Bentrovati al consueto appuntamento settimanale con il Tech Corner, per voi solo su MTB-forum!
In due precedenti articoli ci siamo occupati delle gomme: abbiamo dapprima parlato delle gomme in generale (http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=155961) e poi della latticizzazione (http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=159657). Quest’oggi ci occuperemo invece del montaggio dei copertoni di tipo tubeless e tradizionale, delle camere d’aria e di come effettuare una riparazione su una camera d’aria forata e di un copertone squarciato, anche con mezzi di fortuna.
Le camere d’aria.
La camera d’aria spesso è un componente a cui si da poca importanza. Spesso si pensa che sia inutile, il cui unico scopo sia quello di tenere l’aria all’interno del copertone.
In realtà la camera d’aria influisce sul comportamento del copertone. La camera d’aria infatti è infatti una membrana che aderisce alla carcassa della gomma, costituendo uno strato supplementare. Quando la gomma è soggetta a flessione, la flessione coinvolgerà anche la camera d’aria. Risulta quindi evidente che a seconda della camera d’aria utilizzata si avrà una deformabilità diversa del copertone, specie se la carcassa di questo non è molto sostenuta.
In curva infatti, specie utilizzando pressioni troppo basse e coperture con spalla poco sostenuta, la copertura tende a spanciare: le spalle si deformano e la copertura non riesce a far mordere correttamente i tasselli laterali, responsabili del grip in curva. L’utilizzo di camere d’aria più spesse (camere d’aria da DH o da FR) permette di migliorare, a scapito di un aggravio di peso, la rigidità e il sostegno di spalla della copertura, migliorando la tenuta in curva e permettendo di usare pressioni più basse senza far spanciare la gomma. Inoltre una camera d’aria più spessa riduce il rischio di pizzicature, sia irrigidendo il copertone come visto prima, sia perché sarà più difficile da lacerare in caso di contatto battistrada-cerchio a seguito di impatto contro un ostacolo.
Il mercato offre quindi diverse tipologie di camere d’aria:
In caso di foratura non è sempre necessario sostituire la camera d’aria o il copertone Tubless. Se il foro-taglio non è grosso è possibile ripararlo con un’apposita toppa.
La toppa è costituita da un lato (solitamente di colore rosso o blu) composto da gomma viva e da un lato pensato per andare a contatto col copertone e con la camera (nel caso di toppe per tubeless). La “colla” è in realtà del mastice che ha il compito di vulcanizzare le catene polimeriche della toppa e della camera/copertone. In pratica la gomma è costituita da una serie di catene polimeriche legate tra loro (tipo spaghetti con un sugo di formaggio). Il mastice svolge appunto la funzione di vulcanizzare queste catene, creando dei legami secondari che legano due catene parallele determinando l’adesione, in pratica svolge la funzione della salsa al formaggio che quando cerchiamo di separare gli spaghetti fila).
La procedura è sempre la stessa, sia che si tratti di camera d’aria che di copertone Tubeless.
1) Individuare il foro. Se è piccolo può essere utile immergere la camera d’aria o la ruota in una bacinella d’acqua, in modo da individuare con le bolle la perdita d’aria. Nel caso di camera d’aria segniamo il foro con un pennarello.
Immagine 06: foro segnato col pennarello.
2) Con della cartavetro a grana grossa puliamo accuratamente la zona su cui verrà applicata la toppa. Nel caso di copertoni Tubeless atticizzati occorre rimuovere preventivamente il lattice attaccato al copertone.
Immagine 07: puliamo con la carta vetro a grana grossa.
3) Rimuoviamo la stagnola dalla toppa, lasciandola incollata alla pellicola di plastica. La parte su cui va applicata la colla è sempre quella liscia (di solito è di colore rosso o blu), mentre la parte con la zona scura va messa all’esterno.
4) Applichiamo uno strato di colla sia sulla camera d’aria/copertone che sulla toppa.
