• Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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Lavoooratoriii...PRRR!! INFRACOSCIANTI vagabondaggi INVERNALI in una pazza stagione..

THE BART

Biker celestialis
16/2/05
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Pesaro
www.mtbsorciverdi.it

..ahahah...ci siamo quasi sfiorati....

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=7607617&postcount=4988

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=7607633&postcount=4989

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=7607646&postcount=4990

..piaciuto troppo..prima o poi ci ritorno anche io...
 

violator

Biker ultra
13/4/08
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into the wild
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Enduro Comp 650b
Grande report Endriu!! E gran belle foto!!

Anche stavolta mago Tot ha tirato fuori dal suo cilindro l'n-esimo giro-capolavoro!!

Ma quant'avemo scialato?!??

In Svizzera ci avevo già lasciato il cuore anni fa e tornarci per una tre giorni di mtb pura e cristallina (frego gli aggettivi al vence) in vostra compagnia è stato un grande ritorno di fiamma per me!

Resti davvero senza parole per la maestosità delle montagne e poi -lasciatemelo evidenziare- un plauso va anche agli svizzeri per la loro passione e meticolosità nel rispettare e conservare la natura lasciandola condividere a chiunque la ami e la rispetti come loro. C'è davvero tanto da imparare...
 

andrea66

Biker poeticus
2/4/08
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donca town
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Liteville, Bronson


ebbravi i sorci sfizzeri ..... avete fatto l'Aletsch vedo, un altro dei posti dove vorrei tornare con la bici

L'anno prossimo potremmo organizzare una spedizione sorcouammera e tornare a visitare Heidi e le caprette


Ma quant'avemo scialato?!??

Maurì, giusto ieri sera mi telefona il Tot e mi fa: torniamo in svizzera ti prego



Mi ha colpito molto anche la volontà, manifestata a tutti i livelli (logistico, urbanistico, di accoglienza), di facilitare l'uso della bici e della mountain bike; e non solo sulle strade ma anche sui sentieri, negli impianti di risalita.

E poi il fatto che tutti (pedoni, escursionisti, anziani) quando ti incontrano non ti fanno le facce brutte ma ti salutano, ti incitano ecc.
Sono un popolo molto civile
 
...spettacolo!!!!!!! Grandissimi!!..vis to invidiando molto.. ...prima di tirar le cuoia... ce vojo annà ankio in Svizzera!!!

a settembre torno a Roma...intanto ci faccio un pensiero e butto giù qualche itinerario!


PS: sabato che si fa???? organizziamo qualcosa ...io avrei voglia di mangiare qualcosina di buono a a Isola San Biagio...chi mi accompagna???
 

tottero

Biker dantescus

mmmhhh..
io sabato lavoro ma ti potrei far compagnia dal Sòr Chèc..ehmm..chef!

sentiamoci...

P.S.
Svizzera UltraSpettacolare, se posso metto due foto anche io...torca tornacce con spedizione assai copiosa...sperando che qualche giochino politico faccia risalire l'€..perchè ora te skuoiano, soprattuto per mangiare..

vero che per noi mangiare è cosa banale ma sai com'è...



[MENTION=25952]andrea66[/MENTION]: SEI UN GRANDEEEE!!!!! voglio tante avventure ancorassieme!!!

[MENTION=26334]violator[/MENTION]: dopo i 3000 del Colletto Est della Paur nel 2014 e i -9000 Svizzeri del 2015...nel 2016 cosa ci aspetterà?
 

morfic82

Biker assatanatus
27/4/11
3.259
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Tivoli
www.bicinatura.it
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Giant Reign
Come Dante, per arrivare al paradiso si è passati all'inferno e al purgatorio

Ma ne è valsa la pena.

Grazie per la compagnia e le foto.

Stasera posto qualcosa di mio ed Enrico
 

violator

Biker ultra
13/4/08
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into the wild
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Enduro Comp 650b
Aggiungo qualcuna delle mie

Subito le locals ci danno il benvenuto


Vallese, fatto di montagne...


...ghiacciai...polli e guanti..


Bachalp





Illsee



Le locals in bikini


la discesa vista dall'Illsee


Col de Cou - indossiamo il tanga prima del Brazilian

 

stefanoscott

Biker dantescus
6/5/10
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Castiglione del lago (PG)
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Non è un urlo di dolore di un ciclista che cade dalla bici , Malecoste ti fanno veramente penare non poco e quindi i dolori che si provano sono veramente molto simili . Quando lessi il report del Papero o Cinghiale su questo giro e di come ne parlava avevo subito capito che questo era il giro per me e ora a posteriori devo ammettere che tutte le sue parole sono state azzecatissime in quanto le creste delle malecoste come bellezza del posto non hanno eguali nel Gran sasso. Così giovedi approfittando anche della giornata prevista con rischio temporali 0 e accompagnato da due nuovi amici conosciuti finora solo virtualmente Enrico e Marco decidiamo di tentare questa avventura. Chiariamo subito si tratta di un giro cicloalpinistico anzi direi alpinistico e basta il ciclo centra e non c'entra dove bisogna fare molta ma molta attenzione perchè ci sono molti passaggi di 1° che anche a piedi non sono uno scherzo figuriamoci con quel fardello della bici appresso ma a chi piace questo genere di bike posso tranquillamente affermare che è il massimo.
Partiti da Campo Imperatore prima parte soft e pedalata fino alla sella della Portella

