Dopo un inverno di attesa finalmente abbiamo potuto riassaporare il gusto della montagna vera con il primo over 2000 dell'anno. L'obiettivo doveva essere il Pizzo Deta sui Monti Ernici chiamato anche "il dito nel cielo" proprio perchè con la sua forma bizzarra la vetta sembra proprio raffigurare un dito che punta il cielo ma causa temporale in arrivo, che poi invece non è arivato, il dito invece che nel cielo alla fine è andato nel c...
. Ma tantè guardando sempre il bicchiere mezzo pieno così facendo abbiamo potuto solcare tutta la magnifica cresta super OMC del Monte Fragara che ha ricompensato alla grande il mancato dito.
Partiti dal magnifico altopiano di Prato di Campoli posto a 1100 mt di altezza
prendiamo il consigliatissimo sentiero 614-615 che pasando per i fossi di Femminamorta, Pratelle e Brecciaro ci farà lievitare su fino al crinale posto a quota 1850. Consigliatissimo in quanto si tratta della via più pedalabile che c'è in zona per raggiungere il crinale, la prima parte fino a quota 1450 all'altezza di fossa Susanna è una forestale immersa in un bosco stupendo che sale molto dolcemente l'unica difficoltà è il fondo leggerermente smosso ma si sale senza poblemi
poi da FossaSusanna a quota 1600 fossa della neve lo stradone finisce e diventa tutto sentiero stupendo con un single track sopraffino a tratti pedalato da antologia della MTB bellissimo
a quota 1600 il mondo cambia e il bosco lascia il posto ai sassi e alla montagna vera con lo stupendo altopiano roccioso de Le Pratelle, spettacolare davvero il colpo d'occhio che ti si para davanti
inoltre le pendenze non sono eccessive e si riesce a pedalare abbastanza
il Vence è in gran forma o forse sarà la quota che gli fa bene ?
poi si arriva al fosso del Brecciaro che lasciamo sulla sx incastonato tra il Monte Passeggio e il Monte Ginepro e i tratti a spinta si contano veramente su una mano
per il resto tutto in sella con il Ginepro che inizia a fare capolino
anche se in alcuni punti ci vuole un po di gamba per salire in sella
e la neve è veramente ridotta all'osso
nonostante siamo quasi a 2000
guadagnato il crinale comincia lo spettacolo vero con il Ginepro come prima star oddio forse seconda ?
no no non me ne voglia Mario ma la prima star è lui, questo crinale sà da fare
va be dai due star a confronto
fosse Fracasse con il 629 da fare assolutamente
tanto che la tentazione è fortissima
dal valico sotto il Brecciaro c'è da fare il tratto più duro di tutta la salita con l'ascesa al Monte del Passeggio che con i suoi 2064 mt è la cima regina come altezza di tutta la
catena montuosa (il Pizzo Deta infatti è 2042) e qui è portage e di quello duro
il lato esposto a nord, qui un po di neve ancora resiste
è veramente un bel rampone di 200 mt di dislivello per arrivare in cima
ma guadagnato il valico la ricmpensa è la vista del dito Deta
come già detto comincia a tuonare e si vede già la pioggia in lontananza e arrivare a Pizzo Deta comporta un allungo di tempo e dislivello e poi alla nostra dx c'è la stupenda cresta del Fragara che fa bella mostra di se e quindi perchè non aprrofittarne ?
e alloravai con l'OMC puro e cristallino
la cresta è veramente bella e lunga una vera cavalcata che transita per il monte Fragara e Scalelle
tutto roccia spettacolo
da Monte delle Scalelle il sentiero precipita a Forca Palomba
e arrivare laggiù nel bosco è impresa assai ardua
in realtà siamo stati tratti in inganno da chi l'aveva percorso prima di noi (vero Stex e Andrea ?
) perchè andando in diagonale verso dx c'è il nuovo tratto di sentiero CAI che invece risulterebbe più agevole e ciclabile ma tantè oramai abbiamo seguito le loro orme e questi 70-80 mt di dislivello li dobbiamo fare a piedi anche noi.
Da Forca Palomba rientriamo nel bosco è qui fino a fine discesa che sbuca a Pozzi di Campoli è tutto un sentiero ciclabilissimo con diversi tornanti e divertentissimo disturbato solo da qualche ramo nel mezzo che però non pregiudica la ciclabilità del sentiero anzi per i miei gusti risulta ancora più divertente che ci permette di planare alle auto in men che non si dica.
Alla fine giro comunque duro in quanto in soli 16 km abbiamo fatto quasi 1100mt di dislivello ma la montagna è così e va amata per quello che è, per la sua durezza ma anche per il suo fascino unico e che solo le vette di 2000 mt sanno dare
Un saluto dai due OMCisti
tutte le foto qui:
https://www.facebook.com/media/set/...073741842.100004222636153&type=1&l=9252dee58e
e la traccia gps