Io ho usato per 3 anni (vado molto poco però) un Pazzaz rise che aveva una curvatura per me ottimale,che non ho mai più ritrovato in nessun altro. Cannonate sopra ne ho prese parecchie,fino ad una che mi ha rotto una costa bloccandolo tra il mio torace ed un albero che si era messo in mezzo alla strada. A quel punto l'ho cambiato,anche perchè ero stanco di stracontrollarlo ogni volta. Come ho già detto in altri 3D sul carbonio,le mie remore derivano dalla grossa esperienza sugli alberi da windsurf,con i quali abbiamo imparato a convivere consci della rottura improvvisa,ridottacol passare degli anni ma non eliminata.
Quindi il mio parere sui manubri in carbonio è globalmente negativo perchè:
1)il guadagno di peso rispetto ad un bel alu è modesto e,imho naturalmente,non vale il rischio superiore
2)quelli in alu rivestito sono più affidabili,perchè non cedono di schianto,ma il guadagno di peso è ancora minore ed il costo sempre elevato
3)è vero che l'assorbimento delle vibrazioni è ben diverso e braccia e polsi ne godono,ma anche qui il gioco non vale la candela
4)non penso che una riduzione anche di 1 etto sulla piega possa essere avvertita da chiunque,pro compresi,per cui non lo ritengo neanche un valido compenso di una forka più pesante o più lunga,che,oltre ad avere una maggior inerzia di guida,dovrebbe essere montata per darci dentro ancora di più,quindi,a mggior ragione,no carbon
5)infine,e scusate la prolissità,non facciamoci ingannare da quello che usano i pro DH: ho visto usare pieghe,attacchi e reggisella in carbonio,
ruote tipo le DT1750 e chi più ne ha più ne metta,ma loro alla gara dopo hanno tutto nuovo!
Chiudo sul discorso reggisella:concordo pienamente che il reggi in carbonio abbia senso solo per chi ne fa un uso tipo strada:trovata l'altezza giusta non si muove più. Per chi alza e abbassa regolarmente,come penso facciano tutti quelli che salgono tranquilli per poi godersi una discesa tecnica,semplicemente non è indicato.