L'angolo delle novità - da TicinoSentieri

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Mauro-TS

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Ma non si riesce in un qualche modo a fare un'associazione di categoria? Magari riusciamo ad avere più peso e a educare di più
È un ruolo che generalmente svolgono i club e le associazioni (con cui cerco di dialogare) ma, dato che la mtb é un'attività spesso individuale o di piccoli gruppi, é difficile raggiungere la massa.
Il passa-parola risulta spesso il mezzo più efficace. :prost:
Sul fronte opposto c'é il toro sul caschetto che ha altri mezzi (tanto per citarne uno) :roll:
 

marco

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Interessante, non conoscevo i numeri che aiutano a contestualizzare la situazione.

C'è però un tema che è sempre assente nelle discussioni (almeno negli ambienti della MTB) e che non mi stancherò mai di ripetere. Almeno per me che arrivo da anni di attività nell'alpinismo e nell'arrampicata. CAS, UTOE, CAI e tutte le associazioni alpinistiche (che riuniscono gran parte degli escursionisti) lavorano da sempre sulla cultura alpinistica e sul rispetto della montagna. Non so chi si ricorda l'avvento degli spit e dell'arrampicata sportiva e cosa questo abbia comportato nei vari club. Tra chi frequenta la montagna partendo da un background alpinistico è scontato il rispetto dei percorsi: la roccia non si modifica per facilitare la scalata. Si sceglie piuttosto una via adatta alle proprie caratteristiche. Naturalmente ci sono state derive anche qui, vie salite con i compressori, vie classiche schiodate, corde fisse di canapa, risalite in elicottero o con ossigeno. Ma nel grosso della comunità è assodato che questo è un aspetto etico importante, di lealtà e rispetto per la montagna e per chi viene dopo di noi.

Nella MTB questo è purtroppo assente, a causa anche della volgarizzazione della disciplina. Ampie fette di popolazione hanno avuto accesso alla montagna senza corsi, formazione, sensibilizzazione che di fatto non esiste. Si è piuttosto semplificato l'accesso alla montagna, modificando sentieri, spianando passaggi alla ricerca del flow perfino dove il flow per natura non c'è. Tra chi pedala con il motore non è nemmeno più necessario dosare la batteria dal momento che si stanno costruendo sempre più colonnine di ricarica "in quota".

Per concludere, è sotto gli occhi di tutti che la situazione si sta aggravando. Ma non vedo alcuno sforzo da parte degli "opinion leader" nel promuovere una cultura del rispetto. A parte i soliti proclami -abbondanti su tutti i canali di discussione- dalla dubbia efficacia, continuano a essere proposti e spinti contenuti che esaltano prevalentemente l'aspetto ludico e meno rispettoso dell'ambiente in cui ci muoviamo. Video di discese full gas con derapate e salti sono pane quotidiano. Così come sentieri "asfaltati" da percorrere a velocità supersonica, nonostante la realtà dei nostri sentieri è quasi sempre diversa. E tornando alla volgarizzazione della disciplina, è chiaro che più gente porti in montagna, più gente sarà disposta a fare di tutto pur di ricreare quello che osserva fare al suo idolo su instagram o facebook possibilmente in bike park e con quel cavolo di toro rosso sul caschetto.....

Tutto giusto, ma non attiri i giovani nella natura con la filosofia della bellezza della fatica e della salita. Li attiri con il divertimento. Il che non esclude un'adeguata educazione al rispetto della natura e del prossimo. Sul primo punto (natura) sono decisamente più avanti di tutti noi delle vecchie generazioni, perché a scuola già gli inculcano il fatto che la Terra sia una sola, ecc ecc.

Ribadisco anche qui che, essendo la mtb un bel business anche a livello turistico, l'unica cosa che s'ha da fare è sistemare la rete dei sentieri costantemente e ampliare l'offerta con sentieri appositi. Le lamentele non portano a niente, se non ad intolleranza con le cariatidi dei vari patriziati che preferiscono mettere cartelli di divieto in un bosco abbandonato piuttosto che lasciar passare 4 bici in croce (Gravesano docet).
 

