Lavoooratoriii...PRRR!! INFRACOSCIANTI vagabondaggi INVERNALI in una pazza stagione..

tottero

Biker dantescus
se trovate una giornata così siete a posto...

Trovata Luca, trovata...Giro Spettacolare, di quelli che non scordi tanto facilmente, da ripetere tassativamente una volta all'anno...che figata!!!

C'è praticamente di tutto: crinali mozzafiato, boschi fatati, tornantini tecnici, flow da sportellate pazzesche alternati a tratti più tecnici, un bijoux!


P.S.
domani qualcuno esce???? viste le previsioni, domani potrei anticipare il solito giorno di "riposo" settimanale...buona occasione per salire di quota...il tempo sembra migliore in zona appennino umbro-marchigiano-laziale stavolta!
 

stefanoscott

Biker dantescus
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venerdi siamo tornati sulla Laga e siamo saliti per un sentiero che viene scansato anche dalle capre , ma è frequentato solo dai lupi (infatti abbiamo trovato due fatte di lupo salendo), 2 km di sentiero per 800 mt di dislivello con diversi passaggi di II e anche II+ che con il terreno scivolosissimo come era non sono stati uno scherzo da superare, un vero muro tutto rigorosamente a spinta nemmeno un metro con il culo sul sellino. Però sentiero bellissimo da riprovare con l'asciutto e in discesa la prossima estate.
Giornata di quelle da bollino nero




l'unico tratto pedalato del giro, saranno si e no 50 mt


dopo di che comincia lo spingismo tutto su stradone


ma al primo scollinamento il primo magnifico balcone a destra




e a sinistra





ma prima ho detto una cazzata che in questo sentiero non ci passavano neanche le capre una c'era

ecco vedete che la capra c'era eccome mentre sta placidamente pascolando sopra dei dirupi


dopo la sosta si riprende a salire e questa volta per fortuna su sentiero più agevole


la selvaggia e aspra laga






cosa vedono i miei occhi un biker che pedala




rientrati nel sentiero principale si riesce a pedalare qualche metro ma non vi fate illusioni è giusto per sgranchire le gambe , ma guardate chi fa capolino lassù in alto ?


salendo ci imbattiamo anche su un piccolo vulcano


la ragione dei terreni così scivolosi, la neve che aveva fatto e che si è sciolta


Arrivati quasi in cima ci rendiamo conto che non ci rientriamo coi tempi in quanto la salita ci ha portato via più tempo del previsto e benchè muniti di frontali e luci abbaglianti per evitare di scendere col buio che di questi tempi non è molto salutare, decidiamo di ritornare indietro e di goderci la comunque bella discesa che con questo fondo è risultata ancora più divertente di quando la facemmo cn l'asciutto


ma le capre vanno anche in discesa ?




A fine giro comunque facevano male le braccia e no le gambe ma stare il 14 novembre in maniche corte a 2300 metri di quota in quel paradiso non ha prezzo e solo chi ama la montagna può apprezzare dei giri così, giro che rifarei anche domani, grazie di esistere Tot

e anche per stavolta è tutto

tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/6082563786942142433
 
Reactions: Cico.

tottero

Biker dantescus

Ste sei un grandeeeee!!!!

W la LAGA SELVAGGIAAAA. la mtb e l'amicizia!!!
 

stefanoscott

Biker dantescus
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sempre più nel dimenticatoio questo topic
ma ci pensiamo noi a risvegliarlo dal letargo con la bellissima infracosciata di ieri sulle alpi Apuane che sebbene siano appennino le hanno chiamate alpi e un motivo ci deve pur essere
Partiti da Lombrici un piccolo paesino sopra Camaiore dove per fare le pulizie nel bosco usano dei piccolissimi attrezzi


tramite una vecchia strada abbandonata dobbiamo salire a quel paesino che si scorge lassù


che altro non è che Casoli


e infatti il paese è tutto affrescato con questi bei graffiti che ci accolgono all'ingresso


qui causa gli spazi molto ristretti con la montagna a ridosso del mare tutto è risicato e messo alle strette, guardate un po il cimitero oh non si può dire che non riposino in pace


