Motocross negli Euganei!!NOOOO!!!!!

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motoalp

Biker serius
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già...ma si dà il caso che arare il parco, legale non è...
e se non ti chiarisci questo, possiamo smettere di parlare del resto...
il "nostro problema" è di non poter percorrere sentieri scavati da gente che non dovrebbe passarci...

Ma difatti nessuno ha detto che sia legale; come puoi leggere in quello che ho scritto, ho solo affrontato separatamente ciò che riguardava l'aspetto legale da ciò che non lo riguardava. Tutto il resto sono tentativi di fare polemica gratuita e bloccare la discussione su questioni che non esistono.

Quindi hai ragione: è meglio se io e te non ci parliamo, perché non serve a nulla.


A mio avviso più che un problema dei bikers è un problema degli enduristi. Non chiedete a noi di risolverlo. Se hanno chiuso le piste della zona non è colpa nostra e probabilmente ci saranno stati dei motivi più o meno giusti.... non lo so.
Sicuramente all'interno dell'area dei Colli Euganei, l'attività a motore (enduro-fuoristrada-quad) sui sentieri si scontra con l'etica di un parco naturale.
La soluzione potrebbe essere quella di costruire una pista fuori dal perimetro del parco.

Con questo mi auguro che nessuno di noi e dei nostri figli abbia da essere investito da moto, bici, auto eccc... sarebbe molto triste

Perdonami, ma a me sembra che qualche problema i bikers ce l'abbiano, visto che lamentano l'impossibilità di percorrere i sentieri a causa del passaggio delle moto. Non è di questo che stiamo parlando? Ripeto, io di problemi da risolvere lì non ne ho, perché abito decisamente altrove.

Le piste non penso che c'entrino qualcosa, perché quelle riguardano la pratica del motocross. Per fare enduro servono percorsi, e ti posso dire che in altri parchi esistono percorsi sterrati, anche tosti, indicati sulle mappe come strade aperte al traffico veicolare. Magari esistono già percorsi di questo tipo dentro o fuori il parco, però non lo posso dire perché non conosco la zona dei Colli Euganei.

Infine, penso che nessuno si auguri che qualcuno venga investito da qualsivoglia mezzo...
 

andrea1966

Biker incredibilis
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TREK FULL STACHE 8 e specialized enduro comp 26'
a mio avviso tutta la discussione sta diventando un pò ripetitiva.

senza offendere nessuno, e senza cattiveria, basterebbe solo prendere atto che nei sentieri euganei la circolazione allle moto è vietata per legge.

stop

poi girarci attorno coi se e coi ma non porta a nulla.

le moto dovrebbero (uso il condizionale perchè molti motociclisti se ne fregano dei divieti ) girare altrove.

vedere i sentieri devastati da chi se ne frega delle norme in vigore dà molto fastidio: rischiare di farsi male perchè si trovano i sentieri in pessime condizioni per quanto ho appena detto dà ancora più fastidio.

se si rispettassero le norme in vigore .... ma io credo ancora alle favole.
 

burdenbike

Biker immensus
a mio avviso tutta la discussione sta diventando un pò ripetitiva.

senza offendere nessuno, e senza cattiveria, basterebbe solo prendere atto che nei sentieri euganei la circolazione allle moto è vietata per legge.

stop

poi girarci attorno coi se e coi ma non porta a nulla.

le moto dovrebbero (uso il condizionale perchè molti motociclisti se ne fregano dei divieti ) girare altrove.

vedere i sentieri devastati da chi se ne frega delle norme in vigore dà molto fastidio: rischiare di farsi male perchè si trovano i sentieri in pessime condizioni per quanto ho appena detto dà ancora più fastidio.

se si rispettassero le norme in vigore .... ma io credo ancora alle favole.
infatti il problema è il rispetto della legge...(nello specifico)
una volta capito questo, il resto dei problemi scompare
 

sembola

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Quello che è vietato non si deve fare, senza se e senza ma.

Per cui invito formalmente a desistere dal giustificare, in maniera diretta o indiretta, comportamenti contrari alle leggi nazionali e regionali. Interventi in tal senso non saranno ammessi nè tollerati.

Spero di non dover tornare sull' argomento.
 
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freeride_lover

Biker superis
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Premetto: sono un mtbiker sfegatato (che gira assiduamente sui Colli) ma anche molto amante del cross/enduro.

