ma come si fa a prendere sul serio un articolo scritto da uno che si chiama GIGETTO???
a si questo sono d'accordo, il mondo bici sta in difficolta anche se poi il mondo degli approvvigionamenti stanno in difficoltà.Il problema approviggionamento di bici/componenti, riguarda il mondo bici in generale, dunque anche le bdc, le bici da passeggio ecc..
Non è menzionato e non attiene al contenuto dell'articolo che riguarda solo le mtb.
Perdonami, a te fa proprio schifo poter prendere un treno per chiudere un giro, magari di più giorni, o per rientrare a casa?E' chiaro che l'articolo non parla di mtb. Anzi, esattamente di quel che ritengo essere l'anti-mtb: ciclovie, funivie, elettriche, treni...il peggio del peggio.
credo che a lui fa proprio schifo, il concetto di sovraffollamento dovuto appunto ai miriadi di mezzi di comunicazione e di svago che la montagna oggi puo dare.Perdonami, a te fa proprio schifo poter prendere un treno per chiudere un giro, magari di più giorni, o per rientrare a casa?
Cosa che, detto tra parentesi, da noi è possibile su gran parte dei treni regionali...
Dove vive il tipo dell'articolo?Fonte: RIDE Magazin
Traduzione: Patric Käslin
Link all'articolo originale: https://www.ride.ch/de/news/der-mountainbikesport-hat-seine-limiten-erreicht
Più mountain bike di così, non si può, sia nelle funivie che negli hotel, sui treni o nei negozi di biciclette. È stato raggiunto il capolinea, questo quello che sostiene Thomas Giger nella sua analisi sul suo blog. Sono urgentemente necessari nuovi concetti e strategie, altrimenti lo sport fallirà a causa del suo stesso successo.
Nelle ultime due estati, la mountain bike ha messo il turbo. Mai prima d'ora sono state vendute così tante biciclette, mai prima d'ora così tante persone si sono messe in sella. I mountainbiker non sono più un gruppo trascurabile di pazzi, ma uno sport rilevante per tutto il sistema turistico e commerciale. Questo ci fa piacere, dato che noi mountain bikers non siamo stati presi sul serio per troppo tempo.
Ma non è tutto oro quello che luccica. Perché questo boom ha anche portato alla luce un aspetto da non trascurare: lo sport della mountain bike è stato spinto ai suoi limiti. Prendiamo per esempio, le funivie. Queste sono principalmente e indistintamente destinate al trasporto di escursionisti e sciatori. I ciclisti, fino ad oggi, non sono quasi mai stati presi in considerazione nella progettazione delle funivie, né negli edifici ricettivi, né nei sistemi di accesso o nelle cabine. La corsa dall'estate 2020 e i conseguenti problemi di capacità hanno portato alla luce questo aspetto.
Anche i trasporti pubblici funzionano a pieno ritmo a causa degli appassionati di mountain bike. Viaggiare in treno verso il Vallese o i Grigioni è diventato a volte un gioco d'azzardo, mentre le rastrelliere posteriori degli autopostali con una misera capacità di cinque o sei biciclette si sono rivelate nettamente insufficienti. Per i trasporti pubblici vale lo stesso discorso fatto per le funivie: non è possibile trasportare più mountainbiker.
Anche gli hotel stanno raggiungendo i limiti della loro capacità. In quasi tutti gli stabilimenti, i mountain biker devono depositare le loro biciclette in locali di sci convertiti, che risultano troppo piccoli per le biciclette del giorno d'oggi. Più di una dozzina di biciclette di solito non ci stanno. È così che volete essere preparati per il futuro? Con l'attuale crescita di questo sport, in futuro gli hotel dovranno avere locali appositamente progettate per gli appassionati di mountain bike, che a loro volta potranno essere utilizzate anche dagli sciatori in inverno. E non viceversa.
E infine, ci sono i negozi di biciclette, molti dei quali hanno fatto gli affari d'oro negli ultimi 18 mesi, ma sono stati praticamente sopraffatti dalla domanda. Chi si reca in un negozio specializzato per una riparazione o un servizio, deve spesso fare i conti con una lunga attesa, in alcuni casi, si stimano diverse settimane, per non parlare della qualità discutibile del servizio ricevuto. Tradotto, questo significa: Il commercio specializzato è sovraccaricato dall'aumento della domanda.
Gli ultimi mesi lo hanno dimostrato chiaramente: La mountain bike ha raggiunto il suo capolinea in diversi ambiti. Lo sport ha urgentemente bisogno di nuove idee, di strategie ben ponderate e di un'infrastruttura completamente nuova se non vuole crollare presto a causa della costante domanda in aumento. Attualmente non ci sono segni che la corsa alla mountain bike si placherà presto. Siamo venuti per restare.
Voi cosa ne pensate ?
