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The_Evil

Biker marathonensis
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Anywhere in Hell
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Anguis fragilis

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Orbettino
Anguis fragilisClassificazione scientificaRegno:AnimaliaPhylum:ChordataSubphylum:VertebrataClasse:RettiliSottoclasse:LepidosauriOrdine:SquamatiSottordine:SauriFamiglia:AnguidiSottofamiglia:AnguiniGenere:AnguisSpecie:A. fragilisNomenclatura binomialeAnguis fragilis
Linnaeus, 1758Nomi comuniOrbettino, Serpente di vetro
Sottospecie
  • A. fragilis fragilis
  • A. fragilis colchicus
Partecipa al Progetto:Forme di vita
L' orbettino (Anguis fragilis, Linnaeus 1758) è da molti erroneamente considerato un serpente per via del suo movimento simile a questi rettili cosa dovuta alla mancanza di arti; in realtà si tratta di una lucertola che nel corso della sua evoluzione ha perso le zampe e come molte lucertole e sauri (non tutti), in caso di pericolo riesce a spezzare la sua coda, che rappresenta il 60% del suo corpo, lasciandola sul terreno per distrarre l'aggressore e riuscire a fuggire e, data questa sua fragilità, il suo nome latino lo sottolinea. Altro aspetto di differenza coi suoi cugini ofidi è la presenza di palpebre che si chiudono, un minor numero di vertebre ed una pelle più robusta.

Inoltre la vipera è tozza, cioè larga rispetto alla lunghezza.
E poi è raro vederle più lunghe di 40-50 cm....
 

IddoCop

Biker grossissimus
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Bressanone (BZ)
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Vipera o serpente innocuo?
Su 3500 specie di serpenti conosciute, solo 300 sono velenose e sono divise in 5 famiglie: Elapidi, Crotalidi, Colubridi, Idrofidi e Viperidi. In Europa sono presenti solo questi ultimi e in Italia in particolare le specie presenti sono quattro. La Sardegna è l’unica regione in cui la vipera non è presente.
La Vipera aspis o vipera comune, diffusa sulle Alpi e sugli Appennini, predilige luoghi caldi e asciutti; di indole mite, fugge se molestata.
La Vipera berus o marasso palustre, diffusa in montagna, è piuttosto aggressiva.
La Vipera ammdytes o vipera dal corno, si trova nelle Alpi Orientali. È poco aggressiva, ma il suo veleno è il più pericoloso.
La Vipera ursinii, si ritrova nel Gran Sasso, è la meno velenosa ed aggressiva.

CARATTERISTICHE: la vipera è un serpente lungo meno di un metro (generalmente 40- 80 cm), di colore grigio-marrone, talora rossastro o giallastro, con una striscia a zig-zag sul dorso. La testa è triangolare ed è più larga del corpo, occhio a fessura verticale; presenta una coda che finisce bruscamente dopo il corpo cilindrico.














DOVE SI TROVA: è presente pressoché in tutta Italia, sia in pianura che in media montagna. Predilige luoghi aridi e caldi; frequentemente sotto i sassi, in mezzo ad arbusti e siepi. Le temperature alle quali preferisce esporsi sono tra i 15 e i 35 gradi, quindi i mesi dell'anno in cui è più facile incontrarla sono tra maggio e settembre: infatti in inverno è solita andare in letargo, per risvegliarsi in primavera.
Il suo habitat ideale sono le pietraie, i cumuli di sterpi, l'erba alta, soprattutto delle zone esposte al sole e nelle giornate di sole caldo. Non attacca mai se non viene disturbata, in genere perché pestata o perché si sente minacciata da una mano che le si è avvicinata incautamente.
L’80% dei morsi è accidentale, mentre il 20% avviene in seguito alla manipolazione del rettile. I bambini hanno la mortalità più elevata.