Hazy Davy

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Tutto giusto, ma non attiri i giovani nella natura con la filosofia della bellezza della fatica e della salita. Li attiri con il divertimento. Il che non esclude un'adeguata educazione al rispetto della natura e del prossimo. Sul primo punto (natura) sono decisamente più avanti di tutti noi delle vecchie generazioni, perché a scuola già gli inculcano il fatto che la Terra sia una sola, ecc ecc.

Ribadisco anche qui che, essendo la mtb un bel business anche a livello turistico, l'unica cosa che s'ha da fare è sistemare la rete dei sentieri costantemente e ampliare l'offerta con sentieri appositi. Le lamentele non portano a niente, se non ad intolleranza con le cariatidi dei vari patriziati che preferiscono mettere cartelli di divieto in un bosco abbandonato piuttosto che lasciar passare 4 bici in croce (Gravesano docet).

Sta cosa del trail di Gravesano non l'hai proprio digerita, eh? :mrgreen:
 
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Tutto giusto, ma non attiri i giovani nella natura con la filosofia della bellezza della fatica e della salita. Li attiri con il divertimento. Il che non esclude un'adeguata educazione al rispetto della natura e del prossimo. Sul primo punto (natura) sono decisamente più avanti di tutti noi delle vecchie generazioni, perché a scuola già gli inculcano il fatto che la Terra sia una sola, ecc ecc.

Ribadisco anche qui che, essendo la mtb un bel business anche a livello turistico, l'unica cosa che s'ha da fare è sistemare la rete dei sentieri costantemente e ampliare l'offerta con sentieri appositi. Le lamentele non portano a niente, se non ad intolleranza con le cariatidi dei vari patriziati che preferiscono mettere cartelli di divieto in un bosco abbandonato piuttosto che lasciar passare 4 bici in croce (Gravesano docet).

Mi spiace ma non sono d'accordo.
Non avremo mai risorse a sufficienza per soddisfare tutti i bisogni. Quindi serve trattare con le cariatidi (che sono proprietari dei terreni e che spesso si occupano della manutenzione, prima ancora che arrivassimo noi) e educare i pischelli.
Sul fatto che la fatica non sia attrattiva (almeno non per tutti) potrei essere d'accordo con te. Del resto viviamo in un mondo dove è tutto in discesa o per lo meno tutti si aspettano che sia così. E lo sarà sempre fin tanto che offri alternative con minore fatica. In ogni caso chi come me e credo anche te ha iniziato a pedalare in MTB quando queste erano ancora rigide, scomode e poco performanti lo ha fatto lo stesso, senza bike park, seggiovie e shuttle o senza doping meccanico. E siamo ancora qui entusiasti.
Quindi lo ribadisco. Il tema etico deve essere trattato e portato a conoscenza delle masse. Ci sarà chi comunque se ne fregherà come in tutte le cose, ma il tema va affrontato.
Ciao
 
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Tutto giusto, ma non attiri i giovani nella natura con la filosofia della bellezza della fatica e della salita. Li attiri con il divertimento. Il che non esclude un'adeguata educazione al rispetto della natura e del prossimo. Sul primo punto (natura) sono decisamente più avanti di tutti noi delle vecchie generazioni, perché a scuola già gli inculcano il fatto che la Terra sia una sola, ecc ecc.

Ribadisco anche qui che, essendo la mtb un bel business anche a livello turistico, l'unica cosa che s'ha da fare è sistemare la rete dei sentieri costantemente e ampliare l'offerta con sentieri appositi. Le lamentele non portano a niente, se non ad intolleranza con le cariatidi dei vari patriziati che preferiscono mettere cartelli di divieto in un bosco abbandonato piuttosto che lasciar passare 4 bici in croce (Gravesano docet).
Divertimento e fatica non si escludono a vicenda! Certo, per attirare i giovani, bisogna iniziare con poca fatica e più divertimento, facendo crescere la prima piano piano, assieme alla soddisfazione di esserci riusciti con le proprie gambe.
Poi, se attacca la passione, il meccanismo si auto-alimenta.

