Reduce da un'influenza e un principio di sciatica
, mi sono limitato a fare l'accompagnatore, ma gli amici mi hanno confermato le impressioni positive che hanno già espresso altri, quindi mi associo ai complimenti.
Purtroppo uno dei miei ha messo a dura prova anche il servizio di pronto soccorso e, considerando la situazione, l'organizzazione ha fronteggiato l'emergenza in maniera adeguata. Tra l'altro ringrazio il vostro Presidente che si è addoperato per coordinare i soccorsi e Cocchieri che (credo) ha recuperato la biga (mi risulta che fosse nella sua zona), nonchè motociclisti e "quodisti" che, sino a quando non abbiamo avuto notizie certe, si sono messi a disposizione per ogni possibile iniziativa potesse essere utile.
Ora l'amico è in ospedale con due fratture (gomito e bacino) e una ferita profonda su un fianco ma non corre e non ha corso alcun pericolo serio; certo che, comunque, questa esperienza mi ha fornito più di uno spunto di riflessione: questo sport, in gara ma, forse, ancor di più nella pratica escursionistica (che è quella che prediligo), comporta dei rischi che ciascuno di noi, più o meno consapevolmente, conosce ed ha accantonato tra le eventualità remote che, semmai, capitano a qualcun altro.
Oggi mio figlio (15 anni), stava correndo la quinta marathon della sua vita (ha iniziato quest'anno) e io, per la prima volta, non lo ho seguito.
Quando mi è arrivata la telefonata dell'amico infortunato che stava aspettando i soccorsi e non sapeva spiegarmi dove si trovasse, non ho potuto fare a meno di pensare che, forse, sarei più tranquillo se, anzichè contagiare mio figlio con la passione per le due
ruote, fossi ancora costretto a trascorrere la domenica mattina a seguirlo sui campi di calcio, come accadeva sino allo scorso anno...........
Scusate lo sfogo e l'off topic.