Da me, da qualche anno c è la metropolitana, per molti è diventata essenziale, chi abita vicino alle stazioni, la usa con la propria bici e si sposta per raggiungere il posto di lavoro, tutto questo è buono, cosi evitano di usare l'auto ed intasare le strade, spesso congestionato da un traffico micidiale...inoltre è comodissima per far la ciclovia dell'Oglio, con partenza da Tonale, 280km e per i meno allenati è una manna dal cielo, sopratutto per l'avvicinamento/andata verso il passo del Tonale, praticamente tutta in costante salita, ha permesso di far conoscere, a chi poco pratico scorci bresciani (e non solo) veramente notevoli.Perdonami, a te fa proprio schifo poter prendere un treno per chiudere un giro, magari di più giorni, o per rientrare a casa?
Cosa che, detto tra parentesi, da noi è possibile su gran parte dei treni regionali...
credo che a lui fa proprio schifo, il concetto di sovraffollamento dovuto appunto ai miriadi di mezzi di comunicazione e di svago che la montagna oggi puo dare.
Dove vive il tipo dell'articolo?
Così...per capire...visto che dove giro io non mi sono accorto minimamente di queste problematiche...
il termine Schifo era in risposta di Sembola, io lho usato senza dargli nessuna accezione denigrativa o cosa.Ma gli hai già fatto una seduta di psicoterapia via web ? Dove l' hai letto che a a lui fa proprio schifo prendere un mezzo scusa ?
Certo che se cominci anche di qua con le tue teurie siamo a posto !
"fare schifo" l' ho usato io, perchè non capisco come il treno possa essere "l'anti mtb". Posso capire le funivie, sebbene non condivida, ma il treno? le ciclovie?Ma gli hai già fatto una seduta di psicoterapia via web ? Dove l' hai letto che a a lui fa proprio schifo prendere un mezzo scusa ?
Certo che se cominci anche di qua con le tue teurie siamo a posto !
Ah ok...perché sabato sui sentieri non abbiamo incontrato NESSUNO...nemmeno un pastore...figurati dove giro io...Rallon in spalla e abbiamo chiuso l' anello con 7minuti di vantaggio rispetto a Giugno...con tanto di book fotografico da oltre 100foto...In Svizzera di sicuro, poi dirti se nei Grigioni o in Engadina non saprei ma presumo che il fenomeno da loro sia diffuso un pò ovunque.
Infatti se devi programmare di metter la bici su un Postale è meglio prenotare prima, almeno credo sia meglio nei fine settimana (e forse è anche obbligatorio). Così era lo scorso anno ad esempio su quello del Sempione sia lato Briga che Gondo.
Staremo a vedere e usciremo come primaIncredibilmente siamo arrivati a 13 commenti senza che ci sia stata alcuna presa di posizione sul tema...sono sinceramente preoccupato...
Non sbagli: è obbligatorio, capitato a me a giugno per salire da brig a blatten. Nonostante fosse un giorno feriale e il bus semivuoto l’autista ha voluto vedere la mia prenotazione che previdentemente avevo fatto sull’apposito sito www.resabike.ch. In altra occasione ma l’anno precedente sempre a brig per salire al simplon pass avevano esaurito i posti in rastrelliera e hanno prontamente aggiunto il carrellino da 20 posti. Da quest’anno per pianificare meglio hanno reso la prenotazione obbligatoria praticamente su tutte le tratte del valleseIn Svizzera di sicuro, poi dirti se nei Grigioni o in Engadina non saprei ma presumo che il fenomeno da loro sia diffuso un pò ovunque.
Infatti se devi programmare di metter la bici su un Postale è meglio prenotare prima, almeno credo sia meglio nei fine settimana (e forse è anche obbligatorio). Così era lo scorso anno ad esempio su quello del Sempione sia lato Briga che Gondo.
Come in tutto ormai purtroppoMolti costruttori come Trek hanno deciso di non costruire nuovi siti di produzione ma di sfruttare al massimo le potenzialità degli impianti che hanno già. Questo per paura che tra 1 anno la domanda cali e torni a livelli normali se non più bassi del normale.
Credo che andrà a finire così, calerà la domanda ma non caleranno i prezzi, almeno quelli di listino
Non siamo in Svizzera e non abbiamo nè i loro sentieri nè la loro rete ferroviaria, quindi figurati se dopo il lavoro, le faccende di casa, la messa a punto della bici e quant'altro mi vien voglia di prender treni...sono anni che non carico la bici in auto: parto da casa o dall'albergo se sono in vacanza. Dove andrei in bici da Trieste pigliando un treno è un mistero: ad imbrancarmi con famigliole e pensionati elettrificati sulla ciclovia per l'Austria ? Sulla San Candido Lienz quando vado in Pusteria ad agosto ? A me piace la mtb come sport, ho il Carso a 10 km da casa e pedalo quasi sempre lì...vado in bici dalla fine degli anni '80 però in questa striscia di terra che è la mia provincia e il vicino oltreconfine sloveno riesco sempre a scoprire qualcosa di nuovo o che non avevo approfondito come meritava.Perdonami, a te fa proprio schifo poter prendere un treno per chiudere un giro, magari di più giorni, o per rientrare a casa?
