MTB e solitudine

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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brunopiru

Biker poeticus
26/5/08
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torino
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Ciao, mi capita spesso di essere a torino nel week-end sapresti dirmi di quale salita parli nel tuo messaggio?? grazie in anticipo
mauro
guarda è pieno...se vai alla maddalena sali dal 11-12 o 14 (o il 16 se hai le gambe per farlo)poi entri nel parco dell colle dell'eremo,fantastico in questo periodo,un tappeto di foglie!
se no la collina morenica è fantastica,con dei bellissimi giochi di luce e colori(dal giallo paglerino passando per il verde del grano piantato da poco al rosso delle foglie secce,veramente bellissimo!
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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Sentinella
Non avendo molti coetanei con la mia stessa passione, la solitudine è ormai diventata una compagna che mi permette di pensare, riflettere e rilassarmi, dimenticando tutti i problemi che seguono sempre dietro...
coetanei? :-| e chi ha parlato di coetanei! Basta che sia una persona con cui si passa volentieri una giornata in compagnia, condividendo la stessa passione! (spero tra 15 anni di poter portare mio figlio in bici con me!)
Anche sugli sci preferisco andare in 2, soprattutto se si fa fuoripista. Ma in pista l'andare da solo non mi spiace per nulla, così posso tenere i miei ritmi: no stop dalle 8e30 alle 17, mangiando in seggiovia o su un cucuzzolo panoramico e solitario. Ma anche in questo caso la solitudine è per necessità, non per scelta. O meglio... se i miei amici che hanno i miei ritmi non possono venire, allora andare da solo è una necessità se non si vuol girare con chi è sempre al bar o a mezzogiorno è già stanco e pressa per tornare.
Insomma... con quel che costa il giornaliero!!!
Invece in bici, nei giri pedalati, andare con persone con ritmi molto diversi, mi pesa molto meno, soprattutto se i soggetti sono molto simpatici. Tanto si sa che il giro è quello e presto o tardi lo si conclude.
Se c'è invece la funivia, perdere 5 minuti ogni 10 di discesa, a volte può scazzare e qualche giro in solitaria a fuoco fa godere molto... anche se, come prima, se si gira con qualcuno col tuo ritmo e allenamento è tutto più piacevole, divertente e anche un po' più azzardato.
:cucù:
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Su per i monti
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Io esco al 99,999% da solo.
Non che non mi piaccia uscire in compagnia, il problema è dato da orari, disponibilità, condizioni di allenamento, ...
Così quando mi gira di andare prendo su la bici (strada o MTB che sia) e vado.
Ogni tanto trovo qualcuno, si chiacchiera, si fa un tratto assieme e poi di nuovo da solo.
Qualsiasi sia il percorso, che si tratti del "giro dell'orto", di un giro di 150 km o di una vacanza di 2000 km in bici.
Specialmente quando si deve convivere per più giorni non è facile andare d'accordo nel lungo periodo, ho avuto un'esperienza piuttosto negativa (su questioni banalissime e futili) qualche anno fa e da allora preferisco le vacanze solitarie.
E si che quando esco con qualcuno adeguo sempre il mio passo e il mio modo di fare a quello che va meno forte o ha esigenze particolari.
Ma c'è sempre un limite. :roll:
 

andrea1966

Biker incredibilis
14/8/08
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veneto pedecollinare
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TREK FULL STACHE 8 e specialized enduro comp 26'
io ho pedalato per quasi 20 anni in solitudine.
ora in questo forum ho fatto nuove amicizie e mi piace molto uscire in gruppo, sia per un fattore di sicurezza, sia perchè da chi è più esperto hai sempre qualcosa da imparare ( e magari da insegnare, perchè no )
cmq è una bella esperienza anche pedalare in solitaria, seguendo i propri pensieri e facendosi guidare dalle proprie senzazioni, ammirando paesaggi e la natura in una maniera unica: diciamo che aiuta la riflessione ed è un momento d' introspezione che mi piace molto.
 

