certo
cavolo ... devo proprio riuscire a raccimolare qualche bonus ... per poter venire ... la vedo dura .... comuqnue mi piacerebbe proprio essere con voi ...
Noi Berici
- Creatore Discussione bericamtb
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cavolo ... devo proprio riuscire a raccimolare qualche bonus ... per poter venire ... la vedo dura .... comuqnue mi piacerebbe proprio essere con voi ...
Allora nessun commento sull'articolo qui :
Dammi il tempo di comprare la rivista!!!
Freeride 8/10 con gli euganei: farò il possibile per esserci!
Sempre che Pepi mi restituisca in tempo il FOX...
Approposito, come mail Bericamtb non ha commentato la mia disavventura???
Dammi il tempo di comprare la rivista!!!
Freeride 8/10 con gli euganei: farò il possibile per esserci!
Sempre che Pepi mi restituisca in tempo il FOX...
Approposito, come mail Bericamtb non ha commentato la mia disavventura???
io penso che l' 8/10 andrò a fare il giro......devi venire! ti presto io una bici......elena non sa se verrà, forse (speriamo) sarà senza bici......
ciao
Approposito, come mail Bericamtb non ha commentato la mia disavventura???
Perchè dovrei infierire ??? L'unico commento che posso fare è che mi dispiace per te !
Sono un rompy ma non sono cattivo !
Piuttosto cerca di venire qui e dimentica i problemi meccanici :
naturalemnete non dimenticare poi di iscriverti qui :
Non sono ancora sicuro di essere libero l'8. Purtroppo il mese di libertà e finito...
La prossima settimana riuscirò ad essere più preciso.
Elana sarà senza bici? Allora ci sono news in vista!
Pensavo che visto che si tratta di Specy...
Tutto sommato, allora, sotto la scorza del duro bikers c'è un po' di comprensione.
.... in merito alla Elena ... ho sentito qualche news ... succulenta ... ma non posso parlare ...
Piuttosto ... mi sa che da Lele è meglio che chi è simpatizzante della Scuola Berica MTB non si faccia vedere per qualche tempo .... nell'articolo di TuttoMTB ... il suo negozio non è neppure citato .... mentre ..... insomma ... lo avete visto sto articolo o no ???
Piuttosto ... mi sa che da Lele è meglio che chi è simpatizzante della Scuola Berica MTB non si faccia vedere per qualche tempo .... nell'articolo di TuttoMTB ... il suo negozio non è neppure citato .... mentre ..... insomma ... lo avete visto sto articolo o no ???
8-) Meglio avermi dalla stessa parte che Contro8-)
Giovedì 28 Settembre 2006 - Il Giornale di Vicenza
MOUNTAIN BIKE. Gli obiettivi per la 12ª edizione sono di superare i 2009 iscritti di due anni fa e raccogliere altri fondi per la solidarietà
La “Via dei Berici” a caccia di record
LE GARE
La Coppa Panica per juniores
di Antonio Simeone
Chi non ha mai partecipato alla "Via dei Berici" ha di sicuro un buon motivo per provare un’esperienza che difficilmente dimenticherà. Chi, invece, ha già preso parte alla più famosa cross country vicentina, farebbe bene a non perdersi nemmeno questa 12ª edizione che si correrà domenica. Il percorso è infatti del tutto diverso da quello degli anni passati sia per la distanza breve (21 chilometri), sia per quella lunga (37). Il primo ha un dislivello di 495 metri, il secondo di 1100. Partenze separate, a 15 minuti una dall’altra.
Uguale alle edizioni passate sarà la cornice, per certi versi unica, dei Colli Berici, attraverso i territori di ben 6 comuni: Vicenza, Altavilla, Brendola, Arcugnano, Longare e Castegnero. E poi l’altra faccia della medaglia: la finalità con cui l’Us S. Agostino organizza da oltre un decennio questa manifestazione.
