okkey okkey... parliamo di mtb..
Alcune caratteristiche delle mountain bike [modifica]
Telaio [modifica]
I telai per mountain bike sono caratterizzati dall'avere una geometria diversa da quelli per bici da strada, tendenzialmente più "compatta" a parità di misura, per conferire maneggevolezza e resistenza. Negli ultimi anni si è diffusa la geometria detta "sloping" dall'inglese "slope" per "inclinazione" che presentano il tubo orizzontale abbastanza inclinato verso il basso e il tubo reggisella conseguentemente molto lungo.
Tra i materiali il più usato fino a pochi anni fa era l'acciaio cromo-molibdeno (meno costoso ma più pesante) mentre oggi la maggior parte dei telai sono realizzati in alluminio. L'acciaio è ancora utilizzato per produzioni di bassa gamma o per modelli di nicchia e di grande qualità dove l'uso di leghe speciali e la lavorazione accurata consentono di ottenere pesi simili ai telai in alluminio ma dotati dell'elasticità e robustezza caratteristici di quelli in acciaio (per esempio i nuovi acciai speciali tipo Nivacrom hanno permesso di ridurre il peso di un telaio da circa 2700 a 1500 grammi). Sui modelli più costosi e orientati alla competizione cross-country il telaio è spesso realizzato in composito (fibra di carbonio), con un piccolo risparmio di peso rispetto all'alluminio, più raramente in titanio. L'impiego di quest'ultimo metallo rappresenta il miglior compromesso tra leggerezza, resistenza alla fatica meccanica e alla corrosione ed elasticità strutturale ma il suo impiego è limitato dal prezzo molto elevato della materia prima e della loro lavorazione, visto che vengono realizzati artigianalmente a mano da pochi specialisti.
Forcella e ammortizzatore posteriore [modifica]
Questi 2 componenti aiutano il biker a superare i vari ostacoli attutendo gli urti provocati dalle varie asperita o salti, che altrimenti dovrebbero essere assorbiti con il solo uso di braccia e gambe, che continueranno a essere comunque ed in ogni caso i nostri "ammortizzatori" più importanti.
A seconda della loro presenza o assenza possiamo parlare di:
front suspended o hardtail (ovvero con forcella ammortizzata anteriore)
full suspended o biammortizzate o softail (con forcella ammortizzata anteriore e sistema ammortizzante posteriore integrato nel telaio)
rigide (senza sospensioni)
Principalmente ve ne sono di 2 tipi:
Aria-
olio
Molla-olio
Nel primo tipo abbiamo una camera sigillata gonfiabile con aria (mediante apposita pompettina) che ne determina la durezza, abbiamo quindi una forcella, o ammortizzatore, di cui possiamo variare molto facilmente la durezza, mentre nel secondo caso dovremo cambiare la molla con una più dura o morbida a seconda del peso del biker o del nostro gusto. Le forcelle / ammortizzatori ad aria risultano un po' meno performanti ma più leggere per questo motivo vengono montate su biciclette con usi meno gravosi ma dove la leggerezza è la caratteristica preponderante (XC, trail, All Mountain), al contrario quelle a molla le troviamo quasi obbligatoriamente su modelli più gravity (Freeride, DH, e a volte All Mountain), queste ultime si possono trovare spesso anche su biciclette entry level economiche, ovviamente di qualita inferiore.
A seconda del costo ve ne sono di più o meno sofisticate e pesanti, e possono avere varie regolazioni e settaggi:
bloccabili (anche attreverso appositi comandi al manubrio Pop-lock) per evitare di perdere spinta in salita con inutili oscillazioni
abbassabili (solo forcelle) per essere più efficienti in salita dove una lunga escursione crea solo problemi
semibloccabili (solo ammortizzatori), che vengono leggermente induriti in modo da assorbire asperità ma non ondeggiare eccessivamente risolvendo i problemi di alcuni schemi di sospensione descritti poco sotto, possiamo preregolare il ritorno, facendo riestendere più lentamente o velocemente dopo ogni urto.
Tutte queste regolazioni settabili tramite apposite ghiere sono curate dalla parte idraulica (olio) presente in entrambe le tipologie
Particolare menzione all'ammortizzatore posteriore in quanto la sua efficacia e comportamento varia molto in funzione al tipo di "leva" con cui è ancorato al telaio, esistono diversi schemi di sospensione posteriore, i più importanti sono:
monoshock (detto anche monopivot o cantilever): il carro (cioè la parte del telaio a cui è collegata la ruota posteriore) è collegato al telaio tramite un solo punto di articolazione. È uno schema semplice, affidabile, ed economico. Per contro ha un livello di funzionalità non molto alto, in pratica pedalando la sospensione tende ad oscillare con il movimento dei pedali, cosa che spreca energie del ciclista e riduce il comfort.
quadrilatero deformabile: la sospensione è a forma di quadrilatero, con quattro punti di articolazione, di cui uno sui foderi (cioè i tubi che collegano il forcellino della ruota con la parte anteriore del telaio) obliqui (ovvero quelli in alto). È più costoso del monoshock ma ha il vantaggio di poter essere progettato in modo da fornire una risposta migliore alle sconnessioni del terreno.
quadrilatero horst: è un'evoluzione del quadrilatero deformabile, di cui riprende lo schema, ponendo però un punto di articolazione sui foderi bassi (anziché sugli obliqui). Rende la sospensione poco sensibile alla pedalata, cioè non crea ondeggiamenti della bici pedalando, cosa presente sul monoshock o sui quadrilateri deformabili. Prende il nome dal suo ideatore, Horst Leitner. Il brevetto del "quadrilatero horst" è attualmente di proprietà della
Specialized
quadrilatero lawwill: è l'equivalente delle sospensioni di tipo quadrilatero usate sulle auto sportive. Se ben progettato infatti ha ottime prestazioni. Prende il nome dal suo ideatore, Mert Lawwill, progettista di sospensioni automobilistiche.
vpp: è una sospensione relativamente recente, che enfatizza i vantaggi del quadrilatero horst, cioè ottima risposta alle sollecitazioni e agli urti del terreno e insensibilità della sospensione alla pedalata.
urt: è una sospensione in cui il movimento centrale (cioè l'asse su cui ruotano le pedivelle) è collegato al carro posteriore e non alla parte anteriore del telaio. È praticamente in disuso, per le sue scarse prestazioni, e viene usato solo più su bici di bassissima gamma.
scusate,ora torno in terapia...