MTB Vs Bitumebike
- Creatore Discussione DaRyL
- Data di inizio
Max74 ha scritto:gli chiedo invece che cosa intende per "utile" quando parla di affondamento in franata. tralasciamo il caso scooter,io lo trovo addirittura pericoloso in frenata.
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per quanto riguarda la frenata io stacco, in discesone su asfalto, con il freno davanti e poi inserisco il freno posteriore. Quando pinzo l'anteriore la forcella affonda un pò assorbendo così un pò di energia, la frenata così mi risulta meno violenta e più progressiva ed anche in moto è così sennò valerossi come fa a staccare a 300 km/h con il freno anteriore?
Per quanto riguarda poi il mio parere sulla mtb su asfalto credo di essermi espresso più che bene dicendo che la bdc è superiore in tutte le condizioni fuorchè in discesa. almeno questo è quello che ho visto io uscendo con un mio amico in bdc: lui leggerissimo e riposato in salita, io un mulo ansimante ma in discesa l'ho staccato. La stessa situazione si è verificata all'inverso in mtb: io con la front in salita lo staccavo di 50 mt. (lui in full), in discesa ovviamente parti invertite...
P.S. ma dove sono le faccine emoticons?
Trombatorepazzo ha scritto:
Ok, credo di aver capito cosa intendi. Penso che la sospensione anteriore serva più a garantire l' aderenza della ruota al suolo ed evitare saltellamenti in caso di irregolarità del fondo stradale e a compensare spostamenti di carico in accelerazione e in rapidi cambiamenti di direzione. Le sospensioni delle moto sono progettate tenendo conto di altri fattori, come quelle della mtb,dovrebbero tener conto,per dirne una,della trazione per forza di cose intermittente impressa dalla pedalata(bloccaggio,spv,pro padal....).
Magari esistono forcelle che limitano la compressione in frenata.
Sarò un caso unico, ma io preferisco la frenata a forKa bloccata,ovviamente su asfalto "levigato".
Non vado oltre perchè non è il mio campo e specifico che quello che ho detto è solo una mia opinione, magari del tutto errata.
Secondo me quello che ha detto Max74 non è del tutto sbagliato. Se ascoltate i pareri e i commenti di meccanici e piloti per diminuire lo spazio di frenata nelle moto (anche motomondiale) si indurisce il precarico della forcella e la compressione. In questo modo il bilanciamento è più neutro (cioè lo spostamento dei pesi è minore) e la moto tende ad avere più ripartizione di carico con conseguente diminuzione degli spazzi di frenata.
Facendo così però si penalizzano le curve veloci una forcella tarata dura tende a non perdonare le asperità del terreno e ha far scivolare l'anteriore verso l'esterno (nelle auto sottosterza).
Come in tutto vige il compromesso!
Discorso differente per il fuori strada dove c'è sempre di mezzo l'incognita sperità!
Spero di non aver detto castronerie!
Facendo così però si penalizzano le curve veloci una forcella tarata dura tende a non perdonare le asperità del terreno e ha far scivolare l'anteriore verso l'esterno (nelle auto sottosterza).
Come in tutto vige il compromesso!
Discorso differente per il fuori strada dove c'è sempre di mezzo l'incognita sperità!
Spero di non aver detto castronerie!
la mia idea è che il confonto debba essere comunque posto relativamente alle capacità tecniche del biker nonchè al suo grado di allenamento. I rapporti della bdc sono un calvario su una salita molto ripida per chi non ha la gamba allenata e non è abbastanza forte. Conosco gente che a inizio stagione e con pochi km nelle gambe riusciva a fare certe salite ripide più o meno nello stesso tempo sia con la bdc che con la mtb. Ovvio che per un amatore ben allenato e tosto questi problemi non esistono e comunque riuscirà a essere comunque + veloce con la bdc. Poi nutro qualche riserva anche per quanto è stato detto sul confronto in discesa. Sono abbastanza convinto del fatto che una mtb possa spuntarla su tratti di discesa ripidi e "da guidare" ma su una discesa senza tante curve strette e magari non troppo ripida la bdc diventa un fulmine imprendibile se uno la sa usare bene.