e poi da li in poi le selle delle nostre bike rivedranno i nostri culi solo dopo svariate ore . Dalla sella della Portella ci dirigiamo verso la prima meta di giornata il Monte Cefalone si spinge ma il sentiero è ancora tranquillo


e ci sono dei bellissimi affacci sulle valli sottostanti, la Val Maone prima di tutto




I miei due compari non sono mai stati sul Gran Sasso e alla vista di cotanta bellezza sono rimasti a bocca aperta

un bell'affaccio con Assergi ai nostri piedi




ma la pacchia sta per finire bisogna risalire quei contrafforti rocciosi li


spettacolo



d'ora in avanti solo portage extreme ma molto molto remunerativo


ma lo spirito con cui affrontare simili giri è quello giusto, grandi ragazzi


e i giochi cominciano a farsi duri veramente ma i duri cominciano a giocare


in men che non si dica veniamo catapultati in mezzo ad un mare di rocce, qui sembra veramente di stare sulle alpi




fino a svalicare a 2507 mt proprio sotto al Cefalone, per la vetta ci sono altri 26 mt di dislivello ma in bici non ne vale la pena andare, e poi da qui lo spettacolo è superbo, il Corvo e il Lago di Campotosto sullo sfondo e incredibile ancora due pozze di neve dopo tutto il caldo che è stato


dall'alto poi è ancora più stupendo e si vede la nostra meta di giornata, le creste delle Malecoste


da qui in poi e fino alla cima Giovanni Paolo II cominicia il tratto estremo e dove bisogna fare veramente attenzione a dove si mettono le ruote cioè i piedi


si avanza a velocità zero e trovare il giusto passaggio non è semplice anche perchè il sentiero benchè Cai non è segnato o i segni sono spariti boh


Stefano ma dove ci hai portato ?


In paradiso , questo tratto è veramente spettacolare, selvaggio con le aquile che ci ronzano intorno sopra le nostre teste, qui trovare persone a piedi non è facile



ma è anche l'unico tragitto dda dove si possono ammirare tutte le valli più belle del Gran Sasso, dopo la Val maone la valle del Venacquaro


ma è meglio non distrarsi troppo e guardare dove si mettono i piedi, e le mani




qui ci sono anche gli anelli sulle rocce per attaccarci le corde


siamo scesi da li


vai avanti tu che a me mi vien da ridere


si intravede la croce ma nonostante che sembra li vicino arrivarci non sarà facile










Stefano ma ce l'hai la corda ?


no tranquillo il sentiero passa sotto si fa si fa


...tacci tua


ma è quasi fatta, passati sotto la croce c'è da affrontare un ultimo canalino in salita al 50% di pendenza


forse anche al 70%


è fatta, una preghiera al papa per averci fatto arrivare sani e salvi qui è d'obbligo


dopo una lunga sosta proprio sopra la Valle del Venacquaro


arrivano le tanto sospirate creste lisce come l'olio










la forchetta falasca, chissà se in bici si fa, magari un giorno...


il Corvo in tutto il suo splendore


alla Sella delle Malecoste le creste terminano e comincia la discesa, sempre per il snetiero del Papa che passa per Iaccio del Vaduccio




da dove possiamo ammirare l'ultima valle, la Val Chiarino altra perla del Gran Sasso


questa parte, meno nota e frequentata del Gran sasso è veramente stupenda


purtroppo il gps fa le bizze e perdiamo il sentiero e così ci ritroviamo a vagare nel nulla per un po e a perdere un po di dislivello a smacchio


ma poi ritrovata la retta via veniamo ricmpensati da un trail da sballo, da 1850 a 1300 ci saranno e non esagero più di 200 tornantini di cui alcuni nose press obbligatori sennò non si girano, una vera scuola di mtb, questo tratto andrebbe percorso di più per segnare meglio la traccia che risulta molto flebile in quanto merita veramente
atterrati sulla terra sbuchiamo sull'asfalto che va alle Capannelle in prossimità di San Pietro, qui prendiamo il rilassante single track del sentiero Italia che passando per i Prati di Ferruccio e i Prati Ranno in un ambiente anche qui bellissimo




ci riporta ad Assergi e poi sempre sul sentiero Italia riguadagnamo le auto con l'ultima salita fino a Fonte Cerreto.
Un grande grazie ai miei due compagni di sventura Enrico e Marco per avermi suportato in questa mia pazzia che poi tanto pazzia non è stata anzi


tutte le foto qui
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/6187949646702097921
 

tottero

Biker dantescus

Classifica mensile dislivello positivo