quindi gli stradisti sono superiori.......QUESTA SI CHE E' UNA BELLA NOTIZIA!!!!!
Ma non è una notizia recente.quindi gli stradisti sono superiori.......QUESTA SI CHE E' UNA BELLA NOTIZIA!!!!!
quindi gli stradisti sono superiori.......QUESTA SI CHE E' UNA BELLA NOTIZIA!!!!!
Mah sai... su strada il livello medio dei biker è più elevato, perchè non vi sono particolari discriminanti tecniche come accade invece nei percorsi MTB.
E poi tra i pro stradali c'è molta più gente che va forte. Se nella MTB potevi vincere una gara pur essendo al 90% della forma, su strada arrivi forse 100°.
Inoltre su strada ci sono ritmi di gara opposti a quelli della MTB. Si parte relativamente piano per poi finire in crescendo, magari in volata. Il biker invece è abituato ad uno sforzo completamente ribaltato.
E' difficile per un biker emergere su strada, vincendo gare importanti. Ci è riuscito dopo parecchio tempo Michael Rasmussen (per me il Tour 2007 l'ha vinto lui), ci sono andati vicino Floyd Landis e Dario David Cioni, ci sta riuscendo Cadel Evans (2° ufficiale al Tour 2007 e protagonista un po' ovunque in altre classiche, come la recente Freccia Vallone).
Vedi anche tu che quando un "pro" stradale passa alla MTB trova tutto abbastanza facile. Certo, occorre manico per guidare una MTB al limite. Ma con la volontà i pro stradali possono facilmente colmare il gap, oltretutto in tempi brevi.
Chiaro esempio è Mirko Celestino, gregario Milram relegato a semplice comparsa sul bitume. Alla Marathon del Montello gli Elite MTB non riuscivano a tenere la sua scia in pianura...
Ma non è una notizia recente.
Il passato è ricco di esempi.
Sul finire degli anni '80 e nei primi anni '90 si affacciarono all'allora nascente mondo off-road alcuni ex-pro stradisti, che raccolsero subito risultati importanti.
Da noi in Italia ci furono Paolo Rosola, i fratelli Bruschi, Mario Paganessi, Giuliano Badiali, Maurizio Vandelli, ma anche l'eterna Maria Canins (onnipotente anche e soprattutto sugli sci stretti).
Ovvio che il paragone di superiorità è tra "professionisti" della bici da corsa e atleti "elite" della MTB, cresciuti in seno a questa disciplina.
Perchè anche i ciclocrossisti professionisti hanno riempito gli albi d'oro della MTB.
Thomas Frischknecht ti dice qualcosa? Henrik Djernis ti dice altro?
Naturalmente il paragone non vale per atleti amatoriali...
sono daccordo in parte con te, specialmente i budget economici per sponsor e altro.- su strada girano molti piu' soldi: è naturale che gli atleti maggiormente dotati scelgano questa disciplina per poter vivere con lo sport
-ricordiamo che ''elite'' della mtb corrisponde a ''dilettanti'' della bdc cioè non c'è un professionismo sulla mtb,quindi uno come Celestino che vince in mtb è come se andasse a vincere una gara per dilettanti,lo stesso dicasi per Simoni ecc.
-gli stardisti sono -numericamente- maggiori rispetto ai bikers:per questo ci sono piu' atleti forti
- frischnet ha sempre alternato la mtb al xcross ma era gia' avversario di un certo Tomac nei primi '90
Djernis....meglio che lasciamo perdere
In sostanza: questa discussione è totalmente
W Miguel Martinez
giusto quello che dici, ma non pensare che i proff che corrono su strada, prendano tutti sti soldi.io dico solo che un conto è essere pro,un altro dilettanti
altri impegni,altre remunerazioni,altri livelli.
Molti Elite della mtb (forti)arrivano forse a 1000 al mese se sono vincenti,su strada mi pare che il minimo salariale per un neo-pro sia sui 30,000 annui...
Su strada i dilettanti si ''fanno il mazzo'' per la possibilita' entro i 23 anni di passare pro,altrimenti o smettono o continuano come amatori.
Bikers che guadagnano davvero col loro lavoro si possono contare sulle dita a livello mondiale
Le marathon estreme favoriscono ancora di piu' gli stradisti poiche' le difficolta' tecniche in genere nn sono rilevanti e gli ex-pro hanno tantissimo fondo in quanto sono abituati a gare da 6-7 ore da sempre
Ma non è una notizia recente.
Il passato è ricco di esempi.
Sul finire degli anni '80 e nei primi anni '90 si affacciarono all'allora nascente mondo off-road alcuni ex-pro stradisti, che raccolsero subito risultati importanti.
Da noi in Italia ci furono Paolo Rosola, i fratelli Bruschi, Mario Paganessi, Giuliano Badiali, Maurizio Vandelli, ma anche l'eterna Maria Canins (onnipotente anche e soprattutto sugli sci stretti).
Ovvio che il paragone di superiorità è tra "professionisti" della bici da corsa e atleti "elite" della MTB, cresciuti in seno a questa disciplina.
Perchè anche i ciclocrossisti professionisti hanno riempito gli albi d'oro della MTB.
Thomas Frischknecht ti dice qualcosa? Henrik Djernis ti dice altro?
Naturalmente il paragone non vale per atleti amatoriali...
Ricordo solo che la maggior parte dei percorsi marathon e Xc sono veramente troppo pedalabili e di tecnico c'è veramente ben poco, salvo alcune eccezioni.... quindi è più facile per un professionista che viene dalla strada trovarsi a suo agio velocemente in queste gare.....
poi che fare strada serva nelle gara di mtb è oramai assodato da anni........
sono daccordo in parte con te, specialmente i budget economici per sponsor e altro.
sul fatto che vincere una gara mtb equivalga ad una di dilettanti, qui forse bisogna fare delle precizazioni, se prendiamo gare con kilometraggi che si aggirano sui 45/60 km allora appoggio la tua teoria, di dilettantismo, e se parliamo di atleti Italiani.
ma se prendi gare internazionali, con atleti stranieri, con kilometraggi + alti, allora il discorso secondo me cambia, e per gare toste prendi per esempio in italia la DSB, poteva essere la heros del montello, oppure se sconfini, e vai in austria e qui parliamo di salzgammergud, o circuti svizzeri e francesi, di dilettantistico c'è poco, se non sei uno ( si parla di elite) che fa un tot. di km all'anno, e di dedichi quasi come un mestiere, allora diventa dura.
Il mio meccanico di bici, che lavora dal sivende dove mi servo, è un ex dilettante su strada, e corre per la mg k vis, e fa tutte le g.f, e ne vince, di quelle importanti, e quando sente parlare di certi dilivelli che si toccano in mtb, dice che a volta siamo matti.
Su strada ci sono poi gare dilettantistiche talmente dure che la differenza tra prof e dilet. non è poi cosi tanta.
chiudo dicendo come te, che in sostanza il cicllismo sotto ogni sua forma è uno degli sport + duri.