Alla fine della discesa odierna, in una stradina di Cusco
2 punti su 3 sono stati risolti: Renè è arrivato, i denti di Rob sono stati reincollati da un dentista del posto che va in mtb (così diceva lui, non so se crederci) e quindi era entusiasta di avere sotto i ferri un pro, e di poter sparare un prezzo ovviamento troppo alto per gli standard di qui. Per fortuna l'assicurazione di Rob paga.
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Della bici persa durante il viaggio aereo non c'è traccia, così ho dovuto usare una Kona Dawg che ha visto giorni migliori:
freni pietosi, forcella ingloriosa, cambio miserevole. Ma cosa ci possiamo fare? L'unica cosa è tirare fuori il meglio dalla situazione, così siamo andati fino a quota 3800 per poi ridiscendere a Cusco, passando per delle rovine Inca dove non abbiamo potuto però portare le bici.
Local cavallo munito viene sorpreso da stranieri bici muniti
Il sentiero è abbastanza pianeggiante, prima di arrivare in cima alla conca in cui si trova la città, dove si trasforma in micidiali e ripide scalinate che portano alla Plaza principale. Con la mia bici una vera tortura e uno dei cento modi per rompersi l'osso del collo.
Domani andiamo Ollwantantanbo, che dovrebbe essere un bel posto per andare in mtb. Lì dovrebbero avere anche delle altre bici a
noleggio, e il proprietario è la nostra guida quindi proverò a crearne una decente prendendo i componenti qua e là. Ma chissà, forse la mia bici arriverà, anche se penso che l'abbiano rubata all'aeroporto di Madrid. Non era mia - dovevo usarla io però - , ma di Rob e si trattava di un prototipo segreto di Canyon, quindi se vedete qualche sito spagnolo con una nuova Canyon sapete da dove proviene.
Ora cena, la fame è troppa!
La bici di Rob: Canyon Torque S5
La bici di Rene: Trek Scratch con il nuovo reggisella RS