Marco7

Biker serius
29/10/09
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mantova
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Ciao, bello l'argomento di questo topic :-) ... io sono appassionato sia di MTB (ripresa un mese e mezzo fà dopo lungo digiuno) ke di moto (ho una spelndida VFR V-Tec)... e devo dire ke finora ho sempre privilegiato le uscite in solitaria per propensione naturale, infatti ho un carattere che mi fà avere bisogno di momenti tutti e solo miei... in più da soli secondo mè si vive e si gusta tutto (paesaggio, fatica, soste...) in una dimensione molto diversa, + intima e per questo molto più intensa... da solo spesso ritrovo un pò mè stesso, e di ritorno sono sì cotto fisicamente ma anche più in pace col "mondo"... ho già fatto anche diverse uscite in gruppo, massacranti e divertentissime ma è tutta un'altra cosa che credo non si possa paragonare ai momenti "zen" (passatemi il termine) che si raggiungono da soli ... :-) :-) Un saluto a tutti ...
 

Happykiller

Biker pazzescus
4/3/05
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Lac Leman
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Io penso che il momento catartico, "zen", se vuoi, si ha in salita e nelle pause quando c'è calma e silenzio.
Questo si può ottenere anche quando si gira in pochissimi e tutti concordi nel voler ritagliarsi questi attimi di serenità.
Basta isolarsi senza dover essere fisicamente da soli... bastano pochi metri di distanza, silenzio, fissar la ruota che gira o perdersi nella contemplazione del panorama.
Ma poi si possono gustare tutti i momenti di convivialità, di scherzo, di assistenza reciproca, di scambio di competenze, esperienze, racconti di avventure passate... sono momenti altrettanto belli... e in discesa si ha maggiore sicurezza, nei bivi dubbi ci si consulta.
Neanche a me piacciono i megaraduni, le gare ecc, ma il "pochi, ma buoni" ritengo sia il punto di congiunzione tra il piacere della solitudine e il piacere della compagnia. o-o
 

andrea1966

Biker incredibilis
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veneto pedecollinare
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Io penso che il momento catartico, "zen", se vuoi, si ha in salita e nelle pause quando c'è calma e silenzio.
Questo si può ottenere anche quando si gira in pochissimi e tutti concordi nel voler ritagliarsi questi attimi di serenità.
Basta isolarsi senza dover essere fisicamente da soli... bastano pochi metri di distanza, silenzio, fissar la ruota che gira o perdersi nella contemplazione del panorama.
Ma poi si possono gustare tutti i momenti di convivialità, di scherzo, di assistenza reciproca, di scambio di competenze, esperienze, racconti di avventure passate... sono momenti altrettanto belli... e in discesa si ha maggiore sicurezza, nei bivi dubbi ci si consulta.
Neanche a me piacciono i megaraduni, le gare ecc, ma il "pochi, ma buoni" ritengo sia il punto di congiunzione tra il piacere della solitudine e il piacere della compagnia. o-o
concordo in pieno.
 

Marco7

Biker serius
29/10/09
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Io penso che il momento catartico, "zen", se vuoi, si ha in salita e nelle pause quando c'è calma e silenzio.
Questo si può ottenere anche quando si gira in pochissimi e tutti concordi nel voler ritagliarsi questi attimi di serenità.
Basta isolarsi senza dover essere fisicamente da soli... bastano pochi metri di distanza, silenzio, fissar la ruota che gira o perdersi nella contemplazione del panorama.
Ma poi si possono gustare tutti i momenti di convivialità, di scherzo, di assistenza reciproca, di scambio di competenze, esperienze, racconti di avventure passate... sono momenti altrettanto belli... e in discesa si ha maggiore sicurezza, nei bivi dubbi ci si consulta.
Neanche a me piacciono i megaraduni, le gare ecc, ma il "pochi, ma buoni" ritengo sia il punto di congiunzione tra il piacere della solitudine e il piacere della compagnia. o-o

C'è da dire ... e non sò se vi capita... che in alcuni casi sento la necessità fisiologica e mentale dell'uscita da solo xkè il livello di stress e incazzatura del momento è talmente alto che pure in un gruppo di pochi sarei altamente asociale :down:... quindi l'uscita così serve a sbollirmi e rilassarmi... la fatica fisica prevale su tutto e fà da vera medicina...