«Al cuore non si comanda - ripete sempre il presidente dell’Us S. Agostino, Lino Mosele, quando qualcuno gli chiede come mai ogni anno la sua società fa tutto questo, devolvendo ogni volta l’intero ricavato a varie associazioni vicentine - Qualsiasi obiettivo si voglia raggiungere nella vita, costa sempre sacrifici. E fra questi mettiamoci anche "La Via dei Berici", ogni anno, per avere un motivo in più per spingere sui pedali».
Facile a dirsi, difficile a farsi. Ma non per questo straordinario gruppo rappresentato da Lino Mosele, che Giuseppe Calearo, altra icona berica del volontariato della bicicletta, ha definito «un caso pressoché unico, lui e la sua società, di impegno e di passione».
Dopo i primi anni di rodaggio, "La Via dei Berici" è esplosa a livello di fenomeno di massa negli ultimi otto anni, passando dagli 813 partecipanti del 1996 ai 2009 dell’edizione del 2004, che rappresenta tuttora il record della manifestazione. Un record solo sfiorato l’anno scorso (2002), causa il maltempo che ha frenato gli indecisi dell’ultima ora.
E parlando di record, se quello dei partecipanti è l’obiettivo degli organizzatori, quello delle vittorie per i gruppi più numerosi è inseguito da tante società. A detenerlo attualmente è il Team Bike Tosetto, vincitore di tre edizioni; mentre Banco Ambrosiano Vicenza, Banca Popolare di Vicenza e Niko&Bike Team seguono con due.
Tornando al record della solidarietà, la ragguardevole cifra finora raccolta in questi 11 anni è di oltre 90 mila euro. I prossimi soldi, quelli della 12ª edizione, andranno alla Lega italiana contro i tumori di Vicenza, all’Associazione veneta per la lotta alla fibrosi cistica, all’Associazione genitori down Vicenza e all’Associazione Aquilone 2004.
«Da parte nostra - assicura Lino Mosele - ci sarà sempre il massimo impegno affinché la prima domenica di ottobre continui ad essere una festa speciale per i contenuti sportivi e umani».
MOUNTAIN BIKE. Gli obiettivi per la 12ª edizione sono di superare i 2009 iscritti di due anni fa e raccogliere altri fondi per la solidarietà La “Via dei Berici” a caccia di record
LE GARE
La Coppa Panica per juniores
di Antonio Simeone
Chi non ha mai partecipato alla "Via dei Berici" ha di sicuro un buon motivo per provare un’esperienza che difficilmente dimenticherà. Chi, invece, ha già preso parte alla più famosa cross country vicentina, farebbe bene a non perdersi nemmeno questa 12ª edizione che si correrà domenica. Il percorso è infatti del tutto diverso da quello degli anni passati sia per la distanza breve (21 chilometri), sia per quella lunga (37). Il primo ha un dislivello di 495 metri, il secondo di 1100. Partenze separate, a 15 minuti una dall’altra.
Uguale alle edizioni passate sarà la cornice, per certi versi unica, dei Colli Berici, attraverso i territori di ben 6 comuni: Vicenza, Altavilla, Brendola, Arcugnano, Longare e Castegnero. E poi l’altra faccia della medaglia: la finalità con cui l’Us S. Agostino organizza da oltre un decennio questa manifestazione.
«Al cuore non si comanda - ripete sempre il presidente dell’Us S. Agostino, Lino Mosele, quando qualcuno gli chiede come mai ogni anno la sua società fa tutto questo, devolvendo ogni volta l’intero ricavato a varie associazioni vicentine - Qualsiasi obiettivo si voglia raggiungere nella vita, costa sempre sacrifici. E fra questi mettiamoci anche "La Via dei Berici", ogni anno, per avere un motivo in più per spingere sui pedali».
Facile a dirsi, difficile a farsi. Ma non per questo straordinario gruppo rappresentato da Lino Mosele, che Giuseppe Calearo, altra icona berica del volontariato della bicicletta, ha definito «un caso pressoché unico, lui e la sua società, di impegno e di passione».
