Prima volta nell'appennino pistoiese e devo dire che siamo rimasti letteralmente affascinati dal posto. In tutto il nostro girovagare difficilmente abbiamo visto dei boschi come quelli di queste parti. Borghi di 4 case fuori dal mondo dove il tempo sembra essersi fermato e dove la natura risulta ancora abbastanza incontaminata e i caprioli scorrazzano indisturbati e da padroni. Giro sublime con tanto dislivello in discesa grazie al furgotaxi che ci ha permesso di fare 2500 mt di dislivello che in questo periodo sarebbe impensabile fare solo con le proprie gambe.
Saliti in auto al rifugio Monte Cavallo subito ci si presenta davanti questo popò di roba
il bosco in alto è già in modalità dormiente invernale
Dal rifugio prendiamo la forestale che aggira il Monte Cavallo e poi col 107/105 ci porterà all'imbocco della prima discesa ma ci rendiamo subito conto che ci troviamo in un posto speciale
Prima discesa di giornata il sentiero 105 da Monte Pianaccetto a Case Calistri, discesa wild da cignali come piace a noi e anche discretamente tecnica con tutto il repertorio discesistico possibile e immaginabile: ripidoni
gradoni
e per di più di ci si mette anche il Tottero a trovare varianti molto incazzate
Da case Calistri ci trasferiamo a case Forlai col trasfer e da li poi pedalando per la forestale per monte cavallo arriviamo all'imbocco della seconda discesa il sentiero 199 detto la Roviola proprio perchè, e anche vedendo la carta, sembra un turbinio di tornantini. In realtà i tornantini ci sono ma non poi così tanti come sembra dalla carta; comunque soprattutto la prima parte fino a Sambugedro merita
dopo invece da li fino al Molino del Pallone si perde un po e non è niente di che.
Ripreso il transfer andiamo stavolta a Corrieri per l'ultima salita e anche la prima per noi
che ci dovrà far salire fino al crinale del portafranca. Qui il bosco è di un'altra categoria
e la forestale che sale dolcissima pure, ma in posti così andremmo su anche se fosse al 50% di pendenza
il bosco delle fiabe ci avvolge in un silenzio irreale
ma sale che ti sale si cominciano ad intravvedere sopra di noi il Poggio con le 'donne ignude'
Arriviamo così al bivio per il Rifugio Porta Franca ma si è fatto tardi e ci tocca rientrare così decidiamo di prendere il taglio a sx sul sentiero 35. Non l'avessimo mai fatto: il più bel sentiero a mezza costa mai fatto, l'esaltazione della natura più selvaggia, un trail veramente bellissimo e per di più ripulito a dovere dal vento con il suo effetto soffione
guardate cosa ha sopra
be qui il vento aveva finito la corrente
il sentiero sbuca sul 3 che è uno stradone e in quattro e quattr'otto arriviamo all'imbocco del 33 ultima discesa di giornata. Del 33 ho letto tanto e anche giudizi negativi, è vero il sentiero non è tecnico ma passa nel posto più bello che ho mai visto in bike: la foresta del teso e questo compensa tutto, è un sentiero da fare assolutamente
una miriade di faggi alti anche 30 metri tutti tesi e alliniati con la riga
tunnel of love
bello, bello bello un ora e mezza di discesa in un ambiente così non ha eguali e poi la ciliegina sulla torta con la parte finale con una bella serie di tornantini per chiudere in bellezza.
In definitiva come si dice in questi casi buona la prima
anche se sabato si bissa e questa volta andiamo sui crinali però
e anche per stavolta è tutto.
tutte le foto qui:
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