... ma le tue considerazioni del "pochi ma buoni" ci stanno tutte!!:prost: come dici è un punto di unione ideale... per i momenti catartici "zen" ti quoto in pieno salvo che antepongo alla salita una discesa tecnica ed impegnativa su fondo molto sconnesso e con pendenze notevoli ... forse xkè mi manca ancora la tecnica mi sono accorto che in quel frangente sn assolutamente assorto e concentrato cn ogni neurone ed ogni muscolo su quello che sto facendo... in poche parole assorbito completamente... ma proprio per questo il tutto è ancora più intenso e bello :-) :-)

PS. scrivendo in questo post mi accorgo che per molti come x mè la bike è qualcosa di più... quindi la mia domanda è... ma ci sarà qualcuno che considera la bike solo un telaio con 2 ruote e pedali su cui spingere e basta?? se sì è un pò triste almeno x mè... ;-)
 

Happykiller

Biker pazzescus
4/3/05
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Lac Leman
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Sentinella
Nelle discese ipertecniche di fatto si è soli. Sì, la concentrazione è al massimo, ma proprio per questo motivo non c'è spazio per perdersi nei propri pensieri. Non è catartico, ma adrenalinico, rigenerante. Dà benessere ed euforia durevoli e funge da panacea per ogni afflizione, ma questo avviene anche in compagnia, con l'aggiunta di una sicurezza maggiore, una possibilità di osare un po' di più, uno sprone reciproco, una giocosità ulteriore.
Se mentre scendi sul supertecnico pensi a qualcosa che non sia quello che stai facendo... cadi. E se sei da solo sono anche kazzi acidi.

L'uscita in solitaria ha sicuramente un fascino a sé* stante, con quel senso di privilegio nel godere di certi panorami o condizioni superlative, come se fosse un premio divino.
...o un castigo divino, se l'uscita vira in negativo.

Penso che in molti casi l'uscita in solitaria dev'essere accompagnata dalla consapevolezza che si sta compiendo un atto irresponsabile e ardito. E per questo sia più corretto sentirsi degli incoscienti e non degli eroi, come talvolta si è portati a pensare.

Tante volte mi son detto "fanculo, la prossima volta vado per fatti miei, che almeno non sono ho 'ste limitazioni" (soprattutto sciando). Bisogna fare degli attenti bilanci, ponendo sempre al primo posto delle valutazioni il rischio, che quasi inevitabilmente sempre si cerca... e... fare in modo che si tratti di un'esperienza ripetibile... non l'ultima.
(questa considerazione ha un punto di vista egoistico, solitario, che va al di là del piacere di stare con gli amici)

Vabbe'.

Faccio fatica a capire chi gira da solo per scelta e non per necessità.
L'adrenalina è una droga che dà una dipendenza molto forte in me e il freeride è la fonte più potente di questo stupefacente, tanto estremo quanto controllabile.
Tutto ciò che mi impedisce di praticarlo con costanza mi crea malumore.
La "necessità" di osare implica un incremento di libertà quando si sa che c'è un compagno di avventura che può recuperare la tua salma o meglio intervenire prima del dewater. :-|
Ma poi... quello che più mi spinge a desiderare d'essere coi miei amici è la gioia incontenibile che mi provoca questo sport e il desiderio di condividerlo con chi mi è più caro, senza gelosie. Don't share your girl, but your trail!
Non è una donna... :loll: è la montagna. Condividere la felicità che dà, non può dar fastidio!

