Cerco di allenarmi con cognizione di causa, d'altra parte con la fascia cardio, ho si una valore di riferimento che però è una "stima" conosco a mia soglia anaerobica in corsa e la mia FCmax. Già in corsa faccio allenamenti strutturati, ma non ho preparatore, mi alleno per i fatti miei sui miei obiettivi. Detto ciò non ho alcuna conoscenza, come non ne avevo sulla corsa e mi sono documentato, il PM mi sembra però più complesso, da qui il frutto della mia domanda.. se devo prendere il PM per pagare anche un preparatore e farmi fare le schede, onestamente continuo con il cardio.. la mia mera curiosità deriva dal fatto di ottimizzare quelle 3 uscite nel miglior modo possibile. Mi spiego meglio ad es. su
garmin la mia FCMAX è 186bpm ogni qualvolta io esco in bici anche se faccio un giro da 50km e 1500mt di dislivello la mia uscita rimane praticamente sempre in aerobico basso.. io cercavo un metodo per potermi allenare su soglie diverse anche in bici come faccio l'orologio e la fascia cardio ecco.. mi pare di capire che in bici sia piu difficile (o forse sono poco preparato io e si può fare che ne so anche con la cadenza ad esempio).
Scusate per il messaggio pappardella.
Grazie a tutti per i post di aiuto
Il power meter è uno strumento per misurare l'intensità della pedalata. Questo ti permette di poter impostare con una buona precisione, generalmente migliore degli altri sistemi che si hanno a disposizione per ottenere lo stesso scopo, l'intensità del lavoro che stai facendo.
L'utilità tipicamente è eseguire ripetute ad in un determinato range di intensità, o gestire il passo che vuoi tenere durante un'uscita (più frequentemente in gara), il che in qualche modo dovrebbe ottimizzare lo sforzo e/o massimizzare il risultato.
Ti permette anche di valutare la tua performance ex-post, e di mettere in relazione le tue sensazioni ai numeri effettivi (il che capiterà anche che ti insegni qualcosa di te).
Molti trovano che sia uno strumento utile: reagisce ai cambi di ritmo molto più velocemente e direttamente della frequenza cardiaca, e non è influenzato dal tuo stato fisico e psicofisico come il cuore( che deve "alimentare" anche gli altri organi e ne è quindi influenzato). Non è strettamente indispensabile: anche in tempi recenti mi pare fosse Kerschbaumer a dire di non aver mai usato un PM nè in allenamento nè in gara.
E' utile tanto su una MTB che su una BDC. In MTB possono capitare con più probabilità frangenti molto duri, per superare i quali vai semplicemente "all out", ma è irrilevante per il fine che ha lo strumento: spingere o non spingere è una tua decisione, che prescinde dal fatto che ci sia lì uno strumento a misurare lo sforzo.
Il punto però secondo me è un altro, e cioè definire con più chiarezza lo scopo: chiediti un po' meglio cosa intendi con "allenarsi con cognizione di causa".
Per migliorare in senso generale ed essere in forma basta prendere la bici e girare, e più ti impegni più migliori (ovviamente escludendo eccessi irragionevoli).
Questo generalmente non basta quando vuoi tirare fuori un po' il meglio che il tuo fisico ha da offrire: in quel caso però passare attraverso il discorso agonistico diventa quasi obbligato, vuoi perché le gare sono in realtà l'input allenante più importante e se vuoi veramente tirare fuori il tuo meglio ti servono, vuoi perché poi diventano anche il terreno su cui verificare veramente qual è il tuo meglio.
E' a quel punto che generalmente il discorso si arricchisce: scegli degli eventi, cerchi un piano di allenamento consono ad allenare quegli eventi (che sia un preparatore, una piattaforma di training, o il risultato di una ricerca personale) e allora valuti anche degli strumenti che ti permettano di rendere più efficace ed efficiente il tuo allenamento, tra cui eventualmente il Power Meter.
Quanto sopra cercando di seguire uno dei possibili "fili logici" di consequenzialità causa-effetto o scopo-soluzione più o meno obbiettivi.
Puoi anche prenderti un Power Meter e iniziare a fare qualche tabella ottenuta da una tua ricerca personale (online, amici, libri, yt, ecc) e poi strada facendo entrare sempre di più nella cosa con i tuoi ritmi, oppure non entrarci.
Anche in quest'ottica io lo vedo bene un PM, a patto che uno non sia spaventato dallo spenderci qualche centinaio di euro rischiando di scoprire che le rose non sono fiorite.