Ampliare l'offerta, è più facile da dire che da fare. Gli scogli sono molti e i tempi non sempre corti. Le cose stanno un po' cambiando, ma serve pressione su più fronti.

Quanto a Gravesano, la situazione é un po' più complicata di quanto la conosci. Per fortuna si è "risolta", nel senso che poteva andare molto peggio. Ma non é qui il luogo per parlarne.
 

marco

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Mi spiace ma non sono d'accordo.
Non avremo mai risorse a sufficienza per soddisfare tutti i bisogni. Quindi serve trattare con le cariatidi (che sono proprietari dei terreni e che spesso si occupano della manutenzione, prima ancora che arrivassimo noi) e educare i pischelli.
Sul fatto che la fatica non sia attrattiva (almeno non per tutti) potrei essere d'accordo con te. Del resto viviamo in un mondo dove è tutto in discesa o per lo meno tutti si aspettano che sia così. E lo sarà sempre fin tanto che offri alternative con minore fatica. In ogni caso chi come me e credo anche te ha iniziato a pedalare in MTB quando queste erano ancora rigide, scomode e poco performanti lo ha fatto lo stesso, senza bike park, seggiovie e shuttle o senza doping meccanico. E siamo ancora qui entusiasti.
Quindi lo ribadisco. Il tema etico deve essere trattato e portato a conoscenza delle masse. Ci sarà chi comunque se ne fregherà come in tutte le cose, ma il tema va affrontato.
Ciao

meglio chiuderli in casa con playstation e ipad, così non danno fastidio ai vecchi che guardano gli alberi morti che cadono col vento.
 
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Sta cosa del trail di Gravesano non l'hai proprio digerita, eh? :mrgreen:

Basta fare un giro per vedere lo stato di abbandono del bosco. Chi ha costruito il sentiero "illegale" non ha di certo fatto danni agli alberi. Ora hanno trovato il modo di mettere ancora più cartelli di divieto e rami morti ad imbocco sentiero, cosa molto facile visto che è tutto morto lì.
 
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meglio chiuderli in casa con playstation e ipad, così non danno fastidio ai vecchi che guardano gli alberi morti che cadono col vento.

Difficile discutere con questi toni.
Non capisco cosa proponi. Lasciare fare ai ragazzi (che poi non sono tutti ragazzi...) quello che vogliono sui sentieri perché altrimenti si ammazzano di PlayStation? Spero abbiamo altro da fare nella vita. Ne conosco tanti che fortunatamente hanno più idee di come riempire il tempo
 

marco

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Difficile discutere con questi toni.
Non capisco cosa proponi. Lasciare fare ai ragazzi (che poi non sono tutti ragazzi...) quello che vogliono sui sentieri perché altrimenti si ammazzano di PlayStation? Spero abbiamo altro da fare nella vita. Ne conosco tanti che fortunatamente hanno più idee di come riempire il tempo

no, ti ho già dato ragione nella mia prima risposta, ma tu hai replicato che non può essere tutto discesa/facile. Io ti dico che ti sei dimenticato com'era quando eri ragazzino. Vai a dire ad un teenager, degli anni 80 o di adesso, che la montagna è bella ma che ti devi smazzare 3 ore in salita a piedi o in bici prima di cominciare a divertirti.

Se li vuoi tirare fuori dal mondo digitalizzato in cui vivono e fargli apprezzare la natura, devi avere qualcosa nel piatto che non sia la retorica dell'alpinista dalla camicia a scacchi. Da lì poi maturano e diventeranno appassionati di montagna/natura.

Lo diceva bene Andri Frischknecht nel video con Steve: la cosa importante è ricordare di divertirsi, per poter amare uno sport di fatica come la mtb (lui poi si riferiva alle gare).

Il discorso ovviamente cambia se non si tratta più di ragazzini ma di adulti che si comportano male, ma di solito questi sono quelli che ben si guardano da prendere una pala in mano.

Per quanto riguarda l'etica, io dico sempre che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Vuoi i turisti sui tuoi sentieri? E allora fai manutenzione regolare, fine della discussione.
 
