi lentissimi e molto tecnici.... ma anche lì, con un minimo di assuefazione, si dovrebbe riuscire a far tutto come prima.
Il vero nemico, semmai, potrebbe essere il manubrio, talmente largo che mi ha fatto toccare più volte su alberi ed altri ostacoli, per fortuna senza conseguenze. Forse qualcosa che stia tra i 740 e i 760mm potrebbe essere più appropriato.
Tornando alla trasmissione, ammetto che con il 30T non ci sono problemi di "frullata" nemmeno nei trasferimenti su asfalto e che, per un allenamento pari al mio (vale a dire "zero") potrebbe essere più azzeccata una corona da 28 all'anteriore.
E se il funzionamento del cambio (
Sram X01) si è rivelato impeccabile fin da subito, qualche critica la muovo invece nei confronti del manettino, in quanto dopo 2 anni di
Shimano push-pull mi ero abituato a salire di marcia sfiorando la levetta piccola in entrambi i sensi (molto comodo), mentre in questo caso si può solo spingere e per di più si deve infilare il pollice quasi dietro alla leva più grande, in una posizione un po' scomoda e disagevole.
Per il resto, la rapidità e la precisione del cambio sono quanto di meglio abbia mai avuto.
Ottima impressione anche per quanto riguarda i
freni (Shimano XT), alla cui potenza devo cercare di abituarmi (mi si è bloccata la ruota anteriore in un paio di frangenti "seri") e che forse potrebbero essere migliorabili solo in termini di modulabilità.
Per il resto, rispetto ai vari Elixir che ho avuto negli ultimi due anni, non c'è proprio confronto.
Fantastico anche il
Reverb da 150, che consiglio vivamente anche a persone di statura media o minore: il piantone sella della Nomad è molto basso, ma nonostante questo è in grado di contenere quasi interamente il fodero del reggisella telescopico, permettendo dunque di regolare a piacimento l'altezza della sella anche alla massima estensione.
In fase di marcia ciò permette di portare la sella talmente in basso da farla quasi sembrare una dirt bike e di lavorare al meglio con il corpo, senza ostacoli tra le balle (in tutti i sensi
![Icon Biggrin :-) :-)](/styles/uix/xenforo/smilies1/icon_biggrin.gif)
).
Ottimo, come avevo già detto, il posizionamento del comando in basso a sx (al posto del consueto comando del deragliatore), che semplifica l'azionamento essendo sempre a portata di pollice, anche nelle manovre più complesse.
E veniamo infine alla parte che più ci interessa, ossia la discesa.
Come anticipato, la scelta del SAG (per il momento non ho ancora cercato di lavorare sul rebound) non si è rivelata tra le migliori e mi sono ritrovato con un carro piuttosto pigro ed una forcella che non lavorava correttamente.
Lo stesso Bonandrini mi aveva suggerito di abbondare con il SAG, ma questa mattina ho voluto comunque provare a vedere come sarebbe andata.
Fatto sta che, in questo modo mi sono trovato con una bici molto pedalabile in piano e salita, anche a sospensioni totalmente aperte, ma un po' meno efficace in discesa.
Proverò dunque a ridurre la pressione al posteriore, fino al punto eventualmente di dover bloccare l'ammortizzatore per le pedalate in salita (poco male,visto che si può), sperando però di non avere a che fare con qualche fondo corsa nei salti e nelle compressioni più impegnative.
Malgrado questo, la forcella si è dimostrata comunque molto rigida e ben disposta ad essere maltrattata, mentre il carro con i suoi 165mm di escursione può giocare un ruolo fondamentale per le discese più impegnative e veloci. La ruota anteriore è sempre andata dove volevo e lì è rimasta con grande precisione.
Ottimo anche il bilanciamento in curva, che garantisce grande sicurezza perfino sui fondi più insidiosi: merito probabilmente anche del movimento centrale basso. A tal proposito, anche l'attacco manubrio da 50mm si è rivelato corretto nell'impostare la posizione del biker in sella ed il giusto bilanciamento. (Per la cronaca, ho fatto lasciare circa 1cm di spessore sotto al manubrio, perché non amo le posizioni da XC con sella altissima e manubrio bassissimo).
Devo ammettere, dunque, che hanno fatto un gran lavoro, e anche se non sono mai salito sulle precedenti Nomad, sicuramente nemmeno questa volta hanno sbagliato.