Poco dopo aver passato il bivio per Trescolli lasciamo l'asfaltata e sulla sx cvi addentriamo nel bellissimo sentiero per S. Rocchino, che ci ha lasciato a bocca aperta pewr quanto sia pulito e pettinato nonostante gli sfaceli provocati dalle bufere di vento dei giorni prima


il sentiero è tutto pedalato eccetto un breve tratto roccioso dove bisognma spingere ma roba di poco veramente


Arrivati a San Rocchino il panorama si apre improvvisamente con da una parte la montagna e dall'altra il mare che oggi però a causa della foschia non si vede benissimo


bene vorrà dire che ci dovremo accontentare della montagna


da li in poi l'apoteosi con il sentiero n° 3 da San Rocchino alla Foce del Pallone di cui il Tottero mi avave già avvertito che ci sarei rimasto a bocca aperta, ma secondo me un sentiero così vale come se non anche di più di una bella discesa: un single track da sballo con continui tratti tecnici ma fattibili, con roccette da copiare e gradoncini da dover sollevare la ruota per passare il tutto rigorosamente in single track spazzolato e quando dico spazzolato è nel vero senso della parola in quanto non c'erano neanche le foglie in terra




la prima parte è immersa nel bosco ma man mano che saliamo il bosco lascia il posto alla roccia e nonostante che non siamo nemmeno a 1000 metri sembra di stare in un sentiero alpino di media-alta montagna






Arrivati allo svalico poi si comincia anche a intravedere roba più grossa


qui ancora bisognerà aspettare un poco prima di andare


dalla Foce del Pallone prendiamo il 101 che su divertente discesa con alcuni tratti tecnici ci porta in un baleno alla Foce del Crocione o del Termine, qui l'imbocco della discesa


da li sempre sul 101 e con un sentiero molto vallonato passando per Campo all'Orzo prima e per Focetta di San Vincenzo poi arriviamo all'imbocco della salita per il Prana la nostra principale meta di giornata


e da qui in poi si spinge ma è uno spingismo tranquillo e privo di difficoltà su fondo battuto



l'unica rogna è rappresentata dalla neve che si è sciolta e che ha lasciato in eredità una bella fangazza ma noi siamo abituati a ben altri scolletti e in 50 minuti siamo in vetta da dove lo spettacolo è assicurato




il tempo di dare un mosco al frutto proibito


una piccola pennica , che poi è una delle cose più belle da fare quando si arriva in cima


una bella soffiata al naso del Prana


ed è l'ora di tuffarsi giù dalla bellissima cresta




il tutto rigorosamente con vista mare


peccato poi che terminata la cresta la parte centrale per i nostri gusti sia un po troppo dritto per dritto e tempestata di sassi ma arrivati a Poggio Stoppia si entra nel bosco e cominicia un bel tratto che alterna gradoni a tratti filanti, qualche tornantino insomma divertimento assicurato fino in fondo a Prato di Sopra. Da li poi per un lunghissimo single a mezza costa o quasi riguadagnamo l'auto arrotondando il dislivello a quasi 1500 mt il che non è veramente male considerando che siamo partiti quasi alle 10,00 e alle 17,00 abbiamo già terminato il giro. "Buona la prima", così si potrebbe riassumere l'uscita anche se la seconda non tarderà ad arrivare in quanto già sabato prossimo torneremo nei paraggi e stavolta con la guida del guru della zona, approfittatene perchè il posto merita il prezzo del biglietto e anche la mancia .

e anche per stavolta è tutto.

tutte le foto qui:
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e la traccia gps:
 

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gaddo

Biker superioris
8/11/04
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Verciano -Lu-
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Complimenti ,bel resoconto.

Fai quasi venire la voglia di rifare subito il giro.

o-o o-o
 

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