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no, ti ho già dato ragione nella mia prima risposta, ma tu hai replicato che non può essere tutto discesa/facile. Io ti dico che ti sei dimenticato com'era quando eri ragazzino. Vai a dire ad un teenager, degli anni 80 o di adesso, che la montagna è bella ma che ti devi smazzare 3 ore in salita a piedi o in bici prima di cominciare a divertirti.

Se li vuoi tirare fuori dal mondo digitalizzato in cui vivono e fargli apprezzare la natura, devi avere qualcosa nel piatto che non sia la retorica dell'alpinista dalla camicia a scacchi. Da lì poi maturano e diventeranno appassionati di montagna/natura.

Lo diceva bene Andri Frischknecht nel video con Steve: la cosa importante è ricordare di divertirsi, per poter amare uno sport di fatica come la mtb (lui poi si riferiva alle gare).

Il discorso ovviamente cambia se non si tratta più di ragazzini ma di adulti che si comportano male, ma di solito questi sono quelli che ben si guardano da prendere una pala in mano.

Per quanto riguarda l'etica, io dico sempre che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Vuoi i turisti sui tuoi sentieri? E allora fai manutenzione regolare, fine della discussione.
Non sei aggiornato.
Le camicie di flanella a scacchi sono tornate di moda. I fighi indossano quelle per farsi i selfie in MTB ...;)
 

Mike32

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Appunto, chi ha detto che è stato qualcuno in bici?
Il simpatico contadino sarà mica lo stesso che ha fatto chiudere il Carbon trail? Da come parla e dal fastidio che esprime vero i bikers il sospetto c'è....
 

Mauro-TS

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Caso conosciuto: avvisato il contadino alcune settimane orsono in ragione del numero di passaggi in aumento.
Il recinto contiene asini e cavalli e la stanga a molla non basta... ma ci sono altre soluzioni per le quali serve collaborazione!
Riapriremo la discussione :discuss:

PS non é detto che sia stato un biker (essendo il sentiero anche pedonale), ma i pregiudizi hanno questo effetto.
 
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Mauro-TS

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NEWS (versione integrale) La presa di posizione di TicinoSentieri

Modifica della Legge sui percorsi pedonali e i sentieri escursionistici


Il Dipartimento del territorio ha messo in consultazione presso gli enti interessati fino al 31 gennaio 2022 un’importante modifica della Legge sui percorsi pedonali e i sentieri escursionistici. Di fatto si tratta di sostituire il testo del 9 febbraio 1994 con una nuova legge volta ad includere anche la gestione dei percorsi per mountain bike.

Per quanto riguarda i sentieri, l’impianto normativo del 1994, che ha permesso di costruire in Ticino una rete di sentieri di alta qualità e un sistema di gestione performante, rimane confermato. La nuova legge introduce le seguenti novità, volute dal settore e che consentiranno di maggiore efficienza nel lavoro quotidiano:

  • Percorsi pedonali (nelle zone urbanizzate) e Sentieri locali (nella natura) vengono ora esplicitamente distinti, eliminando una formulazione poco chiara dell’attuale legge.
  • I Comuni potranno pianificare i sentieri locali nel piano cantonale dei sentieri, con procedure più snelle e trasparenti rispetto ad oggi (iscrizione nel Piano Regolatore comunale).
  • Il Cantone finanzierà la costruzione di nuovi sentieri da un minimo del 50% ad un massimo del 90%. Questa forchetta ampliata permette di meglio adattarsi alle situazioni locali, con particolare riguardo agli enti locali con risorse modeste.
  • Il Piano cantonale potrà designare i sentieri proibiti alle biciclette e viceversa (percorsi per biciclette proibiti ai pedoni).
  • Cantone, OTR e Comuni saranno tenuti a mettere in atto misure volte a limitare per quanto possibile i problemi di convivenza tra pedoni e ciclisti sui percorsi condivisi (avvalendosi, come sempre, della consulenza e del supporto di TicoinoSentieri).