Poi essere con un fedele amico quando si è tristi o incazzati neri è un bene, perché ci si aiuta reciprocamente a sfogarsi, ad esternare i problemi, analizzarli e magari risolverli, confrontarsi. E' un momento di crescita interiore, che in buona compagnia è più rapido ed efficace.
E se non si risolvono i problemi, almeno si ride un po' e ci si distrae.
Faccio davvero fatica a chi preferisce uscir da solo che con qualche buon amico. Mi fa pensare che si abbia paura di confrontarsi, aprirsi, chiusi in un'autarchia mentale. Una sorta di desiderio di autosufficienza.

Non è questa una critica a chi preferisce la solitudine in mtb, ma un'analisi mia, soggettiva, che mira a capire chi la pensa diversamente. Quindi... dite la vostra. ;-) o-o




(*=dubbio risolto)
 

andrea1966

Biker incredibilis
14/8/08
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veneto pedecollinare
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TREK FULL STACHE 8 e specialized enduro comp 26'
visto che si parla di catarsi, introspezione e momenti di solitudine, oggi ho provato queste sensazioni camminando da solo in collina su un percorso che avrei dovuto affrontare a circuito in bici. ad un certo punto mi son trovato a camminare in perfetta solitudine tra il freddo e la nebbia e devo dire che, almeno per il mio carattere, è stata un' esperienza bellissima: riesci a riflettere, a riordinarti le idee, a liberare la mente, a ritrovare una calma interiore che aiuta davvero a star meglio.
 

killer

Biker serius
8/10/06
251
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FVG
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Mah io da solo mi sento bene, anzi alle volte meglio. Devo guardare l'orologio ogni giorno tra famiglia e lavoro. Almeno quando giro da solo mi libero da tutte le imposizioni spazio-temporali che mi vengono imposte dalla vita di ogni giorno. Non sono un solitario asociale, in bici ho un bel gruppo con cui uscire e domenica sulla neve ho girato con mio figlio. Le cose più belle che ho fatto però, le ho fatte da solo, magari rinunciando a qualcosa tecnicamente parlando, ma godendo del vento dei colori e dei panorami che il giro mi offriva. Se vado sul tecnico preferisco la compagnia, anche perchè ad ogni passaggio si cade si ride e si scherza, da soli solo paura e botte...Secondo me il giusto bilanciamento delle due cose a seconda dell'umore, è la giusta via da seguire, almeno per quanto mi riguarda, visto che in bici ci vado perchè mi piace e non per mestiere
Saluti e auguri a tutti, Marco.
 

andrea1966

Biker incredibilis
14/8/08
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veneto pedecollinare
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è vero, è utile conciliare i momenti di solitudine coi momenti in cui si pedala in compagnia. concordo anche sul fatto che pedalare in solitudine non significhi essere asociali ma solo vivere la mtb in modo un pò diverso.
 

topix

Biker assatanatus
11/11/08
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Fiorenza
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Molto spesso ho preferito uscire da solo in mtb per seguire i miei ritmi e godere appieno delle emozioni che il nostro sport e la natura ci danno, e Dio solo sa quanto ne ho goduto e quanto l'ho ringraziato per questo, ma ...

... dopo la brutta esperienza di questa estate ( incidente nel bosco vicino casa, perdita di memoria e operazione alla testa a 2 mesi di distanza ) mi sento obbligato di sconsigliare questa pratica anche per uscite apparentemente senza pericoli, perchè, nella mtb, "senza pericoli" non esiste. :il-saggi:
 

andrea1966

Biker incredibilis
14/8/08
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veneto pedecollinare
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TREK FULL STACHE 8 e specialized enduro comp 26'
Molto spesso ho preferito uscire da solo in mtb per seguire i miei ritmi e godere appieno delle emozioni che il nostro sport e la natura ci danno, e Dio solo sa quanto ne ho goduto e quanto l'ho ringraziato per questo, ma ...

