Male, ma siccome siamo buoni gli consentiremo di far parte della compagnia.
Sai che non concordo in entrambi i punti:
1) non credo che puoi misurare uno sportivo in base al numero di presenze in classifica, per mille motivi che non ti sto a dire, ma certamente ci sono specialità che consentono un numero di gare maggiori di altre. Ma non mi pare possa essere un criterio per definire quanto si è sportivi;
2) La propensione a smettere di andare in bici per cause esterne è maggiore negli agonisti più competitivi. Spesso non accettano di poter non essere in testa alla classifica, e quindi piuttosto che arrancare nelle retrovie, smettono e smettono del tutto. E' capitato a un mio amico che era un super top (3° Hero M4, mica birra e salamine), che cambiando lavoro (causa esogena) non ha più potuto mantenere gli altissimi ritmi (20.000 km anno), che consentivano quelle prestazioni. Ma non è un caso affatto isolato.
Vedi il problema non sta nell'essere un vero biker perché sei nelle classifiche, il problema è che quel blog giunge a conclusioni sbagliate partendo da premesse inesistenti. Non dice la verità esprime un'opinione un po' catastrofista perché è sempre più attenzionata. A 55 sono passato dalla fine del
petrolio, a tutti morti per aids, dalla certezza della guerra fredda, all'innalzamento della linea della palma. E invece oggi guido una mtb che sale come un xc e scende come un enduro, ho 55 anni e esco con ragazzi di 25, che faticano a tenermi, trombo ancora allegramente, e al netto di situazioni individuale e nel piccolo mondo di questo forum (non siamo mica sui grandi sistemi), non mi pare che negli ultimi 40 anni le cose siano proprio così catastrofiche. E se stiamo qui a cantarcele per una cagata come il problema se la MTB è sport o è supercazzola, significa che a star benino qui non siamo poi in pochi