MONZA & BRIANZA number 7

  • La Specialized Stumpjumper arriva al numero 15, cioé alla sua quindicesima ediuzione, cambiando forma del telaio, escursione e soprattutto sospensione posteriore, perché adesso troviamo un ammortizzatore sviluppato dal marchio americano in collaborazione con Fox, il Genie.
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FrankMTB

Biker popularis
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E pensa che sto leggendo l'edizione integrale, quella riscritta e ampliata!! :-)

Ma hanno fatto UN film vero e proprio??? O sono sempre le 4 puntate della mini-serie tv..... :nunsacci:

Della miniserie non so nulla ma il film mi sembra sia del 1994 e dura più di 5 ore, vedi link: [url]http://www.ibs.it/dvd-film/ombra-dello-scorpione/mick-garris/8010773204347_.html[/URL]

Ricordo la lettura interminabile del libro... scorrevole fino ai tre quarti poi.... devi impegnarti un po' di più per terminarlo, ma comunque ce la si fa. :hahaha:
 

McVit

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5/4/04
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Della miniserie non so nulla ma il film mi sembra sia del 1994 e dura più di 5 ore, vedi link: [url]http://www.ibs.it/dvd-film/ombra-dello-scorpione/mick-garris/8010773204347_.html[/URL]

Ricordo la lettura interminabile del libro... scorrevole fino ai tre quarti poi.... devi impegnarti un po' di più per terminarlo, ma comunque ce la si fa. :hahaha:

Grazie del link, anche se......

"Ringrazio Ibs per aver contribuito a distribuire questo dvd da me desiderato per anni. Passando al film devo dire che le lunghe attese poi finiscono per deludere specialmente se il romanzo lo sai a memoria e noti le discrepanze: Harold ciccione saputello diventa qui sciatto e inutile; Glen da sociologo e uomo-libro diventa qui un anziano annoiato; Rita non pervenuta; Flagg parodia di se stesso; effetti speciali nulli; dialoghi balordi e traduzioni posticcie dove Pattumiera diventa Spazzatura; Mother passa da saggia e profetica a vecchia pazza nel film; etc etc etc 6 ore passabili ma nulla più. Il romanzo è un'altra roba ragazzi e vi consiglio solo il cataceo!!!"

Un po' come hanno fatto con "IT" insomma: il film è una vera schifezza!!! :bleah::bleah:

Più o meno sono giust'appunto ai 3/4 del libro...... devo dire che ho trovato più ostacoli a circa metà, difatti l'avevo abbandonato per un annetto.....
Mah, spero di finirlo a breve così passo ad altro!! :-)

PS: "IT" (il libro) batte tutti!!!!!!! Nei ragazzi "giù ai BARREN" mi ci rivedo io quando andavo in mtb nella Val del Pegorino!! :-)
 

McVit

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basta che non fai le barchette di carta e le provi nel lavandino di casa... :smile::smile:


carrie lo avete mai letto?


;-)


no, Carrie mi manca. E' il suo primo libro vero?? Com'è??
Dopo l'Ombra dello Scorpione volevo farmi tutta la Torre Nera...... :maremmac:

Altro bellissimo racconto, tra i non famosi, è stato "I Langolieri".
 

FrankMTB

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carrie è corto, ma molto bello!

anche "la lunga marcia" è degno di nota

Carry è uno dei primi libri si Stephen King che ho letto, dopo "la metà oscura" che essendo il primo mi è piaciuto tantissimo e che ancora ricordo.

Come dimenticare "Christine la macchina infernale", "Misery non deve morire"... e per finire il grande "Shining".

Purtroppo King è talmente prolisso che non si riesce a stargli dietro... è ormai da qualche anno che non leggo più i suoi romanzi. :spetteguless: Si vocifera che gli ultimi romanzi non sono farina del suo sacco ma li firma solamente. Boh!!! Sarà vero???
 

