MB World e l'ignoranza del web

MBAction · 8/11/10

Ragazzi, confermo per correttezza ancora una volta che l'opinione nostra e mia personale sull'internet sia ben chiaramente evidenziata in ogni occasione e totalmente a favore della rete non soltanto a parole ma soprattutto nei fatti... compresi gli interventi esaustivi su questo stesso forum in topic specifici recentissimi... oltre a garantirvi sempre una presenza tutto sommato continuativa. Disinformazione ce n'è ovunque invece... per carità, come ad esempio l'intervento di chemical biker (ma no problem ) con la (presunta da lui... ma comprendo la passione...) "cacciata" di Richard Cunningham da MBAction, argomento ampiamente approfondito nel topic dedicato... che va ben oltre qualsiasi comunicato stampa.... comunque OT.

Nello stesso numero di quella rivista siamo invece (e chiarisce abbastanza la ns. posizione reale) stati "infangati" anche noi, credo di poter dire... visto che il disturbato (a mio parere a sproposito) Saviano parlerà proprio anche di questo stasera ("la macchina del fango") nella sua trasmissione. Paragonare (loro) la separazione avvenuta con Richard (OT: non più direttore editoriale da anni ormai... con presenza in costante "esaurimento naturale"... suvvia, non può essere eterno) al famoso "Big One" che potrebbe colpire la California mi pare sia scorretto ed anche di pessimo gusto. La cosa si commenta quindi da sola.

Grazie. Ciao,

sembola · 8/11/10

Giskard_rules ha scritto:
Dei negozi on-line c'era una critica anche su MBAction dello scorso mese, non mi ricordo se del curatore o in un intervista a bonandrini.

La questione a mio parere si inquadra nella generale arretratezza culturale del paese, cui non sfugge nessuno, nè la politica, nè l'imprenditoria nè il cittadino comune. Solo in pochi hanno compreso appieno cosa è e cosa potrà rappresentare la rete a livello culturale, sociale e commerciale: cosa che può essere comprensibile per l'uomo della strada, ma che è ingiustificabile per chi fa parte della classe dirigente o si misura con un mercato ormai globalizzato.
E' giocoforza che con queste premesse internet venga vista dalla politica o come un inutile giocattolo o un pericoloso nido di perversione e sovversione; e che larga parte dell' imprenditoria la adoperi solo come vetrina virtuale, perdendo la possibilità dell' interazione che rappresenta la sua forza.

Il problema è tutto qui: gran parte delle aziende italiane, e quelle della bici non fanno eccezione, hanno della rete una concezione distorta, finchè è un "fan club", uno strumento di marketing a costo zero tutto bene, ma se appena configura un vero canale comunicativo con i clienti (reali o potenziali) con tutti i problemi del caso diventa una scocciatura da cui tenersi alla larga. Insomma, se è per ricevere peana la rete è una buona idea, se fa arrivare "perdite di tempo" o critiche è una schifezza.

Nessuno credo possa negare che in rete ci sia anche tanta robaccia, ma vedere solo quella mi pare una miopia poco giustificabile.

Giskard_rules · 8/11/10

sembola ha scritto:
La questione a mio parere si inquadra nella generale arretratezza culturale del paese, cui non sfugge nessuno, nè la politica, nè l'imprenditoria nè il cittadino comune. Solo in pochi hanno compreso appieno cosa è e cosa potrà rappresentare la rete a livello culturale, sociale e commerciale: cosa che può essere comprensibile per l'uomo della strada, ma che è ingiustificabile per chi fa parte della classe dirigente o si misura con un mercato ormai globalizzato.
E' giocoforza che con queste premesse internet venga vista dalla politica o come un inutile giocattolo o un pericoloso nido di perversione e sovversione; e che larga parte dell' imprenditoria la adoperi solo come vetrina virtuale, perdendo la possibilità dell' interazione che rappresenta la sua forza.

