anche io ho fatto un salto su Domenica. Pochissime 29er: ne ho viste tre (tutte e tre Niner, una di Galadriel), ma il problema grosso e' che ho visto davvero poco entusiasmo in giro.
Di mondiali ne ho visti 4: Ciocco, Betabief, Livigno e ora questi, e questo e' sicuramente quello con meno 'adrenalina'. Insomma, a parte il sabato dove DH e 4X hanno fatto spettacolo anche per i non addetti, nell'XC e nelle altre prove c'era davvero poca gente.
Credo ci manchi qualcosa, e questo non sono le
ruote da 29: credo manchi qualcuno come John Tomac, che solo a guardarlo ti faceva venire voglia di comprare una MTB o Greg Herbold, che indipendentemente dal risultato sembrava che si divertisse sempre come un riccio.
Il percorso XC era qualcosa di davvero poco entusiasmante: la sezione piu' tecnica era una sezione sulle radici, il resto era un pratone su e giu' col solito serpentone fettucciato a valle che faceva assomigliare il percorso a una gara di ciclocross. Era un percorso che se avessi avuto la mia 2CV di 15 anni fa probabilmente sarei riuscito a chiuderlo tutto.
Il fatto e' che il percorso era disegnato apposta e per un 'ligure' aveva davvero poco da entusiasmare. Era fatto esplicitamente per spostare la sfida sull'aspetto atletico, lasciando in background la parte tecnica.
Lo dimostra effettivamente il fatto che Sauser ha vinto con una bici che nel serbatioio dell'ammortizzatore posteriore invece dell'
olio aveva a parer mio un pezzo di manico di scopa.
Ovvio che disegnando e provando un percorso con una 26 e con l'obiettivo di far risaltare le prestazioni atletiche il percorso non poteva essere che così.
Tanto per capirci non e' il mezzo che si deve adattare al percorso, ma il percorso che e' stato pensato per il mezzo. Se si fosse trattato del campionato mondiale di monopattini pieghevoli il percorso sarebbe stato diverso. e se avessero pensato a qualcosa di piu' complesso da fare con una 29er il percorso sarebbe stato disegnato piu' ripido e magari piu' accidentato. Spero di essermi spiegato.
Sta di fatto che (secondo me) se ci fosse stato Sauser con una bici da ciclocross avrebbe chiuso la gara con tempi migliori sia della 26 che della 29.
Io al terzo giro mi sono addormentato davanti al megaschermo e dopo eesermi svegliato due giri dopo mezzo ustionato dal sole sono andato nel tendone a vedere Stoner, Valentino e Pedrosa che se le davano di santa ragione.
Non e' colpa della federazione, ne' dei produttori, ma se si guarda indietro dieci anni ci si rende conto che alla fine un po' di 'appeal' le competizioni XC forse l'hanno perso, soprattutto tra chi la MTB dovrebbe comprarla per la prima volta.
Speriamo di trovare presto un altro Johnny T: ci servirebbe proprio, ma forse il mondo e' cambiato troppo e al giorno d'oggi sarebbe fuori luogo.