io da diversi anni faccio da "scopa ciclistica" alla Lanaro Gran Fondo e ti assicuro che, passata scopa, sui 35 km non resta una cartaccia dispersa che sia una sul sentiero.
Ma quella e' una garetta xc, che si percorre su carrarecce e sterratone dove, piu' che all'impatto dei bikers sul terreno, bisogna pensare all'impatto del terreno sul biker che malaugatamente dovesse cadere sul percorso.
Sarei contento che la Matadown si svolga e che lasci non solo un bel ricordo ai partecipanti, ma anche che non dia adito a spunti a quelli che le mtb non le vedono mic tanto volentieri.
Due giorni fa mentre, prima di affrontare una discesa scassata, mentre ero fermo per indossare le protezioni un escursionista mi aveva spiegato che il sentiero che stavo facendo non era adatto alla mtb e che avrei dovuto andare in bici su un percorso piu' adatto alle bici...naturalmente gli ho dato pienamente ragione, infatti ci vado solo con la bici da enduro e ben bardato, con una bici da xc neanche se mi pagassero ci andrei giu' da li' in sella.
Gli ho fatto anche presente che l'importante non e' dove si va o non si va in bici a piedi o dove sia, a patto di:
- rispettare se stessi (cercando di non farsi male)
- rispettare gli escusionisti (passando loro accanto velocita' ridotta, salutandoli e non creando situazioni di pericolo)
- rispettando la fauna senza spaventarla e dando il tempo alle bestie di scansarsi
- rispettando il fondo del sentiero, senza crear erosioni bloccando le ruote ed evitando di frequentare discese impegnative quando il fondo e' fangoso (non solo x non crear erosioni ma anche x per non tornar a casa con 3 kg di fango su bici e vestiti e per non rischiare una degenza in ortopedia).
Ma questo e' un ragionamento di un escursionista: le gare son gare, e fin qui ok, a patto di non lasciare a ricordo della gara un percorso pesantemente segnato dal passaggio della gara stessa.
Ma quella e' una garetta xc, che si percorre su carrarecce e sterratone dove, piu' che all'impatto dei bikers sul terreno, bisogna pensare all'impatto del terreno sul biker che malaugatamente dovesse cadere sul percorso.
Sarei contento che la Matadown si svolga e che lasci non solo un bel ricordo ai partecipanti, ma anche che non dia adito a spunti a quelli che le mtb non le vedono mic tanto volentieri.
Due giorni fa mentre, prima di affrontare una discesa scassata, mentre ero fermo per indossare le protezioni un escursionista mi aveva spiegato che il sentiero che stavo facendo non era adatto alla mtb e che avrei dovuto andare in bici su un percorso piu' adatto alle bici...naturalmente gli ho dato pienamente ragione, infatti ci vado solo con la bici da enduro e ben bardato, con una bici da xc neanche se mi pagassero ci andrei giu' da li' in sella.
Gli ho fatto anche presente che l'importante non e' dove si va o non si va in bici a piedi o dove sia, a patto di:
- rispettare se stessi (cercando di non farsi male)
- rispettare gli escusionisti (passando loro accanto velocita' ridotta, salutandoli e non creando situazioni di pericolo)
- rispettando la fauna senza spaventarla e dando il tempo alle bestie di scansarsi
- rispettando il fondo del sentiero, senza crear erosioni bloccando le ruote ed evitando di frequentare discese impegnative quando il fondo e' fangoso (non solo x non crear erosioni ma anche x per non tornar a casa con 3 kg di fango su bici e vestiti e per non rischiare una degenza in ortopedia).
Ma questo e' un ragionamento di un escursionista: le gare son gare, e fin qui ok, a patto di non lasciare a ricordo della gara un percorso pesantemente segnato dal passaggio della gara stessa.