Immagine 08: applichiamo la colla sulla camera d’aria e sulla toppa.
5)Attendiamo ca 1-2 minuti che la colla si asciughi leggermente e applichiamo la toppa. Se abbiamo aspettato abbastanza la presa della colla sarà già discreta.
Immagine 09: lasciamo asciugare.
6)Dopo qualche minuto possiamo rimuovere la pellicola e rigonfiare la gomma.
PROCEDURA D’EMERGENZA
In caso vi doveste trovare appiedati, senza camera di scorta e toppe (si devono sempre portare una camera di scorta e delle toppe nello zaino!) una buona soluzione, seppur temporanea per non tornare a casa a piedi è costituita dal nastro americano o dalle protezioni trasparenti che si applicano sul telaio. Rimosse e applicate sul foro, con un po’ di fortuna, possono farvi ritornare a casa in sella.
La riparazione di un copertone tagliato.
Può capitare, specialmente se si gira su fondi rocciosi e molto sconnessi, di trovarsi con un copertone squarciato. Se il taglio è di modesta entità spesso il lattice è sufficiente a richiudere il foro o la camera non fuoriesce. Se il taglio è più grosso la gomma tubeless perderà pressione e nella gomma per camera la camera d’aria fuoriuscirà esplodendo o rimanendo esposta alle rocce con conseguente foratura.
In questi casi il migliore amico del biker è uno skipass sottile, una ricarica telefonica o il nastro americano/protezioni trasparenti del nostro telaio. Si posiziona la ricarica o lo skipass sulla zona tagliata, interposta tra camera (anche nel caso del copertone tubeless dovremo montare una camera) e copertone. Se nello zaino abbiamo anche del nastro americano, possiamo fissare lo skipass costruendo una riparazione praticamente permanente.
Una volta arrivati a casa possiamo o buttare il copertone se il taglio è enorme, o cercare di ripararlo. Nel caso di copertone per camera, se non l’abbiamo fatto sul campo, con uno strato di nastro americano fissiamo lo skipass in modo che non si muova, rimontiamo la camera e possiamo continuare ad usare il copertone. Se vogliamo fare un lavoro di fino possiamo utilizzare un pezzo ci fascia antiforatura in Kevlar incollata al copertone con del mastice vulcanizzante. Nel caso di copertoni tubeless invece se vogliamo continuare ad utilizzare il copertone senza camera (di solito è difficile, il taglio dev’essere modesto) possiamo incollare i due lati del taglio con del Super Attak Flex Gel
Immagine 10: Super Attak Flex Gel, una delle migliori colle per riparare un copertone tagliato.
Il montaggio di un copertone.
Vediamo ora di occuparci di come montare e smontare un copertone. I più esperti riterranno che è un’operazione banale, che non ha neanche senso parlarne. Noi però abbiamo voluto rivolgerci ai principianti perché saper smontare, riparare e rimontare un copertone è una delle conoscenze base che ogni biker deve avere.
SMONTARE UN COPERTONE (CAMERA O TUBELESS).
L’operazione è semplice per i copertoni di tipo pieghevole per camera, un po più complicata per quelli a cerchietto in acciaio o tubeless.
1) Stallonamento: sgonfiamo la gomma e con le mani cerchiamo di posizionare il tallone nella scanalatura centrale del cerchio. Questo agevolerà l’operazione di smontaggio.
2) Smontaggio: con l’ausilio di 2 cacciacopertoni dobbiamo far fuoriuscire il cerchietto dal cerchione. Posizioniamo il primo caccia gomme in una posizione qualsiasi (meglio se lontano dalla valvola) e assicuriamoci che la scanalatura presente su di esso faccia presa sul tallone.
Immagine 11: il caccia gomme che fa presa sul tallone.
Ruotiamo il caccia copertone in modo da sollevare il tallone e lo agganciamo ai raggi. Con l’aiuto di un secondo caccia copertone ripetiamo la procedura in un punto a ca 6-7cm di distanza dal primo caccia copertone al limite della zona in cui il tallone è sollevato.