McVit

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Purtroppo King è talmente prolisso che non si riesce a stargli dietro... è ormai da qualche anno che non leggo più i suoi romanzi. :spetteguless: Si vocifera che gli ultimi romanzi non sono farina del suo sacco ma li firma solamente. Boh!!! Sarà vero???

Bè guarda, me lo son sempre chiesto anch'io come cavolo faccia a scrivere così' a getto continuo..... quindi queste "voci" per me possono anche essere vere....

Un mio collega ha appena finito di leggere l'ultimissimo: "Joyland". Aspetta che gli chiedo una mini-recensione.... :-)

PS: alcuni però non mi sono piaciuti!! Tipo "il gioco di gerald" e un'altro che era "diviso in due libri speculari", ma non mi ricordo il nome ora..... :nunsacci::nunsacci:
 

FrankMTB

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Bè guarda, me lo son sempre chiesto anch'io come cavolo faccia a scrivere così' a getto continuo..... quindi queste "voci" per me possono anche essere vere....

Un mio collega ha appena finito di leggere l'ultimissimo: "Joyland". Aspetta che gli chiedo una mini-recensione.... :-)

PS: alcuni però non mi sono piaciuti!! Tipo "il gioco di gerald" e un'altro che era "diviso in due libri speculari", ma non mi ricordo il nome ora..... :nunsacci::nunsacci:

Si ricordo i giochi erotici di Gerald e compagna... finiti moooooolto male.....

Non insisto più su King perché qualcuno fra poco rischia di ammonirci e ci chiederà: .... ma che centra King con la MTB???
 

McVit

Biker celestialis
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Non insisto più su King perché qualcuno fra poco rischia di ammonirci e ci chiederà: .... ma che centra King con la MTB???


.... bè, tanto qui non si parla + di mtb a quanto pare.... ricordi, tutto è cominciato proprio con il paragonare questo topic a "Captain Trips", da qui il divagare su SK.... ;-)
 

FrankMTB

Biker popularis
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.... bè, tanto qui non si parla + di mtb a quanto pare.... ricordi, tutto è cominciato proprio con il paragonare questo topic a "Captain Trips", da qui il divagare su SK.... ;-)

Hai ragione, diamo la colpa [MENTION=66050]Fuoristradale[/MENTION]... che ultimamente latita. Sarà forse per la compagnia della procace infermiera che si prende cura della sua spalla!!!??? :smile:
 

Fuoristradale

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Monza e Brianza
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okkey okkey... parliamo di mtb..

Alcune caratteristiche delle mountain bike [modifica]

