@ bambasoft: leggo solo ora, nel w-e non mi sono potuto collegare...
Abbiamo fatto il giro, lasciando la macchina porprio nel luogo che si vede dalla tua foto, qualche metro avanti. Prima di attraversare il ponticello in sella, sulla destra ho notato il segnavia CAi che porta al rifugio Pellarini: tre x-cisti stavano iniziando quella salita mentre noi ultimavamo i preparativi per la partenza. Mi è venuta una gola incredibile, osservando le poderose guglie dello Jof Fuart. Peccato che il clima umido abbia in parte velato quello spettacolo e le foto non siano uscite molto bene. La salita che porta al Lussari è dura e costante (concede poco respiro): nei primi 6 Km si superano 720 mt di dilivello, ma dopo le pendenze divengono molto più abbordabili. Fortunatamente l'ascesa avviene in buona parte all'ombra dei grandi faggi ed abeti rossi (che profumo si sentiva). Era dal 1986 che non tornavo a Valbruna... Che ricordi e, soprattutto, che posti!!!
Ti ringrazio ancora per le dritte!
Abbiamo fatto il giro, lasciando la macchina porprio nel luogo che si vede dalla tua foto, qualche metro avanti. Prima di attraversare il ponticello in sella, sulla destra ho notato il segnavia CAi che porta al rifugio Pellarini: tre x-cisti stavano iniziando quella salita mentre noi ultimavamo i preparativi per la partenza. Mi è venuta una gola incredibile, osservando le poderose guglie dello Jof Fuart. Peccato che il clima umido abbia in parte velato quello spettacolo e le foto non siano uscite molto bene. La salita che porta al Lussari è dura e costante (concede poco respiro): nei primi 6 Km si superano 720 mt di dilivello, ma dopo le pendenze divengono molto più abbordabili. Fortunatamente l'ascesa avviene in buona parte all'ombra dei grandi faggi ed abeti rossi (che profumo si sentiva). Era dal 1986 che non tornavo a Valbruna... Che ricordi e, soprattutto, che posti!!!
Ti ringrazio ancora per le dritte!