IL MORSO:
Avviene in 3 fasi:
1. apertura della bocca con un angolo > 180°
2. estrazione delle zanne
3. morso



La gravità dell’avvelenamento dipende dalla quantità di veleno iniettato; con un morso viene inoculato il 4-7% della quantità del veleno. Ci possono essere anche 20-30 attacchi successivi, fino a scaricare del tutto le ghiandole velenifere. In media un morso può contenere dai 5-40 mg di principio attivo, minore se la vipera ha da poco morso un altro animale. Le sedi prevalentemente colpite sono: mano, piede, polpaccio, arti inferiori e superiori, ma i siti di aggressione più pericolosi sono il collo o la testa.
Il quadro clinico varia in base alla:
q sede del morso
q tempo trascorso dal morso
q temperatura ambientale (il caldo, per la vasodilatazione, facilita il passaggio in circolo del veleno)
q attività svolta dalla vittima dopo il morso ( se la vittima inizia a correre aumenta il passaggio in circolo del veleno)
q età del rettile (le vipere giovani hanno un veleno meno pericoloso).

Circa il 20% dei morsi di serpente sono morsi “secchi” in cui non vi è alcuna inoculazione di veleno.
Il veleno è essenziale per la vita del rettile, quindi la vipera tende a non sprecarlo mordendo l’uomo. Ecco perché a volte si ha evidenza della sede di puntura, ma non c’è comparsa di sintomi sistemici!

COME RICONOSCERE IL MORSO.










Il segno caratteristico è la presenza di 2 piccoli fori distanziati di 0,5-1 cm, più profondi degli altri, corrispondenti ai segni lasciati dai denti veleniferi.
Talvolta il morso può presentare anche altri segni: oltre ai fori dei denti veleniferi, infatti, può essere presente il segno lasciato dagli altri denti, molto meno profondo ed evidente. Il morso di altri serpenti non velenosi, non presenta i due fori maggiori, ma il segno dell’intera arcata dentaria, a forma di V.


ATTENZIONE, potrebbe capitare che la vipera abbia perso un dente velenifero, oppure che il morso non sia andato a segno completamente e a fondo. In tal caso può essere presente un solo foro del dente velenifero.


COMPOSIZIONE DEL VELENO:
Il veleno della vipera è costituito da acqua, protidi, nucleosidi, ioni, metalli: sostanze che servono ad immobilizzare, uccidere e digerire la preda.
Gli effetti locali e sistemici che ne derivano sono di tipo cardiotossico, nefrotossico e neurotossico; possono concomitare disturbi della coagulazione.

EFFETTI CLINICI:

LOCALI:

Entro pochi minuti dal morso compaiono dolore urente e bruciore severi, seguiti da edema duro ingravescente prossimale, eritema, petecchie, ecchimosi e bolle emorragiche che tendono ad estendersi lungo l’arto colpito.
Entro 12 ore possono comparire flittene, linfangite, adenopatia.


SISTEMICI:

Ai segni locali, in relazione alla dose, alla zona interessata e alla taglia del soggetto, si aggiungono i segni generali con turbe emodinamiche, digestive, coagulative, renali e neurologiche.
Le turbe emodinamiche sono determinate da una fuga massiva di liquidi verso l'interstizio con conseguente comparsa di ipotensione e shock;
Le turbe digestive per iperattività della muscolatura liscia consistono in vomito, diarrea, nausea e crampi addominali.
Le alterazioni della coagulazione possono includere fibrinolisi , trombocitopenia, emolisi, fino ad una coagulazione intravascolare disseminata.
Le turbe renali sono per lo più la conseguenza dell'ipovolemia acuta.
Le turbe neurologiche (tardive) comprendono fascicolazioni, convulsioni, paresi, ptosi palpebrale e diplopia.


INCIDENZA

L'incidenza del morso di vipera sulla mortalità è estremamente bassa. I dati più recenti parlano di meno di un morto l'anno nonostante le persone morse siano piuttosto numerose: secondo i dati raccolti nei soli tre centri antiveleni di Roma, Firenze e Milano ad avere subito un attacco dal più temuto dei serpenti nostrani sono state 1541 persone negli ultimi sei anni.

PREVENZIONE

La prima misura di prevenzione è quella di indossare un abbigliamento adeguato alle passeggiate in luoghi impervi (scarponcini da trekking o da montagna, calze, pantaloni lunghi) che mantengano coperte e protette zone del corpo a rischio di morso.
La seconda misura preventiva consiste nel porre la massima attenzione a dove si mettono le mani senza protezione (ad esempio durante la ricerca di funghi, asparagi).
Ricordiamo a questo proposito che la vipera non attacca ma si difende solo se disturbata da vicino e alla presenza dell'uomo reagisce primariamente con la fuga.