Il problema è tutto qui: gran parte delle aziende italiane, e quelle della bici non fanno eccezione, hanno della rete una concezione distorta, finchè è un "fan club", uno strumento di marketing a costo zero tutto bene, ma se appena configura un vero canale comunicativo con i clienti (reali o potenziali) con tutti i problemi del caso diventa una scocciatura da cui tenersi alla larga. Insomma, se è per ricevere peana la rete è una buona idea, se fa arrivare "perdite di tempo" o critiche è una schifezza.

ti quoto in toto.
Poi come oh, io sono abbonato a mbaction e compro dal negozio principalemente ma non disdegno l'on-line.
In generale condivido anche l'articolo di bonandrini e pure l'ultimo di questo mese in cui si parla di CRC, dove compro abbastanza di frequente.
La nostra arretratezza fa si purtroppo che spuntino i soliti furbi che rovinano tutto quello che potrebbe essere buono.

teobg81 · 8/11/10

che tristezza.. condivido in pieno il tuo pensiero Diretur

muldox · 8/11/10

sembola ha scritto:
...parlando male dei forum dove "solo pochissimi, quelli che comprano e leggono le riviste, sanno di cosa parlano"...

GIGA-ROTFL!!!

Ultimamente sono molti i dinosauri che si stanno agitando per via di internet, anche se non tutti lo fanno apertamente ed in modo tanto ingenuo.
Mi sa che stanno vedendo sempre più vicina la caduta del meteorite definitivo...

Teech · 8/11/10

Direi a questi signori 2 cose che nel loro editoriale, argutamente, nascondono.

In primo luogo farei una domanda: loro asseriscono che se paghi hai diritto a ricevere la qualità, ma chi mi garantisce che se pago ho automaticamente la qualità? (ne faccio un discorso sia di servizi che di prodotti permettendomi un parallelo con quanto fatto da loro) Troppo spesso, in qualunque realtà, ho trovato prezzi spropositati per qualità scadenti ed in rari casi, proprio grazie all'informazione gratuita ho trovato qualità a prezzi accettabili (sempre considerando sia servizi che prodotti).
In secondo luogo credo che quanto da loro asserito svilisca, in modo disarmante, l'intelligenza dei loro lettori. Io, fra le righe, leggo che considerano i loro lettori dei "pecoroni" che pendono dalle loro labbra. Io leggo riviste di varia natura ma non sempre sono d'accordo con quanto leggo e se ho dei dubbi mi informo anche diversamente per una concetto sottovalutato che si chiama "libero arbitrio" (derivante solo da informazione diversificata).

Hanno avuto una caduta di stile veramente pessima... Se questo è il loro pensiero sono liberi di esprimerlo ma lo ritengo veramente lontano dalle mie esigenze e quindi starò ben attento a non acquistare più questa rivista (che sporadicamente acquistavo).

marco · 8/11/10

wally73 ha scritto:
ma mi pare che mtb word (che compro) sia anche disponibile on-line su iphone o simile. quindi a loro non sta sulle palle (si può dire?) internet o il web.
sta sulle palle internet o il web gratis.
sono 2 cose diverse. se il forum fosse a pagamento e testasse le bici a "pagamento" non trovando mai un difetto allora sarebbe tutto ok.

La strada della (loro) salvezza non è certo offrire un file pdf con su il numero mensile. Il web vuol dire video, links, partecipazione, per esempio avere dei test a cui i lettori possano rispondere e/o scrivere le proprie sensazioni sul prodotto, come avviene sul forum. Certo che poi ai grandi giornalisti de noantri non andrebbe bene, dato che gli inserzionisti protesterebbero che qualcuno possa dire la propria sui prodotti senza peli sulla lingua. Anatema! E poi chi li raccatta i soldi per stampare il numeretto mensile?