Andrò controcorrente, ma apprezzo molto l'intervento di motoalp, che ha risposto pacificamente e (almeno tentando, poi si può essere d'accordo come no) argomentando le sue motivazioni/desideri/proposte, questo glielo và riconosciuto (ben sappiamo che la maggior parte dei "motorizzati" non vuole sapere ragioni in merito al problema e come prima frase ti manda a quel paese :omertà:).

[imho] Io sono assolutamente pro-dialogo: spero che i motoclub della zona chiedano ed ottengano uno spazio dedicato esclusivamente a loro ;-)

E lo dico da uno che ha rischiato veramente di essere pestato da un endurista fuori di sè, e da mtbiker-vittima che percorre sentieri arati da enduristi.

E' un po' come i bikepark estivi per noi: è o non è davvero stupendo scendere a mille senza pensieri, sapendo che per di là non possono passarci altre persone se non altre mtb in discesa come te, e se magari trovi qualcuno sai che legalmente in caso di problemi.. sono problemi suoi?
:prost:
 

Marcoz

Biker cesareus
11/11/07
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però non lo posso dire perché non conosco la zona dei Colli Euganei.
Senza polemica, probabilmente di quello che hai scritto questa è la cosa più giusta. Quello che dici è sensato in altri contesti, non nell'ambito del Parco Colli.
I Colli Euganei insistono su un'area relativamente molto piccola, già fortemente antropizzata e soggetta a forti fenomeno di erosione. La costituzione del Parco e le norme che regolamentano la circolazione sui sentieri servono in primo luogo a proteggere l'ambiente naturale seriamente compromesso. Basterebbe un po' di senso civico da parte dei motociclisti per capire che i Colli Euganei non sono compatibili con la pratica dell'enduro.
Sono favorevole alla realizzazione di aree dove poter girare in moto, ma non credo che la realizzazione di piste servirebbe a molto: l'enduro non è il cross e chi fa enduro non va in pista
 
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loonet

Biker superioris
.......
Le piste non penso che c'entrino qualcosa, perché quelle riguardano la pratica del motocross. Per fare enduro servono percorsi, e ti posso dire che in altri parchi esistono percorsi sterrati, anche tosti, indicati sulle mappe come strade aperte al traffico veicolare. Magari esistono già percorsi di questo tipo dentro o fuori il parco, però non lo posso dire perché non conosco la zona dei Colli Euganei.

Infine, penso che nessuno si auguri che qualcuno venga investito da qualsivoglia mezzo...

Associandomi a Marcoz..... tu sei intervenuto esponendo le tue idee generali a favore della pratica dell'enduro.
Molto probabilmente non conosci il caso specifico dei Colli Euganei che hanno una rete di sentieri molto articolata.
Molti di questi sono single track o semplici tracce appena accennate.
Il terreno è molto particolare soggetto appunto a fenomeni di erosione e frane abbastanza diffusi.
Sicuramente potrai immaginare cosa succede su questi terreni, magari su un tratto in salita, dopo il passaggio di una decina di enduristi.
Con questo non voglio mettermi contro la pratica dell'enduro, dico solo che certi sport hanno bisogno di spazi adeguati che sicuramente vanno in contrasto con la morfologia e le caratteristiche dei colli euganei.
Probabilmente dalle tue parti non è cosi.
 

stilgar

Biker velocissimus
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nera e gialla
Tanto per cominciare secondo me dovresti cambiare i toni perché il problema è il tuo, mica è mio. Io da me giro tranquillamente in moto, in bici, in jeep, a piedi, senza rompere i coglioni a nessuno e senza che nessuno li rompa a me.

io spero che tu abbia le autorizzazioni per girare in moto come scrivi tu "da me".
perche sai, si da il caso che vivo nella stessa zona e vivo dove esiste una legge regionale che impedisce ai mezzi a motore non autorizzati l'accesso strade agrosilvo pastorali.

se vuoi il dialogo prima rispetta le leggi, perchè di motociclisti che rompono i coxxoni e arano i sentieri della mia zona ce ne sono, e fin troppi.

io al vivi e lascia vivere non ci sto più: il giorno che succederà che un idiota in bici investira un pedone e impediranno alle mtb di andare li venderò la bici e me ne andrò a piedi.

basterebbe che in questo caxxo di paese ci fosse più senso civico per evitarsi tante noie.
 