SOCCORSO PRE-OSPEDALIERO:

In caso di morso occorre:

q attivare immediatamente i soccorsi (118)
q tenere a riposo la vittima e tranquillizzarla (in caso di panico può essere utile un blando sedativo per via orale)
q sfilare anelli e bracciali
q disinfettare la lesione
q immobilizzare la parte colpita ( ad esempio un arto) mediante un bendaggio steccato non compressivo


Se la ferita è ad un arto:

q applicare una benda elastica alta almeno 7-10 cm, appena possibile; la fascia va applicata dal morso alla radice dell'arto, e deve essere stretta a sufficienza per bloccare la circolazione linfatica (la via attraverso cui il veleno entra in circolo); verificare però che sia mantenuta la pulsazione arteriosa a valle della fascia,
q immobilizzare l'arto con una stecca; evitare qualsiasi movimento dell'arto durante il trasporto
q rimuovere la benda solo al Pronto Soccorso, quando è disponibile il siero antivipera.

Se la ferita è al collo, alla testa o al tronco:

q applicare un cerotto adesivo ed elastico che comprima il più possibile la parte intorno al morso, per limitare l'entrata in circolo del veleno.

Cosa non fare:

q non agitarsi: il paziente ha bisogno di essere calmato e rassicurato
q evitare per quanto possibile che il paziente cammini, perché l’attività muscolare favorisce la diffusione del veleno.
q evitare di rimuovere il veleno dalla sede di inoculo, attraverso l'incisione, la spremitura, la suzione o l'applicazione di dispositivi a pressione negativa, in quanto il veleno entra in circolo per via linfatica e solo in piccolissima parte per via ematica.
q evitare l'applicazione del ghiaccio che espone a rischio di ustioni o lesioni da freddo
q evitare l’applicazione del laccio emostatico che può causare ischemia ed una brusca immissione del veleno in circolo, al momento della decompressione
q Somministrare il siero antivipera solo in caso di necessità (v. in seguito): si stima che in Europa muoiano più persone per la scorretta somministrazione del siero che per il morso di vipera!

SOCCORSO OSPEDALIERO:

TERAPIA NON ANTIDOTICA

q Rimuovere l’eventuale bendaggio compressivo Evitare i disinfettanti che aumentano l'assorbimento del veleno.
q Effettuare una profilassi antitetanica e antibiotica.
q Provvedere ad una terapia sintomatica per il dolore e somministrare benzodiazepine nei casi in cui compare ansia.
q I farmaci antiistaminici e cortisonici (uso anche preventivo, nei casi di alto indice di probabilità che si tratti di morso di vipera) sono utili nei casi in cui insorgano fenomeni allergici.
q Misurare la circonferenza dell'arto almeno 3 volte. La frequenza delle misurazioni viene eseguita inizialmente ogni 1-2 h, ma aumenta in caso di rapida progressione della sintomatologia locale
q Definire il prima possibile la classe di gravità del morso di vipera per stabilire il trattamento da seguire:




Classificazione della lesione.
Terapia del morso di vipera in relazione al grado di compromissione sistemica.
GRADO O
Tracce del morso, assenza di segni locali (morso secco)
Osservazione per 4 h.
GRADO I
Edema localizzato alla zona del morso; assenza di segni generali.
Osservazione per 24 h: trattare i sintomi e tenere presente che il 10-15% di pazienti nel Grado I diventano di grado II o dopo pochi minuti o tra le 6 e le 16 h .
GRADO II
Estensione dell'edema alla radice dell’arto colpito e comparsa di sintomi sistemici: ipotensione senza shock, vomito e diarrea.
Trattamento antidotico.
GRADO III
Avvelenamento severo con sintomi gravi.
Trattamento antidotico.


q Monitorare i parametri laboratoristici (Esami ematochimici: coagulazione, prodotti di degradazione del fibrinogeno, D-dimeri, proteine totali, emocromo, enzimi muscolari come CPK, CK-MB, LDH, mioglobina, bilirubina totale e frazionata, creatinina, azotemia, elettroliti, emogasanalisi, glicemia, esame delle urine), clinici (edema, dolore locale, ecchimosi, strie linfangitiche, linfoadenopatie, tromboflebite, nausea, vomito, dolori addominali, dispnea, angioedema, ipotensione, tachicardia, convulsioni e coma)e strumentali (elettrocardiogramma, eco-doppler dell’arto colpito).
q Osservazione clinica per 4 h nei pazienti asintomatici (GRADO O).
q Osservazione clinica non inferiore a 24 h con eventuale ricovero, anche quando l’avvelenamento è di modesta entità (GRADO 1-3).
q Disponibilità del siero antiofidico in ospedale per rassicurare i familiari e poter fronteggiare un eventuale rapido peggioramento dei sintomi.