STIBO · 8/11/10

marco ha scritto:
La strada della (loro) salvezza non è certo offrire un file pdf con su il numero mensile. Il web vuol dire video, links, partecipazione, per esempio avere dei test a cui i lettori possano rispondere e/o scrivere le proprie sensazioni sul prodotto, come avviene sul forum. Certo che poi ai grandi giornalisti de noantri non andrebbe bene, dato che gli inserzionisti protesterebbero che qualcuno possa dire la propria sui prodotti senza peli sulla lingua. Anatema! E poi chi li raccatta i soldi per stampare il numeretto mensile?

Caro diretur, quoto al 100%

pirs75 · 8/11/10

marco ha scritto:
La strada della (loro) salvezza non è certo offrire un file pdf con su il numero mensile. Il web vuol dire video, links, partecipazione, per esempio avere dei test a cui i lettori possano rispondere e/o scrivere le proprie sensazioni sul prodotto, come avviene sul forum. Certo che poi ai grandi giornalisti de noantri non andrebbe bene, dato che gli inserzionisti protesterebbero che qualcuno possa dire la propria sui prodotti senza peli sulla lingua. Anatema! E poi chi li raccatta i soldi per stampare il numeretto mensile?

Questo affrontato da Marco è la croce e la delizia del web, nel senso, se da un lato ho il confronto con l'utente che vuole migliorare il prodotto con critiche costruttive, dall'altro posso incappare con "utenti" che usano il mezzo per sparare a 0 senza motivo. Di norma sono gli altri utenti che moderano la verità con i loro interventi... ma non sempre è così, e dopo assistiamo al nascere e proliferare di bufale di qualsiasi tipo

marco · 8/11/10

pirs75 ha scritto:
Questo affrontato da Marco è la croce e la delizia del web, nel senso, se da un lato ho il confronto con l'utente che vuole migliorare il prodotto con critiche costruttive, dall'altro posso incappare con "utenti" che usano il mezzo per sparare a 0 senza motivo. Di norma sono gli altri utenti che moderano la verità con i loro interventi... ma non sempre è così, e dopo assistiamo al nascere e proliferare di bufale di qualsiasi tipo

Concordo, internet è un'arma a doppio taglio per le aziende. Se però uno ci sa fare bene e sa gestire anche i ciarlatani allora diventa una bomba.
Il problema è che non ci sono vie d'uscita: internet c'è e non è mettendo la testa nella sabbia o sperando che Obama lo vieti che sparisce. Imparare ad usarlo è d'obbligo per un'azienda moderna, spararci a zero è solo un segno di debolezza.

pirs75 · 8/11/10

marco ha scritto:
Concordo, internet è un'arma a doppio taglio per le aziende. Se però uno ci sa fare bene e sa gestire anche i ciarlatani allora diventa una bomba.
Il problema è che non ci sono vie d'uscita: internet c'è e non è mettendo la testa nella sabbia o sperando che Obama lo vieti che sparisce. Imparare ad usarlo è d'obbligo per un'azienda moderna, spararci a zero è solo un segno di debolezza.

Infatti Marco, nel mio intervento ho detto che il futuro non passerà necessariamente per "il monitor", secondo me ma anche secondo gente più intelligente assisteremo ad un "affiancamento" alla carta stampata, ed è per questo che un azienda intelligente dovrebbe creare delle partnership con siti "seri" come MTB forum proprio per rafforzare e incrementare la loro immagine.

pirs75 · 8/11/10

e cmq i test a mio avviso bisogna farli fare a bikers "normali" no ai pro, quelli scendono o salgono anche con la graziella. Perché chi compra e fa numero siamo "noi" e quindi più ascolti cosa ti dice la gente più crei qualcosa di buono da vendere.

muldox · 8/11/10

pirs75 ha scritto:
e cmq i test a mio avviso bisogna farli fare a bikers "normali" no ai pro, quelli scendono o salgono anche con la graziella...