Con questi adattamenti, dopo 28 anni di onorato servizio, la LCPS viene attualizzata per rispondere alle necessità emerse dall’esperienza. I Comuni, per l’adempimento del loro compito di pianificazione dei sentieri locali, ottengono uno strumento nettamente più snello ed efficace.

Il grande cambiamento consiste nell’introduzione di una regolamentazione per pianificare, costruire e mantenere i percorsi per mountain bike.
Per questi percorsi di grande interesse turistico e di svago, che si realizzano prevalentemente nel territorio non edificato, una regolamentazione in analogia a quanto esiste per i sentieri è risultata essere la formula più adatta. Ciò anche in base all’approccio adottato a livello federale, dove a seguito della votazione popolare del 23 settembre 2018 le vie ciclabili sono state iscritte nella Costituzione.
I percorsi per mountain bike di interesse cantonale saranno quindi pianificati dal Cantone, costruiti dalle OTR con un sussidio cantonale fino al 50%, mantenuti e segnalati dalle stesse ORT. I Comuni potranno realizzare o far realizzare dei percorsi locali.

TicinoSentieri sostiene la modifica di Legge e invita gli interessati a fare altrettanto
Per TicinoSentieri, quale associazione che riunisce OTR, Comuni, Patriziati, associazioni e cittadini che hanno a cuore i sentieri, questa modifica di legge è necessaria e anche urgente.

Regolamentare il settore delle mountain bike è impellente. Questa attività ha conosciuto un grande sviluppo e si è dimostrata un importante elemento dell’offerta turistica.
Con regole chiare e compiti chiaramente definiti sarà possibile sviluppare il settore ordinatamente, senza sprecare risorse e rispettando il territorio, valorizzando anche le iniziative a livello locale che necessitano di sostegno finanziario e continuità nel tempo (pensando in particolare alla manutenzione).
Ciò permette anche di stabilire modalità di convivenza sostenibili con gli utenti a piedi.
Nell’ambito dei sentieri le modifiche faciliteranno notevolmente il compito di pianificazione ai Comuni e questo permetterà di sviluppare il settore dei sentieri locali secondo criteri di qualità elevati, permettendo dei passi avanti in una gestione moderna della rete.

Il disegno di legge tiene conto delle esperienze maturate sul campo dalle Organizzazioni turistiche regionali, da TicinoSentieri, dal Centro di competenza MTB e dai diversi servizi cantonali coinvolti. A nostro avviso si tratta di una proposta equilibrata che comporta benefici per tutti. Le soluzioni proposte sono improntate al federalismo, lasciando ampia autonomia e flessibilità agli enti locali. L’impegno dello Stato dal profilo finanziario rimane modulabile da parte del Gran Consiglio secondo la formula sperimentata del credito quadro quadriennale.

Per tutti questi motivi TicinoSentieri sostiene il disegno di legge come presentato e invita il Consiglio di Stato a sottoporre il relativo messaggio al Gran Consiglio quanto prima.

Il servizio de Il Quotidiano del 10-11-2021
 

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Biker ultra
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bah, siamo in troppi ed é un dato di fatto. Manutenzione praticamente 0. Finiremo con le bici appese in garage. O tutti lungo il fiume agno rivera. Alla fine chi ha voluto la massa starà crogiolando, ma ancora per poco. Adagio adagio (ma anche no) la gente sta capendo che gli sfondiamo i sentieri, abbiamo le pedalate contate ormai...
 

Hazy Davy

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bah, siamo in troppi ed é un dato di fatto. Manutenzione praticamente 0. Finiremo con le bici appese in garage. O tutti lungo il fiume agno rivera. Alla fine chi ha voluto la massa starà crogiolando, ma ancora per poco. Adagio adagio (ma anche no) la gente sta capendo che gli sfondiamo i sentieri, abbiamo le pedalate contate ormai...
Mi sembri un po' troppo tragico e negativo. In questi ultimi 2(?) anni c'è stato un boom di bici elttriche con conseguente aumento di utilizzatori dei boschi, ma è un boom che come tutti poi tende a sgonfiarsi da solo.
 

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