[Made in Taiwan] Visita alla fabbrica taiwanese di DT Swiss

maxITR

Biker tremendus
In questo report si vede la grande differenza tra questa fabbrica e quella in cina del primo servizio. Qui è tutto pulito e ordinato,dalle postazioni di lavoro al magazzino...a parte la foto dove ci sono due operai che mettono del grasso o non so cosa sui cerchi,ma non avevano un tavolino per appoggiare i piatti ?:smile:
Comunque (senza polemica) a chi dice che adesso non compra più ruote DT Swiss...sono parole buttate al vento perchè ormai la maggior parte dei produttori ha fabbriche con sede a taiwan...e da come si vede nelle foto fanno parecchi lavori a mano e mi pare con precisione quindi non credo che lavorino peggio di un operaio occidentale
Anch'io sono contrario a questa scelta dei produttori di mettere radici là solo perchè la manodopera costa meno e hanno un forte guadagno...e il problema è sempre quello,che in Europa chiudono le fabbriche per aprirle in oriente.Ma per fermare tutto questo che dobbiamo fare? smettiamo di comprare biciclette?. Ho appena ordinato una Trek e sia il telaio che probabilmente granparte dei componenti sono made in Taiwan o Cina,e solo perchè non posso permettermi una mtb made in USA (l'avrei probabilmente pagata il doppio).
 

RANDYGRAMOLA

Biker ultra
14/5/08
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pratese di nascita-empolese d'adozione
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il vecchio 456 ON ONE - UNA BESTIA!
Hai letto l'articolo? DT produce a taiwan perché lì sono tutti i produttori di bici e DT deve esserci per permettere un assemblaggio rapido e senza costi di spedizione enormi.


E'h ma così facendo fra un pò noi europei dovremmo trasferirci tutti quanti in Asia perchè

in Europa non ci sarà più lavoro.......
 

RANDYGRAMOLA

Biker ultra
14/5/08
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pratese di nascita-empolese d'adozione
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il vecchio 456 ON ONE - UNA BESTIA!
Qui il problema: noi stiamo ancora ridendo sulla qualità scadente del "made in china", in realtà oggi, la loro produzione ha raggiunto e superato qualitativamente la nostra.

No mi dispiace ma non sono assolutamente daccordo,

diciamo tutti piuttosto che ci accontentiamo di quanto oggi il mercato
propone perchè l'importante è spendere poco!, ma è così facendo, spostando le produzioni all'estero,
che avremo sempre meno potere d'acquisto.
 

LucaBrasi

Biker assatanatus
14/5/06
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Svizzera del Sud
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Scott Spark 910 MY18
Non entro nel merito del resto del messaggio, ma vorrei far notare che se fosse solo una questione di soldi, non terrebbero nemmeno gli ingegneri in Svizzera. Basterebbe averli in Italia, Germania o Francia per risparmiare ben oltre la metà della massa salariale che percepiscono. Senza nemmeno considerare l'Europa dell'est o l'Oriente.
magari hanno i frontaglieri ;-)!
 

Andrea Bertu

Biker extra
15/6/09
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Prov. Bergamo
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Una capra
alla fine dobbiamo rassegnarci allo scorrere della storia (o no? :nunsacci:)
prima il centro economico era in Europa, poi si è spostato in America...e adesso è finito in Asia.
qui da noi sono è rimasta solo quella marmaglia di politici/industriali/manager che stanno mandando a rotoli il nostro paese (e il resto dell'occidente), con una visione a breve termine, interresati solo al futuro più prossimo (guadagnare adesso e lasciare i problemi alle generazioni future...e che problemi!!!), così non può andare avanti :medita:
passatemi la locuzione...'Faber est suae quisque fortunae' :medita:
diamoci una mossa...

