Ciao, grazie mille per la risposta....leggendo la tua firma pensavo che oltre a quella meccanica, anche la ridondanza elettrica avesse le gambe corte!
Scherzi a parte a casa ho delle celle protette ma non mi son mai azzardato a far la prova sia per il costo delle celle sia perchè i case li ho acquistati in cina e ci impiegano un mese per arrivare qualora li bruciassi facendo l'esperimento.
Ne approfitto per fare un altra domanda, questa volta sui caricatori per 18650:
- Nitecore D4
- Xtar VC4
- Miboxer C4
Quale mi consigliate fra questi?
grazie
...
La prova, come detto, puoi farla senza remore, se non ti ostacolano le dimensioni delle batterie.
Una cosa da considerare, possibilmente, è quella dello stato di forma delle batterie, che è meglio sia omogeneo. Quando si usano Li-Ion in parallelo è importante che non ci sia un elemento debole nella
catena che finirebbe per sbilanciare tutto il gruppo, continuando a sovra-usurarsi anzitempo. L'ideale è iniziare con batterie nuove e possibilmente dello stesso lotto di produzione in modo da minimizzare le differenze tra celle. Chiaro che è un'accortezza più importante in caso di pacchi batteria non scomponibili, in cui le celle vengono caricate e bilanciate tutte insieme, però mi pareva corretto fartelo presente.
Per quanto riguarda il caricabatteria: Nitecore e Xtar (come marche) sono sostanzialmente equivalenti. Io preferisco Xtar, che utilizzo da sempre con fiducia, ma puoi tranquillamente scegliere in base alle specifiche e alle caratteristiche dei singoli caricabatteria senza timore di sbagliare.
Restando tra i due indicati:
Il Nitecore ha 1.5A di picco, ovvero carichi 2 Li-Ion con 0.75A o 4 con 0.375A
Lo Xtar ha 2A di picco, ovvero carichi 2 Li-Ion con 1A o 4 con 0.5A
In sostanza lo Xtar è più veloce senza comportare maggiore stress per le celle, sono amperaggi ampiamente entro i limiti di carica di qualsiasi 18650.
Da considerare che i nuovi Xtar non arrivano con l'alimentatore a spina, ma hanno una porta microUSB a cui collegare un alimentatore esterno, come quello per gli smartphone (meglio se da almeno 2A, ovvio, pena una limitazione della corrente di output). Per me è comodissimo, uso degli HUB USB di ricarica per tutti i vari
dispositivi della vita moderna e ho i caricabatterie sempre collegati ed in funzione; oppure, ovunque mi trovi, anche in auto, mi attacco a qualsiasi "caricabatterie" da smartphone o powerbank che trovo, ma potrebbe risultare scomodo per alcuni, il fatto di non avere l'accrocchio da presa a 220v..
Tra gli altri ho anche due Xtar VC2 che sono in funzione ininterrottamente da almeno un anno senza battere ciglio.
Il Miboxer C4 non l'avevo mai sentito, ma dopo aver consultato qualche recensione (
QUESTA, in particolare) direi di scartarlo senza indugio.