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zeromeno

Biker paradisiacus
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un chiarimento
prima faccio una piccola premessa: IO non ho nulla contro gli enduristi, anzi trovo che l'enduro sia uno sport fantastico e le moto mi hanno sempre appassionato
pero'
si deve partire dal presupposto che se c'è una legge c'è un motivo che spinge a farla,nel resto del modo è cosi' purtroppo in italia siamo abituati ad una classe dirigente non sempre all'altezza x cui ci viene spontaneo e naturale criticare le leggi e interpretarle alla nostra maniera(cioè come ci fa comodo)
Non sempre è cosi' ,nel senso che -a volte- le leggi sono pensate bene e a favore della COLLETTIVITA' contro i vantaggi di pochi (si succede anche in italia che ci siano leggi giuste...)
Nella fattispecie il parco colli Euganei è un fazzoletto di terra di pochi kmquadrati in una zona sulla quale abitano 2 milioni di persone
se anche una minima parte di questi avesse la (giusta) passione della moto da enduro,diciamo che in un attimo ogni domenica ci sarebbero 5-10 mila moto sui colli a raspare (chi piu' e chi meno,perchè lo so che ibravi fanno pochi danni ma i bravi sono anche pochi...)i sentieri
Secondo voi sarebbe possibile?
Quindi riuscite-motociclisti intervenuti- a fare un ragionamento che parta dal concetto di BENE COMUNE,COLLETTIVITA',COMUNITA'
o voi ragionate-coome mi sembra - solo da IO ,ME MESTESSO?:nunsacci:
 

motoalp

Biker serius
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Quindi riuscite -motociclisti intervenuti- a fare un ragionamento che parta dal concetto di BENE COMUNE,COLLETTIVITA',COMUNITA' o voi ragionate-coome mi sembra - solo da IO ,ME MESTESSO?:nunsacci:

Beh, io mi sono introdotto subito dicendo che se il passaggio delle moto rende impraticabili tutti i sentieri agli altri utenti, ciò non va bene e bisogna trovare una soluzione. Quindi non riesco a capire di cosa tu stia parlando, visto che io di lì nemmeno ci passo.


Quello che dici è sensato in altri contesti, non nell'ambito del Parco Colli. Sono favorevole alla realizzazione di aree dove poter girare in moto, ma non credo che la realizzazione di piste servirebbe a molto: l'enduro non è il cross e chi fa enduro non va in pista.

Certamente, io ho fatto una proposta "a distanza", quindi non so quanto sia applicabile nel caso dei Colli Euganei. Certo è che, come dici, la soluzione non sono le piste da cross; probabilmente la possibilità di fare enduro almeno al di fuori dei parchi darebbe agli enduristi uno spazio più che sufficiente.


io spero che tu abbia le autorizzazioni per girare in moto come scrivi tu "da me". perche sai, si da il caso che vivo nella stessa zona e vivo dove esiste una legge regionale che impedisce ai mezzi a motore non autorizzati l'accesso strade agrosilvo pastorali.

se vuoi il dialogo prima rispetta le leggi, perchè di motociclisti che rompono i coxxoni e arano i sentieri della mia zona ce ne sono, e fin troppi. io al vivi e lascia vivere non ci sto più: il giorno che succederà che un idiota in bici investira un pedone e impediranno alle mtb di andare li venderò la bici e me ne andrò a piedi.

Continuo a domandarmi come si faccia a discutere usando sistematicamente questo tipo di toni, comunque ti rispondo, visto che l'argomento non è del tutto OT.

La legge regionale lombarda di cui parli chiude sì al pubblico transito le strade agro-silvo-pastorali, ma le stesse devono essere prima individuate con un documento ufficiale dai consigli comunali, e poi ufficialmente chiuse posizionando gli specifici cartelli di divieto al loro imbocco. In sostanza, in assenza del cartello, la strada è aperta; questo significa che una strada sterrata non è per forza agro-silvo pastorale.

Alcuni comuni in ogni caso (soprattutto in Valtellina) concedono l'accesso giornaliero (vedi Passo Dordona) o annuale, senza vincolo di utilizzo, in cambio di un contributo economico alla manutenzione della strada.

Tu parli di sentieri arati, ma i sentieri e le strade agro-silvo-pastorali sono due cose diverse, perché i primi sono quelli creati dal calpestio di persone e animali, le seconde sono create da o per il passaggio di mezzi meccanici.

