Riporto il testo del messaggio che ho postato nella discussione relativa al sigillante Caffelatex nella specifica sezione del forum in quanto ritengo possa essere d'interesse anche per quanto riguarda questa discussione:
"Ho latticizzato a ottobre 2011 i miei pneumatici usando dei flap in butile per chiudere i fori del cerchio ed il Caffelatex come sigillante. Da allora non mi era mai capitato di forare (o se era accaduto non me n'ero accorto...) fino, per l'appunto, a ieri mattina. Uscita mattutina con un amico, imbocchiamo un sentiero sterrato e ci fiondiamo in discesa, ad un certo punto arrivo su un tratto sconnesso con delle pietre che affiorano dal terreno, la ruota anteriore passa indenne mentre la posteriore, causa forse la rigidezza del retrotreno della mia front, prende un bel colpo e subito avverto qualcosa di strano. Mi fermo dopo qualche metro e mi accorgo che da due buchetti (uno sul fianco e l'altro sul battistrada) escono aria e Caffelatex. Provo a far girare la ruota ma niente, i buchi non si chiudono e la gomma continua a perdere pressione. A quel punto prendo l'Attak flex gel e finalmente riesco a far chiudere il buco sulla spalla del pneumatico mentre l'altro si tappa solo momentaneamente ma, appena provo a rigonfiare, si riapre di nuovo. A quel punto prendo dallo
zaino una confezione di Caffelatex Zot che avevo acquistato per far fronte alle situazioni difficili, come questa per l'appunto, e lo verso sul buchetto ma, purtroppo, senza ottenere risultati efficaci: il sigillante si solidifica più rapidamente, è vero, ma non riesce a chiudere il foro e, anche quando ci riesce, non appena rigonfio il buco si riapre. Visto che il sigillante continua ad uscire copioso (alla fine mi troverò reggisella e tubo piantone "foderati" di Caffelatex) decido di metter dentro anche una bomboletta gonfia e ripara ma dal buco continua ad uscire aria e alla fine decido di riprendere la marcia prima che la gomma si sgonfi del tutto. Pur con la gomma molto bassa come pressione, con il costante timore di stallonare, riesco a completare il tratto sterrato e, quando mi fermo per rigonfiare, mi accorgo che il sigillante, impastandosi con il terriccio, aveva formato una sorta di "tappo" all'esterno del foro e che la fuoriuscita d'aria cominciava in qualche modo a ridursi. Per farla breve, sono riuscito a rientrare a casa (15 km circa) senza che la gomma si afflosciasse del tutto ma ogni tanto dovevo fermarmi per rigonfiare anche se, a dire il vero, ogni volta notavo che il copertone riusciva a tenere pressioni maggiori senza "sfiatare" dal buco e che la perdita d'aria si era ridotta. Giunto in garage smonto il pneumatico (un Hutchinson Python tubeless ready 2.0) e mi accorgo che ormai all'interno era rimasto pochissimo sigillante e che il buco, chiusosi nel frattempo solo in parte, aveva dimensioni davvero ridotte (meno di 1 mm). Ho riparato la gomma con una pezza ottenuta da una vecchia camera d'aria incollata all'interno con l'Attak flex gel, l'ho rimontata sul cerchio e, quando l'ho rigonfiata per prova, ho visto che teneva anche senza il sigillante. Devo dire, comunque, di esser rimasto davvero deluso dalla performance del Caffelatex il quale è andato in crisi anche con un buchetto di dimensioni piuttosto piccole. Mi rimane una confezione di Caffelatex che continuerò ad usare fino ad esaurimento del prodotto ma penso che la userò sull'anteriore, meno soggetto a forature: sul posteriore ho messo un sigillante di altra marca di cui avevo una boccetta che si presenta più denso e che mi dà una fiducia maggiore alla luce dell'esperienza sopra descritta. Quanto al Caffelatex Zot, l'ho trovato inefficace e non credo ne acquisterò mai più: meglio l'Attak flex gel!
Aggiornamento: ieri sono uscito di nuovo in bici ed il buco si è riaperto. Il sigillante (stavolta ho usato il Joe's Tubeless) ha iniziato ad uscire, sia pure in quantità minore che il giorno prima, ma la perdita d'aria è stata contenuta. Ho continuato a pedalare per un km circa casomai il buco si chiudesse ma, visto che ciò non accadeva, mi sono fermato e ci ho applicato sopra una goccia di colla Pattex Ripara Extreme, come consigliato in precedenza da un altro biker che l'aveva trovata migliore del più noto Attak Flex Gel, ed effettivamente la perdita si è fermata quasi istantaneamente. Visto che la riparazione ha tenuto per 20 km circa di salite impervie e sconnesse e discese scassate, spero di non avere ulteriori sorprese in futuro. Mi sorprende come un buco di dimensioni così piccole (meno di 1 mm) possa risultare così difficile da chiudere per il Caffelatex ed anche per il sigillante più denso che avevo messo in sostituzione del precedente dopo la prima foratura".