Su questo non concordo. Non è che se uno è bravo non sa riconoscere i limiti di una bici, anzi.
Quel che fa veramente la differenza è l'impegno e la serietà che ci si mette e la volontà (o possibilità) di poter dire ciò che si pensa senza vincoli di sorta.

blackstain · 8/11/10

pirs75 · 8/11/10

muldox ha scritto:
Su questo non concordo. Non è che se uno è bravo non sa riconoscere i limiti di una bici, anzi.
Quel che fa veramente la differenza è l'impegno e la serietà che ci si mette e la volontà (o possibilità) di poter dire ciò che si pensa senza vincoli di sorta.

questo è vero Muldox anzi è la base la serietà, però per uno bravo è più difficile ricordarsi o rimmetersi nei panni di uno normale che ha esigenze diverse, e che alla fine è l'utilizzatore finale, poi se ci riesce meglio per tutti

Con questo non voglio dire che la bici la devono sviluppare della chi chissià, ma che un occhio a chi alla fine la bici va è importante, poi caso mai mi sbaglierò

Louis XC · 8/11/10

Su questo non concordo. Non è che se uno è bravo non sa riconoscere i limiti di una bici, anzi.
Quel che fa veramente la differenza è l'impegno e la serietà che ci si mette e la volontà (o possibilità) di poter dire ciò che si pensa senza vincoli di sorta.

sono d'accordo in pieno.

io sia su di una rivista/sul web/in un negozio cerco professionalità/competenza/correttezza.
se mi accorgo che la mia fiducia è mal riposta non compro più la rivista, non guardo + quel sito, non vado + in quel negozio.

secondo me è molto meglio avere 1 informazione da persone competenti che 100 da persone che non lo sono.
il problema è capire chi è competente e chi no.....

pirs75 · 8/11/10

luigi920 ha scritto:
sono d'accordo in pieno.

io sia su di una rivista/sul web/in un negozio cerco professionalità/competenza/correttezza.
se mi accorgo che la mia fiducia è mal riposta non compro più la rivista, non guardo + quel sito, non vado + in quel negozio.

secondo me è molto meglio avere 1 informazione da persone competenti che 100 da persone che non lo sono.
il problema è capire chi è competente e chi no.....

credo che mi sono espresso male allora

alcos · 8/11/10

marco ha scritto:
La strada della (loro) salvezza non è certo offrire un file pdf con su il numero mensile. Il web vuol dire video, links, partecipazione, per esempio avere dei test a cui i lettori possano rispondere e/o scrivere le proprie sensazioni sul prodotto, come avviene sul forum. Certo che poi ai grandi giornalisti de noantri non andrebbe bene, dato che gli inserzionisti protesterebbero che qualcuno possa dire la propria sui prodotti senza peli sulla lingua. Anatema! E poi chi li raccatta i soldi per stampare il numeretto mensile?

sono perfettamente d'accordo...
il web è libertà di espressione assoluta
e fornisce la possibilità di reperire informazioni di qualsiasi cosa da chiunque! w il web w il forum

muldox · 8/11/10

pirs75 ha scritto:
...Con questo non voglio dire che la bici la devono sviluppare della chi chissià, ma che un occhio a chi alla fine la bici va è importante, poi caso mai mi sbaglierò

Ed è proprio ciò che offre internet, dove tutti hanno diritto di replica e parola!

wan · 8/11/10

La professionalità di chi scrive in rete è fatta a mio avviso dagli utenti stessi, allora noi utenti perchè ci dovremmo fidare della professionalità di chi scrive su riviste? In più ad un prezzo ben specifico. Io utente, sulla rete posso postare,chiedere consigli,vendere,comprare,curiosare e rispondere a chi scrive,e scrivere cazzate, e altri utenti ti rispondono e così si crea un parere o un opinione. sulle riviste tutto questo non è possibile, è questa la forza della rete, e a volte non si comprano le riviste perchè le risposte le trovi lo stesso, è questo che forse brucia!?

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