Questo secondo raduno ci ha aperto gli occhi, in primis alla sottoscritta, su quanto il virtuale possa farmi vedere un bell'involucro fittizio di persone, che nei mesi dialogano, si confidano, danno un'immagine di loro e quasi li sentiamo familiari, tanto da chiamarli anche "fratellino"o"sorellina", ma poi cosa sappiamo realmente di loro?Non mi risulta che mia moglie abbia fratelli... e questa cosa sinceramente mi inizia a dare fastidio. Un conto è ridere e scherzare, un conto è allargarsi dando troppa confidenza.
L'errore di mia moglie è dare troppo dialogo virtuale ad estranei! In fin dei conti chi sei? Chi ti conosce? Io prima di chiamare "sorella" o "fratello" anche scherzosamente ad un persona passano minimo 15 anni o, quanto meno, dopo una coscenza di persona, ossia REALE.
Per me già chi parte così si è già giocato in partenza qualsiasi possibilità di conoscersi.
E per questo motivo, di sua iniziativa, ha deciso di togliere il suo guest-book, anche se io ero contrario di ciò.
E questo 2° Emy Day ci ha insegnato una cosa: le persone, quelle VERE, sono altre.
Ringraziamo il cielo per questo.
Io ho sempre vissuto con entusiasmo, schiettezza e sincerità il virtuale come la vita reale, e forse il mio modo di scrivere, a volte, può esser travisato, ma accorgendomene o se fatto notare a cena insieme ad amici veri,reali e consolidati, faccio subito notare alla persona che ha imboccato una strada sbagliata e metto, come si suol dire, "i puntini sulle i".
A quanto pare, questo, a volte non basta!!!