p.s: scusate l'ot
 

LucaBrasi

Biker assatanatus
14/5/06
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Svizzera del Sud
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Scott Spark 910 MY18
Bravo Marco, bel report.
Tra l'altro la parte relativa al capitolo stipendi mi solleva abbastanza il morale. Il netto è circa la metà di un operaio italiano quindi molto più di quello che pensavo. Purtroppo il capitolo contributi è ancora un disastro se lo confrontiamo al ns standard ma dobbiamo sperare che, anche loro, prima o poi arrivino a pretendere maggiori servizi e diritti. Se questo accade con la stessa velocità con la quale crescono direi che non è male....pensate quanti anni ci abbiamo messo noi (sempre che adesso non ce li tolgano).
Si speriamo, cosi magari poi ritornano in europa a produrre per la gente che sta nell'est, praticamente rigiriamo il mondo è solo questione di tempo!
Tanto qua gli stipendi è da tempo che sono fermi :-)!!!
 

tyui

Biker extra
11/4/10
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loria
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In questo report si vede la grande differenza tra questa fabbrica e quella in cina del primo servizio. Qui è tutto pulito e ordinato,dalle postazioni di lavoro al magazzino...a parte la foto dove ci sono due operai che mettono del grasso o non so cosa sui cerchi,ma non avevano un tavolino per appoggiare i piatti ?:smile:
Comunque (senza polemica) a chi dice che adesso non compra più ruote DT Swiss...sono parole buttate al vento perchè ormai la maggior parte dei produttori ha fabbriche con sede a taiwan...e da come si vede nelle foto fanno parecchi lavori a mano e mi pare con precisione quindi non credo che lavorino peggio di un operaio occidentale
Anch'io sono contrario a questa scelta dei produttori di mettere radici là solo perchè la manodopera costa meno e hanno un forte guadagno...e il problema è sempre quello,che in Europa chiudono le fabbriche per aprirle in oriente.Ma per fermare tutto questo che dobbiamo fare? smettiamo di comprare biciclette?. Ho appena ordinato una Trek e sia il telaio che probabilmente granparte dei componenti sono made in Taiwan o Cina,e solo perchè non posso permettermi una mtb made in USA (l'avrei probabilmente pagata il doppio).
non cè +nulla hand in usa
nemmeno cannondale scalpel
di americano sono rimasti solo i prezzi
 

Gepp1

Biker assatanatus
27/5/08
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rovereto
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E la cosa triste sta nel fatto che invece che studiare un modo per risollevare la produzione, pensano solo a far cassa con la nuova legge sull'antidumping che ora comprende non solo le biciclette complete ma anche i componenti...così non c'è progresso ma solo speculazione da parte dei più ricchi...
SVEGLIAMOCI non sono i cinesi a fregarci ma i ns politici con le loro politiche del cxxxo basate sol sul LORO profitto
 