Io normalmente giro in Val d'Intelvi ed in Val di Muggio, in Svizzera, zone dove molte strade più o meno toste sono ancora aperte e percorribili.


Quello che è vietato non si deve fare, senza se e senza ma. Per cui invito formalmente a desistere dal giustificare, in maniera diretta o indiretta, comportamenti contrari alle leggi nazionali e regionali. Interventi in tal senso non saranno ammessi nè tollerati.

Nessuno in questa discussione ha giustificato la violazione della legge, si è solo preso atto che qualcuno, sentendosi (dice lui) vessato inutilmente da alcune leggi, decide di violarle; poi ognuno avrà il suo giudizio su questo, ma è la realtà dei fatti.


Questa discussione non ha + senso :rosik:
Sembola ed Andrea1966 hanno parlato chiaro:celopiùg:, è inutile ricalcare sempre gli stessi discorsi.....c'è ancora qualcuno che ha del buontempo??? :fantasm:

Come ho già detto, è molto triste che ci sia puntualmente qualcuno che tenta di confondere, bloccare o far chiudere questa discussione. Ti dà tanto fastidio che ci sia qualcuno che abbia ancora voglia di parlarne? Se non ti interessa puoi anche non partecipare.
 

sembola

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Beh, io mi sono introdotto subito dicendo che se il passaggio delle moto rende impraticabili tutti i sentieri agli altri utenti, ciò non va bene e bisogna trovare una soluzione.
Non c'è nessuna soluzione da trovare: se il parco è vietato alle moto, in moto non ci si va e finita lì. Se la legge regionale proibisce sentieri e mulattiere alle moto, non ci si va e fine. Esattamente come la mancanza di parcheggio non si può risolvere lasciando l'auto in doppia fila.
Finchè c'è una legge la si rispetta, magari cercando di farla cambiare.
Il resto è rumore di unghie sui vetri.

Come ho già detto, è molto triste che ci sia puntualmente qualcuno che tenta di confondere, bloccare o far chiudere questa discussione.
In effetti è molto triste che ci sia chi tenta pervicacemente di buttarla in rissa con interventi sistematicamente provocatori.
 

motoalp

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Non c'è nessuna soluzione da trovare: se il parco è vietato alle moto, in moto non ci si va e finita lì. Se la legge regionale proibisce sentieri e mulattiere alle moto, non ci si va e fine. Esattamente come la mancanza di parcheggio non si può risolvere lasciando l'auto in doppia fila.
Finchè c'è una legge la si rispetta, magari cercando di farla cambiare.
Il resto è rumore di unghie sui vetri. In effetti è molto triste che ci sia chi tenta pervicacemente di buttarla in rissa con interventi sistematicamente provocatori.

Esattamente, finché si usano toni come i tuoi il tentativo di buttarla in rissa è palese.

Comunque, il tuo esempio dei parcheggi in doppia fila calza a pennello: se non ci sono parcheggi in una certa area, ci sarà sempre chi, non trovando altra soluzione, metterà in conto il rischio della multa pur di non dover parcheggiare a 10 km da dove deve andare. Se invece si costruisce un autosilo in zona, molti andrebbero a mettere la macchina lì, pagando pure il parcheggio e finanziando la costruzione dell'autosilo, piuttosto che rischiare la multa.

Soluzione che accontenta tutti, senza bisogno di insulti, scazzottate per strada, gomme tagliate, indignazione della società civile e bandiere di partito.
 

sembola

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Esattamente, finché si usano toni come i tuoi il tentativo di buttarla in rissa è palese.
Chi legge è perfettamente in grado di valutare da quale parte provengano i tentativi di provocare e quindi di buttarla in rissa.

Comunque, il tuo esempio dei parcheggi in doppia fila calza a pennello: se non ci sono parcheggi in una certa area, ci sarà sempre chi, non trovando altra soluzione, metterà in conto il rischio della multa pur di non dover parcheggiare a 10 km da dove deve andare. Se invece si costruisce un autosilo in zona, molti andrebbero a mettere la macchina lì, pagando pure il parcheggio e finanziando la costruzione dell'autosilo, piuttosto che rischiare la multa.

