" L'ORGANIZZAZIONE
risponde ad un partecipante "poco soddisfatto"
Che ci sia gente che specula purtroppo è vero, fa male, anzi fa vergognare, ma non è il caso di Lessinia Legend. Gli organizzatori di questa edizione della famosa manifestazione hanno solo un grande rammarico ad oggi: quello di aver creduto che passare dalla parte opposta della barricata, cioè di diventare organizzatori dopo essere stati a lungo ciclisti, potesse essere sufficiente per dare vita alla passione del pedalare. E dura scoprire che non è così facile. Organizzare una gara è un impegno totalizzante e, almeno nel caso nostro, non remunerativo. Non cè dato di spiegare qui quanti e quali siano i meandri burocratici, tecnici ed organizzativi nei quali ci si invischia in questo percorso, ma è la sacrosanta verità: sai come entri, ma non sai come esci. Sai perfettamente quello che vorresti dare ai tuoi partecipanti perché sei partecipante anche tu, ma per la passione non cè spazio. I conti non tornano a chi ha pagato 40,00 euro (anche cè chi iscrivendosi con i vari circuiti ne ha pagati solo 20,00), ma nemmeno a noi organizzatori.
Parlo a titolo personale: sono circa 10 anni che gareggio su strada. E la prima volta che mi lascio coinvolgere in un progetto organizzativo e lho fatto con la presunzione di sapere come fare a far felici tutti perché so perfettamente le cose che mi hanno fatto imbestialire alle gare in cui ho partecipato. Non solo mi sono lasciata travolgere da Lessinia Legend, ma pure dallorganizzazione della Damiano Cunego. So perfettamente quanto abbiano tutti sudato (io compresa) per sistemare il sistemabile in giorni frenetici di lavoro svolto a discapito della propria attività e ancor più dalla propria famiglia, ma quando domenica, dopo aver finito di distribuire i pacchi gara ho messo il numero ed ho inforcato la bici sono passata dallaltra parte della barricata ed ho visto le manchevolezze, gli errori, le cose che si potevano fare meglio.
Penso che mettersi nei panni degli altri sia un bellesercizio, vale la pena di farlo. Noi per organizzare la gara abbiamo, purtroppo, speso di più di quanto non si sia incassato, ma in unItalia abituata alla speculazione non si può credere che ci sia gente onesta che ha tentato di fare con le sue forze, cioè senza chiedere nè ottenere aiuti pubblici, unimpresa ardua.
Per noi non è stato un fallimento. E stata unesperienza dura, difficile, economicamente non soddisfacente, ma le mail di ringraziamento di chi ci ha visto sudare per far andare le cose al meglio sono state la vera gratificazione di tanta fatica.
Ci spiace per chi non è stato contento, ma ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato e che ci hanno comunque permesso di tenere in vita una manifestazione che, se noi non avessimo tentato e voi non aveste messo il numero per partire, sarebbe andata perduta. Grazie a tutti. "
Questo è il comunicato pubblicato sul sito dall' organizzazione : a parte che di scuse non ne vedo molte, tanto per cominciare, ma molte giustificazioni, come al solito mi vien da dire; Vedete cari organizzatori, la cosa non è gratis, quindi se non siete in grado andate pure a casa, che questo bellissimo sport è già stato fin troppo rovinato da gente come voi.
Questo tipo di cose hanno il rischio d' impresa, ma SOLO PER VOI, ricordatevelo bene, mentre i clienti che PAGANO hanno dei diritti, e questo comunque ed a prescindere, pietismi e carità spicciola come il tempo rubato alla famiglia ce lo potete anche risparmiare.
Per quanto mi riguarda per tutti i motivi prima menzionati in questo lungo forum sono diversi anni che non partecipo più a gf, specialmente a quelle della zona di vr e dintorni, dove si sono sempre puntualmente verificati i peggiori disguidi.
risponde ad un partecipante "poco soddisfatto"
Che ci sia gente che specula purtroppo è vero, fa male, anzi fa vergognare, ma non è il caso di Lessinia Legend. Gli organizzatori di questa edizione della famosa manifestazione hanno solo un grande rammarico ad oggi: quello di aver creduto che passare dalla parte opposta della barricata, cioè di diventare organizzatori dopo essere stati a lungo ciclisti, potesse essere sufficiente per dare vita alla passione del pedalare. E dura scoprire che non è così facile. Organizzare una gara è un impegno totalizzante e, almeno nel caso nostro, non remunerativo. Non cè dato di spiegare qui quanti e quali siano i meandri burocratici, tecnici ed organizzativi nei quali ci si invischia in questo percorso, ma è la sacrosanta verità: sai come entri, ma non sai come esci. Sai perfettamente quello che vorresti dare ai tuoi partecipanti perché sei partecipante anche tu, ma per la passione non cè spazio. I conti non tornano a chi ha pagato 40,00 euro (anche cè chi iscrivendosi con i vari circuiti ne ha pagati solo 20,00), ma nemmeno a noi organizzatori.
Parlo a titolo personale: sono circa 10 anni che gareggio su strada. E la prima volta che mi lascio coinvolgere in un progetto organizzativo e lho fatto con la presunzione di sapere come fare a far felici tutti perché so perfettamente le cose che mi hanno fatto imbestialire alle gare in cui ho partecipato. Non solo mi sono lasciata travolgere da Lessinia Legend, ma pure dallorganizzazione della Damiano Cunego. So perfettamente quanto abbiano tutti sudato (io compresa) per sistemare il sistemabile in giorni frenetici di lavoro svolto a discapito della propria attività e ancor più dalla propria famiglia, ma quando domenica, dopo aver finito di distribuire i pacchi gara ho messo il numero ed ho inforcato la bici sono passata dallaltra parte della barricata ed ho visto le manchevolezze, gli errori, le cose che si potevano fare meglio.
Penso che mettersi nei panni degli altri sia un bellesercizio, vale la pena di farlo. Noi per organizzare la gara abbiamo, purtroppo, speso di più di quanto non si sia incassato, ma in unItalia abituata alla speculazione non si può credere che ci sia gente onesta che ha tentato di fare con le sue forze, cioè senza chiedere nè ottenere aiuti pubblici, unimpresa ardua.
Per noi non è stato un fallimento. E stata unesperienza dura, difficile, economicamente non soddisfacente, ma le mail di ringraziamento di chi ci ha visto sudare per far andare le cose al meglio sono state la vera gratificazione di tanta fatica.
Ci spiace per chi non è stato contento, ma ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato e che ci hanno comunque permesso di tenere in vita una manifestazione che, se noi non avessimo tentato e voi non aveste messo il numero per partire, sarebbe andata perduta. Grazie a tutti. "
Questo è il comunicato pubblicato sul sito dall' organizzazione : a parte che di scuse non ne vedo molte, tanto per cominciare, ma molte giustificazioni, come al solito mi vien da dire; Vedete cari organizzatori, la cosa non è gratis, quindi se non siete in grado andate pure a casa, che questo bellissimo sport è già stato fin troppo rovinato da gente come voi.
Questo tipo di cose hanno il rischio d' impresa, ma SOLO PER VOI, ricordatevelo bene, mentre i clienti che PAGANO hanno dei diritti, e questo comunque ed a prescindere, pietismi e carità spicciola come il tempo rubato alla famiglia ce lo potete anche risparmiare.
Per quanto mi riguarda per tutti i motivi prima menzionati in questo lungo forum sono diversi anni che non partecipo più a gf, specialmente a quelle della zona di vr e dintorni, dove si sono sempre puntualmente verificati i peggiori disguidi.