Boda

Biker grossissimus
21/2/10
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Nel mondo.
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Allora aspetto il prossimo report per dare un giudizio più ampio.
Nessuno ha mai messo in dubbio la capacità dei lavoratori cinesi di adempiere alle loro mansioni. Oltretutto i componenti da bici sono tecnologia a basso costo, meccanica "grezza" che qualunque paese che stanzia danaro può supportare. Il problema quindi non è la qualità dei prodotti.
Quello che contesto è la delocalizzazione che sta facendo fallire l'occidente. Noi ci piangiamo addosso perché non possiamo fare altro che questo. la ricchezza si detiene tramite il mezzo di produzione. Se noi regaliamo il mezzo di produzione agli altri gli stiamo regalando la nostra ricchezza. L'economia si mantiene in alto con due fattori, la produzione e la ricerca. Con i guadagni della produzione ci si paga la ricerca, il know how tecnico. Qualcuno obietterà che i cinesi non hanno la tecnologia e la ricerca tecnica e noi in questo modo continuiamo a sovrastarli e che la tecnologia che abbiamo portato in Cina è roba vecchia. Analisi sbagliata. Poichè avendo regalato la produzione ai cinesi non abbiamo più il mezzo di produzione e quindi non abbiamo più il guadagno. Con cosa la paghiamo la ricerca tecnica? Infatti la Cina che guadagna sta investendo tantissimo in ricerca tecnica e non solo ci sta raggiungendo ma ci sta superando tanto che si stanno facendo la stazione orbitale propria.
Una volta noi producevano e vendendo i manufatti prodotti guadagnavamo. Oggi per avere gli stessi manufatti invece di guadagnare spendiamo. Dove speriamo di andare?
Cosa rimane all'occidente? All'occidente rimane il danaro, non la ricchezza. Il danaro sono numeri elettronici, finzione bancaria, speculazione borsistica. E' aria fritta e la crisi in atto ne è la prova.
Come siamo arrivati a ciò? Ci siamo arrivati perché invece di far governare e decidere ai governi l'abbiamo fatto fare ai consigli di amministrazione, che hanno dettato le regole mondiali che hanno portato al suicidio l'occidente in nome di un guadagno trimestrale. Non c'è stata alcuna forma di pianificazione. Già uno dei problemi dell'occidente democratico è che la classe politica pianifica da un'elezione all'altra, tempi troppo brevi. Gli ad programmano a tre mesi, quelli che passano da un consiglio di amministrazione all'altro. La Cina invece non avendo elezioni e democrazia pianifica ai 20 o 30 anni e oggi stanno decidendo cosa succederà nel 2040.
Tutte queste ditte trasferite in oriente, che qui osanniamo in maniera feticistica (si parlava di "feticismo del manufatto" già a metà '800), ci stanno invece portando alla rovina, al fallimento economico, alla miseria. E quando un manipolo di perosone già 12 anni fa a Seattle si è opposto a tutto ciò nessuno ha capito verso quale baratro si stava andando. Oggi piangiamo? No, oggi piangete. Io il mio l'ho fatto e non ho niente da rimproverarmi. Il 2012 sarà peggio del 2011 e il 2013 sarà peggio del 2012. Se non riportiamo a casa le nostre produzioni per noi è la fine. Riflettiamo su questa cosa.

Boda



Prendi un granchio grosso come una casa. Forse dopo il report della visita a Giant (in arrivo lunedì) capirai di cosa parlo. Taiwan è la capitale della bici, tutte le aziende sono qui, o nella vicina costa cinese. Se come produttore di componenti non ci sei, hai perso.

Taiwan è di una modernità assurda, le città sono vere metropoli moderne come quasi nessuna in Europa, treni veloci, gente laboriosa e salari simili a quelli dell'Europa dell'est (leggi tutto il report a proposito).

Diciamo che ci hanno già sorpassato da un po'... e noi siamo ancora qui a piangerci addosso.
 

Boda

Biker grossissimus
21/2/10
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Nel mondo.
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Mi dai un motivo valido per cui dovrei pagare un prodotto cinese, che ha avuto un costo di produzione cinese al prezzo svizzero? Perché c'è l'adesivo della croce rossa sopra?
A questo punto mi compo lo stesso identico prodotto cinese, che ha avuto un costo di produzione cinese ma al prezzo cinese. Comprerò il cerchio direttamente dal produttore, ovvero Alex Rims.

Boda



Comunque (senza polemica) a chi dice che adesso non compra più ruote DT Swiss...sono parole buttate al vento perchè ormai la maggior parte dei produttori ha fabbriche con sede a taiwan...e da come si vede nelle foto fanno parecchi lavori a mano e mi pare con precisione quindi non credo che lavorino peggio di un operaio occidentale.
 