Soluzione che accontenta tutti, senza bisogno di insulti, scazzottate per strada, gomme tagliate, indignazione della società civile e bandiere di partito.
L'esempio invece non calza da questo punto di vista. Un esempio più corretto sarebbe quello delle zone a traffico limitato o delle aree pedonali, in cui determinati mezzi o categorie di utenti sono limitati, contingentati o del tutto esclusi, per motivi di tutela storico-ambientale e dell'incolumità delle persone.
La questione dei mezzi a motore nei boschi è appunto questa: possono andare in determinati posti (strade pubbliche) e non in altri (viabilità forestali, mulattiere, sentieri). Basta stare nei percorsi legittimi e non succede nulla. E se praticamente tutte le legislazioni regionali mettono in opera questo divieto viene da pensare che c'è un motivo.

Se poi questa limitazione, come quella delle ZTL, ti sembra ingiusta sei libero di agire nei confronti di chi decide per far sì che la legislazione cambi. Non di infrangerla perchè "ingiusta".

Mi permetto poi di fare presente che le legislazioni di alcune regioni già prevedono gli "autosilos", per usare il tuo paragone: per esempio la Regione Toscana ha previsto nella legge forestale che si possano destinare delle aree alla pratica degli sport a motore. Purtoppo nessuna associazione ha mai ritenuto opportuno impegnarsi in tal senso, forse perchè non fa piacere prendersi delle responsabilità ed essere beffati dai soliti furbi: o forse perchè è più facile fare il proprio comodo sapendo di non correre praticamente nessun rischio.
 

federicocolombini

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Come ho già detto, è molto triste che ci sia puntualmente qualcuno che tenta di confondere, bloccare o far chiudere questa discussione. Ti dà tanto fastidio che ci sia qualcuno che abbia ancora voglia di parlarne? Se non ti interessa puoi anche non partecipare.

Il mio non è un tentativo di insabbiare l'argomento...ci mancherebbe, sarebbe da ipocriti!!!!!!!!!!!!

Il problema c'è, la normativa non manca, i trasgressori ci sono, e se tu hai delle belle e buone soluzioni per ovviare il problema....allora ben venga! il Topic ha un senso! :il-saggi:
Se invece la discussione viene rivolta ad un pubblico di polemici e criticoni, perde ovviamente di spessore, il che non ha senso.
 

stilgar

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motoalp, la legge regionale della lombardia recita
“sulle strade agro-silvo-pastorali, sulle mulattiere e sui sentieri è vietato il transito dei mezzi motorizzati, ad eccezione di quelli di servizio e di quelli autorizzati in base al regolamento comunale”.

a me non risulta che debba essere impedito l'accesso, mi risulta che sono tutte NON ACCESSIBILI fatto salvo quelle dove i comuni hanno segnalato con un divieto di transito ai non autorizzati.

Quindi?

Io non voglio far la guerra a quelli che vanno con l'enduro, vorrei solo che rispettassimo tutti le regole.
E vorrei tanto non passare sempre io per il c......e che se non trova posto porta la macchina a 10km e non la posteggia in doppia fila, sugli spazi degli handicappati, sul marciapiede...
Vorrei che in Italia prima si imparasse a rispettarle le leggi e solo poi a proporre modifiche: il caso specifico è che sono vietati gli accessi ai mezzi motorizzati. Bene, allora chi ha la moto fa una petizione, raccoglie firme, parla con i comuni con le regioni e intavola una discussione per modificare la legge. Non se ne sbatte andando dove non dovrebbe.

Tutto qui: io apprezzo il tuo atteggiamento, vedo solo un vizio di forma. Prima rispetto le regole, dopo cerco il consenso per cambiarle.

Altrimenti è come dire che siccome la tassazione in italia è alta, allora è giusto evadere le tasse, giusto per usare un tema molto di moda di questi tempi.
My two cents.
 

burdenbike

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Esattamente, finché si usano toni come i tuoi il tentativo di buttarla in rissa è palese.

Comunque, il tuo esempio dei parcheggi in doppia fila calza a pennello: se non ci sono parcheggi in una certa area, ci sarà sempre chi, non trovando altra soluzione, metterà in conto il rischio della multa pur di non dover parcheggiare a 10 km da dove deve andare. Se invece si costruisce un autosilo in zona, molti andrebbero a mettere la macchina lì, pagando pure il parcheggio e finanziando la costruzione dell'autosilo, piuttosto che rischiare la multa.