Telaio [modifica]
I telai per mountain bike sono caratterizzati dall'avere una geometria diversa da quelli per bici da strada, tendenzialmente più "compatta" a parità di misura, per conferire maneggevolezza e resistenza. Negli ultimi anni si è diffusa la geometria detta "sloping" dall'inglese "slope" per "inclinazione" che presentano il tubo orizzontale abbastanza inclinato verso il basso e il tubo reggisella conseguentemente molto lungo.
Tra i materiali il più usato fino a pochi anni fa era l'acciaio cromo-molibdeno (meno costoso ma più pesante) mentre oggi la maggior parte dei telai sono realizzati in alluminio. L'acciaio è ancora utilizzato per produzioni di bassa gamma o per modelli di nicchia e di grande qualità dove l'uso di leghe speciali e la lavorazione accurata consentono di ottenere pesi simili ai telai in alluminio ma dotati dell'elasticità e robustezza caratteristici di quelli in acciaio (per esempio i nuovi acciai speciali tipo Nivacrom hanno permesso di ridurre il peso di un telaio da circa 2700 a 1500 grammi). Sui modelli più costosi e orientati alla competizione cross-country il telaio è spesso realizzato in composito (fibra di carbonio), con un piccolo risparmio di peso rispetto all'alluminio, più raramente in titanio. L'impiego di quest'ultimo metallo rappresenta il miglior compromesso tra leggerezza, resistenza alla fatica meccanica e alla corrosione ed elasticità strutturale ma il suo impiego è limitato dal prezzo molto elevato della materia prima e della loro lavorazione, visto che vengono realizzati artigianalmente a mano da pochi specialisti.
Forcella e ammortizzatore posteriore [modifica]
Questi 2 componenti aiutano il biker a superare i vari ostacoli attutendo gli urti provocati dalle varie asperita o salti, che altrimenti dovrebbero essere assorbiti con il solo uso di braccia e gambe, che continueranno a essere comunque ed in ogni caso i nostri "ammortizzatori" più importanti.
A seconda della loro presenza o assenza possiamo parlare di:
front suspended o hardtail (ovvero con forcella ammortizzata anteriore)
full suspended o biammortizzate o softail (con forcella ammortizzata anteriore e sistema ammortizzante posteriore integrato nel telaio)
rigide (senza sospensioni)
Principalmente ve ne sono di 2 tipi:
Aria-olio
Molla-olio
Nel primo tipo abbiamo una camera sigillata gonfiabile con aria (mediante apposita pompettina) che ne determina la durezza, abbiamo quindi una forcella, o ammortizzatore, di cui possiamo variare molto facilmente la durezza, mentre nel secondo caso dovremo cambiare la molla con una più dura o morbida a seconda del peso del biker o del nostro gusto. Le forcelle / ammortizzatori ad aria risultano un po' meno performanti ma più leggere per questo motivo vengono montate su biciclette con usi meno gravosi ma dove la leggerezza è la caratteristica preponderante (XC, trail, All Mountain), al contrario quelle a molla le troviamo quasi obbligatoriamente su modelli più gravity (Freeride, DH, e a volte All Mountain), queste ultime si possono trovare spesso anche su biciclette entry level economiche, ovviamente di qualita inferiore.
A seconda del costo ve ne sono di più o meno sofisticate e pesanti, e possono avere varie regolazioni e settaggi:
bloccabili (anche attreverso appositi comandi al manubrio Pop-lock) per evitare di perdere spinta in salita con inutili oscillazioni
abbassabili (solo forcelle) per essere più efficienti in salita dove una lunga escursione crea solo problemi
semibloccabili (solo ammortizzatori), che vengono leggermente induriti in modo da assorbire asperità ma non ondeggiare eccessivamente risolvendo i problemi di alcuni schemi di sospensione descritti poco sotto, possiamo preregolare il ritorno, facendo riestendere più lentamente o velocemente dopo ogni urto.
Tutte queste regolazioni settabili tramite apposite ghiere sono curate dalla parte idraulica (olio) presente in entrambe le tipologie
Particolare menzione all'ammortizzatore posteriore in quanto la sua efficacia e comportamento varia molto in funzione al tipo di "leva" con cui è ancorato al telaio, esistono diversi schemi di sospensione posteriore, i più importanti sono:
monoshock (detto anche monopivot o cantilever): il carro (cioè la parte del telaio a cui è collegata la ruota posteriore) è collegato al telaio tramite un solo punto di articolazione. È uno schema semplice, affidabile, ed economico. Per contro ha un livello di funzionalità non molto alto, in pratica pedalando la sospensione tende ad oscillare con il movimento dei pedali, cosa che spreca energie del ciclista e riduce il comfort.
quadrilatero deformabile: la sospensione è a forma di quadrilatero, con quattro punti di articolazione, di cui uno sui foderi (cioè i tubi che collegano il forcellino della ruota con la parte anteriore del telaio) obliqui (ovvero quelli in alto). È più costoso del monoshock ma ha il vantaggio di poter essere progettato in modo da fornire una risposta migliore alle sconnessioni del terreno.
quadrilatero horst: è un'evoluzione del quadrilatero deformabile, di cui riprende lo schema, ponendo però un punto di articolazione sui foderi bassi (anziché sugli obliqui). Rende la sospensione poco sensibile alla pedalata, cioè non crea ondeggiamenti della bici pedalando, cosa presente sul monoshock o sui quadrilateri deformabili. Prende il nome dal suo ideatore, Horst Leitner. Il brevetto del "quadrilatero horst" è attualmente di proprietà della Specialized
quadrilatero lawwill: è l'equivalente delle sospensioni di tipo quadrilatero usate sulle auto sportive. Se ben progettato infatti ha ottime prestazioni. Prende il nome dal suo ideatore, Mert Lawwill, progettista di sospensioni automobilistiche.
vpp: è una sospensione relativamente recente, che enfatizza i vantaggi del quadrilatero horst, cioè ottima risposta alle sollecitazioni e agli urti del terreno e insensibilità della sospensione alla pedalata.
urt: è una sospensione in cui il movimento centrale (cioè l'asse su cui ruotano le pedivelle) è collegato al carro posteriore e non alla parte anteriore del telaio. È praticamente in disuso, per le sue scarse prestazioni, e viene usato solo più su bici di bassissima gamma.