Cosa che, detto tra parentesi, da noi è possibile su gran parte dei treni regionali...
queste scelte potrebbe anche diventare un boomerang. Se da un lato perdono certamente potenziali nuovi bikers scoraggiati da prezzi esagerati e scarsità di offerta, dall'altro potrebbero giungere nuovi outsider a sfilargli fette di mercato... Staremo a vedereMolti costruttori come Trek hanno deciso di non costruire nuovi siti di produzione ma di sfruttare al massimo le potenzialità degli impianti che hanno già. Questo per paura che tra 1 anno la domanda cali e torni a livelli normali se non più bassi del normale.
Credo che andrà a finire così, calerà la domanda ma non caleranno i prezzi, almeno quelli di listino
Credo che questo articolo parli più di turismo con la mtb o e-mtb più che di sport. Fare mtb non vuol dire andare in albergo e in funivia per poi fare solo discese magari nei bike park ma significa percorrere tutti i tipi di sentieri pedalando con le proprie forze. Inteso in questo senso MTB é un vero "sport" che non tramonterà mai.Fonte: RIDE Magazin
Traduzione: Patric Käslin
Link all'articolo originale: https://www.ride.ch/de/news/der-mountainbikesport-hat-seine-limiten-erreicht
Più mountain bike di così, non si può, sia nelle funivie che negli hotel, sui treni o nei negozi di biciclette. È stato raggiunto il capolinea, questo quello che sostiene Thomas Giger nella sua analisi sul suo blog. Sono urgentemente necessari nuovi concetti e strategie, altrimenti lo sport fallirà a causa del suo stesso successo.
Nelle ultime due estati, la mountain bike ha messo il turbo. Mai prima d'ora sono state vendute così tante biciclette, mai prima d'ora così tante persone si sono messe in sella. I mountainbiker non sono più un gruppo trascurabile di pazzi, ma uno sport rilevante per tutto il sistema turistico e commerciale. Questo ci fa piacere, dato che noi mountain bikers non siamo stati presi sul serio per troppo tempo.
Ma non è tutto oro quello che luccica. Perché questo boom ha anche portato alla luce un aspetto da non trascurare: lo sport della mountain bike è stato spinto ai suoi limiti. Prendiamo per esempio, le funivie. Queste sono principalmente e indistintamente destinate al trasporto di escursionisti e sciatori. I ciclisti, fino ad oggi, non sono quasi mai stati presi in considerazione nella progettazione delle funivie, né negli edifici ricettivi, né nei sistemi di accesso o nelle cabine. La corsa dall'estate 2020 e i conseguenti problemi di capacità hanno portato alla luce questo aspetto.
Anche i trasporti pubblici funzionano a pieno ritmo a causa degli appassionati di mountain bike. Viaggiare in treno verso il Vallese o i Grigioni è diventato a volte un gioco d'azzardo, mentre le rastrelliere posteriori degli autopostali con una misera capacità di cinque o sei biciclette si sono rivelate nettamente insufficienti. Per i trasporti pubblici vale lo stesso discorso fatto per le funivie: non è possibile trasportare più mountainbiker.
Anche gli hotel stanno raggiungendo i limiti della loro capacità. In quasi tutti gli stabilimenti, i mountain biker devono depositare le loro biciclette in locali di sci convertiti, che risultano troppo piccoli per le biciclette del giorno d'oggi. Più di una dozzina di biciclette di solito non ci stanno. È così che volete essere preparati per il futuro? Con l'attuale crescita di questo sport, in futuro gli hotel dovranno avere locali appositamente progettate per gli appassionati di mountain bike, che a loro volta potranno essere utilizzate anche dagli sciatori in inverno. E non viceversa.
E infine, ci sono i negozi di biciclette, molti dei quali hanno fatto gli affari d'oro negli ultimi 18 mesi, ma sono stati praticamente sopraffatti dalla domanda. Chi si reca in un negozio specializzato per una riparazione o un servizio, deve spesso fare i conti con una lunga attesa, in alcuni casi, si stimano diverse settimane, per non parlare della qualità discutibile del servizio ricevuto. Tradotto, questo significa: Il commercio specializzato è sovraccaricato dall'aumento della domanda.
Gli ultimi mesi lo hanno dimostrato chiaramente: La mountain bike ha raggiunto il suo capolinea in diversi ambiti. Lo sport ha urgentemente bisogno di nuove idee, di strategie ben ponderate e di un'infrastruttura completamente nuova se non vuole crollare presto a causa della costante domanda in aumento. Attualmente non ci sono segni che la corsa alla mountain bike si placherà presto. Siamo venuti per restare.
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