Così potrebbe definirsi, parafrasando il Bardo, la magnifica avventura che ho vissuto insieme a Maurizio e a Stefano la settimana scorsa quando, tutti insieme a bordo di un furgone - come ai tempi del ROS
-, siamo partiti per il canton Vallese, dove abbiamo vissuto un'esperienza proprio da sogno, di quelle che capitano raramente, quando tutti gli ingredienti giusti (assenza di perturbazioni, montagne da cartolina, sentieri da seghe, stato di grazia dei partecipanti, grandi magnate e bevute, minkiate a non finire), si combinano come per magia, per dar luogo alla classica uscita "ideale".
Pedalare nelle Alpi Svizzere era un mio vecchio pallino. C'ero andato qualche volta con
zaino e scarponi, ma mai con la mtb: la voglia m'era tornata di recente dopo avere letto, qui sul forum, i resoconti dei giri svizzeri di forumendoli che spesso battono quei luoghi (tra tutti, Yura e Happykiller).
Nell'occasione avevo visto foto magnifiche e letto di trails da favola, i cui nomi sono entrati "
nella mitologia della mtb" (come scrive il Diretur Marco, riferendosi al The Brazilian, alla Plaine Morte o all'Illhorn) con discese infinite e dislivelli impressionanti. Mi ero pure scaricato le tracce di alcuni di questi percorsi, e così non aspettavo altro che l'occasione per andare.
Sicché quando Tottero mi ha proposto l'infracosciata ferragostana sul Gran Sasso, mi è venuto spontaneo rilanciare:
ma perché invece del solito (si fa per dire) appennino, non facciamo una capatina sulle Alpi? E così gli ho parlato della mia idea, inviandogli un pò di tracce e di link per email.
Ebbene, è stato come proporre a un ladro di opere d'arte di fare una gita al Louvre: non erano passate 12 ore che il Tottero aveva già steso il programma del giro, sentito l'albergo e prenotato il furgone. Ciliegina sulla torta, il grande Violator che si aggregava, anche lui in grave carenza di singletrack d'alta quota
Se il Tottero ci mette le mani, i numeri non possono che essere da ospedale psichiatrico, e qui le cifre del programma valgono più delle parole:
- 1° giorno Bachalp: 35 km e 2.100 D-
- 2° giorno Illhorn + The Brazilian: 51 km e 4.300 D-
- 3° giorno Plaine Morte: 32 km e 2.800 D-
Si avete letto bene: in tre giorni ci siamo bevuti ben
9.200 mt. di discesa, anzi di singletracks, perché - altra cosa da non credere - gli itinerari che abbiamo scelto si sviluppano per la loro quasi totalità su fantastici singletracks, talvolta flow, talvolta tecnici, il tutto in mezzo agli ambienti alpini più vari: ghiacciaio, malga, bosco, pietraie, sassi ecc...in un'orgia di panorami e di emozioni che hanno avuto su di noi quello di suscitare la felicità più grande, tanto da farci dire (a proposito del giro dell'ultimo giorno), e parafrasando questa volta le parole di un grande amico ed esperto della materia: "
si è trattato della più bella discesa mai fatta in vita nostra (così Stefano Scelloni Scotti Vien Dal Mare nella sua fondamentale opera
I 42.000 trails più belli di tutti i tempi, Edizioni "Il Gradone", Castiglion del Lago, 2014).
Qualche fotina....
I° giorno (il giro + leggero - si fa per dire - del resto l'abbiamo iniziato alle tre del pomeriggio, dopo quasi 9 ore di trasferta da casa....soltanto 2100 mt D+ di discesa!!!....roba da embolo)
il lunghissimo sentiero che dalla stazione a monte della funivia Torrent (
900 mt. D+ risparmiati) scende per più di 1000 mt. D-, tra pascoli e malghe, alla Malga Bachalp
un bicchiere di latte?
a bombazza verso Jeizinen, da qui in poi quasi altri 800 mt D+ di sentiero da seghe, sempre più ripido e tecnico mano a mano che si scende verso il lungofiume...
non male come primo giorno eh?
stanchi ma felici.....pronti al litrozzo di birra
2° giorno, Illhorn (mattina) + Brazilian (pomeriggio)
Il mattino ci regala un sole magnifico mentre saliamo verso il passo dell'Illhorn
arriviamo in cima, da dove parte la lunghissima e magnifica discesa, prima verso i laghetti, con tornanti e gradoni a go-go....
e poi, dopo un tratto molto tecnico in mezzo a rododendri, con un sentiero flow lunghissimo e veloce verso la conca di Leuk, tra alpeggi e un mare di tornanti nel bosco....una vera goduria
attraversiamo persino un ponte tibetano
Risaliamo con la funivia a Vercorin, da dove raggiungeremo la Crete du Midi per la seconda parte del giro, il mitico The Brazilian....ma prima una cosina leggera leggera come spuntino di metà giornata
Arrivati alla Crete du Midi imbocchiamo il bel sentiero che ci porta allo spettacolare altopiano di Le Pichioc
da dove carichiamo la bici in spalla per salire ai 2500 mt del Col de Cou. da qui inizia la samba
2000 mt D- fino a valle.....non so quanti tornantini ho contato.....a un certo punto ci è preso a tutti e tre la risarella...non finivano mai, altro che Sangria.....
-P
3° giorno
.....ovvero l'apoteosi, 2.500 mt D-, dai quasi 3000 del ghiacciaio fino ai 500 di Sion, il tutto per circa
30 km di singletrack, una roba mai vista in vita mia, nemmeno sulla Maiella: tornantini a non finire, velocissimi passaggi su pianori rocciosi, discese verso laghi alpini, sentieri attrezzati lungo le bisse (canali mooolto esposti) in quota, per finire con una lunghissima bisse che attraversa tutti i vigneti sopra Sion.....uno sballo.
Il ghiacciaio Plaine Morte
la risalita a spinta fino al Wisshorelucke
a strapiombo sul sentiero verso il Rawilpass
il Rawilpass
sempre più giù
uno dei tanti laghi che abbiamo incontrato...sempre dopo tornanti e tornanti...
e poi ancora singletrack
l'inizio del lunghissimo pianoro che ci poterà fino al lago del Tseuzier
.....ancora singletracks da sballo prima del lago
ma ancora tanto dislivello prima di raggiungerlo.....
non si arriva mai...
ma l'ambiente rimane da seghe...
al lago troviamo la malga Lourantse, dove tiriamo un pò il fiato ( e plachiamo lo stomaco), prima di imboccare le mitiche bisse
passate le bisse (con tanto di gallerie), altri 7 km di singletrack (e ti pareva....) fino a Sion, dove arriviamo cotti e brasati.....ma felici
Insieme al divertimento e alla soddisfazione rimane, ovviamente, la voglia di tornare lassù .....sì perché il discorso non finisce qui, c'è ancora tanta roba che voglio fare. Tanto per fare qualche nome: Aletsch, Muottas Muragl, Fuorcla Surlej, Gornergrat, Breithorn, Europaweg....ecc. ecc.
Insomma, i miei due compagni "sfizzeri"
e, ovviamente, tutti gli uammeri e amici che vorranno aggregarsi sono avvertiti....