TERAPIA ANTIDOTICA


Quando somministrare il siero antiofidico

La somministrazione del siero è indicata solo se il paziente diventa sintomatico, ed in particolare nei casi in cui compaiono :
q Alterazioni dei parametri emocoagulativi
q Ipotensione grave o shock
q Sintomi gastroenterici importanti e prolungati
q Aritmie cardiache, dispnea
q Edema imponente dell’arto coinvolto

Il siero antivipera
Una volta si portava per precauzione, quando si andava in campagna o in montagna; ma ora, a parte il problema della conservazione, che imponeva il rinnovo ad ogni stagione, il siero antiofidico è diventato irreperibile.
Il siero proveniva dalla Jugoslavia da cavalli immunizzati col morso di vipera, ma dopo gli sconvolgimenti sociali e politici che hanno attraversato quella regione, la disponibilità è appena sufficiente (e a caro prezzo) per coprire i fabbisogni ospedalieri.
D'altra parte, studi recenti ed una attenta valutazione della letteratura sul tema hanno permesso di stabilire che l'uso del siero al di fuori delle strutture ospedaliere può essere non solo inutile, ma anche in molti casi pericoloso, perl’elevato rischio di anafilassi. E’ quindi importante considerare sempre, prima della somministrazione del siero,il rapporto rischio-beneficio per ogni singolo paziente.
Solo il 10-20 % dei pazienti con morso di vipera accertato o sospetto richiede la somministrazione di siero.
Rispondendo all'allarme della Federfarma, che denunciava l'assenza del siero dalle farmacie (secondo la normativa in vigore il farmaco deve essere tenuto obbligatoriamente a disposizione), il ministero della Salute ha reso noto infatti che dal 2003 il siero sarà utilizzato solo negli ospedali.

Tenuto conto dei rischi correlati alla somministrazione di siero eterologo, nonché della necessità di una attenta valutazione e monitoraggio dei parametri clinici e di laboratorio prima della sua somministrazione , risulta evidente che l’uso del siero antiofidico deve essere riservato all’ambiente ospedaliero; un suo uso al di fuori dell’ambiente ospedaliero, oltre che scarsamente efficace (potrebbe essere somministrato solo per via intramuscolare o sottocutanea ), esporrebbe il paziente a rischio di reazioni gravi in ambiente non attrezzato per fronteggiarle.
Il siero deve essere somministrato in infusione endovenosa lenta, diluito in 100-250 ml di soluzione fisiologica; il sito di inoculazione del veleno è raggiunto in due ore dall’1,4-6 % del siero se somministrato per via intramuscolare o sottocutanea, dall’85 % se somministrato per via endovenosa. Occorre evitare la somministrazione del siero antiofidico per via intramuscolare sottocutanea vicino alla sede del morso perché, oltre alle poche garanzie di efficacia, non è praticabile l’interruzione dell’esposizione alla prima comparsa dei sintomi allergici.


Un ulteriore strumento di neutralizzazione del veleno, oltre al siero, è rappresentato da frammenti anticorpali antiofidici, denominati Fab (Fragment antigen binding): si tratta di anticorpi di cavallo purificati dalle frazioni antigeniche, anche se costosi. Si usano per via endovenosa ed in genere è sufficiente una sola somministrazione per neutralizzare il veleno in circolo, con miglioramento immediato della sintomatologia. Il protocollo prevede una infusione di 1 h ed la valutazione del quadro 4 h dopo. Al miglioramento dei sintomi si può sospendere l’infusione.
Può accadere che dopo mesi o anni i pazienti morsi da vipera presentino ancora nella zona di inoculo dolore, edema, discromie della cute, insufficienza venosa lieve, disturbi di sensibilità e danni alla microcircolazione. Questi disturbi si verificherebbero con frequenza molto minore dopo trattamento con Fab.
 

