E lo sapevo che andava a finire così.......Ma dove c...o ve siete andati a caccia!!?!? Fossi, filo spinato..?????
Mò me sento pure n'colpa......
In effetti.... un pochino di colpa
non so come e chi ha tracciato la traccia che mi hai dato, ma ad un certo punto sta traccia o era stata fatta da un cinghiale, che s'e' infrattato bene o è stata fatta a mano libera su qualche vecchia carta, perchè tutto c'era meno che l'ombra di un sentiero a scendere.
Cmq abbiamo recuperato lo stesso, dopo aver perso un'oretta circa in vari su e giu.
Una giornata davvero alla grande o chirocefali all'attacco non si domano mai, o almeno mai fino alla grappa, dalla grappa in poi è tutto da ride
il massimo s'e' toccato nelle "mangrovie di monpracem", scendendo la cresta del martano, al buio quasi totale persi negli anfratti, una situazione mitica, il vence che cappotta da fermo, il povero tottero che incrocia il filo spinato e per fortuna si salva facendo un carpiato doppio, er notaro che tirava giù tutti i santi e parenti annessi, io che per il ridere non ce la facevo più, e giuglia che non so' manco che strada abbia fatto.
Belli i martano proprio belli, il biglietto da visita alla partenza, in 2 km ci spariamo a freddo un dislivello di 200 o 300 mt, praticamente l'antipasto del giro, seguiranno vari saliscendi (piu sali che scendi ovvio), l'apice si tocca all'imbocco del sentiero in discesa su un fondo che all'apparenza sembrava piu un torrente in secca, tutto da guidare, schivare, saltare derapare, insomma una goduria totale (molto tecnico ma godurioso).
Come ovvio però dopo il godimento di nuovo la tortura, infatti scesi di dislivello fin troppo il dovuto si riparte in salita e sali sali sali sali nun se finiva mai de salì.
La sosta al rifugio ci rifocilla il giusto e ci riscalda il dovuto, dolce compreso arraffato dal tavolo vicino abbandonato da chi aveva festeggiato prima di andarsene. Il resto è già raccontato.
Insomma una gionata da incorniciare tra le più sgangherate dei chirocefali team.
Grazie a tutti, alla prox.