scusate,ora torno in terapia...

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ghiblins

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Telaio [modifica]
I telai per mountain bike sono caratterizzati dall'avere una geometria diversa da quelli per bici da strada, tendenzialmente più "compatta" a parità di misura, per conferire maneggevolezza e resistenza. Negli ultimi anni si è diffusa la geometria detta "sloping" dall'inglese "slope" per "inclinazione" che presentano il tubo orizzontale abbastanza inclinato verso il basso e il tubo reggisella conseguentemente molto lungo.
Tra i materiali il più usato fino a pochi anni fa era l'acciaio cromo-molibdeno (meno costoso ma più pesante) mentre oggi la maggior parte dei telai sono realizzati in alluminio. L'acciaio è ancora utilizzato per produzioni di bassa gamma o per modelli di nicchia e di grande qualità dove l'uso di leghe speciali e la lavorazione accurata consentono di ottenere pesi simili ai telai in alluminio ma dotati dell'elasticità e robustezza caratteristici di quelli in acciaio (per esempio i nuovi acciai speciali tipo Nivacrom hanno permesso di ridurre il peso di un telaio da circa 2700 a 1500 grammi). Sui modelli più costosi e orientati alla competizione cross-country il telaio è spesso realizzato in composito (fibra di carbonio), con un piccolo risparmio di peso rispetto all'alluminio, più raramente in titanio. L'impiego di quest'ultimo metallo rappresenta il miglior compromesso tra leggerezza, resistenza alla fatica meccanica e alla corrosione ed elasticità strutturale ma il suo impiego è limitato dal prezzo molto elevato della materia prima e della loro lavorazione, visto che vengono realizzati artigianalmente a mano da pochi specialisti.
Forcella e ammortizzatore posteriore [modifica]
Questi 2 componenti aiutano il biker a superare i vari ostacoli attutendo gli urti provocati dalle varie asperita o salti, che altrimenti dovrebbero essere assorbiti con il solo uso di braccia e gambe, che continueranno a essere comunque ed in ogni caso i nostri "ammortizzatori" più importanti.
A seconda della loro presenza o assenza possiamo parlare di:
front suspended o hardtail (ovvero con forcella ammortizzata anteriore)
full suspended o biammortizzate o softail (con forcella ammortizzata anteriore e sistema ammortizzante posteriore integrato nel telaio)
rigide (senza sospensioni)
Principalmente ve ne sono di 2 tipi:
Aria-olio
Molla-olio
Nel primo tipo abbiamo una camera sigillata gonfiabile con aria (mediante apposita pompettina) che ne determina la durezza, abbiamo quindi una forcella, o ammortizzatore, di cui possiamo variare molto facilmente la durezza, mentre nel secondo caso dovremo cambiare la molla con una più dura o morbida a seconda del peso del biker o del nostro gusto. Le forcelle / ammortizzatori ad aria risultano un po' meno performanti ma più leggere per questo motivo vengono montate su biciclette con usi meno gravosi ma dove la leggerezza è la caratteristica preponderante (XC, trail, All Mountain), al contrario quelle a molla le troviamo quasi obbligatoriamente su modelli più gravity (Freeride, DH, e a volte All Mountain), queste ultime si possono trovare spesso anche su biciclette entry level economiche, ovviamente di qualita inferiore.
A seconda del costo ve ne sono di più o meno sofisticate e pesanti, e possono avere varie regolazioni e settaggi:
bloccabili (anche attreverso appositi comandi al manubrio Pop-lock) per evitare di perdere spinta in salita con inutili oscillazioni
abbassabili (solo forcelle) per essere più efficienti in salita dove una lunga escursione crea solo problemi