Immagine 12: posizioniamo il secondo caccia copertone a ca 6-7cm dal primo.
Ruotiamo anche il secondo caccia copertone e la nostra copertura presenterà un tratto di ca 10cm in cui il tallone è all’esterno del cerchio. Rimuoviamo i caccia copertoni e a mano (o con l’aiuto di un caccia gomme) estraiamo tutto il tallone. Il secondo lato solitamente esce a mano, altrimenti si può ripetere i passaggi qui descritti.
MONTARE UN COPERTONE PER CAMERA
1) Inserimento primo lato del copertone: inseriamo (solitamente bastano le mani, ma nel caso di copertoni con cerchietto in acciaio o tubeless potrebbe essere necessario aiutarsi con uno o due caccia gomme) un lato nella gomma nel cerchio. Se l’inserimento dovesse risultare difficile inserire il tallone nella scanalatura al centro del cerchio.
Immagine 13: inseriamo il primo lato del copertone nel cerchio.
2)Preparazione camera d’aria: gonfiamo leggermente la camera d’aria senza però farla dilatare eccessivamente.
3)Inserimento camera d’aria: inseriamo dapprima la valvola e poi posizioniamo la camera d’aria all’interno del copertone. In questa fase possiamo montare le fasce antiforatura.
Immagine 14: dopo averla gonfiata leggermente inseriamo la camera d’aria all’interno del copertone.
4)Inserimento secondo lato del copertone: con la camera d’aria all’interno del copertone, inseriamo il secondo tallone. Per questa operazione probabilmente dovremo aiutarci con dei caccia copertoni, prestando attenzione a non pizzicare la camera.
5)Tallonamento copertone: gonfiamo la copertura alla massima pressione consentita. Durante l’operazione di gonfiaggio sentiremo che il tallone si posiziona all’interno dell’apposita scanalatura sul cerchio in maniera rumorosa.
Attenzione: durante l’operazione di gonfi aggio accertiamoci che il copertone sia tallonato correttamente, altrimenti la camera d’aria gonfiandosi farà stalloanre il copertone con una rumorosa esplosione (orecchie che fischiano e camera d’aria da buttare).
Immagine 15: se vedete che il copertone sta per stallonare, rimuovete subito la pompa e sgonfiate immediatamente (o se è troppo tardi allontanatevi!).
Controlliamo visivamente che la copertura abbia tallonato lungo tutta la circonferenza. Se ci sono zone in cui la gomma non ha tallonato bene, afferriamo la copertura con le mani e cerchiamo di farla ruotare relativamente al cerchio. In questo modo aiuteremo il tallone a posizionarsi correttamente.
Immagine 16: aiutiamo con le mani a tallonare il copertone.
MONTARE UN COPERTONE TUBELESS
1) Inserimento primo lato del copertone: inseriamo (solitamente bastano le mani, ma nel caso di copertoni con cerchietto in acciaio o tubeless potrebbe essere necessario aiutarsi con uno o due caccia gomme) un lato nella gomma nel cerchio, avendo cura di inserire il tallone nella scanalatura al centro del cerchio, eventualmente cospargendo di acqua e sapone il tallone.
Immagine 13: inseriamo il primo lato del copertone nel cerchio.
2) Inserimento secondo lato del copertone: inseriamo il secondo tallone. Per questa operazione probabilmente dovremo aiutarci con dei caccia copertoni, prestando attenzione a non pizzicare la camera. Prestiamo attenzione a posizionare il tallone nella scanalatura centrale, eventualmente cospargendo di acqua e sapone il tallone.
