Mi piace pensare che aspettasse me.

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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mattley lee

Biker serius
12/11/09
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Veneto e FVG
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Mi piaceva pensare che la vecchietta aspettasse me. Era spesso sulla grande terrazza dell’ultima casa prima del sentiero. Stava seduta su di una sedia con i braccioli, con i pizzi sul cuscino. E mi salutava allegra con la mano, quando mi vedeva passare veloce sulla bike, prima di scomparire risucchiato dal bosco. Mi piaceva pensare che aspettasse me, ed ogni volta, un attimo prima di impegnare il sentiero, la cercavo con lo sguardo e se c’era mi salutava contenta ed io rispondevo subito, più volte, contento. E se non c’era un po’ mi dispiaceva, un po’ mi mancava. La vidi ancora, ma sempre meno, e i suoi saluti erano più lenti, meno gioiosi e le sue spalle erano coperte dallo scialle e lei un po’ più vecchia un po’ più stanca. E poi non la vidi più. Ma la sedia con i braccioli restava sulla terrazza, come un presagio, e lentamente marciva sotto la pioggia ed i pizzi svolazzavano con il vento impietoso che in inverno scende dal sentiero e si infila tra le case e in quella casa silenziosa, vuota, angosciante. Che tristezza, piegato sui pedali spingevo in salita, quasi a voler cancellare con la fatica il pensiero della vecchietta giunta al suo ultimo inverno. E tutto intorno a me a ricordarmi le stagioni della vita e sperare inconsciamente di poter tutto esorcizzare correndo veloce sui sentieri silenziosi, nel fitto di un bosco stillante in un inverno malinconico. E lungamente quella sedia triste abbandonata, dimenticata, in un oblio doloroso, ed ogni volta un pensiero, una fitta di tristezza. Poi la casa riprese vita e colore e chiasso, lavori, operai e bambini, ma la sedia non c’era più, né i pizzi né lo scialle, in una nuova stagione della vita, sempre, inevitabile…….


Mi piace ancora pensare che la vecchietta aspettasse me.
 

Bobby Six

Biker Cinghialis
6/1/10
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Lomellina
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una 26”, una 650be una 29”
Io mi sono anche commosso, complimenti per come ci hai descritto le tue emozioni.
Penso che tu ora abbia un angelo custode personale. Ciao e grazie ancora per le belle parole.
 

alfonsotra

Biker cesareus
24/2/08
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varese
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sicuramente aspettava te belle parole ai un futuro come scrittore mi ai fatto comuvere ci sono persone anziane che fanno molta tenerezza come dico io sono dei bambini un po avanti con l'età
 

una vita da mediano

Biker assatanatus
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wolfmountain
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specy stumpy, c'dale flash, gravel e corsa
Che bello, anche io ho un vecchietto che incontro in un breve tratto di strada tutte le volte che faccio il mio giretto, lui di solito passeggia col suo cagnolino oppure come la tua amica, sta seduto su una vecchia sedia impagliata all'ombra di un ontano, per un periodo di tempo non l'ho visto e mi sono "preoccupato"....non ti dico la gioia quando la settimana scorsa mi ha salutato, io ho ricambiato con enfasi come se fossimo vecchi amici
 

Patr_64

Biker superioris
2/9/09
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grosseto
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brutta la sensazione del tempo che corre ...bella la relazione Vecchietta -Bikers ...:il-saggi::il-saggi:non si vive senza un sorriso...comunque direi che ogni età ha le sue emozioni da vivere ........l'importante è viverle fino in fondo !!!!
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Roma Est
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Bel racconto e belle emozioni.
Permettetemi di trovarci la parte bella, perché sennò se penso alla triste mi commuovo.
Ebbene, la parte bella è che salutare la gente, ma non solo salutare, proprio il condividere una emozione con un cenno di intesa, lo trovo bellissimo.
Io vivo a Roma, e riscontro che la gente è sempre più chiusa in sè stessa.
Andiamo tutti di fretta, distratti, stressati, non vediamo l'ora di rinchiuderci la porta dietro le spalle e stare in casa.
Io cerco di andare controcorrente:
Un saluto, una parola, un sorriso all'inizio è spiazzante, ma il più delle volte è contraccambiato con estrema gratitudine, e ne vale la pena.
Io addirittura dò le pacche sulle spalle anche a chi non conosco, è troppo divertente.
Anche i coatti romani, quelli che fanno finta di essere cattivi per non sapere né leggere né scrivere, ti si sciolgono in un sorriso.
Gli anziani poi sono fantastici, gli dai corda e ti raccontano la vita loro.
Claudio
 

alfonsotra

Biker cesareus
24/2/08
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bisogna rispettare la vecchiaia è il nostro specchio nel futuro ,c'è un detto dalle mie parti che dice cosi -- se un vecchio potesse è un giovane sapesse il mondo sarebbe migliore :il-saggi:
 

margherita7642

Biker infernalis
31/12/08
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Bergamo
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Mi hai fatto ricordare che nei tempi in cui facevo equitazione,mi capitava di uscire per un giretto post-lavoro,la sera dopo le 22,passavo di fronte alla cascina di una vecchietta piuttosto in gamba che vista l'ora,in dialetto mi diceva che non sarebbe andata a letto finchè non sarei ripassata per il ritorno.
Infatti c'era sempre a darmi la buonanotte e io mi sentivo in dovere di non stare troppo in giro per non farla andare a letto tardi o preoccupare...
un giorno o l'altro ci ripasso in bike per salutarla e vedere se mi riconosce....:celopiùg:
 

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