Soluzione che accontenta tutti, senza bisogno di insulti, scazzottate per strada, gomme tagliate, indignazione della società civile e bandiere di partito.
il principio, ancorchè condivisibile, cozza contro l'assenza dell'autosilo...
se l'autosilo non c'è nessuno può sentirsi autorizzato a parcheggiare in doppia fila...
se lo ritiene opportuno, infrangendo il C.d.S. si espone al rischio di beccarsi una multa...

(p.s.: ci sono centri commerciali con i parcheggi interrati deserti e le strade circostanti intasate di imbecilli in divieto di sosta...
ma il mondo non è perfetto...)
 

motoalp

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Il mio non è un tentativo di insabbiare l'argomento...ci mancherebbe, sarebbe da ipocriti!!!!!!!!!!!!
Il problema c'è, la normativa non manca, i trasgressori ci sono, e se tu hai delle belle e buone soluzioni per ovviare il problema....allora ben venga! il Topic ha un senso! :il-saggi:
Se invece la discussione viene rivolta ad un pubblico di polemici e criticoni, perde ovviamente di spessore, il che non ha senso.

Allora mi spiace, avevo interpretato male il tuo ragionamento. Quello che dici è perfettamente vero.


Chi legge è perfettamente in grado di valutare da quale parte provengano i tentativi di provocare e quindi di buttarla in rissa.

Sì, hai ragione: si distinguono mooolto bene i messaggi di quelli che hanno tentato di provocare la zuffa.


Un esempio più corretto sarebbe quello delle zone a traffico limitato o delle aree pedonali, in cui determinati mezzi o categorie di utenti sono limitati, contingentati o del tutto esclusi, per motivi di tutela storico-ambientale e dell'incolumità delle persone.
La questione dei mezzi a motore nei boschi è appunto questa: possono andare in determinati posti (strade pubbliche) e non in altri (viabilità forestali, mulattiere, sentieri). Basta stare nei percorsi legittimi e non succede nulla. E se praticamente tutte le legislazioni regionali mettono in opera questo divieto viene da pensare che c'è un motivo.

Non calza nemmeno questo esempio, perché le ZTL riguardano porzioni limitate di città, mentre nel caso dei percorsi a fondo naturale i legislatori hanno ormai fatto in modo che non ci sia praticamente più nulla di percorribile, salvo casi eccezionali (come la mia zona). La situazione quindi è paragonabile, continuando sullo stampo del tuo esempio, ad un blocco totale e permanente delle auto.


Mi permetto poi di fare presente che le legislazioni di alcune regioni già prevedono gli "autosilos", per usare il tuo paragone: per esempio la Regione Toscana ha previsto nella legge forestale che si possano destinare delle aree alla pratica degli sport a motore. Purtoppo nessuna associazione ha mai ritenuto opportuno impegnarsi in tal senso, forse perchè non fa piacere prendersi delle responsabilità ed essere beffati dai soliti furbi: o forse perchè è più facile fare il proprio comodo sapendo di non correre praticamente nessun rischio.

Tu fai tutto semplice, ma difficilmente un Sindaco, se non costretto, concederebbe uno spazio del genere, per paura di aprire polemiche inutili contro sé stess0 sui giornali (che vanno a braccetto con la retorica inutile); queste aree possono esistere, ma non è definito dove e quanto debbano essere lunghi.

Laddove si è cercato di creare un percorso, invece, molte prefetture lo hanno interpretato come la creazione di una pista agonistica, con le richieste normative del caso: presenza di pompieri e medici, bagni pubblici, ampie vie di accesso per i soccorsi... Un'impresa impossibile per un percorso amatoriale.

Per questo io dico che, secondo me, l'unica soluzione praticabile è la concessione dell'accesso alle strade agro-silvo-pastorali (che non sono i sentieri), con moto in regola col CdS, in cambio di una quota annua consistente, i cui proventi vadano redistribuiti ai manutentori delle strade interessate. Questo è quello che esattamente avviene già per i cacciatori, che sono una lobby decisamente influente e certe cose le hanno ottenute.

Però in parte hai ragione: gran parte delle associazioni motociclistiche e la federazione stessa se ne sono sempre un po' sbattuti le palle, cosicché hanno praticamente spianato la strada alle politiche integraliste che hanno portato a questa situazione legislativa.
 

motoalp

Biker serius
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a me non risulta che debba essere impedito l'accesso, mi risulta che sono tutte NON ACCESSIBILI fatto salvo quelle dove i comuni hanno segnalato con un divieto di transito ai non autorizzati.

