Confermo, lasciate stare i salti. E' successo qualche anno fa che una ragazza che faceva gare di xc è morta su un salto e c'è stata un'indagine della magistratura.
Conosco la storia e sono cose che non dovrebbero mai capitare... è stata una vera sciagura!! (RIP)
Però vi riporto la nostra esperienza: avevamo lo stesso "problema" ovvero condividere il medesimo spazio con le categorie più disparate di bikers, dai Xcisti ai freeriders. Ovviamente quelli che aprono i nuovi sentieri (dispiace dirlo ma è così) sono i freeriders o gli enduristi, ovvero tutti quelli che cercano sempre qualcosa in più rispetto alla semplice traccia pedalabile che può bastare ai Xcisti. Ma una volta che la traccia è aperta tutti vogliono avere il diritto di poterci passare (ovviamente) ma nel caso di rampe, salti, drop e chi più ne ha più ne metta, al cosa diventa un tantino difficile e purtroppo a volte fatale. Noi abbiamo ovviato al problema creando strutture interamente in terra del luogo e tronchi e rami degli alberi presenti in zona, rendendo le "strutture" sia "fun" che "copiabili" e quindi andando incontro alle esigenze di tutte le tipologie di bikers.
L'immagine qui di seguito mostra delle classiche rampe in legno: una per un eventuale(?) salto e l'altra per un drop. Ecco quel tipo di artefatto in un ambiente condiviso va assolutamente evitato!!!
In quest'altra immagine invece gli stessi ostacoli sono realizzati in terra (o in pietre e tronchetti ricoperti di terra). Questo modo di costruire gli ostacoli rende la traccia percorribile da chiunque e allo stesso tempo "godibile" per chi ha voglia di staccare le ruote dal terreno.
Ovviamente il mio è solo un suggerimento... ma alla fine fate come meglio credete!!