3) Tallonamento copertone: gonfiamo con il compressore o con una buona pompa a piede la copertura alla massima pressione consentita. Durante l’operazione di gonfiaggio sentiremo che il tallone si posiziona all’interno dell’apposita scanalatura sul cerchio in maniera rumorosa. Controlliamo visivamente che la copertura abbia tallonato lungo tutta la circonferenza. Se ci sono zone in cui la gomma non ha tallonato bene, afferriamo la copertura con le mani e cerchiamo di farla ruotare relativamente al cerchio. In questo modo aiuteremo il tallone a posizionarsi correttamente.
Immagine 16: aiutiamo con le mani a tallonare il copertone.
In due precedenti articoli ci siamo occupati delle gomme: abbiamo dapprima parlato delle gomme in generale (http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=155961) e poi della latticizzazione (http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=159657). Quest’oggi ci occuperemo invece del montaggio dei copertoni di tipo tubeless e tradizionale, delle camere d’aria e di come effettuare una riparazione su una camera d’aria forata e di un copertone squarciato, anche con mezzi di fortuna.
Le camere d’aria.
La camera d’aria spesso è un componente a cui si da poca importanza. Spesso si pensa che sia inutile, il cui unico scopo sia quello di tenere l’aria all’interno del copertone.
In realtà la camera d’aria influisce sul comportamento del copertone. La camera d’aria infatti è infatti una membrana che aderisce alla carcassa della gomma, costituendo uno strato supplementare. Quando la gomma è soggetta a flessione, la flessione coinvolgerà anche la camera d’aria. Risulta quindi evidente che a seconda della camera d’aria utilizzata si avrà una deformabilità diversa del copertone, specie se la carcassa di questo non è molto sostenuta.
In curva infatti, specie utilizzando pressioni troppo basse e coperture con spalla poco sostenuta, la copertura tende a spanciare: le spalle si deformano e la copertura non riesce a far mordere correttamente i tasselli laterali, responsabili del grip in curva. L’utilizzo di camere d’aria più spesse (camere d’aria da DH o da FR) permette di migliorare, a scapito di un aggravio di peso, la rigidità e il sostegno di spalla della copertura, migliorando la tenuta in curva e permettendo di usare pressioni più basse senza far spanciare la gomma. Inoltre una camera d’aria più spessa riduce il rischio di pizzicature, sia irrigidendo il copertone come visto prima, sia perché sarà più difficile da lacerare in caso di contatto battistrada-cerchio a seguito di impatto contro un ostacolo.
Il mercato offre quindi diverse tipologie di camere d’aria:
- Camere d’aria lighweight: si tratta di camere d’aria realizzate per contenere al minimo il peso. Solitamente sono realizzate in butile sottile oppure in lattice. Le camere d’aria in lattice, in virtù della loro elevata porosità, non garantiscono una perfetta tenuta pneumatica: col tempo perdono pressione. Sarà quindi opportuno controllare la pressione degli pneumatici prima di ogni uscita. Questo tipo di camere d’aria sono pensate per utilizzi leggeri, prevalentemente per XC/marathon agonistico. La protezione dalle pizzicature è scarsissima, il sostegno offerto al copertone minimo e la resistenza alle forature pure. Insomma non garantiscono una buona protezione, ma permettono di contenere notevolmente il peso.
Immagine 01: Camera d’aria in lattice che garantisce un peso contenuto e una minore reistenza al rotolamento grazie alla maggiore deformabilità.
- Camere d’aria in butile tradizionali: sono le camere più utilizzate. Realizzate in butile di medio spessore, sono disponibili il diverse misure. Il loro peso è più elevato delle versione lightwight, ma sono in grado di offrire una migliore resistenza alle pizzicature e alle forature, nonché un mediocre sostegno della copertura. Esistono in diverse misure, ciascuna in grado di coprire un certo range di larghezza dello pneumatico. L’utilizzo di camere d’aria troppo piccole causa un’eccessiva dilatazione della camera stessa, con conseguente riduzione della sezione e maggiore rischio di forature e pizzicature. In alcuni casi la camera può anche esplodere all’interno del copertone. Come destinazione d’uso, queste camere sono adatte a tutte le discipline, dall’XC che vuole maggiore protezione, all’AM o al FR che vuole ruote più leggere.