... dopo la brutta esperienza di questa estate ( incidente nel bosco vicino casa, perdita di memoria e operazione alla testa a 2 mesi di distanza ) mi sento obbligato di sconsigliare questa pratica anche per uscite apparentemente senza pericoli, perchè, nella mtb, "senza pericoli" non esiste. :il-saggi:
hai ragione
purtroppo però a causa di impegni vari ed orari di lavoro particolari, non sempre è possibile uscire in compagnia.
 

cowboy76

Biker cesareus
25/3/09
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Ai piedi del Corno alle Scale..Prov. BO
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Stumpy FSR expert carbon
Io la maggior parte delle volte le uscite le faccio in solitaria..un po' perchè, fra la settimana, i tempi sono stretti e riuscire a metterci d'accordo con tutti gli altri non è facile, e anche il week c'è chi ha un impegno e chi un altro, per cui alla fine il 98% delle uscite me le faccio da solo!
D'altra parte, fin dai 14 anni, con la prima mtb SPEED ero sempre in giro per i boschi solo, ed oggi riscopro un po' quel senso d'avventura di allora...apprezzando forse di più il silenzio, e la pace che certi posti possono regalare..a 14 anni, non c'ra la frenesia del lavoro, degli orari strettissimi per qualsiasi cosa, e quindi più che altro era "voglia di esplorazione"...oggi, magari ripercorro da solo quei sentieri, con la spasmosa necessità di carpire ogni sensazione di pace, serenità, e black out da tutto il quotidiano che può dare il pedalare per i sentieri dele montagne...emozioni uniche, di fatica, soddisfazione, e leggerezza!!!
 

Happykiller

Biker pazzescus
4/3/05
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Lac Leman
broadbandsports.com
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Sentinella
Per le uscite in solitaria, oltre ai miei inseparabili parastinchi, paraschiena e casco integrale, mi porto anche la pettorina, nonostante il giro preveda tanto dislivello in salita.
Un livello di protezione in più mi dà sicurezza come un amico. :-)
 

gammaray

Biker infernalis
7/7/04
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Trieste
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Mah io da solo mi sento bene, anzi alle volte meglio. Devo guardare l'orologio ogni giorno tra famiglia e lavoro...

Quotone :prost: :prost: :prost: pedalando da solo nel tempo risicato qua e la' qualcosa riesco a farlo, ed avendo il tempo libero centellinato dover aspettare il solito ritardatario fa passar la voglia di uscire in compagnia. Questa va bene x trovar nuovi percorsi, per una maggior sicurezza in caso di infortuni ma se il tempo libero e' ridotto allora e' meglio andar da soli e gestirsi da soli il poco tempo a disposizione
 

Marco7

Biker serius
29/10/09
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mantova
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Tutte le considerazioni di ognuno fatte fin qui sono tutte vere e giuste ... e sono belle perchè pur con punti di vista anche opposti appare chiaro come siamo in tanti ad amare questo sport... :-) :-) :prost:
... io aggiungo una considerazione personale che sarà anche banale ma mi sembra sia vera... ovvero credo semplicemente che alla fine, al di là di ciò che il giro o l'uscita ci "comunica" o ci "trasmette", al di là dei motivi che ci possono spingere, delle necessità o meno, delle sensazioni che proviamo... l'uscire in solitaria piuttosto che in gruppo (sia esso di pochi elementi o numeroso) dipenda molto dal proprio carattere o indole... insomma passatemi il termine/paragone sia una cosa "genetica" che spesso ci spinge anche in modo inconsapevole a preferire un certo tipo di uscita piuttosto che un'altra, quindi individua una tendenza o propensione di base diversa da persona a persona... ... .... .... anche se li ho già postati in un'altro topic... AUGURI A TUTTI DI BUON NATALE E FELICI FESTIVITA' E.... BEH AUGURI SEMPRE PER GRANDI PEDALATE!!! :babb::babb::babb:
 

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