IddoCop

Biker grossissimus
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] Morso di vipera[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Di cosa si tratta[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Qui ci limiteremo a parlare del morso di vipera, l'unico serpente velenoso presente in Italia. Se avete in programma vacanze all'estero che prevedono permanenze o escursioni in aree non urbane, informatevi sui possibili rischi di morso da serpente velenoso e sui provvedimenti da prendere in questa eventualità.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
La vipera europea è un serpente lungo circa un metro, di colore grigio-marrone, talora rossastro o giallastro, con una striscia a zig-zag sul dorso. La testa è triangolare ed è più larga del corpo. E' presente pressocchè in tutta Italia, sia in pianura che in media montagna. In inverno va in letargo, per risvegliarsi in primavera. Il suo habitat ideale sono le pietraie, i cumuli di sterpi, l'erba alta, soprattutto delle zone esposte al sole e nelle giornate di sole caldo che seguono un periodo di pioggia. Non attacca mai se non viene disturbata, in genere accidentalmente perchè pestata o perchè si sente minacciata da una mano incautamente appoggiata su un sasso vicino. In questo senso il bambino è particolarmente a rischio di essere morso, proprio per la sua istintiva tendenza ad esplorare l'ambiente e la sua incoscienza del pericolo.

Il morso di vipera non è quasi mai mortale per un adulto o per un bambino di età superiore a 6-8 anni; il bambino piccolo, invece, può subire conseguenze gravi, anche mortali. La gravità dipende anche dalla quantità di veleno iniettato (minore se la vipera ha da poco morso un altro animale) e dalla sede del morso (più pericolosi i morsi al collo o alla testa, meno quelli agli arti inferiori).
[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][SIZE=-1][FONT=Arial, Helvetica, sans-serif][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] [/FONT][/FONT][/SIZE][/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Come si manifesta[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Non sempre si assiste alla scena del morso, dato che il tutto si svolge in una frazione di secondo. Il bambino, o perchè non si è reso conto della causa del dolore o perchè troppo piccolo, può non riferirla. Infine, anche se ci si è accorti dell'attacco del serpente, ci può essere il dubbio che si tratti di un serpente innocuo e non di una vipera.[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Il morso di vipera deve essere quindi sempre sospettato quando il bambino, durante un escursione o mentre gioca nell'erba, lancia un urlo o lamenta improvvisamente dolore.[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Come riconoscerlo? Come distinguerlo da quello di un serpente non velenoso?
[/FONT]
  1. [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]In caso di morso di vipera, sulla pelle sono ben evidenti due forellini distanziati di circa 6-8 mm, da cui fuoriesce sangue misto a siero, circondati da un alone rosso[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Morso di vipera, con i due forellini anteriori[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Morso di biscia[/FONT]
  1. <LI value=2>[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Ben presto, la zona colpita diviene bluastra, molto gonfia e dolente.

    [/FONT]
  2. [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Se la quantità di veleno iniettata col morso è notevole, il bambino lamenta altri sintomi:
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]diventa pallido e sudato, ha i brividi
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]ha vomito, diarrea e mal di pancia
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]fa fatica a respirare
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]infine, dopo una fase di agitazione, diventa sonnolento ed entra in coma[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][SIZE=-1][FONT=Arial, Helvetica, sans-serif][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] [/FONT][/FONT][/SIZE][/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Cosa fare[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

  1. [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Mantenete la calma; è inutile agitarsi o discutere o rimproverare il bambino!

    [/FONT]
  2. [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Portate immediatamente il bambino al più vicino Pronto Soccorso, o posto di Guardia Medica, o ambulatorio medico

