Posto questa notizia per informare tutti che il piu' grande atleta MTB di sempre è tornato,per adesso su strada.
Speriamo di rivederlo presto in MTB
12 gennaio - MARTINEZ, EX CAMPIONE OLIMPICO A SYDNEY DI MTB: "LASCIAI PERCHE' NON VOLEVO BARARE CON I FARMACI, ORA TORNO CON L'AMORE & VITA"
LUCCA - Dopo quattro anni torna in gruppo Miguel Martinez, il francese di origini spagnole, 32 anni, campione olimpico a Sydney nella mountain bike. Lo ha ingaggiato l'Amore e vita McDonald's di Ivano Fanini, perchè testimonial del ciclismo pulito. "Su strada non sono riuscito a vincere come in mountain bike, perché mi sono sempre rifiutato di entrare nel sistema dell'aiuto farmacologico", ha detto Martinez, al momento della firma sul contratto.
Martinez, sposato con una ex top model francese e padre di due figli, Lenny e Andrea (in onore a Tafi, sua chioccia quando era alla Mapei), di 5 e 2 anni, ha vinto circa 400 corse, tra strada e mountain bike, è stato quattro volte campione del mondo di mountain bike e ha vinto un titolo iridato di ciclocross. Per due anni è stato professionista, nel 2002 e nel 2003, poi "sono uscito dal gruppo, perché non volevo barare, la mia formazione e i valori in cui credo non me lo permettevano", ha detto Martinez. "Ringrazio Fanini per avermi dato questa opportunità. La scorsa notte ho festeggiato la firma del contratto, dormendo con la maglia della mia nuova squadra".
Ecco come si illustra il neo-acquisto della formazione toscana.
"Ho 32 anni, sono francese di origini spagnole. Ho vinto circa 400 corse fra strada e MTB. Sono stato campione olimpico di MTB a Sidney.ll presidente della Repubblica Jacques Chirac mi premiò con la Légion d'honneur, il più alto riconoscimento per un cittadino francese. I poliziotti francesi si scusano sempre quando mi fermano per un controllo della patente!. Sono stato quattro volte campione del mondo della specialità. Ho pure vinto una maglia iridata in ciclo-cross. Il ciclismo è la mia vita da sempre. Sono nato in una famiglia che mastica bici dalla mattina alla sera. Mariano Martinez, mio papà, si era contraddistinto al Tour del 1978 vincendo la maglia a pois di miglior scalatore. Nel 1974, a Montreal, era salito sul podio dei mondiali dietro a Eddy Merckx e Raymond Poulidor, scusate se è poco. Mio fratello più giovane, Yannick, non scherza neanche lui: ha vinto la Milano-Sanremo juniores nel 2006, in volata, lasciando a una decina di metri i suoi rivali, fra cui il campione del mondo juniores Diego Ulissi. Mi sembra di aver sempre pedalato. Mio padre mi portava alle corse ogni fine settimana: correvo (e spesso vincevo) il sabato, poi pulivo il miei pantaloncini nei fiumi e dormivo in macchina. E tutto questo non mi impediva di rivincere la domenica! Mi hanno soprannominato "Mini-Mig" perché sono un concentrato di forza: peso 54 chili per un 1,64m. In discesa sono un po' pazzerello, non temo nulla, mi butto a capofitto. Un giorno, Paolo Fornaciari mi si avvicinò per dirmi: " ma senti, conosci il pericolo?" Alla Vuelta, in una tappa da lupi su strade ghiacciate, scendevo forte lo stesso e avevo addirittura superato la macchina dell'organizzazione che apriva la strada! Sono già stato professionista, due stagioni, 2002 e 2003, alla Mapei e alla Phonak, un team svizzero. Prima di farmi firmare alla Mapei, mi fecero un test: avevo i valori fisiologici più alti con Paolo Bettini e l'australiano Cadel Evans, secondo al Tour 2007...Ma a parte aver staccato più volte tutti - anche durante le tappe del Tour 2002 - e aver vinto la classifica di miglior scalatore al Giro del Mediterraneo, non sono riuscito a vincere come nel MTB perché mi sono sempre rifiutato di entrare nel sistema dell'aiuto farmaceutico. Nel ciclismo di allora, era dura farsi largo senza ingannare come hanno dimostrato le varie confessioni di corridori pentiti. Grazie alla fiducia di Ivano Fanini, ci riprovo nel 2008 perché penso che la situazione del ciclismo agonistico sia migliorata grazie agli sforzi dell'ambiente per porre un fine a pratiche vergognose. Sono molto credente in Dio e non posso neppure immaginare di barare. Vado anche a fare ritiri spirituali in un monastero francese. Da l'età di 16 anni fino a 23, mi recavo spesso in un seminario per parlare con i preti (in quel periodo meditavo di diventarlo a mia volta). Quando passo davanti alle chiese, stranamente, si mettono spesso a suonare le campane. Chiedete pure a chi pedala con me...Ve lo confermeranno. Nel 2008, voglio ricambiare la fiducia di Ivano Fanini e dell'Amore e Vita McDonald's mettendomi in evidenza nelle gare su strada e andando a vincere una quinta maglia iridata di MTB al mondiale in Trentino. A 32 anni ero troppo giovane per smettere di pedalare ad alto livello. E nonostante il 22 novembre scorso mi sia operato di appendicite ieri in allenamento sulla salita di Monte Marcello in Versilia - dove mi allenavo con alcuni miei compagni - ho staccato con la mia bici da cross alcuni atleti del team Milram. Con l'Amore e Vita McDonald's Vi sorprenderò! Scommettiamo?"