Immagine 02: camera d’aria di tipo tradizionale in butile. Si noti l’indicazione della misura. Solitamente è indicato un range di sezioni a cui la camera d’aria è in grado di adattarsi.
- Camere d’aria da FR e DH: le differenze rispetto alle camere di tipo tradizionali è solitamente la misura e lo spessore della camera stessa. Le camere da DH sono più spesse e questo comporta notevoli vantaggi. Innanzitutto diventa più difficile forare e pizzicare, in secondo luogo irrigidiscono notevolmente il copertone permettendo l’utilizzo di pressioni più basse e migliorando il grip in curva dando più sostegno alla spalla. Oltre che per le discpline gravity, dove se abbinate a coperture dual ply offrono un’eccellente affidabilità, le camere da DH possono essere una soluzione per dare più sostegno ad un copertone troppo cedevole, problema comune con diverse coperture single ply da AM/enduro.
Immagine 03: camera d’aria ad elevato spessore per DH. Si noti che solitamente non sono disponibili per sezioni troppo ridotte.
Non dimentichiamoci poi che le camere d’aria esistono con 2 principali tipi di valvole:Immagine 01: Camera d’aria in lattice che garantisce un peso contenuto e una minore reistenza al rotolamento grazie alla maggiore deformabilità.
- Camere d’aria in butile tradizionali: sono le camere più utilizzate. Realizzate in butile di medio spessore, sono disponibili il diverse misure. Il loro peso è più elevato delle versione lightwight, ma sono in grado di offrire una migliore resistenza alle pizzicature e alle forature, nonché un mediocre sostegno della copertura. Esistono in diverse misure, ciascuna in grado di coprire un certo range di larghezza dello pneumatico. L’utilizzo di camere d’aria troppo piccole causa un’eccessiva dilatazione della camera stessa, con conseguente riduzione della sezione e maggiore rischio di forature e pizzicature. In alcuni casi la camera può anche esplodere all’interno del copertone. Come destinazione d’uso, queste camere sono adatte a tutte le discipline, dall’XC che vuole maggiore protezione, all’AM o al FR che vuole ruote più leggere.
Immagine 02: camera d’aria di tipo tradizionale in butile. Si noti l’indicazione della misura. Solitamente è indicato un range di sezioni a cui la camera d’aria è in grado di adattarsi.
- Camere d’aria da FR e DH: le differenze rispetto alle camere di tipo tradizionali è solitamente la misura e lo spessore della camera stessa. Le camere da DH sono più spesse e questo comporta notevoli vantaggi. Innanzitutto diventa più difficile forare e pizzicare, in secondo luogo irrigidiscono notevolmente il copertone permettendo l’utilizzo di pressioni più basse e migliorando il grip in curva dando più sostegno alla spalla. Oltre che per le discpline gravity, dove se abbinate a coperture dual ply offrono un’eccellente affidabilità, le camere da DH possono essere una soluzione per dare più sostegno ad un copertone troppo cedevole, problema comune con diverse coperture single ply da AM/enduro.
Immagine 03: camera d’aria ad elevato spessore per DH. Si noti che solitamente non sono disponibili per sezioni troppo ridotte.
- Le valvole Schrader sono quelle con diametro di 8mm, che si possono montare solo su cerchioni con foro largo.
Immagine 04: animazione del funzionamento di una valvola Schrader. Si noti che la valvola è smontabile con uno smonta valvole.
- Le valvole Presta sono più piccole con un diametro di 6mm e si possono montare sia su cerchioni con foro da 8mm (meglio se si utilizza un adattatore o una rondella svasata) o con foro da 6mm.
Immagine 05: valvola presta e Schrader.
