Buongiorno a tutti!
Ieri mattina, sul tardi (circa le 10:00) sono partito da solo alla volta della Pineta ma senza una meta precisa.
Percorso il Pecorile a ritmo blando, fermandomi di tanto in tanto a scrutare il panorama, ho imboccato poi l'asfaltata di Cerreto alla volta del ST di Collecazzillo (un classico per me) e lungo questo tratto, ho incontrato due bikers stranieri che si erano perduti. Avevano in mano delle stampate di Google heart ed un GPS che non sapevano usare. Pare che fossero venuti giù da un sentiero che - a detta loro - viene giù da Collecazzillo e sbuca sull'asfaltata, nel bel mezzo di uno dei curvoni verso dx, precisamente più avanti di dove sbuca l'Area 51, ma prima del piccolo borgo di case.
I due ragazzi, che avevano una Specialized Enduro (quella che piace al Petrus) ed una front anonima ma molto bella, non sapevano che direzione prendere per tornare alla macchina che avevano lasciato più su, nel piccolo piazzale, vicino alla fontanella, dove si entra nel ST di Collecazzillo.
Io, non sapendo parlare in inglese, non li ho saputi aiutare e me ne sono andato.
Più avanti, mentre salivo per il ST, ho incrociato un folto gruppo di bikers che scendevano. Erano tutti di Atina ed uno di loro, Paolo, portava la divisa di Bikextreme.
Dopo una chiacchierata con loro, ho pensato - per non farmi il resto della giornata in solitaria - di accodarmi a loro, che sarebbero scesi per la variante Amoroso.
Scendendo, però, questi si sono sparpagliati. Qualcuno è partito per l'asfaltata, qualcuno per il ST... Insomma, non s'è capito più nulla ed io ho deciso di mollarli.
Quindi ho reincontrato i due americani ultratatuati che intanto avevano ritrovato l'auto e, comunicando un po' a gesti, un po' a maleparole ed un po' con segnali di fumo, li ho guidati fino su a Collecazzillo, da dove volevo partire per il frigobar. Uno dei due, però, (quello con la Front) era veramente una pippa ed ha spinto la biga praticamente per tutto il ST, per cui, avendolo visto praticamente con i polmoni in gola, ho cambiato programma e li ho portati sull'Area 51.
Qui, io me la sono spassata perchè sono riuscito, per la prima volta con la "Trance", a scendere "Non a piedi" e senza neppure abbassare la sella, ma semplicemente arretrandomi fino quasi a scartavetrarmi le patate sulla ruota , ed anche "Travch" (il tizio con la Specy) è stato altrettanto abile mentre il suo amico è venuto giù scivolando con il sedere.
Finita l'Area 51 ed anche l'ultimo fiato dei due americani, li ho dovuti quasi spingere fino alla macchina, dove li ho salutati, non prima di averli invitati a visitare questo nostro beneamato forum.
Quindi mi sono tuffato giù per le "Olive"/"variante Amoroso" ma ad un certo punto devo aver sbagliato strada perchè sono arrivato al recupero dei saliscendi, ma va bene lo stesso perchè anche questo percorso non è niente male.
Sono partito, quindi, per i saliscendi che tanto mi piacciono, aspettandomi - dopo le recenti piogge - di trovare profondi solchi. Invece ho trovato un fondo levigatissimo. Dev'essere, infatti, passata una ruspa che ha livellato tutto ed ora il percorso è molto scorrevole. Forse un po' troppo facile.
Saluti
Ieri mattina, sul tardi (circa le 10:00) sono partito da solo alla volta della Pineta ma senza una meta precisa.
Percorso il Pecorile a ritmo blando, fermandomi di tanto in tanto a scrutare il panorama, ho imboccato poi l'asfaltata di Cerreto alla volta del ST di Collecazzillo (un classico per me) e lungo questo tratto, ho incontrato due bikers stranieri che si erano perduti. Avevano in mano delle stampate di Google heart ed un GPS che non sapevano usare. Pare che fossero venuti giù da un sentiero che - a detta loro - viene giù da Collecazzillo e sbuca sull'asfaltata, nel bel mezzo di uno dei curvoni verso dx, precisamente più avanti di dove sbuca l'Area 51, ma prima del piccolo borgo di case.
I due ragazzi, che avevano una Specialized Enduro (quella che piace al Petrus) ed una front anonima ma molto bella, non sapevano che direzione prendere per tornare alla macchina che avevano lasciato più su, nel piccolo piazzale, vicino alla fontanella, dove si entra nel ST di Collecazzillo.
Io, non sapendo parlare in inglese, non li ho saputi aiutare e me ne sono andato.
Più avanti, mentre salivo per il ST, ho incrociato un folto gruppo di bikers che scendevano. Erano tutti di Atina ed uno di loro, Paolo, portava la divisa di Bikextreme.
Dopo una chiacchierata con loro, ho pensato - per non farmi il resto della giornata in solitaria - di accodarmi a loro, che sarebbero scesi per la variante Amoroso.
Scendendo, però, questi si sono sparpagliati. Qualcuno è partito per l'asfaltata, qualcuno per il ST... Insomma, non s'è capito più nulla ed io ho deciso di mollarli.
Quindi ho reincontrato i due americani ultratatuati che intanto avevano ritrovato l'auto e, comunicando un po' a gesti, un po' a maleparole ed un po' con segnali di fumo, li ho guidati fino su a Collecazzillo, da dove volevo partire per il frigobar. Uno dei due, però, (quello con la Front) era veramente una pippa ed ha spinto la biga praticamente per tutto il ST, per cui, avendolo visto praticamente con i polmoni in gola, ho cambiato programma e li ho portati sull'Area 51.
Qui, io me la sono spassata perchè sono riuscito, per la prima volta con la "Trance", a scendere "Non a piedi" e senza neppure abbassare la sella, ma semplicemente arretrandomi fino quasi a scartavetrarmi le patate sulla ruota , ed anche "Travch" (il tizio con la Specy) è stato altrettanto abile mentre il suo amico è venuto giù scivolando con il sedere.
Finita l'Area 51 ed anche l'ultimo fiato dei due americani, li ho dovuti quasi spingere fino alla macchina, dove li ho salutati, non prima di averli invitati a visitare questo nostro beneamato forum.
Quindi mi sono tuffato giù per le "Olive"/"variante Amoroso" ma ad un certo punto devo aver sbagliato strada perchè sono arrivato al recupero dei saliscendi, ma va bene lo stesso perchè anche questo percorso non è niente male.
Sono partito, quindi, per i saliscendi che tanto mi piacciono, aspettandomi - dopo le recenti piogge - di trovare profondi solchi. Invece ho trovato un fondo levigatissimo. Dev'essere, infatti, passata una ruspa che ha livellato tutto ed ora il percorso è molto scorrevole. Forse un po' troppo facile.
Saluti