Speriamo di rivederlo presto in MTB
12 gennaio - MARTINEZ, EX CAMPIONE OLIMPICO A SYDNEY DI MTB: "LASCIAI PERCHE' NON VOLEVO BARARE CON I FARMACI, ORA TORNO CON L'AMORE & VITA"
LUCCA - Dopo quattro anni torna in gruppo Miguel Martinez, il francese di origini spagnole, 32 anni, campione olimpico a Sydney nella mountain bike. Lo ha ingaggiato l'Amore e vita McDonald's di Ivano Fanini, perchè testimonial del ciclismo pulito. "Su strada non sono riuscito a vincere come in mountain bike, perché mi sono sempre rifiutato di entrare nel sistema dell'aiuto farmacologico", ha detto Martinez, al momento della firma sul contratto.
Martinez, sposato con una ex top model francese e padre di due figli, Lenny e Andrea (in onore a Tafi, sua chioccia quando era alla Mapei), di 5 e 2 anni, ha vinto circa 400 corse, tra strada e mountain bike, è stato quattro volte campione del mondo di mountain bike e ha vinto un titolo iridato di ciclocross. Per due anni è stato professionista, nel 2002 e nel 2003, poi "sono uscito dal gruppo, perché non volevo barare, la mia formazione e i valori in cui credo non me lo permettevano", ha detto Martinez. "Ringrazio Fanini per avermi dato questa opportunità. La scorsa notte ho festeggiato la firma del contratto, dormendo con la maglia della mia nuova squadra".
Ecco come si illustra il neo-acquisto della formazione toscana.
"Ho 32 anni, sono francese di origini spagnole. Ho vinto circa 400 corse fra strada e MTB. Sono stato campione olimpico di MTB a Sidney.ll presidente della Repubblica Jacques Chirac mi premiò con la Légion d'honneur, il più alto riconoscimento per un cittadino francese. I poliziotti francesi si scusano sempre quando mi fermano per un controllo della patente!. Sono stato quattro volte campione del mondo della specialità. Ho pure vinto una maglia iridata in ciclo-cross. Il ciclismo è la mia vita da sempre. Sono nato in una famiglia che mastica bici dalla mattina alla sera. Mariano Martinez, mio papà, si era contraddistinto al Tour del 1978 vincendo la maglia a pois di miglior scalatore. Nel 1974, a Montreal, era salito sul podio dei mondiali dietro a Eddy Merckx e Raymond Poulidor, scusate se è poco. Mio fratello più giovane, Yannick, non scherza neanche lui: ha vinto la Milano-Sanremo juniores nel 2006, in volata, lasciando a una decina di metri i suoi rivali, fra cui il campione del mondo juniores Diego Ulissi. Mi sembra di aver sempre pedalato. Mio padre mi portava alle corse ogni fine settimana: correvo (e spesso vincevo) il sabato, poi pulivo il miei pantaloncini nei fiumi e dormivo in macchina. E tutto questo non mi impediva di rivincere la domenica! Mi hanno soprannominato "Mini-Mig" perché sono un concentrato di forza: peso 54 chili per un 1,64m. In discesa sono un po' pazzerello, non temo nulla, mi butto a capofitto. Un giorno, Paolo Fornaciari mi si avvicinò per dirmi: " ma senti, conosci il pericolo?" Alla Vuelta, in una tappa da lupi su strade ghiacciate, scendevo forte lo stesso e avevo addirittura superato la macchina dell'organizzazione che apriva la strada! Sono già stato professionista, due stagioni, 2002 e 2003, alla Mapei e alla Phonak, un team svizzero. Prima di farmi firmare alla Mapei, mi fecero un test: avevo i valori fisiologici più alti con Paolo Bettini e l'australiano Cadel Evans, secondo al Tour 2007...Ma a parte aver staccato più volte tutti - anche durante le tappe del Tour 2002 - e aver vinto la classifica di miglior scalatore al Giro del Mediterraneo, non sono riuscito a vincere come nel MTB perché mi sono sempre rifiutato di entrare nel sistema dell'aiuto farmaceutico. Nel ciclismo di allora, era dura farsi largo senza ingannare come hanno dimostrato le varie confessioni di corridori pentiti. Grazie alla fiducia di Ivano Fanini, ci riprovo nel 2008 perché penso che la situazione del ciclismo agonistico sia migliorata grazie agli sforzi dell'ambiente per porre un fine a pratiche vergognose. Sono molto credente in Dio e non posso neppure immaginare di barare. Vado anche a fare ritiri spirituali in un monastero francese. Da l'età di 16 anni fino a 23, mi recavo spesso in un seminario per parlare con i preti (in quel periodo meditavo di diventarlo a mia volta). Quando passo davanti alle chiese, stranamente, si mettono spesso a suonare le campane. Chiedete pure a chi pedala con me...Ve lo confermeranno. Nel 2008, voglio ricambiare la fiducia di Ivano Fanini e dell'Amore e Vita McDonald's mettendomi in evidenza nelle gare su strada e andando a vincere una quinta maglia iridata di MTB al mondiale in Trentino. A 32 anni ero troppo giovane per smettere di pedalare ad alto livello. E nonostante il 22 novembre scorso mi sia operato di appendicite ieri in allenamento sulla salita di Monte Marcello in Versilia - dove mi allenavo con alcuni miei compagni - ho staccato con la mia bici da cross alcuni atleti del team Milram. Con l'Amore e Vita McDonald's Vi sorprenderò! Scommettiamo?"