- Le valvole Regina sono utilizzate prevalentemente in Italia. Le dimensioni sono le medesime delle valvole Presta (Ø 6mm) e la costruzione molto simile. La differenza consiste nel fatto che invece di avere l'asta centrale filettata che fuoriesce dalla valvola, le Regina hanno quest'asta a filo con il bordo superiore del corpo valvola. Sull'asta filetatta si avvita un tappo con la funzione di impedire lo sgonfiamento accidentale della valvola e proteggerla dallo sporco. Per sgonafiare questo tipo di valola è necessario allentare il tappo e premere con le dita.
Valvola Regina (o italiana).
La riparazione di una camera d’aria e di un copertone Tubeless.Immagine 04: animazione del funzionamento di una valvola Schrader. Si noti che la valvola è smontabile con uno smonta valvole.
- Le valvole Presta sono più piccole con un diametro di 6mm e si possono montare sia su cerchioni con foro da 8mm (meglio se si utilizza un adattatore o una rondella svasata) o con foro da 6mm.
Immagine 05: valvola presta e Schrader.
- Le valvole Regina sono utilizzate prevalentemente in Italia. Le dimensioni sono le medesime delle valvole Presta (Ø 6mm) e la costruzione molto simile. La differenza consiste nel fatto che invece di avere l'asta centrale filettata che fuoriesce dalla valvola, le Regina hanno quest'asta a filo con il bordo superiore del corpo valvola. Sull'asta filetatta si avvita un tappo con la funzione di impedire lo sgonfiamento accidentale della valvola e proteggerla dallo sporco. Per sgonafiare questo tipo di valola è necessario allentare il tappo e premere con le dita.
Valvola Regina (o italiana).
In caso di foratura non è sempre necessario sostituire la camera d’aria o il copertone Tubless. Se il foro-taglio non è grosso è possibile ripararlo con un’apposita toppa.
La toppa è costituita da un lato (solitamente di colore rosso o blu) composto da gomma viva e da un lato pensato per andare a contatto col copertone e con la camera (nel caso di toppe per tubeless). La “colla” è in realtà del mastice che ha il compito di vulcanizzare le catene polimeriche della toppa e della camera/copertone. In pratica la gomma è costituita da una serie di catene polimeriche legate tra loro (tipo spaghetti con un sugo di formaggio). Il mastice svolge appunto la funzione di vulcanizzare queste catene, creando dei legami secondari che legano due catene parallele determinando l’adesione, in pratica svolge la funzione della salsa al formaggio che quando cerchiamo di separare gli spaghetti fila).
La procedura è sempre la stessa, sia che si tratti di camera d’aria che di copertone Tubeless.
1) Individuare il foro. Se è piccolo può essere utile immergere la camera d’aria o la ruota in una bacinella d’acqua, in modo da individuare con le bolle la perdita d’aria. Nel caso di camera d’aria segniamo il foro con un pennarello.
Immagine 06: foro segnato col pennarello.
2) Con della cartavetro a grana grossa puliamo accuratamente la zona su cui verrà applicata la toppa. Nel caso di copertoni Tubeless atticizzati occorre rimuovere preventivamente il lattice attaccato al copertone.
Immagine 07: puliamo con la carta vetro a grana grossa.
3) Rimuoviamo la stagnola dalla toppa, lasciandola incollata alla pellicola di plastica. La parte su cui va applicata la colla è sempre quella liscia (di solito è di colore rosso o blu), mentre la parte con la zona scura va messa all’esterno.
4) Applichiamo uno strato di colla sia sulla camera d’aria/copertone che sulla toppa.
Immagine 08: applichiamo la colla sulla camera d’aria e sulla toppa.
5)Attendiamo ca 1-2 minuti che la colla si asciughi leggermente e applichiamo la toppa. Se abbiamo aspettato abbastanza la presa della colla sarà già discreta.
Immagine 09: lasciamo asciugare.
6)Dopo qualche minuto possiamo rimuovere la pellicola e rigonfiare la gomma.