Tutto qui: io apprezzo il tuo atteggiamento, vedo solo un vizio di forma. Prima rispetto le regole, dopo cerco il consenso per cambiarle.

Altrimenti è come dire che siccome la tassazione in italia è alta, allora è giusto evadere le tasse, giusto per usare un tema molto di moda di questi tempi.
My two cents.

Che apprezzi il mio atteggiamento non l'avrei mai pensato, vista la pacatezza con la quale ti sei rivolto. Comunque non fa niente, non è questo il problema.

Tornando alla legge regionale 31/2008, l'articolo 59 recita così: «1) Le strade agro-silvo-pastorali sono infrastrutture finalizzate a un utilizzo prevalente di tipo agro-silvo-pastorale, non adibite al pubblico transito. Il transito è disciplinato da un regolamento comunale, approvato sulla base dei criteri stabiliti dalla Giunta regionale». «5) I comuni provvedono a segnalare i divieti di transito sulle strade agro-silvo-pastorali».

Come ti dicevo, gran parte dei comuni non ha ottemperato ad approvare il regolamento comunale (comma 1) e molti di quelli che lo hanno fatto non hanno segnalato di divieti (comma 2). Non è detto che una strada sterrata sia per forza agro-silvo-pastorale, anzi, una strada agro-silvo-pastorale può anche essere asfaltata; quindi in assenza del cartello, non si può sapere che c'è un divieto sulla strada che si sta imboccando, detto in parole povere. Anche in caso di contestazione, con le prove dell'assenza del cartello, davanti ad un giudice di pace la multa sarebbe annullata, e ci sono fior di precedenti.

Riguardo al tuo esempio, non è certo legale evadere le tasse, ma è normale che (per esempio) chi ha un'attività in crisi, messa su con anni di lavoro, ha una famiglia da mantenere, ed ha a che fare con una concorrenza che a sua volta evade pesantemente le tasse, si possa trovare anch'egli costretto ad evadere per non andare col culo per aria, non trovando alternative. Poi c'è chi evade per comprarsi la Ferrari, ma quello è un caso che non va mescolato con il primo.

Allo stesso modo, quando una legge prevede la drastica sparizione di uno sport, perché per cambiare la legge ci vogliono anni e di alternative rapide non ce ne sono, e intorno a quello sport c'è gente che lavora, numerosi appassionati ed anni di eventi organizzati, non è strano che tutti costoro si sentano "con le spalle al muro" e possano mettersi a fare la guerra con la legge, piuttosto che buttare tutto il loro sport nel cesso. Non è legale, ma non bisogna sorprendersi.

Sia chiaro: le azioni di buona parte degli enduristi non hanno fatto altro che aggravare la situazione piuttosto che migliorarla, ma "gli enduristi" sono tutti, anche quelli che hanno smesso di fare enduro per non trovarsi a violare la legge; e quelli l'hanno presa decisamente in quel posto.

Scusa la lungaggine.
 

panzer division

Biker meravigliosus
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mentre nel caso dei percorsi a fondo naturale i legislatori hanno ormai fatto in modo che non ci sia praticamente più nulla di percorribile, salvo casi eccezionali (come la mia zona)

assolutamente d'accordo.
che ci sia una legge e vada rispettata è ovvio.
che una legge sbagliata vada cambiata è altrettanto ovvio.
il divieto assoluto a tutti i mezzi a motore nelle aree boschive è un palese errore.
qui da me è tutto vietato.
aboliamo l'enduro?
no
va cambiata la legge. sono per la tolleranza, e tutti devono avere la possibilità di praticare il proprio sport, nei limiti delle leggi preposte.
ma queste devono essere ragionevoli, cosa che ora evidentemente non sono, non consentendo determinate pratiche.

mi sembra che il discorso si motoalp sia votato anche all'intavolare una discussione per iniziare un processo di revisione della legge. perchè censurare un comportamento simile?
pazienza che la maggior parte degli intervenuti sia contraria, qualcuno favorevole comunque c'è.

ps: ricordo a tutti che quello che per voi rappresentano gli enduristi, possiamo rappresentarlo noi per gli escursionisti a piedi.
c'è bisogno di buon senso e apertura mentale per permettere a tutti di usufruire correttamente nel bosco.
altrimenti oggi vietiamo gli enduristi.... domani qualcuno vieterà noi.
chi di spada ferisce, di spada perisce.
 
Stato
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