Dopo i primi anni di rodaggio, "La Via dei Berici" è esplosa a livello di fenomeno di massa negli ultimi otto anni, passando dagli 813 partecipanti del 1996 ai 2009 dell’edizione del 2004, che rappresenta tuttora il record della manifestazione. Un record solo sfiorato l’anno scorso (2002), causa il maltempo che ha frenato gli indecisi dell’ultima ora.
E parlando di record, se quello dei partecipanti è l’obiettivo degli organizzatori, quello delle vittorie per i gruppi più numerosi è inseguito da tante società. A detenerlo attualmente è il Team Bike Tosetto, vincitore di tre edizioni; mentre Banco Ambrosiano Vicenza, Banca Popolare di Vicenza e Niko&Bike Team seguono con due.
Tornando al record della solidarietà, la ragguardevole cifra finora raccolta in questi 11 anni è di oltre 90 mila euro. I prossimi soldi, quelli della 12ª edizione, andranno alla Lega italiana contro i tumori di Vicenza, all’Associazione veneta per la lotta alla fibrosi cistica, all’Associazione genitori down Vicenza e all’Associazione Aquilone 2004.
«Da parte nostra - assicura Lino Mosele - ci sarà sempre il massimo impegno affinché la prima domenica di ottobre continui ad essere una festa speciale per i contenuti sportivi e umani».
Non sono ancora sicuro di essere libero l'8. Purtroppo il mese di libertà e finito...
La prossima settimana riuscirò ad essere più preciso.
Elana sarà senza bici? Allora ci sono news in vista!
allora, il mese di libertà sarà anche finito ma questo non significa che deve iniziare il mese (o vita.....) di reclusione........l'8 sei arruolato, anzi precettato.....pensa a cosa ti perderesti........
per il discorso elena è ancora presto ma qualcosa si sta muovendo.......novità a breve oppure in primavera......
ciao
p.s.: devo ancora prendere tuttomtb......
ciao
Venerdì 29 Settembre 2006 Da Il Giornale Di Vicenza
Tragedia in Val Camossara a Valli: un escursionista esce di strada in bici e vola per 150 metri
Biker si sfracella sul Pasubio
Difficile il recupero del corpo da parte del Soccorso alpino
di Mauro Sartori
Sfracellato dopo un’uscita di strada con la sua mountain bike e un volo di oltre 150 metri giù per un canalone di val Camossara, all’altezza della trentatreesima galleria della storica strada che porta al Rifugio Papa, nel comune di Valli del Pasubio. L’allarme è partito alle 15.15 quando una comitiva di turisti stranieri ha avvistato il corpo esanime lungo il dirupo. Pare si tratti di un giovane tedesco, ma fino a ieri in tarda serata le operazioni di recupero non erano ancora completate, quindi non era possibile precisarne l’identità.
La dinamica dell’incidente è difficile da ricostruire in assenza di testimoni ma pare assai probabile che il ciclista abbia perso il controllo affrontando un tornante in discesa a velocità eccessiva.
Assai complicata l’operazione di recupero della salma da parte degli uomini del Soccorso Alpino di Schio, andata avanti oltre l’imbrunire. L’elisoccorso di Verona Emergenza, pure allertato, dopo aver tentato di raggiungere il posto dell’incidente ha desistito a causa della persistenza in zona, a quota 1800 metri, di banchi di nebbia che limitavano al minimo la visibilità.
I soccorritori hanno dovuto calare il corpo fino a fondo valle, dove l’hanno recuperato e trasportato a braccia sino al primo posto utile per l’utilizzo dei mezzi di trasporto. Operazione durata diverse ore e ostacolata in serata dal buio.