    [/FONT]
  3. [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Se il bambino è cosciente e non ha ancora disturbi dovuti al veleno, è necessario ritardare il più possibile l'entrata in circolo del veleno stesso:
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Cercate di tenere il bambino il più possibile calmo e fermo (non con la forza, ma con la dolcezza)
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Se è possibile, lavate abbondantemente la ferita con acqua (e sapone se c'è); altrimenti pulite il più possibile la ferita con un fazzoletto (senza strofinare troppo!) e copritela con un indumento pulito (meglio una garza sterile)
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Se la ferita è ad un arto[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
    [/FONT]
    • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]applicate una benda elastica alta almeno 7-10 cm, il più presto possibile; la fascia va applicata dal morso alla radice dell'arto, e deve essere stretta a sufficienza per bloccare la circolazione linfatica (la via attraverso cui il veleno entra in circolo); verificate però che si riesca a sentire il battito cardiaco a valle della fascia (v. polsi arteriosi nel capitolo dell' emorragia grave)
      [/FONT]
    • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]immobilizzate l'arto con una stecca (v. traumi)
      [/FONT]
    • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]evitate qualsiasi movimento dell'arto durante il trasporto
      [/FONT]
    • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]rimuovete la benda solo al Pronto Soccorso, quando è disponibile il siero antivipera
      [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Se la ferita è al collo o alla testa o al tronco[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
    [/FONT]
    • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]applicate un cerotto adesivo ed elastico che comprima il più possibile la parte intorno al morso, per limitare l'entrata in circolo del veleno
      [/FONT]
  1. [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Se il bambino presenta già disturbi dovuti al veleno[/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]copritelo se ha freddo
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]rianimatelo se si arresta il respiro e/o il battito del cuore[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][SIZE=-1][FONT=Arial, Helvetica, sans-serif][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] [/FONT][/FONT][/SIZE][/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Cosa non fare[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]



  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Non agitatevi: il bambino ha bisogno di essere calmato e rassicurato
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Non incidete la ferita nè succhiate o aspirate il sangue: il veleno entra in circolo per via linfatica e solo inpiccolissima parte col sangue; inoltre, rischiereste a vostra volta l'avvelenamento per l'entrata in circolo del veleno attraverso lesioni anche piccole della mucosa della bocca!
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Non somministrate il siero antivipera: si stima che in Europa muoiano più persone per la scorretta somministrazione del siero che per il morso di vipera!
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Non date da bere alcoolici
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Non fate camminare il bambino che è stato morso: ciò favorirebbe l'entrata in circolo del veleno[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][SIZE=-1][FONT=Arial, Helvetica, sans-serif][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] [/FONT][/FONT][/SIZE][/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Prevenzione[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

  1. [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Evitate di fare soste e picnic in zone pietrose, con sterpaglia o erba alta, soprattutto se esposte al sole

    [/FONT]
  2. [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Ispezionate prima la zona dove avete deciso di sostare: anche il semplice rumore da voi provocato spingerà le vipere a cercare luoghi più tranquilli

    [/FONT]
  3. [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Insegnate al bambino come comportarsi per non correre il rischio di essere morso durante le escursioni:
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]guardare sempre bene dove si mettono i piedi e le mani
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]non sedersi o giocare il luoghi dove si possono annidare le vipere (v. sopra)
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]non allontanarsi dal gruppo
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]non giocare nel prato a piedi scalzi
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]non lasciare zaini o sacchetti aperti incustoditi
    [/FONT]
  • [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]se si avvista una vipera, stare calmi e non fare nulla: ci penserà lei ad allontanarsi
    [/FONT]
  1. <LI value=4>[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Fate indossare al bambino scarponcini e pedule alte, con tallone rinforzato

    [/FONT]
  2. [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Non lasciate la tenda aperta di notte (il freddo spinge la vipera verso il calore del corpo); chiudete la tenda durante il giorno se vi allontanate

    [/FONT]
  3. [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Tenete sempre ben rasata l'erba del giardino della casa in montagna

    [/FONT]
  4. [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Portate sempre con voi due fasce elastiche alte almeno 7-10 cm durante le escursioni[/FONT]
 

IddoCop

Biker grossissimus
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Un saluto a tutti voi, io mi appresto ad andare a lavorare, per favore non scrivetemi 8 pagine di forum come ieri.....sono andato a letto quasi alle due per leggere tutto quanto!!! VI PREGOOOOOOOOOO :smile::smile::smile:
 

Toscano

Biker urlandum
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Quello che è accaduto a Skin può capitare veramente a tanti bikers. Forse tutti quelli che si cimentano a pedalare sulle strade bianche...dove purtroppo il transito delle automobili non è vietato... Proprio per il fatto che le auto transitano raramente ci porta delle volte (non è il caso di skin) anche a scendere tagliando qualche curva .....

Cerchiamo di "aprire gli occhi" anche per chi non lo fa! :medita:

Ne approfitto per ricordare all'amico Lancillotto che la prox volta se non ti metti il casco.....una nube di tafani ti farà compagnia per tutto il girocube!!! .:rosik: .
 
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