lilloxx75

Biker superis
più che un decentramento sembrerebbe una filiale a tutti gli effetti, di diverso ci sono solo le faccine con gli occhi a mandorla:cucù:
Atrezzi, luminosità, pulizia, colori e poster, che dire, pensata proprio bene.
Giusto il fatto di andare li giù per azzerare i tempi delle forniture al fine di poter assemblare le bici senza tempi morti, di conseguenza si riducono i costi, si è concorrenziali ma poi noi paghiamo sempre le stesse cifre! che botta :omertà:
Possiamo spiegarla in tanti modi, alla fine la minestra è sempre la stessa, loro risparmiano anche i secondi, noi paghiamo anche l'aria che respiriamo:nunsacci::duello:
 

Galilex17

Biker novus
18/10/11
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Ciampino
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ora possiamo stare a dire prezzi svizzeri no svizzeri qualità cinese o meno. Qualche anno fa andai ad un corso di una nota ditta di freni e più o meno ho visto una simile organizzazione...il grosso del lavoro anche qui è assemblaggio o sbaglio? il lavoro con macchinari che "fanno i cuscinetti" che forgiano i mozzi, che fresano gli assi ecc ecc non lo vedo. E quello che penso è che come alex produca cerchi per dt "taiwan" e dt "swiss" ci siano le "alex" dei cuscinetti e degli altri componenti. assemblarli qui o li non credo cambi molto. non credo che l'operario specializzato taiwanese sia migliore inferiore a quello svizzero o italiano solo per questioni di generalità. dt sicuramente non è un'azienda economica per noi che compriamo, e a parte la pubblicità di un marchio che punta tanto sul suo essere svizzero per dire che produce roba di qualità non credo che abbia margini di guadagno cosi tanto superiori ad altre ditte "europee" che vanno sempre in cina a produrre e non si fanno pubblicità puntando sulla qualità del marchio svizzero, italiano o tedesco che sia, soprattutto perchè investono ditte come Dt, e non solo, investono molto in Team e altre cose che aiutano a generare e a far crescere il movimento ciclistico. Poi sicuramente dal punto di vista dell'immagine ciò ha un suo ritorno e la gente è disposta a spendere di più per lo stesso prodotto con questo marchio piuttosto che con un altro. E anche questo è simile a quello che accade nella moda e nei vestiti pelli e borse e jeans uscite dal produttore per la nota e pubblicizzata e strafica ditta costano 3-4 volte quello che costa lo stesso prodotto appena fuori la fabbrica senza che vi sia il marchio conosciuto...eppure tanti di noi, la maggioranza compriamo, magari alcuni articoli si ed altri no. Ringrazio sentitamente l'autore di questa serie di articoli per la diffusione di queste informazioni cosi che anche noi possiamo scegliere conoscendo di più i prodotti.
 