Fino a tarda ora la vittima non era ancora stata identificata. Si pensa con molta probabilità ad un giovane di origine tedesca, visto che da quelle parti arrivano numerosi bikers decisi ad affrontare le emozioni di una discesa suggestiva, con le sue 52 gallerie, ma anche assai pericolosa, tanto dall’essere tassativamente vietata.
Si tratta dell’ennesimo tributo di vite umane al Pasubio. L’ultima vittima risale al 26 aprile scorso quando un giovane escursionista veronese, Lucio Piccinato, scivolò nel medesimo punto finendo sugli spuntoni di roccia del canale laterale della val Camossara. Ma l’alpinista, tradito dalla neve presente sul tracciato, era a piedi e non trasgrediva alcun divieto.
Sempre lungo quei canaloni, negli anni scorsi, ci sono stati almeno un paio di gravi incidenti che hanno visto come vittime i bikers, di cui uno mortale.
La discesa in bici lungo le 52 gallerie è rigorosamente vietata, come indicano puntualmente vari cartelli. Purtroppo il rischioso percorso viene anche segnalato da alcune guide per amanti del rampichino e del brivido, diffuse all’estero.
«E’ da tempo che facciamo pressione, soprattutto verso gli appassionati tedeschi, per sconsigliarli a intraprendere l’impresa - spiega Piero Collareda, presidente della Comunità montana Leogra Timonchio. - Abbiamo informato pure la Regione Veneto, che ha recentemente aperto uno sportello turistico a Monaco, perché ci dia una mano sul posto nell’opera di dissuasione. Intanto stiamo predisponendo una guida in tre lingue in cui faremo ampi richiami al divieto di transito con qualsiasi mezzo, motorizzato o meno. Purtroppo in molti se ne fanno un baffo, a rischio e pericolo loro e degli escursionisti a piedi, quelli sì autorizzati. Ci segnalano addirittura moto che salgono sino al Papa e oltre, passando per gli Scarubbi, per farsi una scampagnata in quota. A questo punto devono aumentare i controlli. Non si possono mettere a repentaglio tante vite».
Tragedia in Val Camossara a Valli: un escursionista esce di strada in bici e vola per 150 metri Biker si sfracella sul Pasubio
Difficile il recupero del corpo da parte del Soccorso alpino
di Mauro Sartori
Sfracellato dopo un’uscita di strada con la sua mountain bike e un volo di oltre 150 metri giù per un canalone di val Camossara, all’altezza della trentatreesima galleria della storica strada che porta al Rifugio Papa, nel comune di Valli del Pasubio. L’allarme è partito alle 15.15 quando una comitiva di turisti stranieri ha avvistato il corpo esanime lungo il dirupo. Pare si tratti di un giovane tedesco, ma fino a ieri in tarda serata le operazioni di recupero non erano ancora completate, quindi non era possibile precisarne l’identità.
La dinamica dell’incidente è difficile da ricostruire in assenza di testimoni ma pare assai probabile che il ciclista abbia perso il controllo affrontando un tornante in discesa a velocità eccessiva.
Assai complicata l’operazione di recupero della salma da parte degli uomini del Soccorso Alpino di Schio, andata avanti oltre l’imbrunire. L’elisoccorso di Verona Emergenza, pure allertato, dopo aver tentato di raggiungere il posto dell’incidente ha desistito a causa della persistenza in zona, a quota 1800 metri, di banchi di nebbia che limitavano al minimo la visibilità.
I soccorritori hanno dovuto calare il corpo fino a fondo valle, dove l’hanno recuperato e trasportato a braccia sino al primo posto utile per l’utilizzo dei mezzi di trasporto. Operazione durata diverse ore e ostacolata in serata dal buio.
Fino a tarda ora la vittima non era ancora stata identificata. Si pensa con molta probabilità ad un giovane di origine tedesca, visto che da quelle parti arrivano numerosi bikers decisi ad affrontare le emozioni di una discesa suggestiva, con le sue 52 gallerie, ma anche assai pericolosa, tanto dall’essere tassativamente vietata.