PROCEDURA D’EMERGENZA
In caso vi doveste trovare appiedati, senza camera di scorta e toppe (si devono sempre portare una camera di scorta e delle toppe nello zaino!) una buona soluzione, seppur temporanea per non tornare a casa a piedi è costituita dal nastro americano o dalle protezioni trasparenti che si applicano sul telaio. Rimosse e applicate sul foro, con un po’ di fortuna, possono farvi ritornare a casa in sella.
La riparazione di un copertone tagliato.
Può capitare, specialmente se si gira su fondi rocciosi e molto sconnessi, di trovarsi con un copertone squarciato. Se il taglio è di modesta entità spesso il lattice è sufficiente a richiudere il foro o la camera non fuoriesce. Se il taglio è più grosso la gomma tubeless perderà pressione e nella gomma per camera la camera d’aria fuoriuscirà esplodendo o rimanendo esposta alle rocce con conseguente foratura.
In questi casi il migliore amico del biker è uno skipass sottile, una ricarica telefonica o il nastro americano/protezioni trasparenti del nostro telaio. Si posiziona la ricarica o lo skipass sulla zona tagliata, interposta tra camera (anche nel caso del copertone tubeless dovremo montare una camera) e copertone. Se nello zaino abbiamo anche del nastro americano, possiamo fissare lo skipass costruendo una riparazione praticamente permanente.
Una volta arrivati a casa possiamo o buttare il copertone se il taglio è enorme, o cercare di ripararlo. Nel caso di copertone per camera, se non l’abbiamo fatto sul campo, con uno strato di nastro americano fissiamo lo skipass in modo che non si muova, rimontiamo la camera e possiamo continuare ad usare il copertone. Se vogliamo fare un lavoro di fino possiamo utilizzare un pezzo ci fascia antiforatura in Kevlar incollata al copertone con del mastice vulcanizzante. Nel caso di copertoni tubeless invece se vogliamo continuare ad utilizzare il copertone senza camera (di solito è difficile, il taglio dev’essere modesto) possiamo incollare i due lati del taglio con del Super Attak Flex Gel
Immagine 10: Super Attak Flex Gel, una delle migliori colle per riparare un copertone tagliato.
Il montaggio di un copertone.
Vediamo ora di occuparci di come montare e smontare un copertone. I più esperti riterranno che è un’operazione banale, che non ha neanche senso parlarne. Noi però abbiamo voluto rivolgerci ai principianti perché saper smontare, riparare e rimontare un copertone è una delle conoscenze base che ogni biker deve avere.
SMONTARE UN COPERTONE (CAMERA O TUBELESS).
L’operazione è semplice per i copertoni di tipo pieghevole per camera, un po più complicata per quelli a cerchietto in acciaio o tubeless.
1) Stallonamento: sgonfiamo la gomma e con le mani cerchiamo di posizionare il tallone nella scanalatura centrale del cerchio. Questo agevolerà l’operazione di smontaggio.
2) Smontaggio: con l’ausilio di 2 cacciacopertoni dobbiamo far fuoriuscire il cerchietto dal cerchione. Posizioniamo il primo caccia gomme in una posizione qualsiasi (meglio se lontano dalla valvola) e assicuriamoci che la scanalatura presente su di esso faccia presa sul tallone.
Immagine 11: il caccia gomme che fa presa sul tallone.
Ruotiamo il caccia copertone in modo da sollevare il tallone e lo agganciamo ai raggi. Con l’aiuto di un secondo caccia copertone ripetiamo la procedura in un punto a ca 6-7cm di distanza dal primo caccia copertone al limite della zona in cui il tallone è sollevato.
Immagine 12: posizioniamo il secondo caccia copertone a ca 6-7cm dal primo.
Ruotiamo anche il secondo caccia copertone e la nostra copertura presenterà un tratto di ca 10cm in cui il tallone è all’esterno del cerchio. Rimuoviamo i caccia copertoni e a mano (o con l’aiuto di un caccia gomme) estraiamo tutto il tallone. Il secondo lato solitamente esce a mano, altrimenti si può ripetere i passaggi qui descritti.