LucaBrasi

Biker assatanatus
14/5/06
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Svizzera del Sud
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Bike
Scott Spark 910 MY18
Allora aspetto il prossimo report per dare un giudizio più ampio.
Nessuno ha mai messo in dubbio la capacità dei lavoratori cinesi di adempiere alle loro mansioni. Oltretutto i componenti da bici sono tecnologia a basso costo, meccanica "grezza" che qualunque paese che stanzia danaro può supportare. Il problema quindi non è la qualità dei prodotti.
Quello che contesto è la delocalizzazione che sta facendo fallire l'occidente. Noi ci piangiamo addosso perché non possiamo fare altro che questo. la ricchezza si detiene tramite il mezzo di produzione. Se noi regaliamo il mezzo di produzione agli altri gli stiamo regalando la nostra ricchezza. L'economia si mantiene in alto con due fattori, la produzione e la ricerca. Con i guadagni della produzione ci si paga la ricerca, il know how tecnico. Qualcuno obietterà che i cinesi non hanno la tecnologia e la ricerca tecnica e noi in questo modo continuiamo a sovrastarli e che la tecnologia che abbiamo portato in Cina è roba vecchia. Analisi sbagliata. Poichè avendo regalato la produzione ai cinesi non abbiamo più il mezzo di produzione e quindi non abbiamo più il guadagno. Con cosa la paghiamo la ricerca tecnica? Infatti la Cina che guadagna sta investendo tantissimo in ricerca tecnica e non solo ci sta raggiungendo ma ci sta superando tanto che si stanno facendo la stazione orbitale propria.
Una volta noi producevano e vendendo i manufatti prodotti guadagnavamo. Oggi per avere gli stessi manufatti invece di guadagnare spendiamo. Dove speriamo di andare?
Cosa rimane all'occidente? All'occidente rimane il danaro, non la ricchezza. Il danaro sono numeri elettronici, finzione bancaria, speculazione borsistica. E' aria fritta e la crisi in atto ne è la prova.
Come siamo arrivati a ciò? Ci siamo arrivati perché invece di far governare e decidere ai governi l'abbiamo fatto afre ai consigli di amministrazione, che hanno dettato le regole mondiali che hanno portato al suicidio l'occidente in nome di un guadagno trimestrale. Non c'è stata alcuna forma di pianificazione. Già un problema dell'occidente democratico è che la classe politica pianifica da un'elezione all'altra, tempi troppo brevi. Gli ad programmano a tre mesi, quelli che passano da un consiglio di amministrazione all'altro. La Cina invece non avendo elezioni e democrazia pianifica ai 20 o 30 anni e oggi stanno decidendo cosa succederà nel 2040.
Tutte queste ditte trasferite in oriente, che qui osanniamo in maniera feticistica (si parlava di "feticismo del manufatto" già a metà '800), ci stanno invece portando alla rovina, al fallimento economico, alla miseria. E quando un manipolo di perosone già 12 anni fa a Seattle si è opposto a tutto ciò nessuno ha capito verso quale baratro si stava andando. Oggi piangiamo? No, oggi piangete. Io il mio l'ho fatto e non ho niente da rimproverarmi. Il 2012 sarà peggio del 2011 e il 2013 sarà peggio del 2012. Se non riportiamo a casa le nostre produzioni per noi è la fine. Riflettiamo su questa cosa.

Boda
Condivido! La cina ha un pil a 2 cifre noi mi sa che se andiamo avanti cosi lo avremo pure noi a 2 cifre ma con un - davanti! ;-)!
Finirà che noi tra 20 anni produrremo per la cina e ci sottopagheranno :-)!!!
 

panzer division

Biker meravigliosus
28/7/03
18.674
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Venezia Giulia.
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beh..... la discussione è molto interessante...

ma io con oggi non posso permettermi più di prendere nulla di dt swiss.... perchè oggi alle 14 ho letto il mio nome nella lista dei dipendenti posti in cassa integrazione.
cosi.... tra capo e collo senza se e senza ma.

altro che forcelle x-fusion e ruote dt (taiwan) swiss.

i lavoratori sono quelli che muovono il mercato ,perchè col loro danaro guadagnato sono i primi a poter acquistare i prodotti che essi stessi producono, e ovviamente molti altri.

se il lavoro viene portato via, a noi non resta danaro... e siamo i primi non poterci più permettere nulla. quindi mercato fermo.

stessa cosa che ha poi detto il signor Ancillotti nell'altro report.

qui in italia in molti non stanno capendo una cosa: il mondo gira veloce, e i cinesi tra poco saremo noi.
 

Domingosh

Biker meravigliosus
9/6/03
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54
Torino
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alla fine dobbiamo rassegnarci allo scorrere della storia (o no? :nunsacci:)
prima il centro economico era in Europa, poi si è spostato in America...e adesso è finito in Asia.

se vogliamo rispettare la storia, prima del 1492, era la Cina la vera potenza mondiale economica, tecnologica e commerciale

Il più grave errore che possiamo fare, e continuiamo a fare, è pensare il mondo in modo europa(occidente)-centrico. E' una forma di autolesionismo egocentrico

@ Marco: bel report. Spero di poter leggere un tuo commento finale a corredo del viaggio in estremo oriente
 
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