Si tratta dell’ennesimo tributo di vite umane al Pasubio. L’ultima vittima risale al 26 aprile scorso quando un giovane escursionista veronese, Lucio Piccinato, scivolò nel medesimo punto finendo sugli spuntoni di roccia del canale laterale della val Camossara. Ma l’alpinista, tradito dalla neve presente sul tracciato, era a piedi e non trasgrediva alcun divieto.
Sempre lungo quei canaloni, negli anni scorsi, ci sono stati almeno un paio di gravi incidenti che hanno visto come vittime i bikers, di cui uno mortale.
La discesa in bici lungo le 52 gallerie è rigorosamente vietata, come indicano puntualmente vari cartelli. Purtroppo il rischioso percorso viene anche segnalato da alcune guide per amanti del rampichino e del brivido, diffuse all’estero.
«E’ da tempo che facciamo pressione, soprattutto verso gli appassionati tedeschi, per sconsigliarli a intraprendere l’impresa - spiega Piero Collareda, presidente della Comunità montana Leogra Timonchio. - Abbiamo informato pure la Regione Veneto, che ha recentemente aperto uno sportello turistico a Monaco, perché ci dia una mano sul posto nell’opera di dissuasione. Intanto stiamo predisponendo una guida in tre lingue in cui faremo ampi richiami al divieto di transito con qualsiasi mezzo, motorizzato o meno. Purtroppo in molti se ne fanno un baffo, a rischio e pericolo loro e degli escursionisti a piedi, quelli sì autorizzati. Ci segnalano addirittura moto che salgono sino al Papa e oltre, passando per gli Scarubbi, per farsi una scampagnata in quota. A questo punto devono aumentare i controlli. Non si possono mettere a repentaglio tante vite».
...come al solito....basso profilo.....
o.t.:stasera devo passare da radames....
Abbiamo sete di aggiornamenti!!!!
Io, invece, dovrei chiamare Pepi per sentire come sta il mio Vanilla...
Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
o.t.:stasera devo passare da radames....[/QUOTE]
San Specialized pensaci tu a riportarlo sulla retta via, non farlo cadere in tentazione e perdonalo perchè non sa quello che fa.....
San Specialized pensaci tu a riportarlo sulla retta via, non farlo cadere in tentazione e perdonalo perchè non sa quello che fa.....
In negozio ne hanno una copia da farti sbirciare .... meglio che vai da Radames ... che Lele ti toglie il saluto .. stavolta ... dopo l'articolo ...
perchè dovrebbe togliermi il saluto? io non ho fatto nulla......anzi penso che solo myke sinyard abbia più specialized di me in garage........
domattina divertente pedalatina con un paio di simpatiche discesette sui colli Euganei ( zona M. Grande/M. Madonna/ M. Venda)..se qualcuno si vuole aggregare....ore 08.00 in piazza a Montegalda.
ciao.
P.S: chi arriva prima in griglia alla via dei Berici mi tenga un posto davanti
ric_iao.
ciao.
P.S: chi arriva prima in griglia alla via dei Berici mi tenga un posto davanti
ric_iao.
Sei o no un mebro del direttivo della Scuola Berica MTB ?
Segui il facile sillogismo :
Scuola Berica MTB --> Servizio Su TuttoMTB --> Aspettative di Pubblicità non concretizzate --> Anzi pubblicità solo ai concorrenti --> Antipatia per la Scuola Berica MTB --> Antipatia per i membri della Scuola Berica MTB
Poi .... se il soggetto è così pragmatico da ignorare quanto sopra alla luce dei tuoi acquisti passati ... e trascurare che tu faccia parte della Scuola Berica MTB ... questo non lo posso sapere ... fatto sta che tra la Scuola Berica MTB e Lele ... non corre certo buon sangue ..... e pensare che se ci avesse trattati bene da subito ora avrebbe una bella citazione sulla rivista !
- Stato