MONTARE UN COPERTONE PER CAMERA
1) Inserimento primo lato del copertone: inseriamo (solitamente bastano le mani, ma nel caso di copertoni con cerchietto in acciaio o tubeless potrebbe essere necessario aiutarsi con uno o due caccia gomme) un lato nella gomma nel cerchio. Se l’inserimento dovesse risultare difficile inserire il tallone nella scanalatura al centro del cerchio.
Immagine 13: inseriamo il primo lato del copertone nel cerchio.
2)Preparazione camera d’aria: gonfiamo leggermente la camera d’aria senza però farla dilatare eccessivamente.
3)Inserimento camera d’aria: inseriamo dapprima la valvola e poi posizioniamo la camera d’aria all’interno del copertone. In questa fase possiamo montare le fasce antiforatura.
Immagine 14: dopo averla gonfiata leggermente inseriamo la camera d’aria all’interno del copertone.
4)Inserimento secondo lato del copertone: con la camera d’aria all’interno del copertone, inseriamo il secondo tallone. Per questa operazione probabilmente dovremo aiutarci con dei caccia copertoni, prestando attenzione a non pizzicare la camera.
5)Tallonamento copertone: gonfiamo la copertura alla massima pressione consentita. Durante l’operazione di gonfiaggio sentiremo che il tallone si posiziona all’interno dell’apposita scanalatura sul cerchio in maniera rumorosa.
Attenzione: durante l’operazione di gonfi aggio accertiamoci che il copertone sia tallonato correttamente, altrimenti la camera d’aria gonfiandosi farà stalloanre il copertone con una rumorosa esplosione (orecchie che fischiano e camera d’aria da buttare).
Immagine 15: se vedete che il copertone sta per stallonare, rimuovete subito la pompa e sgonfiate immediatamente (o se è troppo tardi allontanatevi!).
Controlliamo visivamente che la copertura abbia tallonato lungo tutta la circonferenza. Se ci sono zone in cui la gomma non ha tallonato bene, afferriamo la copertura con le mani e cerchiamo di farla ruotare relativamente al cerchio. In questo modo aiuteremo il tallone a posizionarsi correttamente.
Immagine 16: aiutiamo con le mani a tallonare il copertone.
MONTARE UN COPERTONE TUBELESS
1) Inserimento primo lato del copertone: inseriamo (solitamente bastano le mani, ma nel caso di copertoni con cerchietto in acciaio o tubeless potrebbe essere necessario aiutarsi con uno o due caccia gomme) un lato nella gomma nel cerchio, avendo cura di inserire il tallone nella scanalatura al centro del cerchio, eventualmente cospargendo di acqua e sapone il tallone.
Immagine 13: inseriamo il primo lato del copertone nel cerchio.
2) Inserimento secondo lato del copertone: inseriamo il secondo tallone. Per questa operazione probabilmente dovremo aiutarci con dei caccia copertoni, prestando attenzione a non pizzicare la camera. Prestiamo attenzione a posizionare il tallone nella scanalatura centrale, eventualmente cospargendo di acqua e sapone il tallone.
3) Tallonamento copertone: gonfiamo con il compressore o con una buona pompa a piede la copertura alla massima pressione consentita. Durante l’operazione di gonfiaggio sentiremo che il tallone si posiziona all’interno dell’apposita scanalatura sul cerchio in maniera rumorosa. Controlliamo visivamente che la copertura abbia tallonato lungo tutta la circonferenza. Se ci sono zone in cui la gomma non ha tallonato bene, afferriamo la copertura con le mani e cerchiamo di farla ruotare relativamente al cerchio. In questo modo aiuteremo il tallone a posizionarsi correttamente.
Immagine 16: aiutiamo con le mani a tallonare il copertone.