Il Motta non è morto, bensì è morta l'dea di un Motta prossimo ad essere un “Bike Resort”.
Siamo tutti coscienti del fatto che quanto realizzato da Cane & Co non è replicabile per una serie di motivi:
- per le capacità di tracciare,
- per il tempo dedicato e necessario,
- per le ordinanze che limitano la nostra attività
- per il richiamo che ha sui biker
- per l’impatto in termini numerici di biker che arrivano in uno spot che non è, e non sarà mai, un bike resort.
Tuttavia il Motta, per noi “locals”, è un patrimonio invernale da mantenere-tutelare-salvaguardare (come mi disse, con la sua proverbiale “ermeticità e saggezza”, lo stesso Lucas).
In sintesi, a mio parere, il nostro obiettivo non è quello di “ricostruire”, bensì quello di “mettere mano” x far si che il motta sia/resti un posto “non adatto alle masse”, ma diventi da noi “percorribile”.
A mio parere gli interventi da effettuare sono i seguenti:
- sistemazione (riempire con pietre e terra) del solco prima del doppio della radice
- sistemazione (riempire con terra) del solco dopo il doppio della radice
- tagliare rami sulla curva che porta al doppio doppio
- pulire dai sassi e sistemare il solco della linea che porta allo step up dopo il doppio doppio
- pulire il landing dello step up
- pulire dai sassi e sistemare il solco del toboga di fianco al campo da calcio, prima del transfert
- sistemare l’appoggio della curva a dx subito dopo il transfert del campo da calcio dopo l’obelisco
- pulire dai sassi le linee (sx e dx e sx) prima del tratto di sassi veloce che porta alla passerella obelix
- sistemazione (riempire con pietre e terra) del solco del tratto tra la fine del tratto di sassi veloce e la passerella obelix
A mio parere questi lavori non hanno il fine di rendere il percorso liscio, bensì quello di sistemarlo per renderlo non proprio trialistico, lasciando il tracciato TOSSIKO ed impegnativo, dove non “basta” dare gas con la certezza che il tracciato è bello pulito, ma occorre stare bene attenti da dove si mettono le
ruote.
Credo che così facendo terremo lontane le masse, mantenedo il motta uno spot troppo fisiko per essere divertente per i biker abituati a girare nei posti con manutenzione periodica.
Il motta, da dicembre a marzo, è troppo “importante” per noi per permetterci di lasciarlo così com’è…(credo…).
Un sabato di ottobre mi piacerebbe quindi tirare su un bel gruppetto e lavorare sodo!