semibloccabili (solo ammortizzatori), che vengono leggermente induriti in modo da assorbire asperità ma non ondeggiare eccessivamente risolvendo i problemi di alcuni schemi di sospensione descritti poco sotto, possiamo preregolare il ritorno, facendo riestendere più lentamente o velocemente dopo ogni urto.
Tutte queste regolazioni settabili tramite apposite ghiere sono curate dalla parte idraulica (olio) presente in entrambe le tipologie
Particolare menzione all'ammortizzatore posteriore in quanto la sua efficacia e comportamento varia molto in funzione al tipo di "leva" con cui è ancorato al telaio, esistono diversi schemi di sospensione posteriore, i più importanti sono:
monoshock (detto anche monopivot o cantilever): il carro (cioè la parte del telaio a cui è collegata la ruota posteriore) è collegato al telaio tramite un solo punto di articolazione. È uno schema semplice, affidabile, ed economico. Per contro ha un livello di funzionalità non molto alto, in pratica pedalando la sospensione tende ad oscillare con il movimento dei pedali, cosa che spreca energie del ciclista e riduce il comfort.
quadrilatero deformabile: la sospensione è a forma di quadrilatero, con quattro punti di articolazione, di cui uno sui foderi (cioè i tubi che collegano il forcellino della ruota con la parte anteriore del telaio) obliqui (ovvero quelli in alto). È più costoso del monoshock ma ha il vantaggio di poter essere progettato in modo da fornire una risposta migliore alle sconnessioni del terreno.
quadrilatero horst: è un'evoluzione del quadrilatero deformabile, di cui riprende lo schema, ponendo però un punto di articolazione sui foderi bassi (anziché sugli obliqui). Rende la sospensione poco sensibile alla pedalata, cioè non crea ondeggiamenti della bici pedalando, cosa presente sul monoshock o sui quadrilateri deformabili. Prende il nome dal suo ideatore, Horst Leitner. Il brevetto del "quadrilatero horst" è attualmente di proprietà della Specialized
quadrilatero lawwill: è l'equivalente delle sospensioni di tipo quadrilatero usate sulle auto sportive. Se ben progettato infatti ha ottime prestazioni. Prende il nome dal suo ideatore, Mert Lawwill, progettista di sospensioni automobilistiche.
vpp: è una sospensione relativamente recente, che enfatizza i vantaggi del quadrilatero horst, cioè ottima risposta alle sollecitazioni e agli urti del terreno e insensibilità della sospensione alla pedalata.
urt: è una sospensione in cui il movimento centrale (cioè l'asse su cui ruotano le pedivelle) è collegato al carro posteriore e non alla parte anteriore del telaio. È praticamente in disuso, per le sue scarse prestazioni, e viene usato solo più su bici di bassissima gamma.


scusate,ora torno in terapia...

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ciao Albertone, come stai??? leggo che ti stai dando alla Wikipedia, è brutto restare fermi, ti dà di testa alla grande!! bhè, per lo meno fai compagnia a Jorge Lorenzo.....:smile::smile::smile:
 

hawker

Biker cesareus
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Tornando sul serio alle bighe..... venitemi a dire che è brutta questa se ne avete il coraggio!! :duello: :-)

a me nun me piace..
fai conto che quando ero dal sivende per la vecchia giant mi fa:
sivende: e poi questa è bella, ha un bel colore
io: e chissene del colore
sivende: perche se ti dicessi che ne ho una rosa la prenderesti?
io: è montata meglio?
sivende: no
io: e allora prendo questa...

intanto la biga rosa è ancora sul sito...
 

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